Guferia

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    Guferia

    La guferia si trova in cima alla torre omonima, nella porzione est del castello.
    La torre non è la più alta del maniero, tuttavia ha un tetto appuntito che la rende riconoscibile anche a grandi distanze, in maniera tale da non poter essere confusa dai pennuti messaggeri.
    Sotto al tetto si estende una stanza molto ampia, che occupa l'intero piano della torre, caratterizzato da ampi archi di stampo gotico che si stagliano verso il cielo, senza finestre o porte, per permettere notte e giorno l'accesso ai volatili (del resto, i gufi sono notoriamente animali notturni).
    Nella stanza si trovano diversi trespoli e mangiatoie perché i volatili possano rinfocillarsi appena arrivati, tuttavia non sostano definitivamente in questo spazi, che finge solo da punto di partenza e arrivo.
    Le gabbie si trovano più internamente, in uno spazio più protetto e caldo, sia per loro sia per i loro padroni.
    La sala è accessibile grazie ad una scala a chiocciola, che conduce a tutti i piani.
    La porta è semplice, in legno, mai chiusa a chiave, e una volta aperta accoglie in un ampio spazio circolare nei quali sono percepibili, dispersi nell'aria fresca, gli odori tipici della stanza, dominati dalla segatura, l'odore di animale e di mangime.
    Il pavimento è in semplice pietra scura ed è bene osservarlo con cura, per evitare di pestare sorprese di varie tipologie, o, peggio, un povero animale appollaiato a terra.
    Quando la porta si apre, gli uccelli presenti tendono a rivolgersi tutti verso di essa, pigramente speranzosi che sia il loro padrone ad accoglierli. In genere, se portano pacchi, questi vengono depositati su un tavolo di legno, anche se più soventemente questi vengono consegnati in sala grande; del resto se i pacchi permangono troppo tempo in guferia, è probabile che per aprirli ci voglia poi la muta da sub, o almeno un potente Gratta e Netta!


    Luoghi speciali

    La falconeria
    Subito sotto al punto di arrivo dei volatili, al piano inferiore, sorge la stanza dedicata ai rapaci. Falchi, aquile e altri rapaci di grosse dimensioni patiscono la vita in gabbia, ragion per cui è stata loro dedicata un'intera stanza con finestre rinforzate (più di un esemplare ha cercato di sfondarle!) e segatura a terra.
    In tutta la stanza, anche appesi al soffitto, sorgono dei trespoli per gli animali e qui e là sono sparpagliate delle magiatoie con mangime e acqua.
    La falconeria è una zona molto pericolosa, chiusa da una porta di acciaio la cui chiave è posseduta unicamente dai possessori di un falco o di un altro rapace che vi risiede, cosicché vi possa accedere quando meglio crede.
    A proprio rischio e pericolo, del resto nella stanza risiede anche il mastodontico corvo della preside, con cattivissimi occhi rossi, scambiato da molti per un drago (solo leggermente più aggressivo).

    La voliera
    I grossi rapaci sono animali abituati a volare a grandi altezze e notoriamente fieri, ragion per cui sono stati posti superiormente ai gufi e alle civette.
    Questi volatili sono tutti insieme in una grande voliera posta nella stanza al piano inferiore rispetto i falchi, con sbarre d'oro e mangime in abbondanza.
    La stanza è meno protetta di quella posta superiormente, data la maggior docilità dei volatili.
    L'odore acre degli animali qui è più forte, visto che l'unica finestra presente, ad arco, è in genere chiusa, per quanto venga la notte tenuta aperta per permettere agli uccelli di andarsi a nutrire.
    Nella stanza sono presenti anche diverse gabbie, nel caso un ragazzo voglia prendere il proprio famiglio e portarlo altrove al sicuro, senza correre il rischio di perderlo.

