Aula in Disuso

♘ Aula in Disuso ♘

Nei sotterranei è situata un'aula senza nome, anche se molti la chiamano Laboratorio, altri Aula Studio ed altri ancora semplicemente Aula in Disuso.
La sua porta non è niente di che. Un normale e rettangolare uscio di legno che una volta dischiuso permette di immergersi in una stanza ben illuminata da una schiera di piccole finestrelle magiche, che imitano i raggi solari, e da delle lampadine dalla luce calda che scendono ad altezze diverse dal soffitto.
Appena entrati basterà avanzare di poco per raggiungere una piccola zona relax: un comodo divano di pelle rosso, con davanti un tavolino di legno, il quale, oltre che dal divano è circondato anche da 3 poltrone, sempre di pelle rossa. Sulla destra, appoggiati al muro si trovano una libreria stracolma di letteratura ed il Fagocita giochi. Sulla sinistra invece, rispetto al tavolino ed alle comode sedute, vi sono due grandi tavoli paralleli con 7 sedie ciascuno. Vicino a questi e proprio sulla parete opposta a quella della porta d'ingresso, si trova un mobiletto di frassino con una teca in vetro. Sul piano superficiale si può trovare una macchinetta del caffè, un bollitore ed ogni tanto, ma bisogna essere veloci, qualche biscotto. Dentro la teca invece c'è la scorta di bustine, di capsule di caffè e di tazzine e piattini; oltre che diverse salviettine.
Ancora più a sinistra, rispetto sempre alla porta d'ingresso, vi è un piccolo spazio con del materiale per produrre telai, poco più in là un mobiletto colmo di colori e fogli di ogni tipo e poi qualche cavalletto. Infine, oltre ai tavoli ed alla zona pittura e disegno, si potrà trovare la Culla dello Studio.
Vi è infatti un muro trasparente ed insonorizzato, costruito da alcuni Magitecnici specializzati, che divide in due l'Aula in Disuso.
La Culla dello Studio è esattamente identica e speculare alla stanza oltre la barriera, tuttavia non vi è il Fagocita giochi, ma al suo posto sta un trespolo su cui risposa Ricke. Manca anche la zona pittura sostituita da un secondo e massiccio divano in pelle rossa.
Se la prima parte dell'aula è dedicata allo svago, la seconda è stata creata per chi cerca serenità nello studiare.

♘ Particolarità ♘

♘ Il Fagocita Giochi
Dopo una prima occhiata, pare una grande stampante tradizionale, di quelle che puoi trovare nella segreteria di una scuola babbana, e di fatti lo è, tuttavia fa tutt'altro rispetto al vestire d'inchiostro banali pagine vuote.
È un gioiellino partorito dalla Magitecnica che in parte ha un funzionamento simile alle stampanti 3D.
Difatti chi la vorrà utilizzare dovrà scegliere, sul pad posto nel mezzo della superficie superiore della macchina, uno fra le migliaia di giochi da tavolo e di società disponibili e poi cliccare il tasto ok. Il fagocita giochi inizierà a fischiare e vibrare e dopo qualche secondo, cadrà in una bocchetta simile a quella delle macchinette delle merendine, posizionata sul fronte, il gioco scelto.
Al momento della scelta del gioco, sempre sullo stesso pad, sarà necessario indicare le ore massime in cui si vuole utilizzare il prodotto che si andrà a creare. Gli orari disponibili vanno da un ora fino ad un massimo di 4 ore. Sarà possibile portare i giochi anche al di fuori dell'Aula in Disuso, ma una volta raggiunto il tempo limite il gioco inizierà a raccogliersi in un unico punto( le varie carte e pedine convergeranno in un unico spazio) per poi trasfigurarsi in una piastra nera di grafite che dovrà essere reinserita dentro il Fagocita Giochi attraverso un apposita fessura sul fianco sinistro della macchina.
Possono esistere fino a 10 giochi nello stesso momento creati dal Fagocita giochi.

