Ciò che nasce dal sangue

Giocata per compito di Alchimia

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    Addison Dannel
    Ametrin | 16 anni



    Addison entrò guardinga nel Museo della Sala dei Trofei, era la prima volta che entrava in quella sala, il silenzio totale che aleggiava nell'aria l'aveva messa in soggezione.
    I capelli rossi come il fuoco erano lasciati sciolti sulle spalle ed arrivavano poco sotto alle spalle, la frangetta era ben pettinata ed ondeggiava ad ogni passo della ragazza.
    Gli occhi grigi si posavano su ogni trofeo ed artefatto che incontrava, cercando attentamente quello che le serviva.
    La gonna viola della divisa si muoveva quasi impercettibilmente ogni volta che la ragazza camminava fermandosi davanti ad ogni oggetto per leggere la targhetta.
    Sopra indossava una camicia bianca, con le maniche tirate su fin sopra i gomiti, al polso destro portava un orologio rigido a fiorellini con un piccolo quadrante tondo ed un braccialetto fatto di perline verdi scuro con un piccolo riccio come pendente.
    Ai piedi portava degli anfibi che facevano rimbombare ogni suo passo nella stanza silenziosa.

    Mamma mia che silenzio... è quasi inquietante! Ma dove sarà quella dannata incudine!


    Pensò osservando l'ennesima vetrinetta, quando voltandosi finalmente la vide, la forma era inconfondibile. Era sicuramente un incudine molto antica con macchie scure, quasi sicuramente sangue visto la storia di questo oggetto.
    Si avvicinò all'incudine e sorrise trionfante sussurrando

    Eccoti qua! Ti ho trovato Incudine di Tyr!

    Detto questo allungò la mano destra, con piccole gocce di sudore che le imperlavano la fronte, ritrasse la mano un paio di volte. Chiuse gli occhi e fece un profondo respiro.

    Ormai sei qui! Non puoi tornare indietro! Ricorda quando sei in cima ad un precipizio puoi solo cadere giù! Quindi adesso aprirai gli occhi e poserai la tua mano nell'impronta proprio davanti a te! Ora!

    Pensò e senza altra esitazione posò la mano sulla forma della mano destra sul pannello di metallo.

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    AIDAN HARGRAVES
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    Stava tranquillamente cazzeggiando col suo magifonino spaparanzato su una di quelle panche della sua sala comune, quando sentì parlare dei compagni.
    'Ma alla fine li farai i compiti del professor Black?'
    Aidan si voltò di scatto verso la bacheca. “Compiti?! Quali compiti?!” sempre muovendosi velocemente e dopo aver messo il magifonino in tasca si precipitò verso la bacheca e lesse i compiti.
    “Cazzo! I compiti di Alchimia! Devo farli. Per forza.”
    Di corsa andò a recuperare penna e pergamena e andò dritto spedito verso la sala dei trofei. Lì c'era già una ragazzina, con i capelli rossi, sembrava graziata e, guardandola meglio, notò che quella ragazzina la conosceva già. Era nella sua stessa cabina sul galeone.
    “Addison! Anche tu devi fare il compito, eh?”
    Si avvicinò a lei e vide che era già davanti all'incudine di Tyr.
    “Hai già scelto su quale oggetto fare la relazione, vedo”
    Il Dioptase si avvicinò al piedistallo. “Quindi, cosa dovrei fare? Mettere la mano su quell'impronta...e poi?”
    Osservando l'incudine, poteva facilmente intuire che li erano state forgiate migliaia e migliaia di armi di ogni genere.
    Da quanto aveva letto nel foglio sulla bacheca, quell'incudine aveva la capacità di forgiare un'arma mischiata con del sangue. In quel modo, quell'arma era praticamente imbattibile.
    “I nordici dovevano essere davvero sadici. Però non gli si può negare il fatto che erano fighi. Vedi Loki...vedi Thor. Odino! E niente...conosco solo questi personaggi”
    Sulla mitologgia norrena, Aidan non era molto ferrato, la conosceva solo grazie a film e fumetti vari (mar....coff coff...vel) ma non poteva negare che i norreni avevano stile nella loro cultura. Un po' retrogradi, ma erano simpatici, tutto sommato. Ovviamente era un pensiero di Aidan e poteva tranquillamente sbagliarsi.
    Comunque, tornando a quell'incudine, come affermava la storia, la superficie sembrava macchiata da quello che poteva intuire fosse sangue. 'il sangue non viene mai via facilmente...' pensò massaggiandosi il mento con la mano destra.
    “Quindi...se io mettessi la mano lì” si rivolse a Addison indicando il piedistallo “Cosa succederebbe?”
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    Addison Dannel
    Ametrin | 16 anni


