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scheda | blake barnes | statistiche
Era febbraio, faceva freddo e come al solito a Blake Barnes aveva delle idee strane in mente. Quel giorno aveva deciso seriamente di isolarsi dal mondo e stare per fatti suoi, doveva finire di scrivere una canzone e doveva capire come riuscire davvero a chiedere e a farsi dire di si a Lancelot per il suo mini progetto. Il fatto era sempre lo stesso: lui aveva mille idee ma lo studio lo stava letteralmente risucchiando. Aveva cominciato i vari tirocini e tutti i giorni era impegnato a turno, una volta con Garlic, con Maverik e con Black. Tutti e tre a modo loro, non facevano altro che bastonarlo ed incoraggiarlo allo stesso tempo. Con Jessica le cose andavano alla grande, ma conitnuava ad essere la sua migliore amica e per quanto lui fosse geloso di lei e per quanto non facesse altro che frequentarla, sapeva che prima o poi sarebbe finito tutto e sarebbe tornato tutto come prima. Lilith, invece, non la vedeva da quando avevano litigato per i corridoi ed gli era rimast la voglia incessante di continuare a conoscere Aibileen. Come aveva detto precedentemente a Mia - con la quale finalmente aveva ripreso un rapporto e ringraziava sempre quel giorno in cui aveva messo da parte l'orgoglio ed essere andato da lei - lui era interessato a quela ragazza. Non sapeva perchè e forse non voleva neanche interrogarsi più del dovuto, ma stava bene quindi, con un biglietto, le scrisse il luogo e l'orario in cui incontrarsi. Il giorno prestabilito, infatti andò tranquillamente davanti alla porta del labirinto, si accese una sigaretta ed ttse la ragazza. Prima di interagire con Rose, voleva aspettare Aibileen. Insomma almeno avrebbero fatto qualcosa di diverso e visto che aveva detto che voleva esplorare la scuola... oddio o forse quella era Addison. Comunque non faceva la differenza, lui voleva andare a cercare il giardino d'estate e lo voleva fare con Aibileen e se solo il mondo avesse provato a fermarlo, allora si sarebbe ritrovato un Blake Barnes incazzato nero a sbattere i piedi contrariato.. -
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scheda | blake barnes | statistiche
Se si era descritto da solo bipolare con il dramma voleva dire seriamente che era in quel modo. Blake era consapevole dei suoi limiti e dei suoi pregi ed era anche consapevole del fatto che in quella ragazzina vedeva qualcosa di più di una semplice matricola. Non poteva paragonare certamente quello che provava per Lilith a quello che sentiva per Aibileen, ma comunque era qualcosa che, in un certo qual modo, solleticava il suo interesse. Aveva qualcosa che lo attirava a se, oltre ad essere bellissima, aveva qualcosa in quel sorriso che lo lasciva interdetto ogni volta. Sorrise sentendo la mano della ragazza sul suo braccio e quando si voltò vide che si era tolta la divisa e si era messa dei jeans blu a vita alta ed un maglincino verde. Ecco, era esattamente come se la ricordava, gioiosa, spontanea e sicuramente una persona troppo curiosa e fisica. Si, gli ricordava pesantemente Erik. Forse era per quello che si interessava così tanto a lei oppure, semplicemente, era solamente per il suo aspetto fisico.. ma no, non era solamente per quello. Blake era circondato da ragazze bellissime non gli serviva certamente l'australina per rifarsi gli occhi. Forse gli ricordava seriamente un pò Lilith, la sua dolcezza, la sua generosità... si morse il labbro. Non era quello il momento di pensare a cosa pensava di Aibileen! Sempre le stesse cose, si studia, mi annoio e vado in giro!Tu come stai?Che diavolo di dialogo era quello? Le diede una rapida occhiata e poi spense la sigaretta. Volevo vedere se eri abbastanza coraggiosa da passare l'intera notte con me dentro il labirinto! Ed era quella la pura e semplice verità di fatto. Blake non era solito, certamente, nascondersi dietro un dito e di conseguenza gli aveva detto le sue intenzioni subito, adesso stava a lei decidere se davvero fare quella follia con lui, oppure farsi una chiacchiera e tornare beatamente al castello. Blake non avrebbe di certo insistito oltre, considerato che era già tantissimo che le aveva chiesto di uscire con lui, orgoglioso com'era!. -
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Edited by Aibileen Beatrix - 30/5/2021, 22:53. -
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Si era descritto da solo bipolare con il dramma. Ci si era descritto da solo perchè Blake si conosceva veramente bene e per quanto lui stesso non volesse ammetterlo delle volte diceva e faceva delle cose che davvero rasentavano la follia. Non poteva dire che riusciva a programare tutto quanto, e di li il bipolarismo, ma c'erano delle volte che certe idee lo spaventavano anche a lui e non perchè avesse davvero paura, ma perchè erano così geniali che non avrebbe mai neanche pensato di riuscire a formulare un pensiero del genere.
