Recupero M.A.G.O.: Blake

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    RECUPERO M.A.G.O.

    In questo Recupero dovrai dimostrare di aver compreso come creare un oggetto incantato e di avere abbastanza spirito critico per comprendere cosa creare in base alla situazione che dovrai affrontare.

    Ciò che dovrai fare sarà costruire un'arma utilizzando uno dei materiali che ti metterò a disposizione. Inoltre, dovrai convincere il materiale ad accettare l'influenza di un determinato pianeta e, in questo modo, la tua arma otterrà dei poteri connessi al pianeta stesso.
    - Blake saprà, ON GDR, di poter conversare con i materiali concentrandosi su questi per qualche minuto.
    - Blake conoscerà, ON GDR, i metodi di lavorazione e le influenze dei singoli pianeti da background.


    Il principale elemento su cui verterà il mio giudizio sarà lo spirito critico di Blake. Posto di fronte a un determinato ostacolo da superare quali saranno le scelte che seguirà per riuscirci?
    Per questo motivo ti chiedo di concludere il post con uno spoiler in cui riassumi le ragioni dietro alle scelte del tuo personaggio (Ha scelto questo tipo di arma perché... ha scelto questo pianeta perché... ha adottato questa tattica perché...).

    La stanza

    Superata il portone dell'aula, ti ritroverai all'interno di un laboratorio rettangolare in cui sarà presente ogni tipo di strumento e equipaggiamento per lavorare qualsiasi tipologia di materiali ti venga in mente. Al centro della stanza si troverà un tavolo rotondo su cui saranno disposti in modo distinto Sei Materiali. Ne dovrai scegliere uno per poi lavorarlo (Avete mai giocato a pokémon? ecco).
    Di fronte al tavolo, si trova una enorme parete in un materiale trasparente. Ti è già capitato di studiarlo durante le lezioni di Magitecnica e comprendi che si tratta di uno "specchio spia". In poche parole, tu puoi vedere al di là di questo ma ciò che ti aspetterà dall'altra parte non potrà vedere verso di te. Per ora.
    Sul tavolo troverai un biglietto su cui sarà scritto "Costruisci un'arma con uno di questi materiali donandogli i poteri di un pianeta. Dunque, attraversata la porta di vetro, sopravvivi all'automa e raggiungi la porta dall'altra parte. Attento a non morire o sanguinare troppo perché il sangue è difficile da scrostare, bacioni - M.M."
    Le due "stanze" comunicano attraverso una porta che sarai libero di attraversare dopo aver costruito la tua arma.
    - Sei libero di autoconcludere la presenza di oggetti che ti aiuteranno nella lavorazione del materiale o, per lo meno, che pensi ti potrebbero tornare utili a tal fine.
    - QUI troverai una mappa della stanza.
    - In seguito troverai delucidazioni sia sui materiali, sia su cosa vi aspetterà dall'altra parte.

    I 6 Materiali


    Abete rosso di Sitka



    I nativi americani raccontano di come, all'interno di ogni persona, dimorino due lupi. Il primo ha una natura benevola, il secondo una natura malvagia. L'abete rosso di Sitka è un albero sacro a queste tribù fin dagli arbori dei tempi. I migliori combattenti costruivano armi utilizzando questi arbusti giungendo alla gloria, seguendo la strada della luce o delle tenebre.
    Se tenterete di dialogare con l'abete rosso di Sitka noterete una particolarità rispetto agli altri tipi di materiali. A comunicare con voi saranno due voci che riconoscerete come famigliari. Dalle parole della prima voce potrete comprendere come il suo animo sia genuino, puro e benevole. Cercherà di spiegarvi, con amore, come l'abete rosso di Sitka sia un materiale perfetto per ogni tipo di difesa -Sempre che il vostro intento sia difendere-. Dalle parole della seconda, invece, comprenderete come il suo animo sia affamato, egoista e vile. Pretenderà che comprendiate come attraverso l'abete rosso di Sitka possiate raggiungere la migliore delle performance offensive -Sempre che il vostro intento sia divorare-.
    L'abete rosso di Sitka è un materiale instabile a causa della sua bipolarità. Chi vincerà nella lotta tra il lupo benevolo e il lupo malvagio? Il lupo che verrà alimentato di più dall'animo del suo utilizzatore. Come? Scegliendo un pianeta piuttosto che un altro.
    Questo materiale si adatta alle personalità dall'animo tormentato, in continua lotta con sé stesso.
    Sul tavolo, troverete un blocco di legno di colore rosso scuro. Si tratterà dell'abete rosso di Sitka, ne avrete a sufficienza per produrre il vostro scudo.
    PP in cui performa meglio: Empatia & Coraggio