    La stanza delle gabbie
    Posta ancora inferiormente sorge una terza stanza caratterizzata da una serie di gabbie e teche per uccellini. Ogni Gabbia rettangolare riporta sopra esplicato la tipologia di clima contenuta nella stessa.
    I vari climi servono per adattarsi alle varie specie, in maniera tale che non soffrano e si sentano come a casa, pur essendo in gabbia.
    Non è obbligatorio per i ragazzi deporre qui i loro uccellini, tuttavia, qualora volessero, possono farlo. Oltre a ciò possono recarsi alla stanza delle gabbie anche solo per ammirare gli uccellini contenuti.
    La stanza non emette alcuna tipologia di odore molesto e il piacevole cinguettio degli uccellini rende molto piacevole - e romantico - quello specifico spazio, ma guai a fare rumori forti! Gli uccellini si potrebbero spaventare a morte, anche in senso letterale!


    La Storia

    Nel 2011, quando Victoria stava progettando la scuola, le tecnologie babbane si stavano già diffondendo nel mondo magico, tuttavia era impensabile costruire una scuola senza un posto specifico per i volatili, anche solo per tradizione.
    La scelta fu in effetti per lei abbastanza scontata, quasi non vi pensò su, del resto lei stessa possedeva un enorme corvo e non riusciva ad immaginare un istituto senza un posto per il suo adorato famiglio, possibilmente ove non potesse sbranarsi degli studenti perché aveva ancora fame.
    Partendo da zero, la donna pensò le varie sale così come vennero create, ma si soffermò non poco sulla disposizione, questo per quanto detto all'inizio: le nuove tecnologie. Denrise sorgeva in mezzo al mare ed era notoriamente isolata, e ciò faceva temere la donna che potesse tagliare fuori la sua accademia dai mezzi di comunicazione, impedendo lo studio moderno che lei voleva imporre a questa scuola. E mettendo a disagio i ragazzi con origini babbane, poiché tagliati fuori dai loro cari, senza parlare del fatto che, diffondendosi, le tecnologie comunicative sarebbero certamente esplose tra i giovani, creando proteste e disagi comunque.
    La torre fu quindi creata con un tetto a punta, catalizzatore, con sotto uno spazio aperto per i volatili in arrivo, ma anche per gli studenti: fortunatamente i cellulari prendono bene in tutta la scuola, ma tutti sanno come la guferia sia il punto con miglior campo in assoluto tutt'ora, rappresentando di fatto l'ultima spiaggia per tutti i dipendenti da magifonino durante le forti tempeste.
    Certo, bisogna schivare gli occelli in arrivo e star attenti ai loro regalini, ma ehi, sempre meglio che vivere senza Instagram, no?


    Curiosità & Dicerie

    Una volta al giorno un elfo molto poco fortunato si reca nella torre per fornire ai volatili da mangiare. Si dice che a volte lui stesso diventi la cena...

    Il corvo della preside pesa almeno dieci chili, ha un'apertura alare di almeno un metro e mezzo e il manto più nero della notte. Ha occhi rossi come due ardenti rubini e il becco affilato come una lancia di Denrise e artigli anche più crudeli. Nessuno, in compenso sa il suo nome: secondo alcuni, si chiama Pietà, ovvero quello che tutti urlano quando lui si inalbera e inizia a puntare qualcuno.

    Quando fa molto brutto e molti ragazzi vanno alla guferia per usare i social, è facile che verso le 23 di sera il corvo della preside esca da solo dalla falconeria e si metta a scacciare tutti: pare ami dormire in silenzio. O forse è solo ben prezzolato da Victoria...

    Gira da anni la leggenda che durante il primo anno una tal Catherine si gettò dalla guferia per essere stata mollata, a settembre, via gufo dal suo fidanzato. In vero è solo una favola: urlò, strepitò, spinse al suicidio alcuni canarini, ma ora sta una favola. E' medimaga al San Mungo, pare abbia pure tre figli!


    RevelioGDR


    Edited by Lo Snaso Depravato - 11/6/2020, 14:37
     
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0 replies since 9/3/2020, 23:13   105 views
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