Aula e Docente di Divinazione

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    Andrè De Long-Prée 11.09.1994


    Nacque a Parigi, in Francia, presso una famiglia purosangue molto in vista nella società francese, nota soprattutto per le attività imprenditoriali e per la presenza di un membro appartenente al mondo della musica, sua madre, che da giovane fu una cantante molto famosa ed apprezzata nel mondo magico. La sua infanzia fu felicemente trascorsa tra la Francia e l'Inghilterra, visti i possedimenti immobiliari del padre, ed arrivò a stanziarsi in via definitiva in quest'ultimo Paese, dove trascorse gli anni precedenti dell'entrata ad Hogwarts.
    Frequentò alcune scuole pre-accademiche per giovani maghi, tra le più illustri sul territorio, ed ebbe la possibilità di frequentare dei corsi di danza classica presso accademie di altissimo livello. La sua formazione come ballerino, dunque, iniziò già dall'età di quattro anni, protendendosi durante tutta la durata dell'adolescenza anche per mezzo di alcuni corsi e stage estivi, paralleli dunque alla sua esperienza a Hogwarts e a Hidenstone.
    All'età di undici anni entrò presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, schierandosi definitivamente tra le fila dei Corvonero, risultando essere un ragazzo davvero molto brillante, intelligente e soprattutto intuitivo. Fece parte per molti anni del Club dei Pozionanti, precisamente dal terzo al quinto, ed ebbe la possibilità di pubblicare la propria rubrica di gossip sul giornalino scolastico mensile. Nonostante la sua carriera brillante, giustificata dai voti Eccezionali presi nei GUFO, Andrè decise di cambiare scuola e di dirigersi ad Hidenstone per via di alcune incongruenze con i suoi compagni di corso, con i quali i rapporti erano più che sterili.
    Presso l'accademia di Hidenstone potè conseguire i MAGO ed i GEMMA, diplomandosi all'età di vent'anni con il massimo dei voti nel corso da lui scelto, ovvero quello relativo alla Cura; ottenne dunque i GEMMA in Divinazione, Magia Verde, Pozioni, Astronomia, Antiche Rune, Incantesimi e Alchimia.
    Dopo un periodo di lavoro presso l'Ufficio Misteri come Indicibile impiegato nella Stanza delle Profezie, parallelamente al suo lavoro come primo ballerino presso la Royal Ballet con sede a Londra, decise di dedicarsi definitivamente all'insegnamento della Divinazione, tornando ad Hidenstone dall'altro lato della cattedra.

    Curriculum Vitae

    • Hogwarts (Corvonero) - 11-15 anni.

    • Hidenstone (Dioptase) - 16-20 anni.

    • Indicibile presso l'Ufficio Misteri - 20-23 anni.

    • Corso di approfondimento presso l’osservatorio di Greenwich in Runologia divinatoria, macrodivinazione e traduzione runica - 22-23 anni, part time.

    • Primo ballerino presso il Royal Ballet, compagnia di fama internazionale con sede a Londra - 20-23 anni.

    • Docente di Divinazione presso l'Accademia di Magia di Hidenstone - dai 24 anni ad oggi.



    Competenze



    Andrè è in grado di padroneggiare con estrema disinvoltura le varie pratiche divinatorie, dalle induttive alle intuitive, senza riscontrare molta difficoltà per via della sua predisposizione naturale alla materia e grazie all'apertura del proprio terzo occhio. Alle abilità pratiche, a suo parere essenziali nella divinazione, associa anche una solida e consistente conoscenza teorica relativa ai singoli metodi divinatori, alla nomenclatura da utilizzare, all'evoluzione della divinazione nel corso della storia e alle pratiche più particolari e complesse, quali la visualizzazione, il contatto medianico e l'evocazione.
    Alle competenze puramente in ambito divinatorio affianca anche molte altre capacità relative ad altre branche della magia, prima di tutte la Runologia, nella quale è anche piuttosto capace. Ad essa tuttavia seguono anche le competenze astronomiche, che risultano essenziali anche nella divinazione, ed altre capacità più di nicchia e di completamento che riguardano la preparazione delle pozioni, l'utilizzo corretto della trasfigurazione e, soprattutto, l'esecuzione degli incantesimi elementali, per i quali sente di avere un certo slancio.
    RevelioGDR


