Una scampagnata giallo-viola!

Aibileen&Addison

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    Aibileen Beatrix
    Ametrin | 16 anni


    Aveva deciso di dedicare quella domenica interamente al disegno. E, più precisamente, alle storie la cui protagonista era Ellie, la Troll per metà Veela meticcia, nonché dai capelli lunghi, lisci ed ossigenati. Come, alle volte (assai raramente, in realtà), le capitava, per immedesimarsi meglio in tale personaggio, aveva deciso di conciarsi come lei.
    Aveva, quindi, indossato un paio di pantaloni verde scuro, una maglietta del medesimo colore, e una giacca a vento e deg’anfibi marrone scuro. Si era persino colorata i capelli di un biondo platino talmente chiaro e luminoso che a tratti, su di lei, dava l’illusione di essere quasi un bianco. Poi, si era messa sulle labbra un rossetto dello stesso marrone scuro della giacca, un filo di rimmel, un po’ di fard, e via: alla volta della Foresta Eterea, alla ricerca di un’ispirazione diversa dal solito! Non prima di aver fatto una lauta colazione al banchetto, e di aver sgraffignato un panino enorme dalle Cucine, naturalmente.
    Decisa a mantenersi in lidi non particolarmente pericolosi, si fermò accanto ad un ruscello, immaginando Ellie intenta a pescare a mani nude. Con la scena subito ben chiara in mente, non perse tempo e si mise seduta alla bell’e meglio sul prato circostante, tirando fuori dallo zainetto verde foglia che si era portata dietro quaderno e matita, beandosi dell’odore di muschio che le riempiva le narici.
    La punta grigia cominciò immediatamente a vagare sul foglio, quasi con aria distratta, ma con un tocco al contempo preciso e deciso.

    << Le faccio la riga sul lato destro, o sul lato sinistro? >>

    Si chiese ad altavoce, salvo poi sorridere all’uccellino che scorse svolazzare trai rami di un albero poco distante.

    << Sinistro. >>

    Si decise infine, annuendo con fare sicuro e convinto, quasi combattivo, come se avesse appena deciso le sorti di un intero paese. Per fortuna, non è così.
    Aibileen non si rese conto del tempo che passava, mentre finiva di disegnare la figura svelta della robusta, ma armoniosa Troll Mezza-Veela che, con decisione, teneva tra le mani un pesce che agitava spasmodicamente la sua coda. Non sentì nemmeno il suo stomaco che, scusate il francesimo, si stava decisamente inca.. volando. Incavolando, sì. Ed anche parecchio.


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    Edited by Aibileen Beatrix - 21/3/2021, 19:43
     
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    La giovane sedicenne con i capelli di fuoco aveva deciso di andare a visitare la foresta, aveva bisogno di quiete ed aveva scoperto che quello era probabilmente il posto più pacifico nei dintorni della scuola.
    La ragazza indossava un paio di pantaloni jeans skinny color ghiaccio con degli strappi sulle ginocchia, infilati dentro agli anfibi neri lucidi, suoi amici fidati.
    Sopra indossava il maglione della divisa presa di due taglie più grandi, visto che ancora faceva freddino, viola con i bordi giallo sabbia. I capelli rossi erano sciolti sulle spalle e la frangetta era ben curata.
    Gli occhi grigi si posarono su una figura che riconobbe subito, le si avvicinò e le si fermò davanti, con le mani in tasca. Dalla tasca sinistra spuntava la bacchetta con la punta all'insù, nella destra vi era un rigonfiamento, esso era il magitelefonino.
    Sorrise e la salutò dondolandosi sui talloni e le punte.

    Ehi, ciao! Che bello trovarti qui, compagna di casa. Cerchi anche tu la quiete? Io avevo intenzione di esplorare il posto alla ricerca del tempio o della druida che si dice abiti in questa foresta, che ne dici di venire con me come mia compagna di avventura? Stavolta ti prometto che non ci sarà nulla di spaventoso o ...pericoloso...

    Spostò lo sguardo grigio come il mare d'inverno sopra il blocco che la sua compagna di future avventure, stringeva in mano e lo indicò con il dito indice della mano sinistra.

    Sai disegnare?! Posso vedere?


