Compiti di antiche rune 2019/2020

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Insegnante
    Posts
    1,887
    Reputation
    +586
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    Nel cuore della Foresta Eterea, non troppo distante da un grosso albero secolare, noto come "Il dito di Freya" sorge un tempio dedicato al dio Freyr.
    Si narra che tale tempi sia stato eretto per placare le ire della dea: recatevi al tempio del dio, osservatelo, e studiate che effetto ha in voi. Allora, solo allora, rispondete alla vera domanda di questo compito: perché gli antichi denrisiani hanno deciso di erigerlo in onore del dio e non della dea che avevano fatto infuriare?


    Note Off
    Il tempio esiste davvero sul nostro forum, come potete leggere nella descrizione della Foresta Eterea (nel caso potete dire che Ann vi narra la storia completa, oppure che l'avete appresa in biblioteca, o a Denrise): il compito è dunque una relazione scritta in cui mi descrivete - liberamente - come immaginate sia fatto il tempio (non dilungatevi oltre il ragionevole: niente papiri) e le sensazioni che suscitano nel vostro PG (è un tema, quindi dal suo punto di vista). Dopo ciò rispondente al quesito.
    Non esiste una risposta giusta o sbagliata, esiste un ragionamento personale, e quello valuterò, oltre alla stesura e alla qualità generale del post.

    Aldilà della valutazione che riceverete per il compito (postate qui sotto), riceverete 3exp extra se aprirete e chiuderete una role ambientata al tempio.

    La scadenza per questo compito è il 30 aprile.

    Edited by Lo Snaso Depravato - 7/8/2020, 16:41
     
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Insegnante
    Posts
    1,887
    Reputation
    +586
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    Incredibile ma vero, ecco le correzioni dei vostri compiti, che sono da intendersi come scritte dal pugno di Lance, e quindi on game.
    Alcune osservazioni circa alcuni punteggi, magari leggermenti più bassi di quanto sia entusiasta Lancelot nel parlarle:
    - alcune descrizioni che richiamavano molto l'architettura greca sono state penalizzate, in quanto lontane dagli usi e costumi denrisiani
    - sono stati tenuti da conto errori di grammatica e sintassi, nonché di registro
    - ho penalizzato anche alcuni sforamenti in off-game non opportunamente definiti (magari con colori diversi)
    - alcune parti troppo scanzonate - se non aggressive - sono state infine penalizzate con una riduzione di punti casata, che non inficiano sulla valutazione, ma solo appunto sulla coppa.

    Per dubbi, domanda e insulti (?) sapete dove trovarmi!

    MIA FREEMAN 18: E (11exp)
    Interessante lo spunto di riflessione sia sulla percezione di Freyr come mediatore sia della sua "popolarità" nell'estremo nord: ho apprezzato molto il contrasto tra questa parte, molto tecnica, e il racconto della visita. Mi sono quasi sentito di essere stato con te!
    Ti ho tolto comunque un punto per l'uso della semantica: apprezzo l'uso di un linguaggio aulico (chi meglio di me!) ma attenzione a non abusarne e rendere la lettura difficoltosa o commettere gaffe (le ragioni non giacciono, per esempio).


    Il tempio che sorge nella foresta Eterea è sempre stato, a mio avviso, alquanto affascinante. Ne sono venuta a conoscenza quando ancora non frequentavo Hidenstone ma mi stavo informando circa l’Accademia, e grazie ai numerosi libri che ho consultato ho cominciato a desiderare ardentemente di vederlo dal vivo. Per questo, quando ho dovuto recarmi nella foresta per raggiungerlo ero elettrizzata, ero certa che un edificio del genere mi avrebbe trasmesso forza con la sua imponenza, che avrei finito per rimanerne affascinata e innamorarmi ancora di più di tutte le leggende che vi ruotavano intorno. Non pensavo certo che le emozioni che avrei provato sarebbero state così intense.
    Il tempio si trova in una piccola radura, si raggiunge dopo aver attraversato un piccolo sentieri nella foresta ed è necessario aver ben chiaro dove si trovi per riuscire a trovarlo. Una volta raggiunta la piccola radura, quel che si apre davanti allo spettatore e la vista di un tempio piccolo ma imponente, un monoptero che ricorda quelli dell’antica grecia. Il nome, letteralmente tradotto in “a un’ala sola”, definisce i templi a forma circolare, aventi all’esterno una sola fila di colonne intorno alla cella interna, dove risiede la statua del Dio.
    La sensazione è quella di essere di fronte ad un’opera imponente, ci si sente piccoli e minuti a confronto, ma non ho percepito una sensazione di grandiosità, quanto piuttosto una certa malinconia. Vedere lì i resti di un culto passato, per molti versi, le tracce di un vecchio torto fatto ad un Dio a cui si cercava di rimediare, sperando che quello potesse bastare a sistemare le cose, mi ha fatto riflettere sulla condizione nella quale vivo. Non ho avuto un’istruzione religiosa di qualche tipo, e mi sono domandata se io avrei mai eretto un monumento simile per farmi perdonare da qualcuno, se ci sarebbe qualche ragione per farlo oggi, e temo proprio di no. Certo, rimane comunque un posto mozzafiato, mi sono sentita trascinata in una nuova epoca, chiusa in un bolla ben lontana dal mio mondo e da Hidenstone.
    Mi sono avventurata verso il tempio e ho salito i pochi gradini, fino a raggiungere l’interno: la struttura circolare, per quanto minuta, si è rivelata essere in realtà abbastanza spaziosa, sicuramente posta in un punto dove riceve un’illuminazione notevole e dove è difficile non notarlo. Di fatto è il protagonista di questa piccola radura, e una volta che ci si ritrova all’interno la statua appare ancora più regale e imponente, riesce a trasmettere bene la grandiosità del Dio che rappresenta.
    Freyr era venerato nella mitologia norrena, dio della bellezza e della fecondità, portatore di pace e piacere ai mortali. A lui viene riconosciuta la capacità di domare la pioggia, e governatore del reame degli elfi, Alfheimr, oltre che possessore di Skíðblaðnir, la nave mistica che gode sempre del vento a proprio favore e che può essere piegata e portata in tasca, all’occorrenza.
    Figlio di Njörðr, è fratello gemello di Freya, dea della caccia e della fecondità, anch’essa divinità fondamentale per il culto norreno. Quando ho letto che questo tempo è stato dedicato a Freyr nonostante il torto fosse stato fatto nei confronti di Freya ammetto di aver avuto qualche dubbio: mai avrei osato mettermi contro alla dea Freya, proprio vista la sua importanza. Ma, d’altro canto, Freyr era riconosciuto per la sua capacità mediatore al contrario della sorella, che era invece descritta come iraconda e vendicativa, nella maggior parte dei casi: di conseguenza credo che parte della ragione possa giacere proprio qui, nel fatto che i Denrisiani abbiano preferito dedicare questo tempio a qualcuno che avesse il potere di intercedere e chiedere perdono per i loro peccati, qualcuno che probabilmente avrebbe avuto un ascendente notevole sulla dea. Dopotutto, Freya era una donna esigente, avrebbe potuto non considerare di buon occhio un tempio come questo, più povero e contenuto di molti altri, e non reputarlo sufficiente a pagare il debito. Oltre a questo, però, ho fatto alcune ricerche in merito è ho scoperto che Freyr era molto più conosciuto della gemella in territori come l’Islanda e, presumibilmente, anche l’Inghilterra, ed erano quindi più diffusi templi in suo onore rispetto a quelli riservati alla sorella, e può essere che anche i Denrisiani fossero più propensi a dedicare le loro preghiere al dio piuttosto che alla gemella.