    Ferro di Atene



    Delle volte coloro che desiderano proteggere i propri cari esitano prima di agire. Ciò non rappresenta una mancanza di spirito ma forse proprio il contrario. Questo tipo di persone sono degli strateghi che cercano di sfruttare al meglio le proprie conoscenze per proteggere quante più persone possibile.
    Comunicando con il ferro ateniese vi sarà facile comprendere come il suo animo sia magnanimo ma anche assetato di conoscenza. Questo materiale è desideroso di proteggere i propri cari e ogni elemento di madre natura sembra adatto a questo compito. Se ce ne fosse la necessità, il ferro di Atene devierebbe fiumi o piegherebbe i raggi del sole per incendiare navi. Il ferro di Atene ama avere tutto sotto controllo e per questo è solito provare ansia quando qualcosa non va come programmato.
    Questo ferro ama gli utilizzatori dal cuore gentile che sappiano sfruttare l'ambiente che li circonda e le loro conoscenze per proteggere i propri cari, ad ogni costo e contro ogni male.
    Sul tavolo, troverete dei lingotti di ferro percorsi da venature di un nero corvino. Si tratterà del ferro di Atene, ne avrete a sufficienza per produrre il vostro scudo.
    PP in cui performa meglio: Intelligenza & Empatia

    Ferro di Sparta



    Qualcuno sostiene che la forza del grande re spartano Leonida non derivasse dai suoi muscoli ma dall’ascendente che esercitava sugli uomini sotto il suo comando o dalla temerità con cui affrontava ogni avversario.
    Comunicando con il ferro spartano noterete la tenacia nei suoi discorsi e la fermezza con cui vi persuaderà, senza troppi problemi, di essere tra le migliori delle scelte. Saprebbe persino convincervi che un coltellino svizzero in ferro spartano possa essere più pericoloso di qualsiasi bacchetta appartenuta ai grandi maghi del passato (O di come un qualsiasi coltellino svizzero in ferro spartano non ci penserebbe due volte a sfidare uno dei sopraccitati maghi).
    Questo materiale impazzisce per gli utilizzatori privi di timori che sanno smuovere le folle.
    Sul tavolo, troverete dei lingotti di ferro percorsi da venature d'un azzurro intenso. Si tratterà del ferro di Sparta, ne avrete a sufficienza per produrre il vostro scudo.
    PP in cui performa meglio: Carisma & Coraggio

    Paravibranium



    Il paravibranium è una lega inferiore del vibranio ma, hey, anche lui è un ottimo metallo e non lo dico perché la scuola non ha fondi sufficienti per comprare del vero vibranio per dei bimbi come voi. La sua origine viene fatta risalire agli esperimenti condotti dagli alchimisti americani durante la prima metà del '900. Il loro piano era creare un metallo simile al vibranio, seppur più economico, per le forze armate magiche del paese.
    Il paravibranium sa di essere una seconda scelta e ciò lo ha reso insicuro sotto diversi punti di vista. Se tenterete di dialogare con lui, noterete il suo esitare prima di rispondere -quasi a cercare le parole corrette da usare-. Tuttavia, se riuscirete a coinvolgerlo con le vostre parole, anche lui si farà più sciolto e le sue risposte saranno più istintive.
    Sebbene la sua determinazione sia fragile sotto diversi punti di vista, non lo sono i suoi ideali. Quando si tratta di proteggere qualcuno, la sua audacia non ha equali.
    Questo materiale ama gli utilizzatori dagli ideali genuini e sarebbe pronto a giurargli fedeltà senza esitare. Proprio la fedeltà è la caratteristica del paravibranium. Chissà, scegliendo il pianeta giusto, trasformandolo nel giusto tipo di scudo, e lanciandolo nel modo giusto potrebbe persino tornare a voi come un boomerang.
    Sul tavolo, troverete dei lingotti di paravibranium percorsi da venature di un verde scuro. Si tratterà del paravibranium, ne avrete a sufficienza per produrre il vostro scudo.
    PP in cui performa meglio: Coraggio & Destrezza

