Sala delle Necessità

↝ Sala delle Necessità ↜

Tutti sanno come al quarto piano, nell'ala est, sorga una stanza particolare, in grado di realizzare qualsiasi desiderio, o di far apparire qualsiasi cosa, quantomeno.
La sala delle necessità si trova oltre un alto portone in oro e argento, pesante, che può essere aperto solo impiegando con grande impegno l'Incantesimo di Apertura. Il portone reagisce sia alla magia del mago e sia alla sua volontà di entrare: qualora uno solo di questi due elementi fosse carente, esso rimarrà inesorabilmente chiuso.
La Sala non ha finestre, appare buia e polverosa, con un camino che pare non acceso da secoli e fredde pareti in pietra, così come il pavimento.
Non vi sono arredi, quadri o tappeti: la stanza è interamente spoglia, ma ciò non è mai interessato a nessuno, del resto l'unica cosa che importa è il grosso orologio a pendolo che si trova sul muro a destra.
Khairos (questo è il nome dell'orologio) vigila sulla sala e accoglie tutti con la sua voce bassa, ascoltandone i desideri e tentando poi di realizzarli al meglio di ciò che può fare quella Sala per loro, del resto lui è l'amministratore di tutte le magie trasfigurative del luogo, manipolandole e attivandole al bisogno.
Khairos svolge anche una funzione più consona alla sua forma: dettare il tempo. La sala, infatti, può modificare la propria forma liberamente e far comparire al suo interno quasi ogni cosa, tuttavia tutto ciò non solo non può essere portato fuori dalla sala, ma la magia, in ogni caso, terminerà dopo un'ora, e il mago non potrà fare altre richieste per almeno 24 ore.

↝ Particolarità ↜

↝ Khairos
Khairos è l'opportunità, l'occasione, ma ad Hidenstone è banalmente un orologio a pendolo animato.
Si tratta di un massiccio orologio in legno massello con pendolo in ottone, così come il lunotto dell'orologio, adornato da due lancette in argento, come i numeri.
L'orologio tiene perfettamente il tempo, ma è di fatto dormirente, svegliandosi solo quando qualcuno lo chiama per nome, al ché le lancette diventano baffi e compaiono improvvisamente nel lunotto due occhi e una bocca.
Con voce profonda, Khairos parla con chiunque gli sia davanti purché sia della scuola, ascolta le sue richieste e tratta con lui, poi, quando è soddisfatto, smette di far oscillare il proprio pendolo ed ordina alla stanza di modificarsi come necessario e far apparire ciò che occorre.
Conclusi i preparativi, Khairos ricorda con voce elegante che lui e i suoi eventuali ospiti avranno la sala dedicata per un'ora e un'ora soltanto, ma non di più, poiché la magia svanirà e non potrà essere evocata da nessuno di chi ne abbia usufruito nelle seguenti 24 ore.
Khairos non arreca altro disturbo ai suoi ospiti, a farlo ci pensa il cucù che ha sopra il lunotto, che ogni quarto d'ora esce e grida quanto tempo manca, strillandolo tre volte.
L'orologio parlante è rigoroso nella gestione del tempo: non concede bis e neanche proroghe. Generalmente non diventa aggressivo e al massimo si mette a dormire (e russare per far capire che sta dormendo)... ma se va male, trasfigura i presenti in tavolini. In genere la punizione durerebbe un'ora, ma alcune volte si scorda di sciogliere l'incantesimo... e lì è un problema.

↝ Il caminetto
Il caminetto addolcisce la stanza, ma come detto nessuno lo accende mai. O meglio, nessuno lo fa per scaldarsi, visto che vi sono sistemi più funzionali, ma qualcuno in effetti lo accende, per bruciarci dentro delle cose.
Il camino è incantato a sua volta con una magia trasfigurativa ed è specializzato in Evanescenza: qualsiasi cosa che tocchi le sue fiamme purpuree si dissolve in molecole elementali senza possibilità di invertire il processo.
Il camino non è esattamente la cosa più utilizzata della stanza, tuttavia, in casi particolari, può essere salvavita!

↝ La storia ↜

Molti sono convinti che la sala delle necessità nasca come copia di quella di Hogwarts, che Victoria volesse dimostrare di poter essere allo stesso livello trasfigurativo dell'antica scuola dopo essersene innamorata.
La cosa in ultima analisi è anche vera, ma non vi era ammirazione nel suo agire, ma semplice volontà di ribadire che Hidenstone era superiore all'altra scuola da ogni punto di vista, inclusa la trasfigurazione.
La donna iniziò a costruire la stanza senza un vero progetto in mente, sapeva solo il risultato che voleva ottenere, ma non esattamente come. La prima idea fu il caminetto, un'idea semplice ma che rendeva quella sala, altrimenti doppione, unica e dotata di una funzionalità mai concessa a quella hogwartsiana: fu il primo sorpasso, che consentiva a Victoria di tirare un sospiro di sollievo, ma ciò, in vero, non poteva bastarle.
L'idea le venne rivolgendo la sua attenzione alla sua madre patria, a Denrise, ricordandosi come la sua terra natia fosse specializzata nell'artigianato magico. Fu così che ebbe l'idea di creare Khairos e renderlo amministratore di tutta la magia trasfugurativa della stanza.
Lo scopo era chiarire come Hidenstone potesse fare quanto Hogwarts, se non meglio: Khairos infatti era dotato di libero arbitrio - e di parola - consentendo un più forte controllo da parte della presidenza sulle attività al suo interno svolte; oltrea ciò, inolve, l'orologio era anche un simbolo: erano le arti denrisiane ad averlo creato, e simbolicamente dunque Denrise aveva il controllo sulle idee di Hogwarts.

↝ Curiosità ↜

↝ Khairos è sempre gentile e solerte nel rispondere alle richieste dei suoi utenti, tuttavia quando qualcuno cerca di ingannarlo sa essere molto vendicativo, solitamente realizzando quanto richiesto, ma facendo in modo che si rivolti verso l'evocatore

↝ Nessuno ha mai capito da dove derivi il nome greco dell'orologio. Secondo alcuni è un vecchio amante della preside. Secondo altri è direttamente l'ex amante in questione!

↝ E' successo che alcune coppie, nell'usare la stanza per unirsi carnalmente, si siano sentiti urlare dal cucù "escilo" o, in genere verso dicembre "usate il preservativo, mi raccomando!"