Villaggio di Denrise

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    Gli Snasi
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    Villaggio

    Denrise è situato nella porzione est dell'isola e il cuore del suo villaggio è costituito dalle abitazioni e botteghe dei Denrisiani, organizzate in un dedalo di costruzioni noto come Vicoli.
    I Vicoli si estendono da est ad ovest, collegando la Piazza Nuova alla Piazza del Mercato. Hanno una struttura semicircolare che abbraccia il porto e sono delimitati da una potente staccionata che costituisce l'impenetrabile barriera del villaggio, sorretta costantemente dai Druidi, nonostante non vi siano reali minacce umane sull'isola.
    Gli edifici, di due o tre piani, sono in grigia pietra runica tendenzialmente poco differenziati tra di essi, pur essendo costituiti in maniera irregolare, rendendo le strade tortuose e spesso incerte. Le case più ricche sono riconoscibili per una colorazione più chiara e per le rune splendenti incise qui e là a dar forza all'edificio stesso, opera certamente di potenti maghi.
    Le stradine sono costituite da lastricati di pietra, in genere ciottolati irregolari sui quali non è proprio difficile inciampare. Fa eccezione la Via Maestra, ovvero la strada che collega la Piazza del Mercato (e quindi il Porto) alla Piazza Nuova (e quindi all'ingresso del villaggio): si tratta di una ampia strada dritta, costituita da una pavimentazione chiara e regolare, facilmente percorribile anche dai carri, delimitata da abitazioni regolarmente costruite di tre piani, bianche, ove al piano terra si trovano alcune delle botteghe più interessanti della città per far compravendita.
    I Vicoli della città sono ricchi di botteghe, negozietti e altri luoghi davvero interessanti, tuttavia le indicazioni sono praticamente nulle, questo perché il Denrisiano è convinto che se non si è in grado di trovar qualcosa non si è degno di andarvici (sono marinai in fondo). Le strade principali, più ampie, sono sicure e ormai abbastanza frequentate anche da inglesi, ma via via che ci si addentra nel dedalo la situazione cambia, gli sguardi si fanno meno amichevoli, gli odori più intensi e il rischio più concreto.
    Esiste una sorta di polizia locale, formata dalla guardia del Capovillaggio, tuttavia essi non presidiano le strade, ben sapendo come il tasso di criminalità sia davvero basso (i denrisiani i loro casini li combinano nel resto del mondo, ove sono impuniti), ma la cosa cambia pericolosamente per uno straniero, che potrebbe divenire preda di un locale per il semplice fatto di aver sbagliato vicolo. E' sconsigliato, dunque, aggirarsi per i vicoli senza una meta e da soli, ma molti non sanno resistere al fascino di queste stradine piene di segreti e talora qualcuno ci finisce anche derubato o picchiato nell'indifferenza generale.


    Luoghi Peculiari

    Il tempio dei druidi
    I druidi possono abitare nelle proprie case a Denrise, tuttavia sanno come per loro vi sia sempre un posto al tempio.
    Esso sorge nella parte nord del villaggio, attaccato alla staccionata difensiva.
    Si tratta di un largo edificio in legno con tetto in paglia, completamente iscritto di rune antiche e potenti che rendono quel luogo magico, potente ed indistruttibile.
    L'ingresso è delimitato da una porta rossa oltre la quale si trova la Sala delle Cerimonie, ovvero una sterminata stanza di almeno cento metri quadri con al centro un falò sempre acceso e un costante odore di incenso. Nella Sala delle Cerimonie i Druidi accolgono i cittadini e le loro richieste ed eseguono i riti pubblici, tuttavia in fondo alla stanza si trovano due porte che conducono ad una serie di corridoi e sale secondarie, alcune delle quali sono usate per riti più segreti e antichi, incluse le magie che sorreggono la staccionata, nonché gli appartamenti dei sacerdoti.
    Il Palazzo è stato via via allargato in maniera irregolare, creando un dedalo di corridoi e percorsi, nonché giardini interni, tuttavia è convinzione diffusa che vi sia altro a rendere impenetrabile il palazzo, ovvero una potente magia astronomica che deforma lo spazio. Avventurarsi nel tempio senza la guida di un druido, di fatto, può significare non essere più in grado di uscirne.