    CAMERON COHEN 20-5 E:12Exp
    Un tema quasi inaspettato da te Cameron, ma ormai ho finito di sorprendermi della tua sensibilità.
    Mi ha molto colpito la tua sensibilità nel vivere il luogo e godere della sua bellezza architettonica e naturalistica e ho anche apprezzato il tuo intuito di percepire la sottile barriera che circonda quell'area: molti ragazzi si sono conviti fosse solo suggestione, veramente bravo!
    Interessante la tua riflessione sul maschilismo denrisiano, anche se ti ricorderei che ora noi li definiremmo maschilisti, ma ai tempi loro erano molto avanti rispetto a molti popoli...
    Sai di poter contare sulla mia discrezione, Cameron, ma sai anche come un docente non possa tollerare mancanze di rispetto o turpiloqui: -5 punti ai Dioptase, a fronte comunque di un lavoro eccellente.

    Freyr e Freya. Uno il dio della bellezza e della fecondità, uno dei più importanti tra le divinità norrene, l'altra la dea dell'amore sessuale, della bellezza, dell'oro, della seduzione. Due fratelli opposti ma incredibilmente simili. Ed è proprio al tempio del primo di questi che ci siamo dovuti recare per la nostra relazione. Un luogo immerso nella Foresta, chiuso nella natura, isolato da tutto ed incredibilmente bello. Là la tranquillità regna sovrana. Dei pilastri si ergono a reggere la complessa struttura che, seppur piccola, non ha nulla da invidiare ai templi Greci, enormi costruzione dei tempi passati. Il tetto è molto similare a quello di una casa, spiovente da entrambi i lati e costituito di pietra battuta. Nonostante sia lì da innumerevoli anni, è come se fosse appena stato costruito. Bello e regale, si erge in tutta la sua magnificenza in una piccola radura senza tempo. Il suddetto tempio è costituito da due facciate, una dal lato dove tramonta il sole, l'altro da dove sorge, come se volesse carpire ogni singola bellezza dell'alba o del tramonto. Delle scale larghe e lunghe fungono da preambolo per l'ingresso, costituito da un ampio arco a tutto sesto con incisioni dorate e dall'esecuzione magistrale. Solamente che l'entrata è sbarrata da una parete in mattoni dipinta anch'essa elegantemente e con incisioni in una lingua a me sconosciuta.
    Mi è parso come se fosse protetto da una barriera eretta pochi metri prima, ma non esiste fisicamente. Almeno, non credo. È solo una sensazione, poiché appena superato un certo punto, il mio corpo è invaso da una tranquillità impensabile. In quel momento esistevamo solo io e il tempio... ed era quasi come percepire nell'aria la presenza di Freyr. Era un qualcosa che non avevo mai visto. Un po' come le sensazioni che provocate dal fare qualcosa che amiamo e che ci dia piacere... Il mio cuore sembrava rallentare in modo calmo e controllato, purificandosi da tutte le preoccupazioni che negli ultimi tempi lo hanno messo a dura prova. Allora mi sono chiesto come mai, se avevano offeso Freya, avessero eretto un tempio al fratello maschio e, stando là, una consapevolezza mi ha colpita. Spesso, i Densiriani si sono dimostrati maschilisti -certo, con qualche eccezione, ma tant'è- e quindi il Tempio potrebbe essere stato fatto a Freyr per non doversi abbassare a farsi perdonare da una donna, Freya, e quindi hanno deciso di farlo al fratello maschio, anche nella speranza che lui, lusingato, decidesse di placare le ire della sorella. Nonostante questo pensiero, hanno fatto comunque un lavoro egregio in grado di suscitare in chi vi passa vicino, mille emozioni contrastanti, ma tutte positive e che alla fine portano alla pace assoluta.

    Se prova a mostrare qualcuno questo tema, sono cazzi io glielo dico


    LILITH CLARKE 16: O (10exp)
    Sono contento che il posto ti abbia entusiasmato, Lilith, tuttavia questa era un compito, non uno spot pubblicitario e forse il tono è un po' troppo colloquiale (con anche l'uso della seconda persona plurale).

    Un tempo, in questo spazio che pare aver dimenticato il significato della parola guerra, un tempo si ergeva il tempio di Freyr, fratello di Freya.
    Questo tempio - come narra la leggenda - fu eretto per placare le ire della Dea e chiederle perdono.
    Esso era a pianta circolare, fatto da pietre levigate fino a formare delle colonne a pianta circolare, in un armonico stile tuscanico, con un tocco di ionico nel capitello. Queste colonne erano state erette attorno alla grande quercia, il Dito di Freya.
    Il tempio dedicato al fratello, abbracciava il simbolo della Dea, come se fosse lui stesso a cingere la stessa sorella.
    Dio della Bellezza, Freyr era stato chiamato lì per placare le ire di Freya.
    Il motivo per cui avevano deciso di dedicare a lui questo tempio, è molto interessante: era un omaggio alla bellezza che la dea stava preservando, in quella foresta. L'unico modo che l'antico popolo pensò di poter usare per dimostrare il loro dispiacere e chiedere perdono, era ergere un monumento alla bellezza, che abbracciasse la dea. E chi meglio di un fratello?
    Quando si entra in questo luogo, non importa quali siano i pensieri che avete in testa, non importa quali siano le preoccupazioni che vi affliggono, l'atmosfera che vi circonderà è fatta di pace e amore. Ogni pensiero negativo vi abbandonerà. L'ho provato sulla mia pelle e sembra quasi come se questo posto vi curi da tutta la negatività che vi circonda, vi sentite sollevati, quasi come se non ci fossero problemi.
    Ho sorriso per tutto il tempo, ho respirato leggerezza come da tanto non facevo.
    Un posto favoloso.