    Aula di Divinazione


    L’aula di Divinazione è situata su una delle torri di Hidenstone, ed è una delle aule che si trova più in alto di tutto il castello. Risulta essere particolarmente ben curata, ed emana sempre un odore fresco e pulito, a meno che eventuali lezioni non richiedano l’utilizzo di aromi più particolari. La porta è molto alta, ma è di facile apertura per via di alcune pratiche di ingegneria magica, ed è intarsiata con dei motivi floreali piuttosto ripetuti che, a lungo andare, si appiattiscono fino a divenire un tutt’uno con il legno della porta stessa, così da creare un gioco ottico piuttosto suggestivo.
    Appena entrati nell’aula si può immediatamente notare la grande cura con la quale il docente tiene a ripulirla e a mantenerla ordinata, e questo si sposa molto bene anche con la disposizione dei banchi e della cattedra: infondo all’aula, parallelamente all’entrata, è posizionata la scrivania del docente, mentre di fronte a lui si estendono una serie di banchi equidistanti tra loro, posizionati di quattro in quattro su ben cinque file. I banchi sono in legno, rigorosamente di colorazione scura, così come il pavimento della sala, la cattedra e le librerie disposte ai lati della stanza; ogni banco può accogliere un numero massimo di due studenti e dispone di una zona sottostante nella quale poter riporre libri, pergamene o oggetti di qualsiasi tipologia. Durante le verifiche teoriche o pratiche, questa zona si chiude magicamente, impedendo agli studenti di aprirla con la magia, ed emettendo un forte grido nel caso in cui si tentasse di aprirla fisicamente.
    La cattedra del docente è più grande di un singolo banco, ed è sempre particolarmente arredata con qualche oggetto che riguarda Andrè: spesso è stato possibile scorgervi sopra qualche fotografia delle proprie esibizioni di balletto, sebbene non sia raro trovare ben più di una piuma per scrivere, qualche sfera di cristallo o, in alcuni casi, anche delle pile di pergamene che consistevano in compiti da correggere e valutare.
    Il pavimento è coperto da tappeti dalle fantasie molteplici e dalle colorazioni molto intense, motivo per il quale l’aula tende ad essere sempre molto vistosa ed allegra. Ad essi sono abbinate anche le tende che si trovano ai lati delle grandi ed ampie finestre che permettono una perfetta visione di tuto il giardino sottostante il castello, e che offrono anche una meravigliosa vista dell’orizzonte da contemplare in momenti opportuni.
    Nell’aula sono presenti numerosissimi scaffali ordinati, tutti rigorosamente colmi di strumenti per l’esercitazione pratica della materia, ed alcuni dei quali con qualche libro in più per tutti gli studenti che – smemorati – dimenticano il proprio libro in dormitorio. Gli scaffali sono quotidianamente riordinati dal docente, il quale annota sempre il quantitativo di strumentario posseduto così da scoprire, eventualmente, se dovesse mancare qualcosa all’appello. Accanto all’entrata è possibile trovare un leggio rigorosamente in legno, che si ispira a tutto il resto dell’arredamento, sul quale è disposto un grosso libro all’interno del quale è possibile segnare il proprio nome e cognome, la data, l’anno e la casa di appartenenza per poter prendere in prestito le forniture offerte dall’aula. Altamente sconsigliato riportare gli oggetti con eventuali danni, poiché il docente potrebbe optare per una punizione educativa allo scopo di invitare alla civiltà e al rispetto dei possedimenti altrui.
    Sui muri dell’aula si possono anche notare dei quadri molto eleganti, ma in particolar modo alcune schematizzazioni basilari sulla divinazione, così da mantenere fresca nella mente degli studenti ogni singola nozione fondamentale per comprendere elementi più difficili e complessi. Di fianco alla cattedra è disponibile una meravigliosa lavagna in ardesia con una serie di gessetti colorati usati dal docente durante le lezioni per avere un’esposizione maggiormente chiara e partecipata.