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    Aibileen Beatrix
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    La voce della compagna Ametrin Addison Dannel, normalmente, aveva il potere di arrecarle gioia, tranquillità, sensanzioni di positiva quotidianità…
    Era sua compagna di corso, nonché concasata, si vedevano tutti i giorni, e pure svariate volte! Non di rado, si sedeva pure di fianco a lei, nei banchetti in Sala Grande, per quanto non potesse asserire con certezza che il vederla regolarmente strafogarsi di cibo come se non ci fosse un domani le facesse piacere. Ma erano, comunque, pure state traumatizzate insieme, in un paio di occasioni! Se non era “imparare a conoscersi” questo!
    Quel giorno, però, stranamente per qualsiasi occhio esterno che non avesse il potere di leggere nei pensieri della ragazza, al sentire il saluto gioviale della bella coetanea dai capelli rossi, la sedicenne australiana sbiancò, per quanto ciò fosse possibile per una ragazza con un colore di carnagione come il suo.
    Sobbalzò, portandosi istantaneamente una mano al petto, salvo poi osservare con fare al contempo stranito e rincuorato la compagna, nel notare che questa non mostrava alcun segno di stupore, ed ancor meno d’intenzione di deriderla, per via della decolorazione che aveva effettuato sui capelli con la magia, ed anche, un po’, dei vestiti che indossava!

    << Ciao, Addison! In un certo senso, sì… Ti seguirò più che volentieri in questa tua avventura, anzi, sono sicura che sarà fantastico! Ma prima, mi lasceresti finire qualche tratto del.. ? >>

    L’esclamazione improvvisa della ragazza dai capelli rosso fuoco, che come lei indossava, quotidianamente, la divisa dei giallo-viola, la fece sorridere, sempre un po’ in imbarazzo all’idea di mostrare dei suoi disegni a qualcuno, ma già di gran lunga più a suo agio con l’argomento, rispetto all’inizio dell’anno scolastico!

    << V.. Volentieri! >>

    Le rispose infatti, invitandola, con un gesto della mano, a sedersi temporaneamente accanto a lei, prima di mettersi effettivamente in cammino, alla ricerca del famoso tempio!


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    Edited by Aibileen Beatrix - 4/4/2021, 00:35
     
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    Gli occhi grigi della giovane si spalancarono alla vista della reazione della sua concasata. Portò le mani ad intrecciarsi dietro alla schiena e disse con tono quasi sconsolato e dispiaciuto, ma con una punta di divertimento che traspariva da esso.
    Anche il volto della ragazza, prima diventato serio si aprì in un sorriso.

    Scusa, forse avrei dovuto farmi notare prima di arrivarti così davanti all'improvviso, ma non volevo disturbarti troppo ed ho pensato che arrivando a questa distanza mi avresti comunque sentito o scorto con la vista periferica o appena avessi alzato la testa...

    Con l'indice della mano sinistra indicò i capelli della ragazza, decolorati e gli occhi brillarono.

    Wow! Come hai fatto a decolorarli così? Ti stano benissimo sai? Fanno contrasto con la tua pelle, lo adoro! Se io mi dovessi fare la tua colorazione, sparirei penso...sarei un tutt'uno con la mia pelle così pallida

    Ridacchiò di se stessa ed annuì, cercando di volgere lo sguardo dove l'attenzione della sua compagna di avventure era rivolta, rimanendo sempre con le mani intrecciate dietro alla schiena e dondolandosi sulle punte e sui talloni.
    Un enorme sorriso apparve sulle labbra della sedicenne dai capelli rossi, quando venne invitata a sedersi per osservare i disegni di Aibileen.
    Scostò la gonna della divisa e si sedette vicino alla ragazza, puntando lo sguardo grigio come il mare d'inverno sul blocco che essa teneva in mano.

    Spiegami i tuoi disegni, sono curiosa, attraverso di essi si può capire molto delle persone, o almeno è quello che dicono... sono curiosa di conoscerti meglio, io sono brava nel suonare il violino, in cambio una volta ti suonerò un pezzo, mi dispiace, ma al contrario tuo io non sono per nulla portata per il disegno manuale

    ridacchiò allegra socchiudendo gli occhi per poi spostarli sulla sua coetanea.

    Chissà come è questa druida, tu come te la immagini? Io ho due idee contrastanti, una è di una donna giovane solamente vestita di pelli, che coprono le pudente, collane di ossa di animale ed un copricapo di un teschio di cerco, ma forse sono condizionata dalla mia cultura al di là del mare, l'altra invece è di una donna un poi' più grande di noi, con una lunga tunica celeste, una collana fatta di pietre ed un copricapo fatto di foglie. Alla cintura porta un falcetto...ma quelli forse erano i celtici...che comunque avevano i druidi no? Dimmi, dimmi come te la immagini... sono curiosa, ed ancora di più di vedere quale delle nostre rappresentazioni mentali si avvicinerà di più. Dicono che non sia così facile trovarla, ma già vedere il tempio sarebbe una cosa splendida, pensa che bel disegno che potresti fare

    Terminò la frase allargando le braccia, con le mani aperte verso il cielo e sorridendo felice. Il tono della voce era pieno di allegria e voglia di avventura.

