A hot drink in a cold Day

Mordred&Jessica

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  1. Knight's Will
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    16y - 1St Years- Black Opal - ChaoticGood


    Festa! O meglio, non era festa del tutto ma comunque la settimana era giunta al termine e questo significava una cosa ben nota a tutti gli studenti, ovvero libertà! Dato il periodo ricco di gioia e euforia per l'imminente festa di natale le strade erano addobbate come i negozi mostravano nelle loro vetrice chissà quali splendidi oggetti facendo così in modo che essi venissero venduti come magnifici regali a chi di dovere. La domanda a questo punto era spontanea e quantomeno ovvia: perché il giovane Opale era davanti ad una vetrina che osservava i prodotti esposti? Ovvio! Stava cercando un qualcosa, la domanda era per chi? Le braccia si incrociarono al petto mentre le labbra si storcevano un pochino come se anche li non vi fosse quello che cercava, così, con un lieve sospiro esalato dalle labbra appena infreddolite si voltò, dirigendosi verso un posto sicuro, caldo e dove poteva anche bere qualcosa: La testa di porco! I passi veloci del ragazzo fecero in modo di rendere il tragitto il meno lungo possibile, già gustava il sapore caldo della bevanda che scendeva per la gola e lo riscaldava dall'interno infondendo il lieve tepore caratteristico.
    L'entrata era sempre la solita, non cambiava mai e forse, questo era un grande bene. Un sorriso si presentò sulle labbra del ragazzo mentre questo spingeva la porta così da entrare. L'interno era ovviamente come sempre pieno di persone che parlavano tra loro, che rideva, che scherzavano ma sopratutto mantenevano l'attività del tutto li dentro! Lo studente del primo anno si avvicinò al bancone dove ordinò qualcosa per poi prendere posto ad un tavolo, non isolato ma nemmeno al centro dell'attenzione, li seduto iniziò con il sorseggiare tenendo il boccale con entrambe le mani in modo da far si che queste si riscaldassero anche, questo è quello che si chiama unire l'utile al dilettevole! Gli occhi del ragazzo viaggiavano da persona a persona, da donna a uomo, da uomo a ragazzo e da ragazzo a ragazza come se cercasse qualcuno, forse un volto noto, forse un minimo di compagnia. Anche se forse doveva immaginarlo di non trovare nessuno, non aveva detto a nessuno che si sarebbe recato in quel posto a tale ora e giustamente i compagni non potevano certo saperlo, non erano capaci di leggere la mente dopotutto, almeno lui credeva. Dopo l'ennesimo lungo sorso posò il boccale sul tavolo con attenzione, come se anche un movimento fin troppo eccessivo potesse romperlo, non sapeva il perché di quell'improvvisa dose di riguardo per il contenitore della bevanda ma ... questo provocò un lieve sorriso involontario.
    Così questa era la visione del ragazzo per chi avrebbe posto lo sguardo su di lui: un ragazzo sorridente, con il naso e le guance appena arrossate e entrambe le mani che stringevano il boccale posto sul tavolo che conteneva ormai metà della bevanda.

    Mordred Knightfall [ sheet ] So what if it seems hopeless? if it were me, I still wouln't give up. Embrace your dreams.
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    Jessica Veronica Whitemore
    Black Opal | 17 anni
    Faceva freddo, tanto freddo. Era un weekend sì soleggiato, ma di un sole che non riscalda proprio una ceppa. Eppure la giovane aveva deciso di avventurarsi fuori dal caldo e sicuro castello per poi perdersi nelle caotiche vie di Denrise, tra persone che correvano qua e là a prendere i regali doveva fare lo slalom, ma in quel momento era presa da ben altri pensieri. Essi vagavano ad una cosa all'altra della sua vita, da un avvenimento all'altro, in successione come delle fotografie. In quel freddo giorno di dicembre lei avrebbe solo voluto dimenticare, almeno per un momento, tutti i pensieri che le ronzavano in testa. Aveva deciso di uscire per portare il figlio, Alex, a fare un giro e mostrargli gli addobbi che in quel periodo rendevano Denrise un vero incanto. Le luci, i colori... tutto sembrava rendere ancora più magico quel posto, più di quanto lo fosse normalmente, insomma. Solo che le strade erano parecchio affollate ed il figlio mostrava già segni d'insofferenza, quindi avrebbe dovuto trovare un luogo chiuso e caldo dove poter passare un po' di tempo senza temere l'ipotermia.
    Fu così che il volto della giovane ragazza cadde sull'insegna della Testa di Porco. Perché, chiederete. Beh, era il locale più vicino a dove si trovava la ragazza e lei, dal canto suo, non aveva intenzione di fare un solo altro passo in cerca di altri locali. E quindi, passo dopo passo, si avvicinò al locale, prendendosi un momento per osservarlo da fuori. Non era mai cambiato in tutti quei lunghi mesi, infatti quando entrò su accolta dal classico scampanellio e dal vociare allegro degli avventori che si invitavano reciprocamente a casa dell'uno o dell'altro per il natale, che decidevano cosa comprare a chicchessia e via dicendo. La ragazza spinse il passeggino fino al bancone dove salutò l'uomo che vi stava dietro con un cenno del capo ed un largo sorriso. Lo conosceva, ormai, poiché era là da quando lei frequentava Hidenstone. Un Idromele, grazie! Ordinò semplicemente E magari degli zuccotti di zucca chiese, sperando che non fossero finiti e che, soprattutto, li servissero. Quindi aspettò pazientemente che la sua ordinazione venisse eseguita ed in poco tempo si trovò con una mano a spingere Alex e con l'altra a tenere un vassoio pieno di zuccotti. Pagò il tutto e si diresse quindi alla impegnativa ricerca di un tavolo libero. Ma era davvero una sfida ardua, poiché non ne vedeva nessuno. Fu allora che scorse un tavolo occupato solo da un ragazzo riccioluto che le pareva di riconoscere. Dunque si avvicinò a lui, schivando baristi che correvano per tutto il locale desiderosi di soddisfare la clientela. Anche lui aveva il viso arrossato dal freddo ed un boccale davanti e sembrava decisamente giovane. Scusa, è libero? chiese gentilmente, accostandosi al ragazzo Non trovo un tavolo libero che sia uno commentò, guardandolo. Se il ragazzo le avesse dato il permesso, si sarebbe seduta accanto a lui posando la propria ordinazione sul tavolo e lo avrebbe guardato meglio. Ma tu... sei Mordred giusto? Sì, sì mi ricordo di te! Primo anno Black Opal. Forse non abbiamo mai parlato, ma io sono Jessica, secondo anno Black Opal e lui è Alex, mio figlio. Si sarebbe così presentata. Se invece il ragazzo le avesse detto che stava aspettando qualcuno, lo avrebbe comunque ringraziato e sarebbe andata alla ricerca di un altro posto libero.
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    16y - 1St Years- Black Opal - ChaoticGood