Si, anche io che l'ho scritto sono molto confusa, ma questo rende Blake esattamente quello che è davvero: caos. Guardò la ragazza di nuovo e non potè fare a meno che soffermarsi su due cose che lo avevano sempre attirato: le sue labbra ed i suoi occhi. Poi niente da dire sul fisico della ragazzina ma quelle due cose lo avevano attratto ed incuriosito da subito. Non era un ragazzo che faceva moltissimi complimenti ma dall'altro lato ancora non riusciva a smaltire la situazione con la Clarke e vederla tutti i giorni in giro per i corridoi a fare il suo dovere, era sempre una sorte di traoma che ancora non riusciva veramente a scivolargli addosso. Forse era per quello che non ci provava seriamente con lei? Forse semplicemente perchè le stava simpatica e non voleva, in nessun modo, ferire ne lei, ne tanto meno la sua migliore amica. Dio solo sapeva che casino emotivo aveva addosso. Ma in quel momento non voleva pensare assolutamente a niente. Doveva solamente pensare a chi aveva davanti e soprattutto farsi una ragione del perchè aveva proprio lei davanti. C'è davvero un motivo per il quale ci si può annoiare? Io mi annoio spesso, la maggior parte delle volte mi annoiano le persone e poi si, è vero che c'è molto da fare qui ad Hidenstone, ma è anche vero che ci danno talmente tanti compiti e cose da fare che facciamo sempre le stesse cose! Tutto il disprezzo per i compiti era li, in quel tono assolutamente sincero che Blake riservava sempre a tutti in maniera indiscriminata. Poi la sua proposta e la voce della ragazzina lo fecero ridere spontaneamente, come se, in qualche modo, si aspettava una reazione del genere e di conseguenza si mise apposto il ciuffo, si infilò le mani nelle tasche e poi sbuffò. Non si può fare... perchè esattamente? Non ho mai letto il regolamento dell'accademia, tu si? Lo sapeva benissimo che non si sapeva fare ed aveva letto decisamente quel regolamento e forse era per quello che aveva sempre avuto voglia di farlo. Vedi? Si sono disiscritti non sono morti, quindi non deve essere poi così pericoloso. Ma se non hai il coraggio non importa...! Perchè doveva sempre e solo provocare le persone? Perchè doveva rischiare di farle prendere un colpo e farla andare via da scuola solamente perchè a lui andava di fare una minchiata del genere? Sospirò poi per il coprifuoco. E forse fu quello che un pò lo rese pensieroso. E se Aibileen fosse stata rapita proprio per colpa sua esattamente come era già successo? Si morse il labbro e poi scosse la testa come per levarsi quel pensiero di mente. Si strinse nelle spalle, si avvicinò pericolosamente a lei, tanto da sentire il suo odore, e sfiorarle quasi le labbra. Può darsi!Rispose alla sua domanda prima di allontanarsi di nuovo dalla ragazza ed andare verso quella che era la porta del labirinto. Si fermò proprio sotto quei rami e foglie intrecciate e poi si voltò verso l'australiana. Non ti facevo così cagasotto. Eppure se un ametrin ed i tuoi prefetti sono il coraggio fatto persona... chissà magari lo snaso si è sbagliato!?Era stronzo, subdolo ed infame, ma voleva passare del tempo con quella ragazza e Blake non aveva mai modi sobri per fare le cose.. -
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Edited by Aibileen Beatrix - 13/6/2021, 01:22. -
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Se c'era davvero qualcosa che Blake sapeva fare benissimo era quello di scoprire i lati delle persone improbabili, quelli nascosti. Il fatto era che non riusciva seriamente a trattenersi e quando c'era qualcuno che gli interessava particolarmente, diventava ancora peggio di quello che era realmente. Ecco, Aibi era una persona che gli interessava e gli piaceva. Aveva una strana attrazione per quella ragazzina. Forse voleva solamente divertirsi, forse voleva semplicemente distrarsi o ancora era entrambe le cose in più era bella e lui non era cieco, oltre al fatto che era una persona che di natura tendeva ad essere un predatore. Se in quel momento avesse