    Vetro dell'inquisitore



    Un materiale che non ha né un colore né un aspetto definito. Il vetro dell'inquisitore è un materiale con una storia brutale alle spalle. Venne utilizzato da alcuni maghi spagnoli nell'alto medioevo per soffocare nel sangue i problemi politici prima che potessero sfociare in vere e proprie guerre.
    Dialogando con il vetro dell'inquisitore potrete comprenderne il carattere deciso e determinato. Se potesse guardarvi, lo farebbe dall'alto in basso, mantenendo un tono di sfida, continuando a schernirvi fino a quando non saprete mostrargli di essere alla sua altezza. Tra tutti i materiali, è probabilmente il più puntiglioso e orgoglioso.
    Anela alla conoscenza perché solo tramite questa è possibile superare i propri limiti. Pensa sempre prima di agire, specialmente se sono i suoi cari ad essere in gioco. La strategia lo eccita.
    Gli unici utilizzatori che accetta sono coloro che hanno una mente affilata, pronta a pensare prima di agire e assetata di perfezione. E che lo facciano divertire, sopratutto.
    Sul tavolo, troverete un blocco di vetro trasparente. Si tratterà del vetro dell'inquisitore, ne avrete a sufficienza per produrre il vostro scudo.
    PP in cui performa meglio: Intelligenza & Tecnica

    Alloro del poeta



    L’alloro ha coronato i più grandi artisti del pianeta. Come loro, questo materiale ha una incredibile capacità di elaborare gli stimoli esterni, siano essi fisici o emotivi.
    Parlando con l’alloro del poeta, noterete del sospetto nel suo tono. Questo materiale si apre con pochi e raramente, ama la solitudine e preferisce la qualità della compagnia alla quantità. Sebbene possa sembrare schivo, si aprirà con voi se riuscirete a dargli gli stimoli giusti.
    È un materiale che ama la calma e la quiete, requisiti necessari per soffermarsi a godere l’arte - e per capirla -. È un inguaribile romantico e ciò ne determina anche la fedeltà.
    Come il poeta e la sua musa, Dante e la sua Beatrice, conquistate il cuore dell’alloro e lui farà in modo che il vostro nome rimanga nella storia.
    Sul tavolo, troverete un blocco di legno nero dalle sfumature celesti. Si tratterà dell'alloro del poeta, ne avrete a sufficienza per produrre il vostro scudo.
    PP in cui performa meglio: Intuito e Empatia



    - Per cominciare a dialogare con il materiale vi basterà concentrarvi su quest'ultimo per qualche minuto. A voi scegliere come trattare questo dialogo, rimanendo però coerenti con il carattere del materiale (Potrete scegliere la voce... un eventuale aspetto preso dal materiale...).

    Il nemico


    Attraverso la parete di vetro noterai una passerella di pietra sospesa sul nulla. Avvicinandoti vedrai come questo ponte, largo un metro e lungo venticinque, si erga effettivamente sul vuoto; tema ripreso anche dal soffitto che sembra un cielo coperto di stelle.
    Su una strada del genere avresti veramente poco spazio per affrontare un nemico ma non tutti i nemici hanno gambe: Alcuni hanno ali.
    Un pipistrello grande quanto uno pterosauro vola a mezz'aria. I suoi muscoli sono lamine di ferro disposte l'una sopra l'altra. Il tuo occhio arguto nota come da queste la creatura stia perdendo un liquido nero e denso, come il vuoto sotto il pontile. Le tue conoscenze pregresse in magitecnica ti fanno comprendere che deve trattarsi di petrolio.
    Le sue ali fendono l'aria provocando frastuono simile ad un cielo gravido di tuoni. Queste protuberanze terminano con degli artigli in metallo abbastanza affilati da tagliare la carne e le protezioni più blande. Le sue zanne sono nello stesso materiale.
    Il nemico è privo di occhi ma il pipistrello ha un enorme naso suino per fiutare le sue prede e due enormi orecchie per udirle. Sia il suo "olfatto" che il suo "udito" sono molto sviluppati. Ti basterà compiere un passo sulla passerella per essere attaccato.
    - L'apertura alare del pipistrello è di circa 3 metri. Non ti è dato saperne il peso ma sai che si mantiene in volo sbattendo le ali. Userà olfatto e udito per scovarti.
    - Il ponte su cui camminerai è largo un metro e lungo venticinque. Sotto, sotto e di lato ci sarà un vuoto infinito. Attento a non fare passi falsi.