    Sentì qualcuno che la chiamava e si voltò e levò la mano dal pannello.
    Riconobbe uno dei suoi compagni di cabina e gli sorrise gentile.
    Pose lo sguardo colore del cielo d'inverno sul ragazzo ed annuì dicendogli con calma e quasi di allegria

    Oh, Aidan, ciao! Mi hai quasi spaventato è così silenzioso qui dentro. Sì esatto, ho scelto questa incudine, ma ero molto combattuta anche sull'anello di Loki. Loki è uno dei miei Dei preferiti della Mitologia Norrena, ma adoro anche tutti gli altri.

    Disse con tono allegro mentre gli occhi grigi brillavano ad ogni parola pronunciata dalla ragazza.
    Ridacchiò alle parole del ragazzo ed annuì, chiuse gli occhi e gli domandò con tono quasi da professore alzando l'indice della mano sinistra e portando la destra dietro alla schiena.

    E che mi dici di Freya? Non è meravigliosa e forte come personaggio?

    Riaprì gli occhi e guardò il pannello con le due mani indicando sempre con l'indice della mano sinistra, mentra la destra si infilava in una tasca della gonna a pieghe viola ed il piede sinistro si inclinava verso l'interno. Spiegò con tono sicuro e quasi eccitato


    Allora da quanto ho capito... bisogna stare tutti e due su questa piattaforma, mettere entrambi le mani destre sulle forme e a quel punto, sono sincera non so assolutamente cosa potrebbe accadere, ma per [scoprirlo basta buttarsi ed appoggire le mani no? Sei pronto?

    Gli chiese fissandolo negli occhi e sorridendogli avvicinando la mano destra posandocela sopra con determinazione e nessuna esitazione; mentre il piccolo riccio, pendente del braccialetto dalle perle verde scuro, tintinnava andando a sbattere piano sul braccialetto rigido con i fiorellini del piccolo orologio con il quadrante tondo.

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    AIDAN HARGRAVES
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    Aidan sorrise quando lei gli disse che si era spaventata.
    “Scusami. A quanto pare non riesco ad avvicinarmi ad una persona senza farle prendere un mini infarto. Anche io ero curioso di vedere cosa sarebbe uscito con l'anello di Loki. Ma Questa incudine mi ha incuriosito di più. Chissà che verrà fuori. Certo che qui ad Hidenstone i compiti e le lezioni sono più interessanti...”
    Si avvicinò all'incudine osservandola più attentamente. No, non era altro che un'incudine che usavano di solito i fabbri. Però ci trovava qualcosa di affascinante...forse sapere che l'arma creata veniva forgiata col sangue versato sull'incudine diventava quasi invincibile, lo attirava di più. Poi si voltò verso la compagna, che gli fece una domanda.
    “Freya? Mmmmh” Ci pensò un po' prima di rispondere. Non aveva idea di chi fosse questa Freya. Era come se una professoressa lo stesse interrogando. Si spettinò i capelli con la mano sinistra ed infine decise di rispondere. “Penso che Freya sia un bel nome da dare ad una bambina. Immagino sia una Dea Norrena, giusto? Scusa, sono ancora ignorante su molte cose...se mi parlassi di Dei romani/greci, avrei di che parlare invece...ma non stiamo studiando queste cose, ovviamente” Gli scappò una piccola risata e poi annuì a ciò che disse dopo.
    “Oooh ho capito ho capito. Quindi...” lasciò incompleta la frase e fece come aveva fatto lei. Si ci mise accanto, tese la mano destra verso il pilastro, voltò lo sguardo verso la compagna, Annuì mormorando un “Sono Pronto!” e appoggiò la mano sopra quel pilastro.
    Subito dopo aver appoggiato la mano sul pilastro si ritrovò catapultato senza accorgersene in una bottega di un fabbro. Ma questa bottega sembrava diversa da quelle che conosceva. Il luogo era buio. L'unica fonte di luce era una fucina.
    Alla sinistra di questa fucina, un uomo molto robusto, a torso nudo ed un paio di pantaloni strappati fino al ginocchio, di colore blu, stava battendo su un'incudine. C'era solo lui, in quella bottega...almeno Aidan immaginava, perché non sentiva e non vedeva nient'altro. Aidan gli si avvicinò. “Scusi?” parlò ad alta voce, ma lui non lo sentì. Appena si avvicinò vide la stessa incudine che aveva già visto nella sala dei trofei. Poteva riconoscerla dalle macchie strane che si trovavano su di essa. Stava battendo una lastra di acciaio, mentre accanto, su un tavolo, si trovava l'elsa.
    Appena finì di batterla, quella sembrava già pronta. Portò il ferro in un contenitore pieno di liquido e la immerse. Il vapore del ferro caldo a contatto con liquido freddo, invase tutta la stanza. Quando il vapore svanì e Aidan vide l'uomo che collegava il ferro alla sua elsa.
    Poi si sentì sbattere la porta e lui si voltò di scatto e vide solamente la sagoma di una donna. 'E' pronta?'
    Disse la donna, con una voce suadente.
    'Si Dama Nyneve. L'ho appena finita' Rispose lui.
    'hai usato l'incudine di Tyr, giusto?'
    'certamente' disse, avvicinandosi a lei e poi le mostrò la spada. Quella, improvvisamente brillò talmente tanto da illuminare tutta la bottega, che ora Aidan potè verdere meglio. Si trovavano in una caverna!
    'Bene' iniziò lei prendendo la spada. Poi la scena cambiò. Si trovò in uno spiazzale, circondato da alberi di ogni tipo ed al centro si trovava una roccia. La donna, che ora poteva vedere meglio, aveva la spada creata da quell'uomo, con la punta rivolta verso il basso.Vicino a lei si trovava un uomo, ma non era quello che aveva forgiato la spada. Entrambi si avvicinarono alla roccia e lei, letteralmente, la conficcò all'interno di essa.
    'Colui che riuscirà ad estrarre questa spada da questa roccia diventerà Re' mormorò l'uomo.