avuto un minimo di buon senso si sarebbe messo a ridere ed avrebbe detto alla ragazzina che era tutto uno scherzo e che voleva solamente vedere la sua reazione. Ecco, forse avrebbe anche voluto, ma più lei si innervosiva più a lui veniva voglia di fare quella cosa. Il fatto era che parlare parlare parlare, a lui piaceva fino ad un certo punto. Poi voleva agire, voleva essere attivo. Non era una persona che riusciva ad essere davvero statica, non era quel tipo di persona e non era neanche uno che amava portare delle situazioni per le lunghe, a meno che non gli facevano rientrare qualcosa in tasca. E no, non si parlava certamente di soldi. A lui interessavano le persone che gli lasciavano la curiosità addosso, gli lasciavano qualcosa su cui riflettere e pensare. Era così stronzo e bastardo che chi non gli dava niente, o non gli lasciava niente, era escluso dalla sua vita automaticamente. Si morse il labbro a quello che disse Aibi e poi sospirò. Il fatto che tu parli in questa maniera dei compiti che ti danno è molto indicativo. Certo, lui non era uno che si metteva a fare i compiti e meno che mai andava li a fare assolutamente il saputello, anzi, ma come detto prima, era uno a cui piaceva immensamente rompere le balle alle persone. E poi era divertente sentirla balbettare. Disegnare. Hai già preso lezioni con mio fratello? Ti prego non te ne innamorare, ce ne sono già troppe nella sua vita! Aggiunse poi alzando le spalle con un tocco di gelosia nella sua voce. E si, quella era gelosia per Aaron e non per lei, ovviamente.
Quando si voltò provocandola ed andando verso il labirinto non si aspettava una cosa del genere. Non si aspettava che lo fermasse per un braccio e lo trattenesse ne tanto meno si aspettava che lei dicesse quelle cose in quella maniera fu davvero sorprendente. Sogghignò. Il suo sorriso divenne compiaciuto e quasi ancora più arrogante di quello che era sempre stato. Forse il problema della situazione era davvero quello: Blake si stava diventendo anche in quel modo, ma soprattutto la stava conoscendo di più e quello che conosceva gli cominciava a piacere particolarmente. Perchè ti interessa quello che posso pensare? Neanche mi conosci! Dovresti fregartene! E quando meno te l'aspettavi Blake diceva qualcosa che ti lasciava senza fiato. Guardò la mano della ragazzina che gli teneva la giacca e poi tornò a guardare qurgli occhi così profondi e neri. Non voglio condizionare il tuo modo di essere ne le tue scelte. Ma non credere che tu possa fare l'inverso. Io stasera dormirò nel labirinto. Non mi piace leggere, non mi piace essere all'oscuro di quello che succede ad un palmo della mia mano e non credo neanche che mi serva il tuo aiuto. Volevo fare qualcosa con te perchè sei una ragazzina con le palle. Mi sbagliavo. Adesso posso andare? Quado la player dice e scrive che Blake è uno stronzo, non è di certo per parafrasare! Ecco che, infatti, Blake aveva fatto quello che sapeva fare meglio: Mettere dei paletti con le persone ed ghiacciarsi. Le sorrise appena. O non vuoi che io vada dentro perchè ti preoccupi per me? Aibileen era veramente in una bruttissima posizione: dalla sua risposta poteva ottere due cose, entrambe a suo svantaggio. La prima era dirgli "ok vai e non rompere" oppure ammettere che si preoccupava per lui ed essere investita completamente dall'ego gigantesco del ragazzo, ma con la consolazione che Blake non avrebbe messo piede nel labirinto. Almeno non quella notte.. -
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Edited by Aibileen Beatrix - 3/7/2021, 20:38. -
