-
.Nashiria Bergon ♠️紅葉
Una delle cose che più le piaceva di quel posto, era la sensazione di libertà che riusciva a darle. Il potersi svegliare presto, poter correre o allenarsi senza che fosse qualcosa di strano o proibito.
Lontana da quell'obbligo di perfezione che da una parte non le sta bene addosso, molto più comoda in quella tuta, la coda alta e la pelle accaldata anche con quelle temperature più che con uno scomodo vestitino. "Capricci" così vengono definiti ma poco le interessa, poco le interessa di avere solo un paio d'anni per creare il proprio piccolo regno in modo da avere la possibilità di auto-diseredarsi e seguire il sogno di Auror.
Frustrazione, è tutto quello che riesce normalmente a provare, tanto da non riuscire a concentrarsi su quello che dovrebbe, mentre le gambe forse eccedono in quella corsa, nel tentativo di lasciarsi scivolare tutto quanto addosso, nessun tipo di cuffia alle orecchie lasciando a quel senso in realtà l'obbligo di avvisarla a qualche rumore di troppo. Anche se non funzionerebbe benissimo al momento, come ogni mattina troppi pensieri ed immagini si sovrastano davanti agli occhi. E neanche correndo il più velocemente possibile potrà allontanarsi da quelle immagini, che sia quello che è successo prima di cominciare la scuola e quel fascio verde, la sensazione di umiliazione per aver perso che non la abbandona neanche un momento. Le scene della propria famiglia. La voglia di distruggere qualsiasi cosa. Ma per ora la corsa è quello che ha e ne fa tesoro, lasciandosi andare forse anche più tempo del solito - ma è qualcosa che può permettersi almeno durante i weekend prima di tornare a studiare in biblioteca. Perché deve arrivare all'eccellenza o il tempo a sua disposizione diminuirà ancora di più. E' il contenitore con l'acqua che penzola da un ramo a farla rallentare, fino a fermarsi vicino ad esso con il fiato corto, il petto che si riempie di ossigeno e lo butta fuori. La mano guantata ma che tiene metà delle dita libere si posa su un tronco, non troppo distante dall'ingresso di quella foresta.
"Devi. Calmarti." strafare non serve a niente, e lo sa benissimo, mentre stacca la boccetta per poter bere socchiudendo gli occhi. Il freddo al momento non lo sente, sarà che indossa comunque una tuta termica, sarà che la corsa l'ha accaldata. Si lascia scivolare quindi su una radice sporgente, scoperta dalla neve, in modo da riprendere per un momento fiato prima di riprendere o andarsene, qualcosa che non ha ancora deciso."Thought"|«Spoken»| narrated. -
..
-
.Nashiria Bergon ♠️紅葉
Non nota subito la persona lì vicino, non è attenta sui suoni, sui rumori. Quello che vorrebbe? Godersi quella sensazione di stanchezza post-allenamento, mentre stende le gambe e china il corpo per del semplice stretching. Quello che ottiene? Parole, da qualcuno con cui non ha mai parlato. Il fiato che è ancora accelerato per la corsa, mentre alza un sopracciglio. Come non conoscere Blake Barnes anche se non ci ha mai parlato prima? E neanche le è mai interessato farlo, finché può, preferisce tenersi lontana da chiunque. <mi alleno dove preferisco se non ti spiace.> dopo un altro sorso dalla boccetta, la abbassa, andando a stirare la schiena. Ed il volto non mostrerebbe il nervosismo, il fastidio. <e nessuno ha chiesto che tu facessi nulla, o forse mi sbaglio?> l'ironia pungente che le esce naturale dalle labbra, mentre si si alza, una mano in parte guantata che va a posarsi sul legno, mentre con l'altra tiene la punta della scarpa tirando la gamba piegata. Che lascia andare con un sospiro seccato, prima di osservarlo. Gli occhi verdi, che ne cercano vagamente la figura. Maschilismo? Forse la persona più sbagliata sulla terra per testarlo. <prima cosa, l'intelligenza è un dono che hanno tutti in egual modo e c'è chi preferisce coltivarlo e chi preferisce fare lo stronzo presuntuoso.