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.Il suo motto era "Prima fai le cose prima avrai tempo per farne altre" e infatti quella giornata era stata incentrata tutta su quella frase che le ronzava in testa. Dopo le lezioni della giornata si era ritrovata con del tempo extra da spendere per svolgere magari qualche compito che le era stato assegnato nelle lezioni già svolte nei giorni precedenti; le venne in mente che la professoressa di Pozioni gli aveva lasciato una boccettina con del muco e le istruzioni per svolgere la pozione drizzacapelli, specificando anche che il resto degli ingredienti dovevamo procurarceli e non andarli a comprare. Recuperò così il libro di pozioni e andò a svogliarlo, mentre camminava per il corridoio, in cerca della ricetta per preparare quella pozione.
Direi che posso partire proprio da questo e da come distinguere la coda di topo da quella di ratto...
Una piccola smorfia si stagliò sul suo viso al solo pensiero che avrebbe dovuto recuperare lei stessa quegli ingredienti senza far ricorso alla moneta sonante, e per non "barare" non avrebbe fatto nemmeno ricorso alla probabile scorta che si poteva trovare in aula pozioni, voleva davvero seguire quello che aveva detto la professoressa, o almeno avrebbe ricorso a metodi semplificati solo se proprio proprio non sarebbe riuscita altrimenti.
Mentre si stava dirigendo verso la biblioteca, per appunto approfondire l'argomento code e magari trovare un suggerimento su come ottenerle facilmente, vide un gatto, sicuramente di qualche altro studente, che se la stava spassando mentre torturava un piccolo topolino tenendolo tra le sue zampette pelose. Si fermò così a osservare la scena e notò che alla piccola bestiolina mancava proprio la coda, sicuramente il gatto gliel'aveva staccata mentre gli stava dando qualche buffetto per giocare con lui, ma quella cosa portò a Siria un'idea su come poter recuperare le code. Si guardò rapidamente intorno ma non vide, sfortunatamente, la coda del topolino e così a passo svelto girò il senso di marcia e si diresse verso la guferia. Quale luogo migliore si poteva celare nell'accademia per trovare code di ratto e topo se non da uno dei loro predatori naturali per eccellenza?
Una volta arrivata in guferia vi entrò in modo silenzioso, non voleva di certo far spaventare nessuno degli uccelli presenti, e si mise subito a gironzolare per la stanza in cerca del suo bottino, se quel gatto aveva staccato così facilmente la coda ad un topolino lì di sicuro ce ne sarebbero state sparse un poco ovunque. Dopo qualche minuto di girovagare per la stanza, si ritrovò con qualche coda di topo e altre di ratto ben riposte in un sacchettino di stoffa che aveva recuperato dalla scarsella che si stava portando dietro, per fortuna ne aveva sempre con se uno vuoto o sarebbe stato un incubo andare in giro con in mano quelle code.
Bene...e queste le abbiamo recuperate
Visto era già lì si fermò qualche minuto a far qualche coccola a un gufetto che le si era avvicinato incuriosito durante la sua opera di ricerca di quegli ingredienti.
Uscita poi dalla guferia tornò di gran lena verso l'accademia, ma si ricordò di un altro ingrediente da recuperare così variò il suo percorso dirigendosi verso le serre.
Ortiche...ortiche...mi servono delle foglie
Annuì alle sue stesse parole mentre raggiunse il luogo dove erano ubicate le serre e senza troppi problemi accede a quella dove si tenevano le lezioni del biennio, era quasi certa di poterne trovare e che nessuno avrebbe avuto da ridire se ne avesse presa qualche foglia.
Una volta dentro si guardò un poco intorno, individuò quasi subito la piantina che le interessava e dopo aver recuperato dei guanti da uno degli armadi aperti andò a prendere qualche fogliolina e riporla insieme alle code nel sacchettino.
Grazie per la sua disponibilità signora ortica
Le venne come naturale ringraziare la pianta che le aveva donato quelle poche foglie che aveva recuperato per la pozione prima di uscire dalla serra, dopo aver riposto i guanti. Tornò così, per davvero questa volta, verso l'edificio dell'accademia; le mancava da recuperare solo l'ultimo ingrediente e la sua meta erano le cucine, sicuramente un elfo le avrebbe dato un barattolo di peperoncino senza troppi problemi. Recuperato anche quello, e aver approfittato per rubacchiare pure due o tre bignè che stavano preparando proprio in quel momento, si diresse verso l'aula di Pozioni per preparare il compito.
