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.Il dioptase era già pronto ed aspettava l'orario giusto per incamminarsi ed arrivare puntuale di fronte al labirinto dove avrebbe incontrato Aibileen. Aveva proposto di visitare il labirinto insieme e lui aveva accettato senza pensarci due volte. Non poteva mica perdersi un'avventura come quella del labirinto! E poi Aibileen era simpatica e nella torre dell'orologio si era divertito a chiacchierare con lei.
Aveva tolto la divisa, naturalmente, e si era messo le prime cose che aveva trovato: Un paio di pantaloni neri, una felpa con cappuccio grigia con la famosa Linguaccia (con la L maiuscola) dei Rolling Stones stampata sulla parte davanti (tanto per ricordare la canzone che aveva canticchiato in quella torre) ed un paio di scarpe da tennis nere. Se non fosse per la felpa grigia con la Linguaccia si direbbe che era pronto per andare ad un funerale. Aveva tirato fuori anche la mazza, con cui aveva giocato alla pignatta con le Zucche, nella notte di Halloween. Non si può mai sapere cosa potrebbe nascondersi in quei vicoli confusi!
Appena decise che era l'orario per andare, si alzò dalla panca ed uscì dalla sala comune, incamminandosi verso il labirinto, ovviamente fischiettando un motivetto che ricordava davvero molto l'inizio di Satisfaction (non ringraziarmi). Quella volte però non si mise a cantarla, non poteva rovinare anche quel capolavoro di Mick Jagger.
Quando arrivò, vide che la sua amica era già arrivata. Guardò il cellulare, per vedere l'orario: Erano le10:10.
“Ehilà, Aibileen!” salutò la ragazza avvicinandosi a lei “E' da tanto che mi aspetti? Ma guarda un po'! Ti sei truccata?” Il Ragazzo sorrise divertito. La trovava davvero una ragazza carina e era a conoscenza di questo. Però non ricordava di averla mai vista truccata. O magari non ci aveva fatto davvero caso, prima d'ora. “Come sempre, stai benissimo, Aibileen!”.
Mise la mazza sulla spalla con sguardo fiero come un soldato medievale pronto alla battaglia “Sono pronto per affrontare le insidie che codesto luogo ci offrirà. Io e la mia fiera mazza difenderemo la mia e soprattutto la vostra pelle, milady”.
Guardò la compagna, con uno sguardo serio ma trattenendo a stento una risata e infine le chiese “Voi siete pronta, milady? Cosa avete portato, per affrontare questa difficilissima missione?”Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 16 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Aidan rimase a guardare Aibileen far muovere i suoi capelli facendo poi il classico fischio di apprezzamento “Niente male Beatrix, niente male” disse sorridendole. Non poteva mica negarlo, il dioptase. Aibileen era davvero una bella ragazza, e glielo aveva pure detto. Come si sapeva, Aidan difficilmente riesce a tenere un complimento o una critica per se. Preferisce dire ciò che pensa. Ed in quel caso, pensava davvero che lei fosse una bella ragazza.
Sorrise quando lei gli diede un bacio sulla guancia “Non sono esagerato, Aibileen. È la verità!”
Il fare giocoso di Aidan faceva intendere che lui non si preoccupava affatto di ciò che avrebbero trovato lì dentro. Il dioptase amava provare cose nuove e un labirinto era una cosa assolutamente nuova. Non ci era mai stato in vita sua e dato che ad Hidenstone ce n'era una, ne approfittò ed accettò subito la proposta della compagna ametrina di andarci insieme.
La ragazza poi rispose alla domanda che Aidan le aveva fatto, riguardo a quello che aveva portato.
“Bastava pure la bacchetta...ma io volevo fare il figo e mi sono portato la mazza. Tanto non penso che la userò davvero” rise facendole l'occhiolino e poi si avvicinò all'ingresso del labirinto. “E comunque hai fatto benissimo a portare i panini. E soprattutto la carta e la matita. Così posso vederti mentre disegni!” si voltò e le fece un sorriso “Entriamo, Milady?”. Voleva anche dirle una cosa che ancora non aveva fatto. Le avrebbe potuto scrivere un messaggio, ma era più bello se glielo avesse riferito di persona. Quindi, mentre si addentravano nel labirinto, con un sorriso a trecentonovantaquattro denti parlò “Hai presente quando ti avevo detto che c'era una ragazza che mi piace? E che ti avrei detto il suo nome solo quando lo avrebbe saputo lei? Ecco, questa ragazza si chiama Gyll. È una ragazza del secondo anno dei Black Opal. E niente...le ho chiesto se si volesse mettere con me ed ha detto di si!” forse non era il momento adatto, ma Aidan era davvero felice, come se avesse vinto il premio per miglior studente dell'universo.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 16 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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Edited by Aibileen Beatrix - 25/2/2021, 07:02. -
.“Ruffiano? Dico solo la verità! E ti ho chiamata per cognome perché mi divertiva farlo” Disse concludendo la frase con una risata divertita.
