Compiti Astronomia Biennio - Aprile 2021

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    COMPITI DI ASTRONOMIA

    Aprile 2021


    La nuova docente di Astronomia si stava mostrando per quello che era in realtà, ormai: una scappata di casa con problemi di gioco d'azzardo donna piena di risorse e idee. Forse era proprio per quel motivo che gli studenti avevano gli incubi su di lei dimostravano quanto la adorassero facendo i compiti! (?)
    Ecco il messaggio che avrebbero trovato nella bacheca delle loro Sale Comuni:

    A tutti gli studenti del Biennio,
    è giunto il momento di dimostrare il vostro spirito di adattamento, la vostra propensione per il pensiero libero e, perché no, una bella dose di inventiva sfacciata e altamente provocatoria.
    Avrete un mese di tempo per rispondere ad alcuni questiti che, ormai, dovrebbero essere per voi semplici come recitare i giorni della settimana al contrario.
    Non deludetemi e, soprattutto, non fatemi venire dei ripensamenti sulle mie qualità di insegnante, altrimenti Cameron Diaz in "Bad Teacher" vi sembrerà simpatica come Oprah, al confronto.
    Cordialmente vostra,
    Summer Clementine Parton


    PS: stavo quasi per scordare la traccia - eccola qui!!!

    Note off


    Il compito consiste in una breve relazione sulla traccia che segue; se riuscite a ricavarne una role in cui ricercate (e rispondete) ai quesiti, ovviamente varranno i 3 exp bonus a fine role (se conclusa entro il 30 aprile).

    Ecco la traccia:

    "1) I giorni della settimana, nelle lingue romanze e anglosassoni, prendono i loro nomi da antiche divinità; in questo modo, potrebbero subire maggiormente gli influssi degli Astri Prossimi a loro affini. Si scelga un giorno della settimana, spiegando (o speculando) il perché tragga origine proprio da quella divinità e che legame potrebbe avere con l’Astro Prossimo omonimo.

    2) Si scelga e si sviluppi una tra le seguenti tracce, tenendo presente ciò che si appreso nella ricerca precedente.

    a. La tradizione popolare di ogni nazione presenta proverbi riguardanti i giorni della settimana (ad esempio “Di venere e di marte non ci si sposa e non si parte”). Si prenda in considerazione uno di questi detti e si spieghi per quale influsso astrale esso possa essere vero.

    b. In alternativa, si supporti un'ipotesi riguardo l’influsso astrale dietro ad uno dei seguenti giorni: 1) Blue Monday; 2) martedì 29 maggio 1453 (caduta di Costantinopoli); 3) mercoledì delle ceneri; 4) “giovedì nero” - 24 ottobre 1929, inizio della Grande Depressione; 5) venerdì 13; 6) lördagsgodis, ossia la tradizione del sabato svedese; 7) domenica di Pasqua."


    I compiti vanno consegnati per MP e i risultati usciranno il 1° maggio.
    RevelioGDR
     
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    La scadenza del compito del Biennio è prorogata al 2 maggio, ore 23.59.
     
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    La tabella dei voti per i compiti è la seguente:
    20-18=E, 11 exp
    17-14=O, 10 exp
    13-12=A, 8 exp
    11=N, 6 exp
    10-8=S, 5 exp
    7-5=D, 4 exp
    4-2=T, 2 exp
    1-0=NC, 2 exp