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Entrare in contatto con Blake era sempre qualcosa di pericoloso. Dipendeva dalla giornata, di come stava di vena e soprattutto da chi aveva davanti. Blake tendeva ad essere il contrario delle persone normali. Era uno che diventava antipatico e stronzo con le persone a cui teneva e riusciva ad essere quasi mansueto e menefreghista con le persone di cui non gliene fregava niente. Nella sua mente c'era sicuramente una logica che rimaneva, comunque, sempre e solo nella sua mente e non riusciva a capirla nessuno. Blake era geloso del fratello ma sapeva che lo avrebbe voluto felice tra le braccia di qualcuno. Insomma era la contraddizione fatta persone e, forse, il difetto più grande era che non sapeva mentire. Non sapeva dire le bugie ne trattenere quello che pensava realmente. Se Blake credeva che in quel momento stavi facendo qualcosa che secondo la sua modestissima opinione non dovevi fare, tu potevi essere qualsiasi persona al mondo, ma lui te lo avrebbe fatto notare e se fosse stato necessario ti avrebbe anche fatto capire che sbagliavi e che l'unica opinione che davvero contava era la sua. Era fatto in quel modo e nessuno avrebbe mai potuto cambiarlo. L'arroganza che aveva addosso, la presunzione e sopratutto quell'essere sempre così egoriferito lo rendevano quello che era ed in quel momento, davanti ad una reazione del genere di quella ragazzina, rimase quasi colpito dal tutto. Lasciò cadere volutamente il discorso su suo fratello, sapeva che prima o poi tutti si prendevano almeno una piccola cotta per Aaron, almeno tutti quelli che riuscivano a stargli vicino, quindi non voleva spoilerarle niente. E non perchè Aaron fosse suo fratello, ma perchè, come aveva già notato da sola, lui era di una gentilezza frammista a tutto quel fascino lasciava il segno. Non aspettare, mandagli un messaggio, quando avrà tempo ti risponderà. Ma se procratini ed aspetti il momento che lui sarà libero allora non vi incontrerete mai. Mio fratello non è mai libero! Le stava dando un consiglio affettuoso e assolutamente vero. Ma quel discorso cambiò rapidamente. Ascoltò ogni parole di quello che gli disse, la voce della ragazzina era sicura, quasi non la riconosceva, salvo proseguire nel discorso e sentire infine la sua voce spezzata in vari punti del secondo discorso che gli fece e che lui non interruppe. Allora il problema era che non sapeva combattere. Alzò gli occhi al cielo e si sentì davvero un rammollito. Quando vide quella lacrima cadere sulla sua guancia, sospirò e si avvicinò a lei, gliela asciugò con un pollice, ma ancora non disse nulla. Non lo avrebbe fatto andare davvero a dormire da solo li dentro e la cosa assurda era che lui non avrebbe mai messo in pericolo una ragazzina del primo anno, nonostante lo avesse fatto al suo di primo anno e... si sentì in colpa anche solo per aver pensato di poterla portare li dentro. E se qualcuno l'avesse rapita? E se qualcuno le avesse fatto quello che era stato fatto a Lilith? Allora si sarebbe sentito davvero crudele e di tanti difetti che aveva Blake Barnes, la crudeltà non rientrava tra questi. Si morse appena il labbro. Prendi la bacchetta. Era ad un passo da lei, lui sfilò la sua. Andiamo a fare un pò di pratica nel bosco. E smettila di piangere. Il suo tono era decisamente più dolce di quello che aveva utilizzato fino a quel momento. Era stronzo, ma non era cattivo ne tanto meno crudele. Non gli piaceva far piacere le ragazze, meno che mai una come lei. Le accarezzò la guancia con il dorso della mano. Si morse il labbro. Se ti preoccupi per me solo perchè ti preoccupi di tutti, allora non farlo. Sussurrò ad un passo dalle sue labbra prima di ritrarsi. Per lui poteva essere solo un gioco, ma davvero non voleva farla stare male. Fece un passo indietro, le diede le spalle e le fece segno di seguirla. Maledizione Pensò tra se e se, sapendo benissimo che quello che era successo era solamente perchè aveva fatto un lavoro troppo ben riuscito su se stesso. Andò verso il bosco.. -
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Edited by Aibileen Beatrix - 7/8/2021, 19:50. -