    Note Off

    In questo topic troverai il Manuale di Astronomia. Se riuscirai ad incantare la tua arma, questa prenderà gli effetti descritti nella sezione Protego Astralis. Ti ricordo che Blake non è in possesso di skill e, purtroppo, gli effetti saranno solo generici.
    Inoltre, trattandosi di un'arma gli effetti saranno offensivi (Es. Se ci fosse un determinato pianeta in grado di creare uno scudo di fuoco, quel pianeta darebbe all'arma il potere di ustionare il nemico).

    - Il post sarà unico e autoconclusivo. Sei liber di autodeterminare la creazione dell'oggetto e la riuscita della tua tattica. Io mi limiterò a valutare il tutto.

    - Hai tempo fino alle 23:59 del 15 Gennaio per rispondere.
    RevelioGDR
     
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    Blake Barnes
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    Blake non aveva tantissime qualità, ma una prevaleva su tutte: la determinazione. Blake era determinato a vincere in qualsiasi circostanza, non cercava mai una via di fuga, ma affrontava sempre quello che gli veniva posto di fronte. Non era un ragazzo eccessivamente strategico, ma era impavido, era coraggioso e si conosceva bene. Forse quelle erano le sue uniche qualità, ma qualità che lo avevano portato ad essere sempre il migliore e soprattutto ad essere una persona ammirata e temuta allo stesso tempo. Blake adorava essere quello diverso ed adorava quando qualcuno aveva il timore delle sue azioni e non perché gli facesse paura, ma semplicemente perché, in ogni caso non se le aspettava. Era come il mare: tranquillo quando riusciva a stare bene e quando le persone intorno a lui non lo indispettivano e tempesta pura quando si arrabbiava. Quel giorno era importante perché doveva assolutamente recuperare quella materia oppure tutti i suoi progetti sarebbero andati all'ortica e questo no, non avrebbe mai potuto accettarlo. Si era dato una scadenza, se non riusciva in quello che era il suo sogno allora tanto valeva ritirarsi da scuola ed andare a lavorare. Non gli importava dove ma era inutile continuare con quella falsa. E così, quella mattina si alzò presto, si fece una bella doccia fredda, salutò il suo no-parabatai e con la divisa stranamente intonsa si diresse verso il luogo in cui il professore Maverik gli aveva detto di andare.
    Quando entrò nella solita porta, dinanzi a lui si aprì uno scenario al quanto insolito che lo fece sogghignare. Allora davvero era un tipo tosto! Un laboratorio rettangolare, ed intorno e su di un tavolo c'erano degli strumenti che neanche pensava esistessero. Si avvicinò a quello che era il tavolo principale e cominciò a guardarsi intorno. C'erano vari materiali, ma la sua attenzione venne catturato da uno in particolare. Ferro di sparta pensò vedendo i suoi occhi quasi brillare. Andò verso di questo, ma prima di fare qualsiasi cosa, alzò lo sguardo che era stato completamente ipnotizzato da tutto quel ben di dio e si rese conto che di fronte a lui c'era uno specchio spia. Si avvicinò a questo e cercò di vedere cosa ci fosse che lo aspettava. Poi tornò di nuovo sul tavolo e solo in quel momento notò il bigliettino di Morrigan che lesse ad alta voce. Costruisci un'arma con uno di questi materiali donandogli i poteri di un pianeta. Dunque, attraversata la porta di vetro, sopravvivi all'automa e raggiungi la porta dall'altra parte. Attento a non morire o sanguinare troppo perché il sangue è difficile da scrostare, bacioni - M.M. Scosse il capo e poi ridacchiò. Che soggetto! Pensò ad alta voce prima di tornare su quello che principalmente aveva catturato la sua attenzione. I lingotti di ferro avevano delle venature d'un azzurro intenso, Blake non poté resistere dal prenderle in mano e studiarle per bene concentrandosi su quello che doveva fare. Faremo grandi cose io e te! Gli venne spontaneo dirlo. Aveva un'idea su come fare il suo scudo anche se, in realtà non era proprio sicuro che ne volesse fare uno. Da quando lui si difendeva invece di attaccare? Chi si pone molti dubbi ha una mente frizzante e molto sveglia, ma in battaglia il dubbio porta alla morte! Blake sogghignò a quelle parole. Se era vero che il metallo gli stava parlando, quello che aveva scelto era sicuramente quello adatto a lui. Non lo stava convincendo di essere il migliore, perché chi lo era davvero non aveva bisogno di dimostrazioni. Non ho dubbi. Non credo che diventerai uno scudo, ma credo di più che farò di te una spada. Leggera, maneggevole. Non so esattamente cosa ci sia dall'altro lato dello specchio, ma ho il sospetto che non sarà divertente. La sua voce era squillante, sicura e determinata, il metallo lo avrebbe percepito in poco tempo. Sorrise ancora verso quelle venature blu. Non farmi pentire di averti scelto. Odio perdere e meno che mai per un esame. Ci sono