    EMMA LEWIS 17: O (10EXP)
    Sono contento che la tua gita con Howard sia andata bene e ti ringrazio di questo piccolo spicchio della tua vita che mi hai donato, ho apprezzato davvero molto la dedizione che hai messo ai dettagli del tempio, però avrei preferito che la stessa cura la usassi con la parte deduttiva: non vi ho mandato là per farvi delle domande, ma per trovare delle risposte.
    Concordo con te che sia impossibile capire il perché di quella strana scelta, ma sono anche convinto che stando là una risposta la si possa trovare, una risposta che risuona nelle nostre corde, nel nostro animo, un po' come accade ad osservare il sorriso enigmatico della Gioconda.
    Forse hai ragione, forse i denrisiani di allora non avevano ancora perfettamente distinto i culti di Freyr e Freya, anzi, molti studiosi lo hanno affermato come risposta a questo mistero dell'archeologia, ma questa è la tua vera risposta o è solo il dubbio che ti è rimasto trovandoti davanti simboli iconografici di tutti e due, senza soffermarti davvero su ciò che ti trasmetteva quel luogo e seguire fino in fondo quel ragionamento.
    Non lo so, ma sono sicuro che potremmo parlarne magari in classe, in fondo alla lezione!

    Andare in quella Foresta è stato un grande piacere, soprattutto perché ero in compagnia di un ragazzo fantastico come Howard, il che mi ha dato anche coraggio di addentrarmi nel bosco e ha amplificato le belle sensazioni provate in quel posto.
    Ma andiamo con ordine.
    Passo dopo passo, man mano che il tempio si avvicinava, l'atmosfera si faceva sempre più piatta e tranquilla, ero a dir poco emozionata da ciò che avrei visto di lì a poco. Nemmeno le fastidiose radici che minacciavano costantemente di farci inciampare, mi fermarono e fermarono la mia curiosità. Pazienza che fu ripagata nel migliore dei modi, poiché davanti ai nostri occhi si è aperta una vista spettacolare. Un piccolo tempio, nulla di gigantesco, ma molto suggestivo. Al centro di quella calma radura, si ergeva maestoso il luogo dedicato alla divinità norrena Freyr. Forse da lontano sarebbe potuta sembrare una semplice e modesta costruzione di pietra, ma avvicinandosi si riesce a capire quanto questa concezione sia lontana dalla realtà. Ogni parete del tempio era decorata con suggestivi disegni rappresentanti diverse scene. Ognuno di quei disegni rappresentava qualcosa di ben preciso da ricollegarsi ai due fratellini divini. L'abbondanza, la bellezza, la passione... mi sono avvicinata e con il dito ho tracciato i contorni di una figura della Dea Freya in tutta la sua bellezza e toccando quelle linee così sottili e precise, ha suscitato in me tantissime emozioni! Pace, tranquillità ma anche un po' di tristezza per il fatto che, dopo tutto ciò che le avevano fatto, i densiriani avessero deciso di omaggiare il fratello e non lei, dedicandole un semplice disegno -per quanto fosse bello- su una delle pareti. I disegni variavano e racchiudevano tutto ciò che Freyr rappresentava; Dio della bellezza e della fecondità. Erano rappresentati ricchi banchetti, canestri di frutta a dir poco invitanti sebbene fossero solo disegni, giovani nell'atto dell'accoppiamento, persino lo stesso Freyr circondato da bellissime dame dall'aspetto regale, ultraterreno. Stare in quella radura, era come essere avvolti in una bolla di calma che ovatta tutto ciò che proviene dal mondo esterno, all'apparenza fragile ma in realtà era impossibile penetrarvi portandone all'interno i propri conflitti. Mi faceva sentire in pace con me stessa, quasi stessi nuotando in un lago di serenità. Mi sembrava che lì tutti i miei problemi, si annullassero per dare spazio solo ad una calma quasi innaturale, mi veniva voglia di distendermi tra le fronde, su quell'erbetta all'apparenza così morbida e chiudere gli occhi... era quasi come vivere in un placido sogno dal quale non vorresti mai svegliarti. Sarei rimasta là ore ed ore distesa ad ammirare il fazzoletto di cielo che si intravvedeva oltre le rigogliose chiome degli alberi, purtroppo però era ormai tardi e non è saggio restare nel bosco di notte. Quindi a malincuore ho dovuto abbandonare quello che da ora in poi considererò un piccolo posto sicuro, un angolo di felicità assoluta dove poter meditare e stare in pace senza nessuno, come se fossi sola al mondo. Io ed Howard, a questo punto, siamo dovuti andar via ma non prima che mentalmente mi dessi una spiegazione sul perché quel tempio fosse dedicato a Freyr che, in fondo, non c'entrava nulla con Freya se non per il legame che li accomuna. Forse per i Densiriani, uno valeva l'altro. Magari hanno pensato che fossero quasi una cosa sola, in fondo cosa ne potevano sapere loro? Non credo lo abbiano fatto con cattiveria, no di certo, ma dal loro punto di vista, non aveva importanza a chi dedicare il Tempio, a patto che lo costruissero. Quindi alla fine hanno scelto Freyr; forse perché più vicino ai loro valori? Questo non posso saperlo con esattezza, tuttavia mi sembra una spiegazione sensata.


    LUCAS JONES 13: A (8exp)
    Interessante visione, Lucas, mi hai davvero colpito, ma devo dire che forse manca di un po' di obiettività: non nego ci siano miti in cui i due fratelli sono in competizione, ma come due facce dell'amore essi tendono ad essere raffigurati come molto uniti.
    Oltre a questo (che comunque mi sento di penalizzare fino ad un certo punto, proprio anche per l'interessante e divertente luce in cui mette il tempio), la descrizione del tempio e del tuo viaggio è davvero parca, frettolosa e piena di errori di scrittura (compreso il verbo adirare che diventa transitivo!) e quindi non ti posso premiare quanto vorrei.
    Non omologarti mai!