> E lascia abbastanza tra le righe di cosa stia parlando, non frenandosi, probabilmente non riuscendosi visto che è lì proprio per scaricare la rabbia perenne che prova. Sentirsi meno, solo perché donna? Ancora una volta, come se non bastasse a casa sua, la violenza psicologica continua da parte dei familiari. Certo, dovrebbe solo essere una brava donna di casa, sposarsi e sfornare un mucchio di marmocchi purosangue. Giusto? No, non per lei, non lo sarà mai. <seconda cosa, dovresti farti un paio di occhiali, perché forse i tuoi idealismi oscurano perfino la tua vista: Non indosso nessun top, è una tuta termica completa, la tua immaginazione è preoccupante. Non sarò mica io a doverti portare in infermeria?> alzando le sopracciglia, prima di sospirare seccata. Ed in genere non risponde mai, ma la stanchezza la fa parlare senza pensarci su due minuti in più. <e, giusto per fartene presente: L'educazione non ha sesso, semplicemente esistono i poco dotati. Ovviamente c'è differenza tra l'avere i soldi e la classe.> velenosa, forse infantile. Ma non le interessa al momento, recupera giusto le proprie cose, e se non fermata in qualche modo è già pronta per andarsene per fatti propri."Thought"|«Spoken»| narrated. -
..
-
.Nashiria Bergon ♠️紅葉
Nessun pianto Blake, non preoccuparti. Perché la rossa davanti a te non può far altro che guardarti proprio come si guarda uno stolto, un sopracciglio inarcato e l'attenzione che va via scemando. Non è qualcosa che neanche maschera, non sembra interessarle, non sembra toccarla nessuna tua parola... sembri solo riuscire a renderla stanca e forse anche annoiata. Non è qualcosa che sta simulando, non ci riuscirebbe al momento perché comunque il suo allenamento è bello che finito, e sembri averle fatto passare la voglia di fare un altro giro probabilmente per il timore di ritrovarti lì ad infastidire le altre persone esistenti a questo pianeta. Per questo, al tuo dispiacere neanche risponde, andando invece a bere ancora un po' dalla propria bottiglia. Perché il non considerare quello della primina un allenamento non significa che in realtà non lo sia, semplicemente sono due modi diversi. Corsa e Boxe di sicuro non hanno le stesse basi no? Non alza la voce, mai, quindi non la sentirai mai urlacchiare. <si è quello che ho detto, infatti.> quando l'altro le ripete la propria frase, non sembra neanche disturbata dal fatto che si avvicini, una mano che viene posata sul fianco. Non si allontana, non è scossa, non è imbarazzata, niente di niente. Ne sostiene lo sguardo senza neanche difficoltà. <penso che tu sia una persona amante dell'autoglorificazione, ed è okay, almeno sei sicuro di te. Ma questo non significa che qualcun altro sia obbligato a vederti in questo modo. Né che qualcuno stia in silenzio. Ma hai detto davvero così tante stronzate e arrampicature sugli specchi nel giro di pochi secondi..> Ed un sorriso, in risposta al suo simpatico, apparendo sempre tranquilla e quel sottofondo di noia nello sguardo. <non sembrare sexy ad uno come te non può essere altro che un complimento.> e in realtà nel mentre, sta già raccattando le proprie cose, pronta ad andarsene se non fermata. Non sembra interessata a conversare ulteriormente, né sfiorata dalle sue parole. I matti li si lascia alla loro pazzia, perché cercare di ragionare con qualcuno che si mostra così tanto narcisista? E lei non è lì per fare amicizia, o per fare da sacco da boxe a nessuno. Ha i suoi problemi, e i palloni gonfiati può benissimo lasciarli dove sono."Thought"|«Spoken»| narrated. -
..