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Blake era cresciuto, stava cambiando e la cosa più assurda e divertente era che era l'unico che non se ne stava rendendo conto. Alla fine i suoi professori ci erano riusciti, avevano fatto di lui una perfetta macchina da guerra, pensante ed anche pericolosa. Era una persona fin troppo sicura di se e quegli insegnamenti non avevano fatto altro che renderlo cosciente delle sue capacità ed inalzare la sua autostima. Era un Blake completamente differente da quello che si era prospettato in altri momenti, ed era anche possibile che se Aibi fosse arrivata qualche anno prima, in quel momento si sarebbe dovuta appendere alla gamba di Blake pur di non farlo andare in quel labirinto. Ma le cose erano nettamente cambiate. Blake si era fermato ed aveva desistito perchè aveva letto una sincera e vera preoccupazione negli occhi della ragazza. Non sapeva esattamente il perchè ed il percome era riuscita a renderlo così sensibile ma il fatto che tutto quello che aveva detto lo aveva colpito era fin troppo chiaro, palese e soprattutto sorprendente. Solamente una ragazza riusciva veramente ad essere così brava a smuovergli l'intestino, ma l'aveva ferita così tanto che oramai non si guardavano neanche più, troppo esplicitamente, in mezzo ai corridoi. Cercò di cacciare via per l'ennesima volta, la figura di Lilith dalla sua mente e poi sorrise ancora ad Aibileen. Quando le chiese di andare con lui nel bosco per allenarsi non era qualcosa che aveva programmato, ma era quasi come se avesse voluto davvero essere una persona migliore e soprattutto aiutare una ragazza, che in un certo qual modo gli piaceva. Doveva ancora capire esattamente come gli piaceva, ma era sorprendente già il fatto che si stesse interessando a qualcuno che non fosse se stesso o lui ritratto all'interno di uno specchio. Fece un respiro profondo e quando lo ringraziò non rispose. Non aveva intenzione di essere ancora un rammollito con lei, infatti si tirò indietro e cominciò a camminare verso il bosco, ma quando lei lo chiamò, sospirò. Sentì quelle parole e il viso di Blake assunse una forma che conosceva bene: un ghigno. Ghigno che era fin troppo presente e forse anche presuntuoso, ghigno che non mutò anche quando il suo viso si voltò verso di lei, quasi soddisfatto. Il solo fatto che tu possa pensare che io sia tutti mi fa venire voglia di farti ricominciare a balbettare! Era ovvio che gli facesse piacere anche perchè, come aveva ben potuto notare la ragazza, lui era il re degli egocentrici e sapere che aveva quella influenza su qualcuno era qualcosa che lo faceva sentire ancora più forte, ancora più potente di quello che in realtà era. Eppure dovresti aver capito qualcosa di me! Aggiunse prima di guardarsi intorno. I duelli non erano decisamente tollerati, specialmente perchè Blake avrebbe potuto ferire Aibileen anche con un semplice incatensimo elementare. Qui andrà bene! Disse poi camminando ancora un pò prima di fermarsi di fronte ad un albero. Adesso vediamo se sei davvero una guerrara come dici oppure è solamente qualcosa che ti racconti per stare meglio con te stessa! Ed eccolo qui, tornato a fare lo stronzo in pochi sencondi. Ma in fondo, quando mai aveva smesso? Prese la bacchetta, le fece segno di alzare la sua. Attacca. Disse semplicemente.. -
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"Sono fatto cosi, bipolare col dramma"
Blake Barnes | Black Opal | 19 anni | 4 Anno
Gli piaceva quando rideva, perchè si vedeva che era spontanea, che era vera. In aibileen aveva sempre visto una semplicità disarmanete ed una spontaneità che a lui mancava completamente. Non era un ragazzo costruito, non era uno che pensava - e quello lo aveva dimostrato ampiamente - ma doveva ammettere che alla fine lui risultava sempre stronzo, invece, Aibi risultava sempre dolcissima in tutto quello che diceva e faceva. Le sorrise e poi scosse appena il capo. Allora non azzardarti mai più a mettermi nella stessa frase con la parola tutti, non mi piace e mi fa diventare ancora più stronzo di quanto io già non sia! Rispose con la sua solita schiettezza. Il fatto era sempre lo stesso: Blake non sapeva mentire, diceva sempre quello che pensava sia perchè così gli era stato