    Un tempo troppo lontano, in questo territorio sorgeva un tempio dalla duplice funzione. Dopo aver adirato la Dea Freya, gli antichi popoli di questa zona, deciso di ingraziarsi il Dio Freyr, fratello di essa e Dio della Bellezza. Dopo aver chiesto la sua grazia, il Dio concesse al popolo la sua protezione narrando loro l'antica lotta tra i due fratelli che si vedevano continuamente in competizione. Consigliò loro di ergere a barriera di quella quercia un tempio, fatto di massi levigati, impialti nel terreno ad una distanza di trentatrè centimetri tra loro, così che Freya vedendo il tempio del fratello, spostasse l'attenzione dal popolo all'eterna competizione con lui. Questo placò le ire della Dea, troppo impegnata ad apparire migliore del fratello e a concentrarsi su di lui, in una eterna lotta per il trono del pantheon.
    Forse è per questo motivo che entrando in questo posto, il mio animo ha placato tutte le sue preoccupazioni, sentendo il calore di una zona franca, dove niente disturba i due Dèi. Camminando su questo terreno, infatti, ho potuto sentire come la mente si svuotava, quasi catalizzando tutti i problemi in un unico punto e tirandoli fuori, come se tutto fosse fin troppo futile per continuare a preoccuparmi.


    HOWARD VAN LEEWEN 20: E (12EXP)
    Io ringrazio te per il tuo racconto, Howard.
    Sono contento che la gita con Emma sia andata bene e sono anche contento che l'atmosfera del luogo ti abbiano permesso di aprirti un po': in classe in effetti sei un po' taciturno, anche se poi nei tuoi trattati mi regali sempre un iride di emozioni, sensazioni ed immagini davvero notevole, al punto che mi dispiace quasi saperle limitate alla mia persona - in qualità di lettore.
    Affascinante anche la tua riflessione sul perché della dedica a Freyr: molto tecnica, molto storica, molto antropologica. Mai pensato ad una carriera come magistorico?


    Buongiorno professore, sono Howard Hielke Van Leeuwen del primo anno, Dioptase, e questo di seguito è il mio elaborato. Le auguro una serena lettura.

    Il tempio, dedicato alla divinità norrena Freyr che è simbolo di fertilità, virilità, clima favorevole e di sole, si presenta con una struttura particolarmente decorata e particolare. Innanzitutto è costituito da una pianta circolare, ed è circondato da un’unica fila di colonne tortili con capitelli corinzi decorati da foglie di acanto delicatissime; il materiale prevalente è il marmo, che con il suo bianco va a contrastare molto con gli elementi della natura che sono anch’essi parte dell’architettura del tempio stesso: una serie di rami di edera rampicante, infatti, verdeggia lungo le colonne, seguendo il movimento attorcigliato delle stesse, spiralizzando sino al capitello. Si può dunque notare come l’impatto estetico esterno sia molto affascinante e suggestivo e rimandi chiaramente ai significati positivi incarnati dalla divinità, e di pari passo con l’apparenza esterna va anche la decorazione interna del tempio: il marmo rimane lavorato alla perfezione, talvolta con qualche spirale e con qualche forma lievemente più particolare, ma i particolari che risaltano immediatamente sono le due grandi raffigurazioni che sono situate sulla parete di fondo del tempio: da una parte vi è una rappresentazione della mitica spada di Freyr, che si narra sia stata ceduta a Skìrnir per amore di Gerdr, che viene raffigurata con lo scopo di mostrarne la potenza e l’imponenza; dall’altra vi è la raffigurazione del suo cavallo capace di cavalcare attraverso le fiamme, fido compagno durante la battaglia contro il capo dei giganti di fuoco contro il quale, tuttavia, sarà destinato a soccombere. Tale aspetto non sembra però riportato all’interno del tempio, che attraverso l’arte di cui è costellato non sembra voler essere una rappresentazione reale e storiografica delle capacità del dio, quanto più un volerne esaltare le qualità positive e le gesta eroiche.
    Entrato a contatto con la struttura, ho immediatamente percepito che qualcosa in me era cambiato momentaneamente. Ho affrontato il viaggio con una mia amica, Emma della casata Ametrin, e devo dire che sebbene io sia una persona molto introversa e timida, nei pressi di quel tempio ho sentito come una forza far crescere le mie capacità di carisma e comunicazione, tanto da permettermi di stringere amicizia più velocemente con la ragazza. Inoltre, ho sentito una fortissima connessione con la natura, la quale mi sembrava apparire anche più verdeggiante e lussureggiante del solito nei pressi del tempio, come se il concetto di sole e di fertilità espressi dal dio fossero enfatizzati in quel frangente di foresta, portando piante, arbusti ed alberi a crescere rigogliosi e floridi. A livello personale sento di aver percepito anche una particolare dose di calma e di tranquillità, forse generata anche dalla visione dei flebili raggi di sole penetrare nel manto delle foglie ed adagiarsi sul marmo bianco, generando un gioco di luci che ha immediatamente catturato la mia attenzione e che mi ha reso parte di uno spettacolo unico per gli occhi. Per concludere questa relazione sulla mia esperienza, dunque, posso definire che le caratteristiche della divinità a mio parere sono particolarmente presenti nell’area che circonda quel luogo, ed a mio parere questo fatto si giustifica con la presenza di iconografie e simbologie molto eloquenti relative alle capacità della divinità stessa, rappresentazioni che sono state menzionate nella descrizione artistica e dettagliata del tempio.
    Secondo me, il tempio è stato dedicato unicamente a Freyr e non anche a sua sorella Freya per via del forte legame che i druidi avevano con tale divinità. In primo luogo, le caratteristiche della divinità maschile in questione si rispecchiano maggiormente con le attività svolte dai druidi, che comunque potevano trovare nella figura della fertilità, del sole e del clima favorevole degli ottimi spunti, anche dal punto di vista naturale per via del loro profondo legame con la flora e la fauna. Il tempio è stato dunque edificato da druidi che erano stati in qualche modo ispirati, in passato, dai racconti che si narravano in merito al dio in esame, in particolar modo facendo riferimento ad una particolare leggenda di natura popolare secondo la quale, al sorgere dei primi clan governati da druidi, il dio Freyr avesse donato loro alcune capacità magiche relative alla natura ed avesse concesso ampissime doti nell’ambito della fecondità dei campi e della fertilità sessuale, permettendo loro di eseguire rituali di ogni genere. Per queste motivazioni, a mio parere, il tempio è stato edificato e consacrato unicamente a Freyr; anche perché la figura di Freya è diversa, più contorta, che oltre a rappresentare l’amore e l’abbondanza sta ad indicare anche il mistero ed il misticismo, due figure particolarmente enigmatiche che avrebbero potuto gettare confusione sugli uomini di quel tempo, a mio parere.
    La devozione druidica al culto di una divinità norrena è molto particolare, quasi inusuale a tratti, ma se si vanno ad analizzare le varie motivazioni alla base del culto stesso, allora si può ben comprendere come mai esso sia stato tanto generato ed apprezzato a tal punto da portare all’edificazione di un tempio nel bel mezzo della natura.