    Ufficio di Andrè

    Di fianco alla cattedra, dall’altro lato rispetto alla lavagna, è presente un arco a sesto ribassato che porta l’accesso ad un’altra piccola stanzetta. L’arco è perennemente decorato da una di quelle tende in seta dalle colorazioni molto particolari, e dà l’accesso a un piccolo atrio che sembra essere quasi una specie di ‘sala di aspetto’ per coloro che vogliono parlare con il docente. E’ decorata con un piccolo divanetto, un tavolino con qualche libro sopra e, ovviamente, scaffali che la circondano del tutto, se non per la parete Nord che invece presenta un’ampia finestra. In un angolo, poco dopo uno degli ultimi scaffali, è presente un’insenatura che conduce definitivamente all’ufficio e agli alloggi del docente.
    Da tale insenatura parte una scala a chiocciola che sale di un paio di piani, le cui mura sono decorate da finestrelle e quadri di ogni genere, mentre man mano che si sale si può percepire sempre di più l’odore di lavanda, la fragranza preferita dal docente. Una volta oltrepassata la porta in legno molto duro e resistente, è possibile osservare un ufficio circolare e molto particolare, con una struttura molto classica ma, allo stesso tempo, adornata con dei dettagli molto all’avanguardia. Appena entrati vi sono delle sedioline attaccate al muro, mentre al centro della stanza domina un importante tavolo che presenta due poltrone da un alto ed una poltrona dallo schienale alto e riccamente decorato dall’altro.
    Le pareti sono coperte per metà da specchi dalle cornici dorate, quadri sfarzosi e servizi di piatti molto preziosi, mentre sui tavolini che sono posti ai lati dell’entrata si trovano dei servizi da tè che il docente utilizza per offrire qualcosa ai propri ospiti. Alle spalle dell’uomo sono presenti anche altre librerie, questa volta però lavorate in maniera tale da seguire l’andamento circolare della stanza, colme di qualsiasi tipologia di manuale scolastico, oltre che di testi accademici, saggistici narrativi e romanzi di qualsiasi risma. Al centro, esattamente dietro la sedia del docente, a metà dell’immensa parete di libri, è presente una porta che conduce agli alloggi del docente; questa porta è l’unica a rimanere perennemente chiusa, e ben poche sono le persone che sono riuscite a mettere piede all’interno del suo spazio privato e personale.
    Sul tavolo al centro della stanza sono disposti alcuni elementi di arredo, come soprammobili di estremo valore, ma anche alcuni elementi più di utilizzo comune come dei porta-piume, dei calamai con inchiostro anti-seccaggio cambiacolore, alcune pergamene ben piegate e strette e una ciotolina d’argento con delle caramelline a gusti molto particolare che il docente offre occasionalmente ai propri ospiti: sono presenti gusti come la rosa, la violetta, il lampone, il mirtillo e la fragola, tutto per rimanere su toni molto femminili. Le pareti della stanza sono dipinte di un azzurro pastello, mentre il pavimento è un parquet abbastanza scuro, sul quale domina un tappeto circolare che mantiene i colori pastello sui quali è giostrata tutta la stanza. Si dice che il docente abbia usato addirittura degli incantesimi sui libri per far assumere alle copertine un tono pastello, così da abbinarle maggiormente al tema principale.
    Da un lato è presente un appendiabiti a pavimento, sempre di legno scuro, sul quale gli ospiti possono poggiare i propri cappotti e tutto ciò che per loro sia superfluo indossare.


    RevelioGDR
     
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