insegnato sia perchè credeva che la sua opione fosse a prescindere importante e non aveva nessuna voglia di non dirla. Ma, comunque, erano andati nella foresta per uno scopo ben preciso e non aveva nessuna intenzione di disattendere determinate cose. Non era il primo studente che gli chiedeva di allenarlo, in maniera diversa, certo, ma alla fine tutti li andavano a sbattere la testa. Prima a dire che era stronzo e poi tutti a chiedere aiuto. Ovviamente quel sentirsi sempre essenziale per tutti a lui piaceva più di ogni altra cosa al mondo. Come se farmi del male sia una cosa che riusciresti davvero a fare. Beatrix. Smettila di fare la fifona. Non mi farai del male e se non mi attacchi tu, lo farò io. Tra tre... due...uno...Farfallus Explodit! Forse il suo metono non era poi un metodo soft, ma se Aibileen lo avesse ascoltato sarebbe riuscita a difendersi in maniera magistrale. In fondo non poteva conoscere altri metodi se era un alunno di Philipp Garlic ed un pugile quasi provetto.. -
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Edited by Aibileen Beatrix - 18/9/2021, 12:47. -
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"Sono fatto cosi, bipolare col dramma"
Blake Barnes | Black Opal | 19 anni | 4 Anno
Il problema principale di Blake e del chiedere proprio a lui di essere allenato era che lui non aveva mai ricevuto favoritismi anche se alla fine sapeva che i professori e lo stesso Phil lo stimavano e pensavano davvero fosse ad un ottimo livello. Il problema, però era che alla fine finivano sempre per stroncarlo malissimo e lui era così ostinato e perseverante che si rialzava sempre in piedi. Non conosceva altro modo di sopravvivere. Doveva ammettere che alla fine, però, era sempre stato tutto quanto gratificante. Era bello vedere Phil mentre lo guardava con rispetto, Samuel Black mentre gli lanciava delle occhiate complici, e lo stesso Brian essere sempre costantemente soddisfatto del suo operato. Era davvero bello tutto quello e doveva anche ammettere, a se stesso, ovvio, che alla fine i suoi professori avevano ragione: se la sua impulsività veniva canalizzata in maniera costruttiva, allora avrebbe potuto davvero raggiungere dei livelli altissimi in qualsiasi campo. Ci era riuscito tanto da essere un punto di riferimento per molti studenti e per molti studenti era qualcuno da cui farsi allenare. Ecco, Blake amava essere una persona notoria ed ancor di più gli piaceva essere lodato. Comunque il suo incantensimo andò a buon fine ma la ragazza non fece assolutamente niente. Fece un sospiro e poi abbassò la bacchetta. La vide mettersi in posizione per difendersi, forse, ma era proprio sbagliato come si metteva, quindi alla fine si mise il catalizzatore in tasca e le andò vicino, si mise esattamente dietro a lei, si avvicinò, le posò le mani sui fianchi, le sposrò prima una gamba, poi un'altra, le allargò appena. Schiena dritta, non stai disegnando. Devi avere una visuale a 180 gradi. Aibeelen. Prima di imparare a combattere dovresti imparare a difenderti. Se hai paura di far del male a qualcuno, allora ci sarà qualcuno che ne farà a te. Glielo sussurrò quasi facendole addrizzare anche le spalle ed alzandole un pò il gomito. Volersi bene non vuol dire diventare diversi. Sei una bella ragazza, sei intelligente, e hai smesso di balbettare con me. Un allenamento è sempre pacifico. Se hai paura di farmi del male quando ci alleniamo, cosa dirai quando verranno a scuola dei rapinatori e indurranno a fare delle cose? Era qualcosa che già era successo, in fondo. A Lilith l'avevano violentata più e più volte. Fece un respiro profondo e poi posò la sua mano su quella della ragazza. Colpisci l'albero con un incantesimo base.L'avrebbe solamente guidata, ovviamente, anche se a lui certi trattamenti non erano mai stati riservati, neanche lontanamente. Ma la verità era che ognuno di loro aveva un carattere ed un modo per imparare. Lui era uno che doveva farsi male per capire come girava veramente il mondo..