Incontrarsi per la prima volta

Si rimanda a settembre sempre tutto! Chi vuole andare in palestra, chi vuol cominciare una dieta, chi una nuova vita, chi vorrebbe fare nuove amicizie ed ancora chi non vede l’ora di scappare dall’estate, dal caldo e dalle persone troppo felici in giro si dà come data prefissata quella del 1 settembre. Tutti attendono trepidanti settembre, tranne una categoria di persone: gli studenti.
Per alcuni era il momento di ritrovare nuove e vecchie gioie, mentre altri non vedevano l’ora di conoscere i nuovi compagni, tra l’ansia di rimaner soli e la paura dell’ignoto, non sapendo cosa aspettarsi o troppo convinti di poter trovare in quelle nuove mura che sarebbero state la loro nuova casa.
I primini di Hidenstone, comunque, non erano mai state degli sprovveduti. Victoria si era sempre ripromessa di far in modo che i suoi studenti venissero scelti tra i migliori tra tutte le scuole magiche, in quanto il suo obiettivo non era solamente quello di istruire e rendere colte delle menti giovane, ma era quello di formare degli Uomini e delle Donne in grado di andare ben oltre i propri limiti. Victoria non era mai stata per i deboli di cuore o per chi si arrendeva e questo era chiaro fin dall’arrivo sull’isola, del resto la Dragone degli Abissi sbarcava in una delle terre civilizzate più inospitali al mondo: Denrise!
Se i ragazzi fossero riusciti a stare al passo - anche arrancando - con qualsiasi abitante di quel posto, voleva dire che era pronto per affrontare qualsiasi cosa. O almeno, così diceva l’animo denrisiano della preside.
Consci dei rischi, gli studenti più grandi non sarebbero forse saliti spensieratamente ancora una volta sulla Dragone degli Abissi, il galeone che dal molo Yggdrasil di Londra trasportava i ragazzi al porto di Denrise, soprattutto perchè avevano vissuto delle esperienze non poco carine che, se avessero voluto, avrebbero potuto raccontare ai nuovi arrivati, narrando di passeggeri fantasmi e partenze molto esplosive, scoprendo di venir prontamente disattesi: quell’anno erano giunti a Denrise senza intoppi!
Al molo avevano avuto tutto il tempo del mondo per salutare i propri cari e partire, qui erano stati smistati in orario nelle loro cabine e non avevano avuto clandestini o problemi di sorta; la prima vera sorpresa la trovarono una volta sbarcati, giacché non si trovarono, oltre al porto, ad accoglierli le carrozze, bensì l’intero villaggi, per ordine del suo capovillaggio.
Sigurd, infatti, dopo essersi consultato con Victoria, aveva dato precise disposizioni ai suoi cari compatrioti: avrebbero dovuto accogliere civilmente gli studenti ed il personale scolastico con un tipico Mercato della Domenica, permettendo loro una volta per tutte di conoscere e capire il Villaggio e chi lo abitava, nell’ottica di una civile convivenza. I ragazzi sarebbero scesi in un rumoroso e caotico clima di festa, incontrando come prima cosa Dana, una ragazza dai lunghi capelli castani organizzati in una morbida treccia che ricadeva sulla sua spalla sinistra, che indossava un semplicissimo tubino nero, morbido sui fianchi ”Benvenuti sull’isola! Questo è un piccolo omaggio per voi! Non Buttatelo vi sarà utile in futuro!” esclamava lei a ciascuno studente, prendendo un sacchettino verde chiaro in stroffa dal cestino in vimini che reggeva col braccio sinistro ”Superato il porto, nella Piazza del Mercato, troverete i banchetti con tutto quello che Dernise può offrirvi: predoni e negozianti hanno infatti allestito per voi delle postazioni per mettere in vendita tutto quello che producono o hanno trovato per mare: andate e siate curiosi, non ve ne pentirete!” avrebbe cinguettato a ciascuno di loro, allegramente, portando poi lo sguardo sui seguenti.