troppe persone che scommettono contro di me. Il solo fatto di vedere le loro facce sorprese ed assolutamente stravolte mi da una soddisfazione non indifferente. Aggiunse poi sentendosi quasi osservato in tutto quello che stava facendo. Quindi alla fine cercò qualcosa di adatto per fondere un ferro, prese la sua bacchetta e con un incendio accese un piccolo ma grande fuoco, che riscaldò la piccola fucina apparsa dal niente in un attimo. Lo stampo della spada era li, bella che pronta. Sembrava che il professor Maverik avesse pensato a tutto, quasi come una stanza delle necessità, solamente che era fatta in maniera tale da poterti costruire una bellissima arma ed andarci ad uccidere le persone in giro. Ecco, si, era qualcosa che lo entusiasmava oltre ogni limite. Tu stai dicendo a me che non vuoi pentirti di avermi scelto? Ragazzo mio, sei giovane, sei forte, hai una volontà di ferro, ma senza di me non saresti neanche un decimo forte o potente. Ho servito grandi condottieri che DAVVERO sapevano combattere. Non sono io a doverti dimostrare di essere alla tua altezza, bensì il contrario, quindi parla poco ed agisci in fretta, non ho tutto il tempo del mondo a disposizione. Sono nato per combattere non per scambiare inutili chiacchiere con una femminuccia! Forse era l'approccio giusto da avere con un ragazzo impertinente come Blake. Forse lo stesso metallo aveva capito che tutto quello era inutile, dialogare con un ragazzino del genere creava solamente delle discrepanze. Voleva vederlo sul campo da battaglia e non vedeva l'ora di vedere se davvero le parole corrispondessero ai fatti, alle sue abilità. Al suono di quelle parole, il metallo venne sciolto ed una spada venne fatta anche con qualche aiutino magico che sicuramente il professor Maverik aveva presagito. Chissà se lo stava guardando. Diede delle martellate forti a quella che era la sua nuova arma e poi la prese per il manico maneggiandola. Si, non era praticissimo ma comunque aveva fatto boxe da quando era piccolo, almeno i rudimenti del combattimento gli erano chiarissimi. La provò un po’ ma poi si rese conto che si, stava perdendo un po’ di tempo. La sua spada non era certamente la spada di Aragorn figlio di Arathorn, Capitano dei Dúnedain di Arnor, Capitano dell'esercito dell'Ovest, portatore della Stella del Nord, possessore della Spada Riforgiata, vittorioso in battaglia, mani di guaritore, Gemma Elfica, Elessar della Linea di Valandil, figlio di Isildur, figlio di Elendil di Númenor - si mi piace il signore degli anelli ed anche a Blake - ma per una cosa del genere poteva andare. Le venature blu scure si vedevano ancora e questo la rendeva ancora più bella. Lo sguardo determinato e frizzante del ragazzino si stava specchiando nella lama tagliente e brillante. Sorrise. Ogni spada che si rispetti ha un nome. Credo che quello più appropriato per te sia Caos. Disse poi mettendosela di fronte come se davvero stesse facendo uno shooting del signore degli anelli. Blake adorava il combattimento anche quello corpo a corpo. Adorava imparare tecniche nuove e forse questa sua passione per le battaglie, per la guerra e soprattutto per le botte, lo avevano deviato e gli avevano fatto scegliere un percorso da auror che, però, si era rivelato completamente differente da quello che lui stesso aveva pensato. Andiamo a vincere. Disse prima di cercare di sbirciare cosa ci fosse dietro a quello specchio. Come faceva a scegliere un pianeta se non sapeva cosa aspettarsi, ma poi vide qualcosa che lo lasciò quasi senza fiato. Minchia ma perché tutti quanti fanno in modo di mettermi sospeso nel vuoto. Porca troia! Soffro di vertigini. Parlava un po’ con se stesso un po’ era ovvio che stesse cercando di comunicare una piccola difficoltà, che poi non era tanto piccola, alla sua spada. Sorrise appena. Non è un problema. Potrei anche morire ma vincerò. Aggiunse poi scrocchiandosi il collo. Non era una femminuccia e quel silenzio del metallo lo faceva sentire sotto pressione. Adesso la pressione era sicuramente una cosa che lo spronava, ma l'ultima volta aveva fatto un casino mettendo a rischio, praticamente, qualsiasi tipo di persona ad Hidenstone, compresi i cavolo dei docenti. Quindi, ferro di Sparta, vacci piano con le provocazioni. Pensa Blake e pensa in fretta! Sussurrò sentendo la sua mano libera stringersi in un pugno. Ci sono! Aggiunse poi sogghignando. Si, aveva deciso e la sua scelta era sicuramente Marte. Insomma quel pianeta era qualcosa che gli somigliava così tanto anche se forse... in tutto quel casino un pò di luce. Si, forse si. Fidati del tuo istinto non della tua natura., Blake sogghignò. Marte. È lui, ed è sempre stato lui. La sua decisione era stata presa e non aveva nessuna intenzione di discutere per le sue decisioni. Sorrise appena e poi attraversò lo specchio.