    La ringrazio di aver letto il mio compito, con ossequi.
    Howard Hielke Van Leeuwen


    BLAKE BARNES 20-1: E (12EXP)
    Una bella analisi del senso di costruire un tempio in quei materiali e a Freyr anziché Freya, in pieno tuo stile, ma con delle punte auliche interessanti, e qualche screzio alla Barnes che però mi ha fatto sorridere e ho deciso di perdonarti solo perché mi hanno fatto ridere e non hanno inficiato sul tono medio del discorso o sul ragionamento.
    Molto interessante la tua riflessione sulla rabbia. Si direbbe che qualcuno abbia riflettuto molto su questo argomento, forse anche con le persone che ama e che ha costantemente intorno.
    Bravo (ma un ritardo è un ritardo)
    [non ho penalizzato molto il ritardo perché un'ora e mezza mi pareva un po' eccessivo XD senza contare che ho apprezzato molto il giocarti la cosa in on!]

    A circa 20 minuti di cammino da quella che oggi è l'accademia più prestigiosa del mondo magico, sorgeva un tempio molto, importante per i densieriani: il tempio di Freyr, fratello di Freya. Il tempio era maestoso, ma fatto tutto completamente di materiali ambietali e del posto, non solo perchè i densiriani erano un popolo povero, ma anche perchè erano sempre stati molto inclini al rispetto della natura e delle tradizioni della stessa. Grandi llastre di pietra erano state levigate stesso dagli abitanti del posto ed erano state erette fino a formarne un tempio vero e proprio: delle colonne intrziate con delle immagini con dei fiori di loto, che sono il simbolo della purezza, un tetto triangolare che riparava il piccolo, umile ma ben curato altarino all'interno della nuda pietra. Tutto intorno era ricoperto da muschio e rami accuramente poggiati ai lati per fare in modo che, alla sera, con un incanto particolare, quei rami prendessero delle sfumature di rosso, come se ci fosse un fuoco acceso, in maniera tale che quell'angolo di foresta potesse essere un punto di luce per coloro che si smarrivano e perdevano il senso dell'orientamento all'interno della foresta. Tanto confortevole, sacro e raro che ancora oggi, nonosntate la distruzione di questo posto e nonostante adesso ci siano solamente le sue rovine, è rimasto il senso di quiete e di accoglienza che c'era un tempo, il senso di rilassatezza e sopratutto di luce che donavano quei rametti incantati. Per quanto mi riguarda, credo che una persona che sia in qualche modo turbata da qualcosa,qui potrebbe trovare la giusta soluzione in un luogo armonico e sopratutto silenzioso. Qui, una sedia rotta potrebbe tornare completamente intatta, pezzo dopo pezzo, senza troppi sforzi.Perchè è stato costruito un tempio per calmare l'ira di Freya a suo fratello? Perchè si sa che i fratelli hanno sempre la soluzione giusta, specialmente se la rabbia riesce a dominare le tue sensazioni e le tue emozioni. Chiedere la grazia a qualcuno di importante vuol dire solamente trovare la strada più lunga, ma sicuramente più giusta, per ottenere quello che si vuole davvero. Freya vedendo un tale gesto, si sarà resa conto che stava facendo qualche cazzata stupidaggine e grazie all'aiuto di suo fratello che in qualche modo, che noi comunissimi mortali non sappiamo e non sapremo mai, ha reso la dea della bellezza più docile.

    ps. Prof lo so che l'ho consegnato un pelino in ritardo... ma andiamo! L'ho fatto e sa benissimo che sono in ritardo perchè sono torchiato palesemente da voi docenti. Quindi spero che correggerà lo stesso il mio elaborato e che le piaccia!


    JESSICA WHITEMORE 18:E (11EXP)
    Interessante riflessione sull'orgoglio denrisiano e ottima descrizione del luogo, anche se ti inviterei a prestare più attenzione ai dettagli (Freyr non è considerato un po' come il dio dell'estate. E' il dio dell'estate), compreso il fatto che ai tempi probabilmente gli autoctoni non detestavano così tanto i londinesi da prendersi solo schiavi di quella città o di quella zona (oltre al fatto che non si commissionano le cose agli schivi: si ordina).
    Ti devo però anche ricordare come questo elaborato non sia una chiacchierata tra me e te nel mentre coccoliamo Alex, ma sia un compito, formale, che rimarrà agli atti: un linguaggio troppo informale non è appropriato, ma sono sicuro sia stata una svista legata ai troppi ricordi ed emozioni: sei una ragazza assennata e conosci perfettamente la netta divisione che c'è, qui in Accademia, tra docenti e studenti.
    Mi rincresce infine dei brutti ricordi che ti ha evocato la foresta, ma sono contento tu sia riuscito ad andare oltre ad essi ed uscire dai limiti che la strega Naga ha cercato di imporci direttamente ed indirettamente. Sarei però curioso di sapere cosa siano i PV che citi: è qualche gergo giovanile che ormai non sono più degno di comprendere?

