Victoria E. Burke | Preside
Aveva affrontato moltissime cose, ma quell’anno stava davvero degenerando. Il consiglio per Blake Barnes si era concluso da poco e per fortuna nei migliori dei modi, il ragazzo aveva chiesto scusa, e il professor Samuel Black aveva proposto una soluzione che non era per niente male. C’erano un sacco di cose da fare, cose che riguardavano per lo più scartoffie, avvisi, riforme, nuovi regolamenti – visto e considerato quanto successo la notte di Halloween, erano sicuramente da rivedere delle regole – nuove misure di sicurezza, rinnovare un po' quello che era diventata un’istituzione non troppo al passo con i tempi. Anche in questa occasione il professor Samuel Black si era preso delle responsabilità, anche solo per “dare una mano”! Victoria Burke era una donna integerrima, che detestava stare sotto i riflettori ed essere sempre al centro dell’attenzione per qualsiasi cosa facesse, era orgogliosa e testarda, ma in tutto quello che faceva ci metteva passione ed impegno. Aveva scelto i singoli membri del corpo docente personalmente, dandogli la possibilità di dimostrare di che pasta erano fatti, e non si era mai sbagliata, per nessuno di loro. Quello che voleva trasmettere ai suoi alunni non era solamente una conoscenza strettamente legata a dei libri, ma anche e soprattutto, esperienze di vita. Voleva che quei ragazzi, una volta usciti dall’accademia fossero pronti alla vita. La vita che non sempre andava come ci si aspettava.
Il disastro avuto con Naga era stato gestito bene sia dai docenti che dagli alunni, anche se qualcuno aveva qualche trauma in più rispetto agli altri, oggi, 1° marzo, tutti quanti avevano ripreso la propria strada nel migliore dei modi ed era l’ora di cominciava a fare dei cambiamenti, cambiamenti che avrebbero aiutato lei, in primis, ad essere più presente nelle vite dei suoi alunni. In che modo? Ovviamente scaricando tutte le scartoffie e facendosi dare una mano da un docente che era spiccato, rispetto agli altri, per le sue doti di organizzazione e risolutezza. Aveva deciso che bisognava collaborare di più ed affidarsi di più a quelli che erano i suoi collaboratori, per questo, quel giorno aveva chiamato tutti quanti in sala grande per fare due grandi annunci. Attese che i ragazzi fossero tutti quanti seduti e che i docenti fossero tutti ai propri posti, una volta che fu tutto pronto, si schiarì la voce in maniera tale da far tacere tutti quanti e cercare di attirare l’attenzione. Si alzò in piedi e sorrise – non troppo a dire il vero – al miglior corpo docenti che Hidenstone avesse mai avuto e poi si dedicò ai propri studenti. “Buonasera a tutti!Vi starete chiedendo come mai vi ho deliziato della mia presenza questa sera!?” domanda/affermazione ironica. Non era da lei convocare tutta la scuola per qualcosa, in genere appariva solamente in eventi belli grandi come ad esempio era stato il ballo, oppure in qualche riunione importante, ma in quel caso i docenti erano gli unici presenti. “Oggi, è una serata speciale in quanto è giunto il momento di dare un riconoscimento ufficiale ad un professore che si è distinto per il suo fare gentile, sempre attento alle esigenze di Hidenstone e dei suoi studenti. Un insegnante che ha dedicato molto del suo tempo libero ad aiutare me che oramai ero sommersa da scartoffie, tra studenti poco disciplinati, richiami di alcuni genitori e soprattutto per i vostri futuri tirocini.” In genere non era una che si metteva a dire certe cose in pubblico, ne tanto meno si metteva a fare sviolinate a nessuno, ma quella sera voleva fare un eccezione. Un sorriso si allargò sul suo viso. “Ho deciso di promuovere il professor Black a vicepreside, così che il suo lavoro possa avere un adeguato riconoscimento e che, soprattutto, possiate avere un punto di riferimento in più che vi possa guidare nel vostro percorso di studio!” Si voltò verso il docente e cominciò a battere le man, infondo era sicuramente una carica molto importante ed era anche un riconoscimento davvero sincero per l’impegno prestato. Ma le sorprese non erano finite li. Avrebbe aspettato – qualora Samuel lo ritenesse opportuno – che il docente si prendesse il suo meritatissimo riconoscimento e gli applausi dei suoi studenti, prima di attirare di nuovo l’attenzione verso di sé e fare un gesto con le mani come per azzittire un po' tutti. “Inoltre, come avrete notato, la professoressa MecEwen non è presente in accademia oramai da un po'. Beh, ha ricevuto un’importante offerta di lavoro dal ministero francese, ed ahimè, ha deciso di accettare! Quindi al momento i Dioptase, nonostante il lavoro brillante di entrambi i prefetti, hanno dovuto fare a meno della loro responsabile di casata!” fece una piccola pausa e poi si voltò a sorridere alla donna bionda ed attraente, quale era Eva Ivanova, “Ma non sono mai stati soli, la professoressa Ivanova si è sempre fatta carico di ogni tipo di difficoltà dei suoi studenti ed in questo periodo particolare ha lavorato sodo per far si che nessun dioptase potesse essere svantaggiato dal non avere una figura di riferimento così importante…Ed è per questo che la vorrei ringraziare, non solo per il lavoro svolto in maniera eccelsa, ma anche per quello che svolgerà da oggi in poi come Responsabile, a tutti gli effetti, della casata dei Dioptase!” Sorrise di nuovo alla donna. Sperava che non l’avrebbe presa come un “ripiego” della docente che se ne era appena andata, ma più come un’opportunità, perché era di quello che si trattava. La Ivanova aveva un potenziale importante e si era contraddistinta per il suo fare materno verso ogni studente in quell’accademia ed era quello che serviva a quella casata. I Dioptase avevano bisogno di una guida forte, di una donna con polso ma sempre pronta a rivolgere un sorriso gentile a tutti. Ed era per quello che era stata premiata. Battè le mani anche alla bionda ed, anche in questo caso, le lasciò – qualora lo avesse ritenuto opportuno – dello spazio per dire qualsiasi cosa che le venisse in mente.
Una volta che anche la Ivanova concluse Victoria diede il via al banchetto speciale in onore dei due docenti.
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.RevelioGDR