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    La ragazza appartenente al gruppo di studenti che, durante le lezioni, indossava l'uniforme dei giallo-viola, esattamente come Addison, la giovane Ametrin dai capelli rossi, si stava vergognando veramente tanto di essere stata “beccata” vestita e con i capelli “conciati” a quel modo!
    Lei si piaceva pure, in realtà, ma le era già capitato di essere pesantamente presa in giro, in particolar modo nei primi anni di Hogwarts in cui le era capitato di farlo, verso il suo Quarto Anno, quando le era successo, neppure troppo consciamente, di “fare cosplay” dei personaggi delle sue storie!
    Razionalmente, sapeva che Addison era una ragazza sveglia e gentile, e che non avrebbe mai avuto dei comportamenti, né tanto meno le avrebbe riservato dei trattamenti, gratuitamente offensivi ed umilianti! Ma la paura, spesso e volentieri, non era poi così razionale. Purtroppo. In quel momento, le avrebbe fatto comodo il contrario.
    Temeva di poter risultare ridicola, agl'occhi della concasata, che rispettava e a cui si era, con il passare di quei mesi, affezionata!

    << Scusami, ero molto concentrata sul disegno che stavo facendo! >>

    Quello era sicuramente ed indiscutibilmente vero, però. Quando disegnava, non sentiva né vedeva più niente e nessuno (a parte il soggetto o i soggetti disegnato/i, s'intende).
    Alla reazione che la coetanea dai capelli rossi ebbe al notare il (de)colore dei suoi capelli, sospirò interiormente di sollievo, e rilassò il proprio sorriso, sentendosi improvvisamente e sentitamente rincuorata.

    << D.. Davvero ti piacciono? H.. Ho usato una pozione.. >>

    Esordì con fare speranzoso, passandosi una ciocca di capelli biondo/bianchi intorno ad un dito.
    Al sentire la concasata commentare come, secondo lei, non le sarebbero stati bene i capelli così chiari, accorse a spada tratta (? Addirittura) in sua difesa (contro quale nemico, esattamente?).

    << Mannò! Solo che i tuoi capelli rossi sono davvero molto belli, sarebbe un peccato vederli sparire! >>

    Concluse, con un tono che era un mix di veemenza (cosa non poi così usuale, per la meticcia australiana) e dolcezza.

    << Dici che potrei assomigliare ad una Troll Mezza-Veela, vestita così? >>

    Chiese poi, afferrando il quaderno e la matita in una mano, alzandosi finalmente in piedi, e mettendosi all'altezza della compagna (lei era alta 1.71). Poi, si risedette per mostrare il disegno alla suddetta compagna, Addison. Quando quest'ultima le propose quella “condivisione di passioni”, la giovane Ametrin andò istantaneamente in brodo di giuggiole.

    << Questa idea è bellissima! >>

    Esclamò con trasporto ed entusiasmo, salvo poi riaprire il suo quaderno alla pagina corrispondente a dove si trovava il disegno al quale si stava dedicando poco prima dell'arrivo della concasata dai bei capelli rossi. Indicò il volto, il corpo ed i capelli abbozzati del personaggio a cui aveva deciso di dedicarsi in quella giornata ad Addison, decidendo di apririsi un po' sulla cosa che le piaceva fare di più al mondo: sul disegno.

    << L.. Lei è Ellie, una Troll per metà Veela, ed ha appena afferrato una trota a mani nude! >>

    Rivelò con un sorriso timido, osservando ed attendendo la reazione della concasata.
    Quando il discorso andò a spostarsi sulla druida del famoso santuario, Aibileen sorrise con entusiasmo, ormai desiderosa anche lei di trovare quel tempio!
    Si alzò nuovamente in piedi, sistemando il proprio, piccolo quaderno nella sua borsa, insieme alla matita.

    << Andiamo alla sua ricerca! Avrà sicuramente tante cose interessanti da raccontare! Ce la vedo bene ad assomigliare come l'hai descritta tu, nel secondo modo... >>

    Esclamò, ormai irresistibilmente contagiata dalla voglia di avventure di Addison, e porgendo una mano alla suddetta per aiutarla a rialzarsi.
    Le due ragazze passarono, così, un po' di tempo insieme, facendo ritorno all'Accademia appena in tempo per un lauto, e decisamente agognato banchetto!

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    Edited by Aibileen Beatrix - 17/9/2021, 20:43
     
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