    Doversi recare nella foresta dopo gli eventi di Naga, sebbene siano passati diversi mesi, non è stato certo facile (soprattutto quando ci si ritrova con 1 pv di vita). Brutti ricordi mi sono affiorati alla mente, in particolar modo quei minuti interminabili nei quali sono stata intrappolata nel viscido tentacolo del Malboro. A quel pensiero, provo ancora un brivido. Ma ce l'ho fatta. Superati i primi alberi, l'ansia ha iniziato a lasciare il mio corpo, disperdendosi nell'aria e sono riuscita ad avviarmi al Tempio leggermente più serena, nonostante spesso i rumori misteriosi mi facessero sussultare. Ma bisogna affrontarle le proprie paure, no? Quindi mi sono diretta, spedita, verso il punto dove sorgeva il Tempio oggetto della nostra relazione. Gli alberi erano davvero folti, le chiome quasi impedivano alla luce del sole di penetrare fino ad illuminare la terra ricoperta da radici, erba alta e ogni tanto qualche animaletto che zampettava via al mio passaggio. Fortunatamente, ci ho messo poco tempo -o almeno, non esageratamente tanto- per giungere alla radura, rimanendo incantata per ciò che si presentò alla mia vista. La radura era di un verde davvero rigoglioso, la base del tempio era circondata da fiorellini blu, lilla, gialli, rossi... di ogni colore insomma. Per non parlare dei leggiadri fili d'erba che si muovevano placidamente al vento, senza opporre alcuna resistenza. Superata questa meraviglia iniziale, alzai la testa per scrutare finalmente la dedica a Freyr. Era una struttura bassa ma a base larga, tanto da occupare buona parte di quella radura comunque non troppo estesa. Le pareti parevano lisce alla vista e, posandovi una mano, la prima impressione fu confermata anche dal tatto. Era di un colorito sbiadito, quasi bianco ma incredibilmente lucente. Oserei definirlo perlaceo! Non aveva un vero e proprio tetto, ma più un soffitto dritto e liscio sopra il quale era posizionata un'imponente statua del Dio Freyr. Sembrava quasi che, con l'indice alzato della statua, essa avrebbe potuto toccare il cielo, tanto era grande e maestosa. Ma è giusto, essendo Freyr un importantissimo Dio norreno, insieme a sua sorella Freya, anche se essa era un po' meno popolare. Ma entrambi incarnavano valori come la bellezza, la passione, l'abbondanza e via dicendo. Ah sì, erano entrambi anche Dei della ricchezza, sebbene venissero raffigurati in modo piuttosto rozzo, sebbene la scultura lì presente fosse elegantemente vestita. Non per nulla, comunque, Freyr era considerato un po' come un Dio dell'estate. Non so esattamente perché, in realtà, ma è così.
    Osservando meglio il tempio, comunque, si possono scorgere eleganti decorazioni lungo tutta la parete, leggere e precise. Inoltre una sottile striscia d'edera cresceva rigogliosa attorno ad una delle quattro colonne portanti, quella sul davanti alla destra, precisamente, rendendo anche quello un magico luogo verde. Sembrava quasi che l'edera avesse vita propria! Ad ogni modo, appunto, vi erano quattro colonne portanti, due sul davanti e due dietro, ma non erano lisce, bensì presentavano delle incanalature e su ciascuna vi era rappresentata una figura stilizzata ma comunque mozzafiato della sua spada, la Spada dell'Estate, alternata da Blóðughófi, il suo fido destriero, capace di cavalcare attraverso le fiamme. Ma non solo, sulle enormi poste di pietra, vi erano incredibili scene di combattimento tra Freyr e Surtr, suo avversario, capo dei giganti del fuoco provenienti da Múspellsheimr e a causa del quale, soccomberà. Di Freya, invece, si sa molto meno.
    Una volta raggiunta la radura, è stato come essere dolcemente catapultati all'interno della mitologia Norrena, forse anche grazie a tutte quelle splendide immagini. È stato come fare un viaggio tra realtà e fantasia, cose che comunque sono divise da una linea sottilissima, capisce? Non so, mi sentivo incredibilmente positiva e felice, all'interno di quel piccolo angolo di paradiso. È come se quel luogo mitigasse le sofferenze provate fino a poco prima di mettervi piede, come se fossi in armonia con tutti e sono stata pervasa da una calma stupefacente che mi ha svuotato la mente da ogni pensiero negativo, fino a lasciare spazio solo alla serenità che quel posto infonde su chiunque vi si avvicini. Mi sono chiesta se avrebbe dato le stesse sensazioni, fosse stato di Freya. Certo che i Densiriani hanno giocato uno scherzo di cattivo gusto alla Dea, costruendo il Tempio in onore del fratello, sebbene avessero fatto arrabbiare lei, non crede professore? Beh... partiamo dal presupposto che io non ce li vedo i Densiriani a costruire un qualcosa solo per farsi perdonare, io li immagino come persone fin troppo orgogliose. Quindi potrebbero benissimo aver utilizzato schiavi Londinesi e, siccome credevano Freyr fosse più importante, anche per il solo fatto che avesse una spada così figa, decisero di commissionare il tempio in suo onore, costruendolo con pietra anche non troppo economica, legno, fiori e mille incisioni colorate andarono ad intarsiarne la superficie. Davvero splendido. Speravano quindi di avere la benevolenza del Dio, ritenendo che comunque potesse prendere il popolo sotto la sua ala protettrice, anche a costo di sfidare Freya stessa.


    ERIK FOSTER 20: E (12EXP)
    Ti sono grato di aver accompagnato Ayla in quel luogo, Erik, così come sono grato di questo tuo racconto, sia nella parte introspettiva, sia nella parte in cui cerchi le ragioni della curiosa scelta su cui si arrovellano tutti gli studiosi del mondo.
    Sei stato anche molto saggio nell'ascoltare i racconti di Ann: è una donna molto saggia e leggo che ti ha correttamente indirizzato, non a caso sei uno dei pochi che si è ricordato come nella mitologia norrena Freyr e Freya siano Æsir e non Vanir, e ciò dia un'importanza ben diversa alle due divinità, che nel loro genere sono di alto spicco.
    Un'ultima cosa: sei stato scelto dalla runa Vinir e possiedi una runa nominale. Non sei certamente un dio, ma non hai nessuna ragione di sentirti impotente in un terreno sacro a Freyr!


    A Densire è stato eretto un tempio dedicato al dio Freyr e rappresenta uno dei pochi luoghi di culto della popolazione locale. Dalle leggende del popolo e dai racconti di Ann, una druida spesso presente nella Foresta Eterea, sappiamo come le origini del tempio sono molto antiche, quasi coincidenti con la fondazione del villaggio.
    La struttura del tempio è imponente, sviluppata più un altezza che in lunghezza o larghezza, caratterizzata da materiali tanto semplici quanto fragili: mattoni crudi, fango legno e paglia. Molte furono le opere di ristrutturazione che il popolo dovette eseguire per mantenere la costruzione in piedi, ma, volta dopo volta, i denrisiani affinarono la loro arte nell'architettura. La luce penetra nel tempio a pianta quadrata unicamente dal grande portone principale qualora sia aperto o dalle numerose e strette finestre che compaiono solo dopo i quattro mesi d'altezza. Forse l'idea iniziale era quella di far intendere che la luce, sinonimo di salvezza, arrivasse dall'alto, quindi dagli dei.
    Ciò ci porta al motivo per cui il tempio fu costruito: placare l'ira della dea Freya che, irata a causa dell'avidità e del poco rispetto per la natura dell'uomo, si era manifestata sotto la forma di terremoti. Secondo i denrisiani per porre fine al disastro naturale era necessario placare la sua collera con un dono: un tempio per il fratello Freyr.
    A destra del portone di ingresso, all'altezza di un metro ci sono delle pitture che mostrano le scene della leggenda, le quali come un racconto salgono pian piano, formando un percorso simile a quello di una scala a chiocciola che termina con una cupola estremamente profonda che raffigura l'immagine della dea bagnata dalla pioggia che proviene dal dio circondato da un'aura splendente. Il dio era posto sopra la dea e ciò non fu un caso. Probabilmente questa immagine si riferisce al motivo principale per cui il santuario è stato dedicato a Freyr e non a Freya, anche se a dir il vero ce n'è più di uno. Tutti credono che sia per dar pari importanza a entrambe le divinità fato che Freya possiede già un luogo di culto sull'isola, ma ciò che forse i prodi denrisiani ignorano è il significato più metaforico delle immagini: Freyr è il più nobile fra gli Æsir, governa la pioggia e lo splendere del sole. Con quella pittura hanno voluto raccontare come la dea fosse in qualche modo colpita, influenzata, dalla nobiltà d'animo del fratello che la indusse a perdonare gli umani.
    Quando mi sono recato al tempio in compagnia di Ayla mi sono dapprima sentito impotente e piccolo di fronte a una costruzione tanto grande e ricca di significato. Poi, come racconta Ann, ho sentito una strana sensazione come se avessi la consapevolezza dell'importanza di tale costruzione, come se fossi stato uno degli uomini a far infuriare la dea. Dentro al tempio mi sentivo come se in qualche modo mi mancasse l'aria. Non avendo un perimetro molto esteso mi veniva spesso l'impulso di guardare in alto e facendolo gli occhi si incrociavano sempre con quelli del dio, recandomi sollievo e pace.