♘ La barriera della Culla dello Studio
Provate a pensare ad un muro rettangolare di vetro spesso 10 cm incassato in un una cornice di metallo fissata al muro ed al pavimento grazie ad un sistema ad incastro e a delle guarnizioni di silicone nero; il tutto con una porta in vetro presente nel mezzo. Ecco, avrete in mente la barriera della Culla dello Studio.
Questa barriera permette a chiunque stia da un lato di vedere chiaramente tutto quello che accade dall'altra parte, tuttavia se la vista potrebbe disturbare è possibile schiacciare un pulsante rosso sullo stipite destro, interno alla Culla dello Studio, ed i vetri si oscureranno. Il suono viene bloccato in maniera sia fisica che magica e l'aria passa tranquillamente attraverso la superficie come se la barriera non ci fosse.
La barriera inoltre è praticamente infrangibile e questo la renderebbe una delle zone più sicure del castello, se solo la porta fosse dotata di chiavistello. Invece basta fare una media pressione per aprirla.

♘ Ricke
Ricke è un gufo metallico animato dalla magia. Il suo corpo è dorato e lavorato finemente. Gli occhi sono composti da due spesse lenti incavate in una cerchiatura d'argento percorsa ad intervalli regolari da dei piccoli tagli.
È stato un dono alla scuola da parte dell'ex professore Marrigath Webb..
Rickie, solitamente si dimostra pacifico e passa il suo tempo sul suo trespolo, tuttavia se qualcuno iniziasse a disturbare la quiete della Culla dello Studio, lancerebbe strani suoni gutturali simili al nome del monello. Se questo persisterà Rickie spiccherà il volo per poi fiondarsi sul mal capitato e spingerlo verso l'uscita inondandolo di citazioni noiose e filosofiche (secondo Marrigath, l'arma più letale mai creata dall'uomo).
Il corpo metallico di Rickie è estremamente resistente ed in realtà le decorazioni sono minuscole rune incise sul suo corpo e che gli permettono di assorbire la maggior parte degli incanti e degli urti.

♘ La Storia ♘

Storicamente e questo lo si può intuire anche dalla vicinanza alle cucine, aveva svolto una funzione di un ulteriore magazzino delle scorte alimentari. Tuttavia Victoria, dopo aver aggiunto delle celle frigorifere incantate da incantesimi d'estensione decise di dare un altro scopo a questo luogo.
Quando la scuola aprì, sebbene il corso di Magitecnica era stato proposto per la prima volta anni prima, era ancora in fase sperimentale ed il mondo Magiscientifico non aveva ancora commercializzato molti dei prodotti ora di uso comune. Così vi era al biennio un corso di Babbanologia ed al triennio una specializzazione in Magitecnica. Tuttavia bastarono pochi anni, affinché questa prestigiosa accademia si equipaggiasse con professori dalla levatura di Marrigath Webb, co-inventore del magifonino insieme a Guendaline Crofford. I corsi furono rivoluzionati e la cattedra di Babbanologia abolita per dare più spazio alla Magitecnica e così un aula risultò vacante.
La Preside decise di reinventarla come luogo di ritrovo per tutti gli studenti della scuola, una sorta di sala comune di tutte le casate.

♘ Curiosità & Dicerie ♘

♘Se la piastra di grafite del Fagocita Giochi non verrà inserita dentro la macchina entro mezz'ora inizierà ad emettere un suono fastidiosissimo, come un gessetto che, ad altissimo volume, graffia la lavagna. Inoltre lampeggerà di rosso, nell'attesa che qualcuno lo trovi e lo riponga nella fessura adatta. Se non viene reinserito la capacità di giochi creabili diminuisce dello stesso numero delle piastre non reinserite.

♘ Forse sono solo voci, ma pare che la preside, qualche notte, entri nell'Aula in Disuso riportando una piastra di grafite.

♘ Non si capisce come Ricke faccia a conoscere i nomi degli studenti, ma pare che prima di nominarli, ogni volta le lenti dei duoi occhi si focalizzino sulla bacchetta del colpevole. Non importa se questa sia "nascosta" alla sua vista da un altro oggetto, la direzione pare essere proprio quella. Quindi molti sono arrivati a supporre che Rickie riesca a leggere il "cuore delle bacchette".

♘ Ogni tanto, quando si fa sera, manca poco al coprifuoco ed alla chiusura di quest'aula, la presenza degli studenti è scarsa e qualche coppia ne approfitta per trovare un po' di intimità sui comodi divani di pelle rossa. Tuttavia se questa dovesse essere ricercata nella Culla dello Studio, approfittando anche della barriera oscurabile, Ricke lascerebbe correre, almeno fino a quando la coppia non inizia ad esagerare. In quel caso interverrà nello stesso modo con cui si scaglia contro gli studenti monelli.