Arrivata in aula recuperò i vari strumenti che le sarebbero serviti per la buona riuscita di quella pozione e, togliendosi il mantello in modo da evitare incendi inutili, si rimboccò le maniche della camicia e sparse sul tavolo i vari ingredienti pronta per iniziare il lavoro.
Punto uno...fiamma bassa e 500ml d'acqua
Accese così il fuoco sotto il calderone già posizionato su di esso e poi aggiunse al suo interno gli ml d'acqua richiesti con un misurino per non sbagliarsi.
Punto due...ortiche in poltiglia
Recuperò il mortaio posto un poco in disparte sul tavolo e fece cadere dentro la ciotolina le foglie delle ortiche raccolte, iniziando poi a pestarle per formare quella poltiglia che era richiesta. Un lavoro di polso dopo sembrava aver ridotto le foglie in una poltiglia verde, era soddisfatta e così mise da parte il composto creato.
Punto tre...peperoncino, tre misurini
Stappò il contenitore che le avevano dato in cucina e con molta calma cercò di prendere quei tre misurini richiesti, era leggermente agitata e infatti si vedeva dalla sua mano che tremava mentre lasciava cadere quella polvere rossa/arancione nell'acqua, sperava di non averne messa di più, lei ce l'aveva messa tutta. Mescolò poi il liquido coi vari ingredienti per due volte in senso antiorario come indicato.
Punto cinque...coda di topo
Aprì il sacchettino con le code e, questa volta, con una pinza prese una di quelle di topo e la lasciò cadere nel calderone, alzando poi la fiamma al massimo della potenza e impostando un timer a 10 minuti per lasciar cuocere.
Nel mentre il timer scorreva lei iniziò a portarsi avanti col resto del procedimento.
Allora...devo tagliare la coda di ratto e pestarla con le ortiche
Coltello alla mano e tagliere per non sporcare troppo il tavolo, recuperò una delle code di ratto e la tagliò in modo fine, in modo da far meno fatica poi per pestarla con le ortiche. Nel mentre stava finendo di pestare la coda nel mortario con la poltiglia di ortiche sentì il timer suonare, così lasciò il mortaio e andò a prendere la fialetta di muco fornita dalla professoressa.
Ne aggiunse 2 misurini nel calderone e mescolò il tutto per 3 volte in senso orario e successivamente 7 in senso antiorario.
Tre volte così...e sette così...
Ripetere le cose a voce alta la calmava un poco, era più sicura di non confondersi con i sensi in cui mescolare e coi vari ingredienti da aggiungere.
Ora tocca al miscuglio qua...
Recuperò il mortario con la poltiglia che aveva creato al suo internò e la rovesciò nel calderone, andando poi a mischiare per una volta sola in senso orario il tutto. Posato tutto quello che le era rimasto in mano in quell'ultimo passaggio, prese la sua bacchetta e la agitò sopra il calderone formando uno spirale.
Prese così un sospiro di sollievo notando che le istruzioni sul libro erano finite, a quanto pare aveva finito la preparazione e sembrava non aver fatto troppi danni, l'unico suo dubbio era col peperoncino, forse le era sfuggito qualcosa di più dei tre misurini che ci volevano.
Si guardò un attimo intorno nell'aula, sapeva benissimo di essere sola ma forse sperava di veder apparire qualcuno per fargli provare la pozione, la speranza era sempre l'ultima a morire no?
Beh...direi che non posso fare diversamente
Prese un mestolo e lo immerse nel calderone recuperando una piccola parte del liquido che si era formato e bevendola lei stessa facendo una piccola smorfia, più per paura di cosa poteva succedere che per il sapore poco gradevole. Il colore era forse giusto, il verde acido c'era ma ogni tanto si vedeva quache piccola sfumatura rossastra, maledetto peperoncino.Siria HealyStudentessa - 16 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Compito RECUPERO-BIENNIO
di Gennaio 2021♢ Doc. AIRWEN DANA O'NEILL
♢ Pozione: Pozione DRIZZACAPELLI.