    ***



    Una passerella sospesa nel vuoto, e già qui per Blake era un problema, ed un cielo stellato fatto nello stesso modo. Sicuramente il suo avversario non era grande e grosso, anche perché sulla passerella o entrava lui oppure il suo avversario, inoltre non era poi così spessa. Maledetti tutti Sussurrò poi. Forse quello, comunque fu il suo primo errore. Aveva la bacchetta in una mano e la spada in un'altra. Aveva deciso di utilizzare la spada nella mano destra, essendo lui destro ed essendo meno pratico con ella e la bacchetta nella mano sinistra essendo più pratico nelle magie ma sicuramente molto meno con quella mano non essendo mancino. Tutto taceva fino a quando di fronte a lui, si eresse un pipistrello, con circa sei metri di apertura alare, senza occhi e con un naso da suino ridicolo. Blake gli diede una rapida occhiata e fece un passo indietro. non poteva vederlo, ma era risaputo che chi non aveva un senso voleva dire che sviluppava gli altri e due. Il suo corpo era protetto da lamine di ferro sovrapposte ma la puzza di quel liquido che usciva da una parte di esse era evidente. Era ovvio che l'unica cosa da fare per spicciarsi era tagliare le ali di quel coso e rimandarlo nell'abisso di petrolio dove sembrava essere nato e forse anche alimentato. Petrolio. Il petrolio è infiammabile. Perché stava parlando se aveva appena capito che stare zitto era l'unica cosa da fare. La spada, comunque, sembrava davvero avere vita propria e lo spinse avanti come ad esortarlo a fare qualcosa. Ma le vedi tu le zanne e gli artigli oppure credi che sia tutto un gioco. Non voglio cicatrici ulteriori addosso. Ma questa fu la prova che Blake era una persona sprezzante del pericolo perché mentre lui si faceva una chiacchiera con la spada, il pipistrello decise di scagliarsi contro di lui. Protego Veneris Doveva usare l'istinto e fidarsi di lui giusto? Allora in quel momento dopo aver visto la creatura l'unica cosa che gli veniva in mente era confonderlo con quello che era un profumo che poteva essere generato da un suo protego che per quanto flebile, comunque riuscì a prima botta. Forse il sangue freddo che aveva era come quello di suo padre. L'unico maledetto grifondoro che avevano in famiglia. Ecco, questo pensiero lo fece dannatamente incazzare. Lui non voleva essere come suo padre. Voleva essere diverso eppure, ogni giorno che passava sembrava essere sempre più simile a lui. Si morse il labbro, la spada vibrò quasi nelle sue mani. La creatura subì leggermente quel profumo che la fece allontanare, ma non era stato completamente efficace. Blake doveva agire e farlo in fretta, il pipistrello era agile e soprattutto veloce e forse, l'unico modo che aveva per sconfiggerlo era puntare dritto a quello che era l'unico squarcio che aveva nell'addome, questo voleva dire attirarlo a sé e colpirlo. Doveva essere anche lui veloce e preciso. Stava forse pensando a cosa sarebbe successo a lui? Bene, no. Aveva paura del vuoto ma odiava perdere. L'importante era non guardare giù. Circularis disse poi affianco a lui e cercando di creare delle piattaforme che gli allargassero almeno il campo di battaglia, ma Blake fece di più perché