    ADAMAS VESPER 20: E (12EXP)
    Il tuo amore per la mitologia emerge forte in questo compito, sintetico e completo.
    Ho apprezzato molto la digressione sull'architettura sacra norrena, così come il tuo riflettere su come Freyr non sia solo il fratello di Freya, bensì un dio a sua volta, che potesse rimediare agli errori - alla tracotanza - umana.
    Davvero un ottimo compito, anche se immagino che ci sia anche lo zampino di Ann, ma essere buoni ascoltatori non è a sua volta un pregio di un bravo studente?

    Incastonato nella florida vegetazione della Foresta Eterea sorge il tempio di Freyr, dio della fertilità e della luce: come nella tradizione norrena, che considera sacro il luogo in sé, piuttosto che la costruzione, il tempio si armonizza con la natura circostante. Nel mezzo di una radura piuttosto ampia e verdeggiante, si erge l’altare principale, ricavato da un solido blocco di pietra; forse a causa della magia benefica del luogo, anche sulla roccia più dura crescono rampicanti e fiori. È possibile supporre che, sempre seguendo la tradizione religiosa norrena, nei tempi antichi sopra all’altare fosse collocata due statuette, rappresentanti Freyr e Freya. Quasi a dimostrazione della presenza di Freyr, a mezzogiorno il sole inonda l’ara, donando all’intera area un aspetto, se possibile, ancor più fiabesco. Tutt’intorno all’altare si ergono cinque colonne di pietre impilate e levigate, talune coperte di muschio. L’intero luogo ispira armonia con la Natura e tranquillità, probabilmente anche per merito del “Dito di Freya”, uno degli alberi più antichi e rigogliosi dell’isola, che funge da catalizzatore naturale.

    Come riferito da Ann, l’oltraggio degli antichi Denrisiani nei confronti dell’ecosistema incontaminato dell’isola aveva profondamente offeso Freya. È interessante notare come, in ogni tempo, gli esseri umani cerchino di sopraffare e piegare al loro volere la Natura, determinando inevitabilmente la loro disfatta. In questo caso, il boom di crescita del villaggio aveva determinato la deforestazione incontrollata dei boschi che li circondavano; nel momento in cui il Dito di Freya fu minacciato dall’ulteriore espansione del villaggio, la divinità punì la tracotanza del popolo con un terremoto immane, che distrusse le nuove costruzioni. A seguito dell’avvertimento della dea, i Denrisiani si resero conto di essersi spinti troppo oltre; occorreva ripristinare e conservare una natura più fiorente, per convivere insieme a lei e non sfruttarla senza remore. Probabilmente per tale ragione fu deciso di costruire il tempio dedicato a Freyr: essendo infatti quest’ultimo il dio della fertilità e dell’abbondanza, nonché fratello di Freya, con la sua presenza poteva sanare ciò che i Denrisiani avevano distrutto. Si può ipotizzare che numerosi sacrifici, talvolta anche umani (probabilmente prigionieri conquistati in guerra o durante le razzie dei pirati), venissero praticati sull’altare in onore della coppia di dei. Probabilmente i rituali propiziatori, nonché la nuova consapevolezza del popolo autoctono riguardo al rispetto della natura, hanno aiutato l’isola a prosperare e tornare alla sua antica gloria. Non stupisce che i Denrisiani attualmente tengano in grande considerazione l’isola nella quale vivono e desiderino che anche i visitatori mostrino rispetto.


    VALENTINA VESTRIT 18: E (11EXP)
    Ottima digressione semeiologica, mentre la parte relativa all'escursione e al tempio stesso l'ho trovata un po' stringata, abbozzata.
    Interessante il tuo punto di vista, con il fiero popolo norreno denrisiano intento in una silenziosa guerra politico-sacrale e trovo molto romantica (o per lo meno antropocentrica) la tua sensazione che lo scontro sia finito in un pareggio.

