Sigurd Vikkar

Il destino di Sigurd fu segnato fin dalla sua nascita. Figlio del druido anziano Audhild Vikkar, questi curò la sua nascita fin dal concepimento: eseguì potenti rituali per dar forza alla sua progenie, rivolgendosi a tutte le divinità norrene di cui era sacerdote e costringendo la moglie ad assumere fin troppe pozioni ed intrugli strani. Il bimbo nacque forte, sano, perfetto, ma la donna, stremata dai riti, morì al parto.
Sigurd fu cresciuto al tempio, del resto il padre era troppo occupato nella sua scalata politica per potersi davvero occupare di lui, limitandosi ad osservarne i pregressi e punirlo per qualsiasi fallimento: lui doveva essere il primo, in tutto. Il bambino fin da piccolo dunque dovette imparare la disciplina e la competitività, vivendo ogni sconfitta, ogni esitazione, con terrore, certo che la cinghia del padre si sarebbe abbattuta su di lui: la sua magia era forte, a tratti esplosiva, al punto che fin da neonato aveva avuto manifestazioni involontarie, che poi rapidamente imparò a controllare, soprattutto per poter interagire con gli animali.
Audhild ottenne per lui un'insegnante di eccezione, una delle più streghe del Villaggio, Victoria Burke, ma in vero fu lo stesso Sigurd ad esser scelto: i suoi progressi erano incredibili, così come la sua solitudine e chiusura e la donna di fronte a tanto talento sprecato non poté che proporsi non appena ne ebbe l'occasione. Istruì il ragazzo alle rune e agli dei, così come alle stelle, alla magia verde, all'alchimia e all'aritmanzia e fu lei a soli sette anni a regalare al giovane un avvincino come animale domestico, mentre per gli undici anni gli regalò un Lobalug.
Ottenuta la bacchetta, il ragazzo fu istruito al combattimento, al mare e alla magia: salpò per la prima volta con un Capitano all'età di quattordici anni, depredando le coste del Golfo Persico e tornando dopo aver ucciso più di dieci maghi adulti. Le sue imprese proseguirono e all'età di vent'anni fu incoronato Capitano, per l'enorme gioia del padre, che a quel punto gli chiese di effettuare la scalata sociale che lui non aveva mai avuto la forza di fare e diventare capovillaggio.
Sigurd in un primo momento lo accontentò, ma, lentamente, viaggiando per il mondo sulla sua drakkar, si rese conto di quanto ristretto fosse il mondo sull'isola, per come lo conosceva suo padre, e di quanto stesse cambiando. All'età di 25 decise di salpare con tre fidi compagni con uno scopo preciso, propedeutico anche al diventare capovillaggio: il giro del mondo.
Sigurd stette in mare senza far ritorno per dieci lunghi anni, anni nei quali fu spesso creduto morto, anche se talora giungevano sue missive o suoi trofei: quattro erano partiti e quattro tornarono, ma non erano gli stessi. Sigurd infatti era in compagnia del suo miglior amico e braccio destro Gudrun, oltre a loro vi era il suo neo-sposo Kwaky e soprattutto il suo nuovo famiglio, un gigantesco kraken.
Il Capovillaggio alla vista del mostro lo attaccò in mare e qui fu direttamente sfidato da Sigurd, uccidendolo in combattimento. Giunto al tempo, si fece incoronare come capovillaggio e quindi come primo gesto da nuovo leader dell'isola uccise il padre: le sue ultime parole per il genitore furono "ora che il tuo sogno è realtà, puoi anche morire" per poi tagliargli la testa con un colpo netto.
La politica intrapresa dal neo-capovillaggio fu di relativa apertura, ma forte ostilità verso gli Inglesi, allo scopo di mantenere una certa indipendenza e mirando alla totale autonomia. Nell'arco di pochi anni, fu eletto Re del Baltico, aspirando poi al titolo di Re dei Sette Mari, rappresentando la frangia più conservativa e piratesca dei popoli dei mari, in aperta opposizione con i popoli mediterranei.
Nel 2011, quando si era da poco insediato, ricevette la visita di Victoria Burke che gli propose di creare un'accademia magica sull'isola, per avvicinare inglesi e denrisiani e soprattutto preparare al mondo del futuro il suo popolo. In un primo momento, l'uomo mandò a stendere la sua ex-maestra, ma poi la richiamò, accettando l'offerta: il suo piano di indipendenza, infatti, richiedeva una forza politica e una visibilità mondiale che nel 2011 era semplicemente impossibile per Denrise, e Hidenstone poteva essere la giusta occasione.