Aidan non chiamava mai i suoi amici per cognome, e se lo faceva, era solo un suo modo di scherzare. Odiava essere chiamato per cognome dai compagni di scuola, come odiava essere chiamato in tantissimi altri modi. Niente soprannomi, nomignoli, diminutivi e cose del genere. Voleva essere chiamato solo Aidan. Non era nemmeno male come nome, secondo il modestissimo (presuntuosissimo) parere del Dioptase.
Ma comunque non poté non ridere quando anche lei chiamò Aidan per cognome. E sorrise anche quando lei gli diede un bacio sulla guancia.
Aidan pensava che quella ragazza, oltre ad essere bella, era anche molto umile, sincera. Era una delle caratteristiche che amava tanto, oltre alla simpatia. Ed Aibileen era simpatica. Ed anche divertente. Probabilmente era anche per questo che lei e Gyll erano diventate amiche. Secondo Aidan erano molto simili. Senza pensare al fatto che entrambe le ragazze potrebbero coalizzarsi contro di lui, in qualunque situazione, e su questo, il ragazzo, dovrebbe fare attenzione. Mai sottovalutare una ragazza.
Tornando alla scena, anche Aidan ricambiò la linguaccia di lei con una linguaccia e dopo quel piccolo dialogo, i due amici si addentrarono nel labirinto e mentre parlavano Aidan sentì qualcosa in un angolo proprio all'inizio del labirinto. Il moro guardò Aibileen ed alzò le sopracciglia. Strinse la mazza con la mano sinistra mentre con la destra impugnò la bacchetta. Due armi erano meglio di una, secondo lui. “Hai sentito?” disse sottovoce “Andiamo a vedere cos'è...stai dietro di me”.
Il dioptase non attese nessuna risposta, però si incamminò prima di lei, iniziando a camminare lentamente verso l'angolo da dove proveniva il rumore.
Non aveva idea di cosa si nascondeva tra i vicoli di quel labirinto e non aveva voluto cercare nulla al riguardo. Voleva che fosse una sorpresa, come se stesse scartando un pacco regalo.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 16 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Aidan, come già detto, non aveva la più pallida idea di cosa poteva trovare in quel labirinto. Forse per pigrizia (leviamo anche il 'forse') o forse per non rovinarsi la sorpresa (grossa bugia), non aveva fatto nessuna ricerca in biblioteca. E poi, era convinto che Aibileen sapesse cosa avrebbero trovato lì dentro. Ma erano tutte convinzioni di Aidan. Magari non sapeva nulla nemmeno lei ed avevano pensato la stessa cosa sul fattore sorpresa (o pigrizia)
I due erano entrati nel labirinto e già avevano sentito i primi rumori. Da bravo galantuomo quale era, si era incamminato per primo verso dove proveniva il rumore.
Sentì la mano di Aibileen toccare il suo braccio e poi le sue parole. Annuì, facendole capire che aveva capito che qualche essere stava scavando il terreno. Strinse il pugno più forte attorno al manico della bacchetta e svoltarono l'angolo.
Svoltato l'angolo, Aidan vide una mano gigantesca appena uscita da una buca, probabilmente.
Il dioptase lo osservò inorridito. “Merda, non pensavo che Mano della famiglia Addams si era ridotto in questo modo!”.
Non aveva mai visto una creatura del genere e non sapeva nemmeno come chiamarla. Ma a dir la verità, non era il momento di sapere il nome di quella cosa, anche perché, forse per la battutaccia che aveva fatto precedentemente o forse perché era il primo che vedeva, Mano andò alla carica verso Aidan.
La compagna fu più veloce di lui e lanciò un incantesimo per difenderlo.
Aidan, istintivamente, mosse la mano che teneva la mazza davanti a quell'essere, per cercare di scacciarlo via (e magari dargli qualche mazzata puramente involontaria, non si sa mai).
Poi con la bacchetta puntò Mano e pronunciò la formula “Impedimenta!” per rallentare i suoi movimenti.
“Non provare nemmeno a colpirmi, Mano. Forse è meglio se torni da dove eri venuto.”Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 16 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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Edited by Aibileen Beatrix - 4/4/2021, 03:55. -
.Con l' incantesimo di Aidan, Mano rallentò i suoi movimenti. Prova del fatto che aveva funzionato a dovere.