    Le leggende narrano di come il santuario di Freyr sia stato eretto come dono, da parte dei denrisiani, nei confronti di Freya. La tragotanza di un lontano capo villaggio lo spinse a bramare il territorio che avvolgeva il dito di Freya. In seguito a questa manifestazione di ambizione e sete di potere un terremoto scolvolse gli animi dei denrisiani spingendoli alla ritirata. L'ultimo degli insediamenti venne raso al suolo e, al suo posto, venne eretto un tempio in onore di Freyr.
    Prima di mettere piede all'interno del santuario ho supposto che il motivo che aveva spinto i denrisiani a rendere omaggio a Freyr, ma non a Freya, fosse da ricollegare allo spirito belligerante di questo popolo. Nei monumenti letterari del settentrione Freyr governa il sole, la pioggia e la crescenza delle piante mentre Freya domina sulla pioggia, sulla fecondità e sull'amore.
    Nessuno degli elementi nel dominio di Freyr è strettamente legato alla 'pace'. Allo stesso modo, l'Edda di Snorri evidenzia come Freya ami i canti d'amore e inciti gli innamorati ad invocarla. Considerando questi due elementi, l'unico motivo che avrebbe giustificato i denrisiani ad ereggere un tempio a lei ma non al suo fratello sarebbe stato il desiderio di evitare di premiare una dea che aveva ucciso i loro 'fratelli'.
    Se Freya apprezza l'essere invocata allora dietro ai suoi comportamenti deve esserci, seppur in esigue quantità, la sete di adulazione tipica di diverse divinità. Per evitare che da questo desiderio potessero derivare altri cataclismi provocati dalla dea allora i denrisiani avrebbero chinato il capo. Ma a metà. E nel farlo avrebbero dedicato il tempio ad un terzo e non a Freya per disencitare ulteriori cataclismi che, a loro volta, avrebbero portato alla costruzione di altri santuari.
    Tuttavia, dopo aver raggiunto il tempio, la mia tesi è cambiata. Vedere come le colonne di pietra erette dagli uomini fossero state scavate da rampicanti e radici mi ha spinto a riconsiderare come l'uomo debba saper convivere con il divino e, per metonimia, con la natura.
    Ciò che accomuna chiunque entri in quel territorio è la sensazione di pace. Perdendosi fra le fronde immobili - perché anche il vento china il capo all'interno di quel frammento di mondo bucolico - , sarà possibile notare come il proprio animo raggiunga uno stato d'estati e calma.
    Proprio la 'pace interiore' che ho avuto modo di raggiungere mi ha spinto a comprendere come, da quella 'lotta' fra i denrisiani e Freya nessuno avesse vinto. Le due fazioni erano finite in un pareggio. Agli uomini spettò il controllo delle coste e, proprio qui, sorse Denrise. Alla dea, invece, spettò il dominio della foresta.
    Poiché nessuna delle due fazioni aveva vinto, o perso, il santuario fu eretto ad un terzo caro ad entrambe le parte. È proprio per questo che chiunque entri in questa foresta finisce per rilassarsi. Timori o rimorsi, guerra e azione, qualunque sia il demone da cui stai fuggendo non avrà modo di mettere piede all'interno di questa area santificata alla pace.
    Perché, a conti fatti, è proprio alla pace che è stato dedicato il tempio e la calma che avvolge anche il più burbero dei denrisiani è la più vistosa delle prove.


    JESSE LIGHTHOUSE 18: E (11EXP)

    Nel cuore della Foresta Eterea, non molto distante dall'albero pià alto della zona, e forse dell'isola, sroge un piccolo tempio costruito in roccia dedicato al dio Freyr.
    Come narrano le leggende, il tempio è stato eretto in onore del dio per onorare anche sua sorella, la dea Freya, la quale si era adirata con il popolo di Denrise per aver deturpato la foresta che a lei avevano precedentemente dedicato (l'alber che ho poco sopra citato, infatti, è detto "Dito di Freya").
    Mi sono recato come richiesto dal compito al tempio, con una mia compagna di classe, e quando sono giunto ho capito perché ci era richiesto di andarci di persona: le foto non potevano bastare a descrivere il luogo.
    La roccia è stata scavata per ricavare il tempio e tutto ciò che è stato impiegato per la sua costruzione è naturale e alla natura è progressivamente tornato nel tempo (ci sono infatti rampicanti e muschi sparsi). Il tempo è estremamente semplice, un po' diroccato anche, nelle parti in legno, spesso assenti, ma trasmette comunque una profonda sacralità, un rispetto, un amore che non mi aspettavo.
    Recandosi in quel posto non è difficile sentire su di sé lo sguardo gentile del dio e della dea, così come comprendere come tutto sia parte di un'unico grande cosmo e siamo tutti parte della Natura, che ci piaccia o meno. Forse era suggestione, forse era istinto, forse era proprio il potere degli dei, ma ho sentito in me risuonare il potere delle rune: ho sentito Sowilu, la mia Runa Nominale, richiamarmi all'estate e al sole, ovvero due degli attributi principali del dio Freyr, così come della runa per come l'ho scelta io (Soldato d'Estate); dall'altro però ho sentito vibrare anche la mia runa parabatai, anche se il suo significato non mi è stato subito chiaro.
    Riflettendo con la mia compagna, abbiamo discusso se i denrisiani, spaventati e forse arrabbiati, avessero scelto di onorare il dio per non abbassarsi troppo ai piedi di Freya, per non insegnarle che "sclerando" poteva ottenere qualsiasi cosa, eppure io non riuscivo a vedere in un luogo così puro, così bello, qualcosa di così macchiavellico.
    Mi sono dunque ricordato come nei culti antichi Freyr e Freya fossero una divinità unica (un dio primordiale dell'amore) e ricordandomi dell'antichità del tempio mi sono chiesto se lo scopo non fosse dedicare lo stesso ad una visione stessa dell'amore, qualcosa che i greci antichi (e moderni, come ho appreso nel mio periodo in Grecia) avrebbero forse definito agape: la pietà, la compassione, un amore delicato e disiniteressato profondamente diverso da quello esplosivo e focoso che caratterizza l'amore di Freya, che i Greci definirebbero eros.
    Lo scopo quindi dei Denrisiani era forse quello di portare un messaggio di pace, di rispetto verso sentimenti nobili e profondi forse dimenticati anche da loro, prima ancora che dalla dea, ma ritornando a quella strana sensazione che mi trasmetteva la mia runa parabatai mi sono chiesto se forse il messaggio di pace andasse oltre al simbolico: per placare l'ira di qualcuno, un ottimo modo è onorare chi lui ama.
    Se io sono arrabbiato con qualcuno e magari faccio anche sfoggio dei miei poteri (magici, le mie arti marziali, ma mia spilla da prefetto), quando vedo questa persona avere paura e chiedermi scusa non mi sento soddisfatto, non mi sento rispettato, vedo solo che l'ho spaventato abbastanza da "abbassare la cresta" e non provo soddisfazione, a meno che non pensi di aver fatto giustizia o il mio dovere; ma non ho cambiato la mia idea su quella persona, neanche di una virgola. La situazione però cambia se questa persona non solo mi chiede scusa, ma fa un dono ad una persona per me importante, come il mio parabatai: se qualcuno tratta bene Erik, sono disposto a passare sopra a molti smacchi alla mia persona, per il suo bene e la sua felicità, e se Freyr e Freya sono fratelli e si vogliono bene la metà di quanto io ne voglio a lui (e non vedo perchè non dovrebbe essere così) forse questo ragionamento poteva spingere anche la dea a perdonare i denrisiani e lasciare che quella Foresta, prima sua, poi devastata e poi ripristinata, fosse condivisa con la persona che più amava al mondo, nel modo in cui lui più amava.


    Riassunto punti
    Ametrin:20+20+13+17+18=88
    Black Opal: 18+18+19+18=73
    Dioptase: 20+16+15=51
     
    .
1 replies since 5/4/2020, 22:54   185 views
  Share  
.
UP