    Adamas Vesper (20=E, 11 exp): #raccomandato #sfacciato #hanominatoilgiocodazzardo.
    Gli Antichi Romani chiamavano l’ultimo giorno della settimana die solis, analogamente alle culture anglosassoni (Sunday); già dall’antichità occidentale era considerato il giorno del riposo per eccellenza. L’influsso del Sole nell’istituzione del nome Sunday è abbastanza evidente: la magia dell’astro, il principale del sistema solare, è infatti correlata in particolare al ripristino dell’energia vitale. Tale influsso è talmente grande da dare beneficio persino ai Babbani; essendo per molti un dì di festa non è raro che anche i nostri fratelli non magici riescano a ripristinare le proprie energie psicofisiche grazie al potere solare, in parte per l’assenza di lavoro, ma anche per la magia positiva che lo permea.
    Nel momento in cui il Cristianesimo è entrato in gioco, l’influsso del Sole non è comunque stato intaccato: questo perché questa religione non ha sovvertito il significato della domenica, ma l’ha arricchito. Il Sole, nelle religioni pagane, è quasi sempre tra le divinità principali; il Dio cristiano è stato caricato dei significati di luce, di positività e di ripristino precedentemente attribuiti agli dèi solari, e lo dimostra anche il fatto che il giorno della rinascita in questa religione è stato istituito nella domenica di Pasqua. Altra dimostrazione delle caratteristiche, per così dire, “solari” del Dio cristiano è che il giorno della sua nascita è stato posto in prossimità di quello che, nella religione romana, era il giorno del Sol Invictus (cioè il Sole Invitto, che sconfigge le tenebre).
    Il Giovedì Nero, come viene chiamato l’inizio della Grande Depressione, ebbe luogo il 24 ottobre 1929. Il giovedì, essendo per così dire “consacrato” a Giove, di norma subisce i suoi influssi di potere, fertilità (basti pensare alla sua numerosa prole nella religione greco-romana) e prosperità; tuttavia, in questa data è palese come questi attributi siano stati sviliti e capovolti. Tuttavia, possiamo spiegare questo evento in due modi; la prima ipotesi semplicemente non nega gli influssi gioviani, ma li legge in chiave rovesciata. Infatti, nel momento in cui Giove si trovasse in opposizione al suo stesso giorno, semplicemente la sua influenza varrebbe all’opposto, dando origine ad un periodo di debolezza monetaria e di regressione. La seconda ipotesi invece è legata forse più all’Astrologia e all’Aritmanzia: il giovedì è il quinto giorno della settimana, ed il 5 rappresenta la curiosità e in un certo senso l’intraprendenza umana. Per questi motivi, il giovedì può essere considerato normalmente un giorno propizio per l’esplorazione e per il gioco d’azzardo. È forse paradossale che durante un giorno propizio per il gioco d’azzardo si sia avuto un crollo così devastante della Borsa da portare alla Grande Depressione? A prima vista sembrerebbe così, ma occorre ricordare che Astrologia e Aritmanzia sono scienze complesse, i cui molteplici meccanismi sfuggono ancora al controllo magico; forse, in futuro, si riuscirà a dare una risposta più esaustiva.


    Mia Freeman (20=E, 11 exp): ottimo il parallelismo tra Odino e Mercurio, sia come divinità che come pianeta. Ho apprezzato molto anche la citazione dell’humb day, che mi ha fatto scoprire un concetto nuovo (Summer ovviamente lo conosceva già, ma anche lei ha apprezzato). Originale il significato del mercoledì delle ceneri in ottica, per così dire, norrena; non me lo aspettavo affatto.
    Personalmente ho sempre trovato affascinante come ogni lato della nostra quotidianità sia sempre legato alle divinità e agli astri che governano il cielo: un tratto evidente nelle antiche civiltà ma che ci siamo trascinati fino al giorno d’oggi. I giorni della settimana sono infatti un lato della nostra quotidianità dove questo legame innegabile spicca in modo evidente, con ogni giorno legato ad un astro o ad un Dio differente. Questo legame risulta particolarmente evidente nel giorno di Mercoledì, in inglese Wednesday, un chiaro riferimento a Woden, il corrispettivo anglosassone del norreno Odino. In altre lingue, come l’italiano, il Mercoledì rimanda invece a Mercurio, che nella religione norrena era più simile a Hermod, messaggero sempre vicino ad Odino, che aveva l’obbiettivo di compiere le missioni che Woden gli affidava e ne prendeva spesso in prestito la cavalcatura o le armi. Entrambi gli dei sono comunque, dall’antichità, legati al pianeta di Mercurio: Odino era simbolo di saggezza, guida attraverso il caos e portatore di vittoria e prosperità, allo stesso modo in cui il pianeta di Mercurio è simbolo della fine dei contrasti tra bene e male, razionalità e furbizia.
    Non trovo un caso che proprio il giorno che scandisce la metà della settimana sia stato legato a questo pianeta e, al contempo, a queste precise divinità: se si è teorizzato solo nel 1935 l’idea che questo è l’ humb day, in realtà penso che sia sempre stato percepito come un momento di svolta, l’ora di essere razionali e lucidi per portare a termine la settimana, che potrebbe anche vedersi come una sorta di conflitto o quantomeno lotta per la sopravvivenza, soprattutto nelle civiltà più antiche. Per riuscire a superare un’altra settimana era necessario affidarsi alla lungimiranza di Odino, così come alla rapidità e sicurezza di Hermes (Mercurio), essere pronti a perseguire i propri obbiettivi per continuare a sopravvivere.
    E’ interessante notare come in diverse religioni e culture certi legami con l’antichità rimangano forti, seppur nascosti. Il Mercoledì delle ceneri è un’usanza legata alla religione cattolica, si riferisce al giorno inaugurale della Quaresima, il mercoledì dopo il martedì grasso, che segna l’inizio di un periodo di digiuno e rinunce. Il nome di questo giorno si riferisce al rituale tradizionale svolto dal celebrante, che sparge ceneri sulle teste dei fedeli, alle volte ripetendo la formula “Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris” (“Ricordati che polvere sei e polvere ritornerai”). Per quanto questo rituale sia legato in realtà alla tradizione biblica, non trovo casuale che sia stato scelto proprio questo giorno: la cenere riporta anche alla battaglie, a cui Odino non si è mai sottratto, e rimanda al momento in cui tutti i conflitti termineranno e gli uomini si troveranno di fronte al loro Dio per risolvere i propri peccati, per porre fine anche al loro contrasto interiore tra bene e male. Da non dimenticare che nella tradizione norrena era lo stesso Waton a guidare gli uomini nella loro ultima battaglia, che potrebbe avvicinarsi all’idea del giudizio universale dei cristiani, come conclusione e apice della vita umana.