    Poi la scena sparì di nuovo e stavolta ritornò nella realtà. La compagna Addison era accanto a lei. Lui non riuscì a dire nient'altro a parte...
    “Ma che cazzo?”
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    Edited by Numero cinque - 29/9/2020, 21:28
     
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    Stava per rispondere al ragazzo riguardo alla Dea Norrena quando tutto si fece buio.
    Si passò i pugni chiusi sugli occhi un paio di volte e assottigliò gli occhi grigi come il cielo d'inverno cercando di mettere a fuoco l'unica cosa che era illuminata.
    Con la coda dell'occhio vide un movimento e si girò per capire chi o cosa fosse, era il suo compagno di scuola, sorrise rassicurata di non essere sola in quel luogo così scuro, illuminato soffusamente solo dalla luce del fuoco che proveniva dalla fucina accesa.
    Il rumore di un martello sul metallo era assordante e rimbombava nel buio più totale oltre la figura china sull'incudine.

    Ecco l'incudine...quelle macchie scure di sangue rappreso non si possono confondere con nulla...Una spada? Bhe è normale è molto antica, chissà quante spade ha forgiato...Sta arrivando qualcuno!

    Pensò facendo passare una figura femminile che si intrattenne con l'uomo che intanto stava termianando la spada.
    Si coprì gli occhi con il braccio sinistro quando la scena cambiò improvvisamente e girò su se stessa alzando lo sguardo.
    L'espressione era stupefatta a vedere il bosco, una radura verdeggiante con un enorme sasso nel mezzo.
    Posò gli occhi grigi prima sul suo compagno di avventura sorridendogli e poi sulla donna che sollevata la spada la infilava con tutta la sua forza nella roccia e pronunciava delle parole poi passate alla storia, gli occhi si spalancarono e cominciarono a brillare, la bocca si spalancò in una "o" pensando

    Per la barba di Merlino ed in questo caso è la frase adatta! Quella è Excalibur! Re Artù, la fata Morgana... ho letto alcune cose su questa leggenda che a quanto pare tanto leggenda non è... che meraviglia, vorrei mettermi ad urlare dalla gioia!

    Chiuse gli occhi e l'attimo dopo era di nuovo nella sala del museo. Tolse la mano dal pannello e si rivolse al suo compagno di scuola con un enorme sorriso sulle labbra e gli occhi grigi pieni di meraviglia ed emozione.
    Disse a voce alta verso di lui.

    Per la barba di Merlino! Questa incudine ha forgiato la famosissima spada Excalibur, la spada che il futuro re Artù estrarrà dalla roccia! Non è meraviglioso? Non vedo l'ora di mettermi al lavoro sulla relazione! Andiamo? Abbiamo parecchio da fare e da raccontare... sono così emozionata! Fino ad oggi pensavo che fosse solo una leggenda!! Non è straordinario che invece sia esistita davvero?

    Dette quelle parole si girò e si avviò verso l'uscita fermandosi poco prima della stessa per aspettare Aidan sorridendogli ancora e canticchiando la canzone iniziale della "Spada nella roccia"

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