“Ottimo...ora forse è meglio...” stava per dire che era meglio andare, ma non riuscì a completare la frase perché venne distratto dal suono di un flauto e soprattutto dal comportamento di Mano quando sentì quel suono. Parve spaventato ed infatti ritornò nella sua buca non senza problemi. Cosa che rese fiero il dioptase, per via del suo incantesimo riuscito, ma non Aibileen che come sempre aveva provava pietà anche per degli esseri che non avrebbero avuto la minima pietà verso gli umani. Ma lui conosceva l'amica, infatti sorrise divertito “Dovresti ringraziarmi del fatto che ho usato l'impedimenta...ero tentato in un Flipendo o peggio, se solo mi venissero in mente, in questo momento. Oppure avrei usato la mazza” Disse girando l'arma a mo' di borsetta(?).
Però poi annuì a ciò che disse successivamente “Sì, andiamo a vedere!”.
Come prima, il dioptase si incamminò per primo, verso il luogo dove doveva provenire il suono.
Adesso si trovavano in un giardino. Concordò poi col commento della compagna e subito dopo rimase ad osservare la compagna cambiare il suo vestito, appoggiando la punta della mazza sul pavimento e il mento sul manico, con un sorrisetto divertito “Potevi venire vestita già così, secondo me”
Però ora anche lui sentiva caldo. Molto caldo. “Beh fa caldissimo...siamo in un giardino...penso che nome più adatto non poteva esserci. E sì...fa davvero davvero caldo”.
Allora, il dioptase posò la bacchetta nella tasca posteriore dei pantaloni, porse la mazza alla compagna “Mi tieni un attimo questa?” le chiese e, se lei l'avesse presa in mano, Aidan si sarebbe sfilato la felpa e l'avrebbe allacciata attorno alla vita. Avrebbe potuto usare anche lui l'incantesimo vestis, ma doveva proprio? Mi sa proprio di no.
Con un sorriso divertito poi ascoltò il commento ripetuto dalla compagna “Beh non è abbastanza estivo, il vestito che hai messo? Ti sta pure bene, devo dire!”
Doveva ammettere che quel momento era stato divertente e non vedeva l'ora di piegarsi dal ridere, come avrebbe fatto anche il player, ovviamente.
“Beh...continuamo?” Infine avrebbe preso la mazza ch e Aibileen gli aveva gentilmente tenuto durante il suo strip tease e avrebbe ripreso la bacchetta in mano.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Aidan sorrise divertito, mentre ascoltava le parole della compagna, che parlava dell'essere appena incontrato come se fosse una innocua puffola pigmea. Scosse la testa ridendo “Aibi, tu troveresti docile anche un coccodrillo che vuole cercare di staccarti una gamba! Prego per l'impedimenta, comunque” Disse alla fine, lasciandole un bacio sulla guancia a sua volta. Ormai le voleva davvero molto bene e si era molto affezionato a lei. Aidan farebbe di tutto per le persone a cui teneva, che sia la sua ragazza o la sua amica più cara, che sia un amico a cui tiene...non avrebbe sopportato che uno di loro soffrisse.
Dopo un po' lei e Aidan avanzarono fino al luogo dove proveniva la musica.
Aidan era il solito scemo: Poteva tranquillamente usare anche lui un vestis, ma si scocciava. Dato che in quel giardino c'era caldo, Aidan pensò bene di togliersi la felpa, rimanendo a torso nudo. Mentre lui si sistemava, Aibileen parlò. Lui voltò lo sguardo verso di lei “Sì, conosco quello sport...ma non ci ho mai giocato, in realtà.
Però..non mi dispiacerebbe giocare assieme a te! Io potrei fare il battitore...tu cosa vorresti fare, invece? La ricevitrice?” La osservò con un sorrisetto divertito, immaginandosi già le risate per quante figuracce avrebbe fatto lui, non essendo un pratico di sport.
Alle parole che disse dopo, il dioptase si trovò d'accordo, ovviamente. Aidan non conosceva il labirinto e non si immaginava che ci sarebbe stato un “giardino d'estate”, sennò avrebbe messo una maglietta a maniche corte, sotto la felpa.
Quando Aibileen propose di andare a sedersi su un prato che aveva indicato e mangiare lì, Aidan annuì. “Assolutamente sì! Muoio di fame anche io!”
Quindi sia lui che Aibileen si sarebbero diretti verso il giardino e avrebbero cominciato a mangiare. Aidan divorò quel gran panino che aveva preparato l'ametrina e sarebbero rimasti lì a godersi un po' di pace per un po', fino a quando non decisero di uscire da quel labirinto e tornare nelle rispettive sale comuni.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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