    Le ville
    Viste da un inglese, le ville non sono nulla di che.
    Si tratta di un complesso di abitazioni non perfettamente separato dal resto del villaggio che sorge nella parte sud dello stesso.
    Sono abitazioni singole rigorosamente di due piani e nettamente più pulite, ordinate e ben tenute delle altre case.
    In queste abitano le famiglie più prestigiose di Denrise, i cui stemmi e simboli sono apposti all'ingresso, sulla porta o come statue attorno ad essa.
    Gli edifici sono organizzati senza una pianta regolare e in genere possiedono uno spazio comune un cortile, un giardino o una vasca per creature acquatiche.
    In questa zona, nettamente più pulita, si trovano spesso anche delle guardie private, che si aggirano per assicurarsi che nessuno tenti di derubarli: si sta comunque parlando di Predoni e Fabbri di grande fama, persone che potrebbero non trovarsi nelle loro abitazioni anche per giorni interi, lasciando lo sfarzo interno alle case del tutto incustodito.
    Costruirsi una villa è il sogno di un po' tutti: a volte il Capovillaggio concede ai meritevoli un pezzo di terreno per costruirne una e contestualmente dà ordine ai Druidi di allargare la staccionata. Come risultato, la porzione sud del villaggio non ha una forma semicircolare, ma presenta un rigonfiamento determinato, nei secoli, dalle costruzioni che si sono via via succedute.


    La Storia

    Denrise in origine era una colonia vichinga magica, che si strutturò con una serie di accampamenti intorno all'insenatura scelta per costruire il porto.
    Progressivamente la sua posizione strategica e l'accesso all'Oceano Atlantico spinsero una popolazione a divenire sempre più stanziale, fino appunto ad identificarsi con anche un nome e sviluppare una propria cultura.
    I denrisiani non sono mai stato un popolo incline all'ordine, così man mano espansero le abitazioni, costruendo un dedalo di case in legno e andando poi a definire una zona per i ricchi, già in pietra, e una zona per i riti sacri.
    Si curarono del porto e di ogni altra parte, ma non diedero mai troppo peso alle abitazioni, marce, basse e tendenzialmente lugubri: il mare era la loro casa, le dimore erano solo per dormire.
    L'espansione proseguì incontrollata per secoli fino al 1300, quando, durante una pestilenza, dei moti interni portarono ad un vasto incendio che rischiò di radere al suolo il Villaggio e sterminare molti dei presenti. Il Capovillaggio a quel punto prese la drastica decisione di convertire tutte le case in pietra: furono sequestrate tutte le drakkar e fu dato ordine ad ogni cittadino di ricostruire la propria casa in pietra grezza runica, affidandosi, se necessario e ne avevano le risorse, ai druidi. Soltanto chi avesse dimostrato di aver terminato la propria abitazione avrebbe a quel punto potuto riprendere il mare.
    Fu una corsa per tutti, del resto il mare era il perno dell'economia locale e quindi tutto fu fatto con una certa cura, ma soprattutto con fretta: non vi fu modo per strutturare un'architettura ordinata, sicché ognuno ricostruì le proprie dimore esattamente dove erano precedentemente state, determinando la peculiare geografia dei Vicoli, così irregolari e mal organizzati.


    Curiosità & Dicerie

    Non è difficile camminare per strada per i vicoli e sentire delle signore fischiare da una finestra al primo piano: si tratta di gentili signorine che lavorano in proprio e ricevono in casa;

    Spesso è stato chiesto ai negozi più prestigiosi di spostarsi nella zona del mercato o nella piazza nuova, ma nessuno ha mai accettato: le botteghe sorgono disorganizzate nei vicoli da secoli se non millenni e nessuno intende spostarle.


    RevelioGDR


    Edited by Lo Snaso Depravato - 29/9/2020, 11:56
     
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0 replies since 30/3/2020, 13:49   121 views
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