nonostante il fatto odiasse avere del sangue freddo e del coraggio, era pur sempre un serpeverde e soprattutto un Black Opal, un mix perfetto che rendeva la sua personalità il caos fatto persona. Fece la stessa magia quasi come per arrivare all'altezza del suo nemico, poi una volta abbastanza in alto visualizzò la faccia di suo padre in quella che era il pipistrello. Sonorus vicino alla sua gola. Ehi stronzo sono qui! Si, l'impatto era qualcosa nelle corde del ragazzino e nel momento stesso in cui il pipistrello si scagliò verso di lui, Blake non fece altro che affondare la spada in quelle grosse narici, l'artiglio del pipistrello lo graffiò sul braccio della sua bacchetta. Per il dolore, seppur non emise nessun urlo per quello, la bacchetta cadde nel vuoto. Blake alzò gli occhia cielo. Non aveva più la magia ma aveva la sua spada. Cominciò a fischiare per farsi sentire, il pipistrello gli stava girando intorno stava solamente aspettando il momento in cui colpire e finirlo, Blake sogghignò, e nel momento stesso in cui il suo nemico gli si scagliò contro Blake cercò di affondare la spada esattamente in quell'unico buco dove pisciava petrolio. Aveva un braccio sanguinante ma sicuramente quello che stava facendo aveva una logica: la spada aveva toccato il ferro, ma il petrolio era andato a finire giusto appunto su di essa, un altro graffio venne fatto sul braccio della spalla dove teneva la spada, questa volta però non la mollò. Si infilò la mano nella tasca della divisa, cercò seriamente di non cadere da quella piattaforma su cui stava, ed anzi, forse la cosa più intelligente da fare era tornare su quel ponticello stretto e fragile che sicuramente avrebbe retto meglio di una sua magia in quel momento, ma no, non aveva tempo. Prese l'accendino e lo avvicinò alla spada. Nel suo immaginario questa doveva prendere fuoco. Non aveva più la sua bacchetta ma solamente la sua spada. L'aveva creata ed aveva detto di essere degno di lui. Adesso era ora di uccidere quel coso e varcare quella porta. Fischiò di nuovo, sentiva le braccia doloranti e calde, il sangue stava scorrendo, ma non gli importava. Le aveva prese talmente tante volte che la sua resistenza era quasi a limite, la creatura spavalda andò verso di lui e questa volta, Blake mirò ad un'alta che con moltissima fortuna, tagliò e bruciò. Il pipistrello si allontanò. A Sparta si aveva pietà dei nemici? Chiese poi dolorante ma sogghignante. No, ma non siamo a Sparta e un buon guerriero sa quando abbandonare il campo di battaglia. E con queste parole, Blake non fece altro che andare verso la porta, varcarla e chiudersela alle spalle. Aveva il fiatone ed i capelli sconvolti.
    RevelioGDR




    Crea una spada perché non è tipo da difendersi. È indeciso se farsi aiutare dall'influenza di Marte o del sole, alla fine, nel campo di battaglia sceglie venere in quanto dopo aver studiato bene il suo nemico capisce che il sole non può abbagliarlo, che Marte non può effettivamente stordirlo perché dovrebbe toccare la sua spada, ma Venere con il profumo che rilascia può confonderlo.


    Edited by Blake Barnes - 27/1/2021, 18:41
     
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