    Amelia Farley (19=E, 11 exp): la citazione di una divinità lunare a lei sconosciuta ha solleticato la curiosità di Summer, che però ti fa un appunto: “Quando parlate degli Astri, siano essi Prossimi Maggiori o Minori o Siderali, usate sempre la maiuscola”. Ormai avrai capito che dare rilevanza alla Luna sia un ottimo modo per far breccia nel cuore dell’astronoma, che ha apprezzato la tua coerenza parlando del Blue Monday; sei riuscita a evidenziare sia gli aspetti positivi che quelli negativi di questo Astro.
    I giorni della settimana sono stati coniati dagli antichi Greci e Romani, ispirati dalle divinità del loro calendario e legati agli astri che dominavano il cielo all’alba di quel giorno. Ogni giorno era quindi rappresentato da un diverso astro, da cui derivava anche il suo nome, come accade nel caso del lunedì, Monday da Mon(an)dæg, quindi il giorno della Luna. Gli anglosassoni usavano iniziare e la loro settimana con la domenica, Sunday, non a caso il giorno del Sole, considerato l’astro più importante e la divinità che permetteva alla terra di prosperare, ma la luna non era certo da meno.
    All’interno della lingua e cultura anglosassone non ci è possibile individuare una vera e propria divinità legata al lunedì, ma andando a studiare altre lingue e tradizioni è possibile notare come in Polinesia il nome sia collegato direttamente a Chandra, la divinità lunare. Con ogni probabilità non vi era nessuno dio direttamente connesso a questo giorno, così come nemmeno alla domenica, in quanto Sole e Luna erano considerate presenze superiori, detentrici dell’equilibrio cosmico ed elementi che andavano aldilà persino degli singoli dei.
    Non è difficile immaginare perché il lunedì fosse così strettamente legato alla luna. Gli antichi, che facevano delle ricorrenze e dei pattern, e non mancarono di notare come la luna avesse quattro fasi principali, quattro come le settimane all’interno di un mese. Il satellite era fondamentale anche per segnare lo scandire dei momenti dell’anno, delle maree, per regolare gli equilibri nel mondo circostante e per tanto non c’è da stupirsi che nell’evoluzione delle civiltà sia finita, per molte culture, a dominare la settimana.
    Il Blue Monday è in realtà una scoperta relativamente recente, istituito dal 2005 da uno psicologo di Cardiff e ritenuto il giorno più triste dell’anno, con cadenza il terzo lunedì del mese di gennaio. In realtà le radici di questa credenza, oltre a rientrare nella pseudoscienza, sono probabilmente legate anche alla Luna stessa, per quanto i Babbani tendano a fare determinati collegamenti solo inconsciamente. Non è un segreto che il satellite abbia influenze importanti sulle maree, sulle coltivazioni, sulla natura in generale e per questo non è difficile immaginare che abbia una notevole influenza anche sull’umore: non è un caso che il giorno più triste dell’anno cada di lunedì, il giorno governato dalla luna, che ha maggiore legame con sentimenti ed emozioni.
     
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2 replies since 31/3/2021, 23:35   113 views
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