    Il ragazzo storse appena le labbra mentre teneva lo sguardo sulla bevanda appena annoiato, difatti le labbra si aprirono involontariamente per un semplice sbadiglio che venne prontamente coperto dalla mano sinistra per risparmiare a chi stesse guardando la visione della sua gola. Finita la domanda probabilmente sarebbe tornato fuori alla ricerca di qualche regalo, in principio quel compito doveva durare poco meno di qualche ora, non si spiegava il motivo per il quale ci avesse messo così tanto, senza nemmeno finire, in aggiunta! Mordred nel sentire delle parole probabilmente rivolte a lui alzò il capo e li vi trovò una ragazza dai capelli corvini che ad un primo impatto non riconobbe, ma che, nel sentir parlare e sopratutto nel vedere il bambino che questa portava con se il tutto venne a galla nella sua mente, sorrise, annuendo. " Certo, prendi pure posto! In questo periodo è sempre così, immagino. " quella era una vittoria per tutti, no? Mordred aveva finalmente trovato della sana compagnia con la quale poteva passare il tempo e lei aveva trovato modo di riposarsi e mangiare qualcosa con calma. La ragazza, probabilmente non avendolo riconosciuto subito ci mise poco ma anche per lei il nome appartenente al ragazzo venne a galla in poco tempo! La compagna di casa si presentò e nel farlo disse anche il nome del figlio, ovvero Alex, il Black Opal minore accennò un lieve sorriso e mosse la mano destra in segno di saluto per il bambino assumendo anche uno di quei classici toni buffi e che si usano per l'appunto con chi è piccolo. " Ciao campione! " poche parole ma semplici mentre si ricomponeva e salutava la compagnia più grande di un anno con un semplice cenno del capo. " Anche tu sei qui per una piccola pausa dalla ricerca dei regali? " chiese con tono tranquillo, non pensando effettivamente che quella ragazza volesse semplicemente riposarsi e evitare discussioni con un ragazzino del primo anno, dopotutto vi era suo figlio, poteva approfittare di quel breve riposo per parlare con lui o fare le ... classiche cose che fanno le madri, no? Così, nell'attendere prese un nuovo sorso della propria bevanda dove ormai il contenuto non era poi così abbondante come era inizialmente, difatti ne restava poco meno della metà e quanto ne rimaneva il giovane ricciolo preferiva goderselo con calma, dopotutto nessuno lo inseguiva, no?
    Nei corridoi le voci passano di bocca in orecchio senza freno e Mordred già sapeva del bambino, per questo non risultò sorpreso in quel momento, ma il solo pensiero che una ragazza così giovane abbia deciso di tenere quel bambino, di farlo crescere e amarlo ... bhe, di sicuro era una grande dimostrazione di forza! Anche se lui non sapeva bene le meccaniche di quanto accaduto ammirava l'audacia di Jessica, poco ma sicuro!

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    Jessica Veronica Whitemore
    Black Opal | 17 anni
    Quel locale era abbastanza grande; non come altri locali simili, ma un po' lo era comunque. Eppure non c'era un tavolino libero nemmeno a pagarlo! La ragazza se ne sarebbe anche andata, magari ripiegando su Mielandia, però appena entrata, il caldo avvolgente l'aveva convinta che uscire nuovamente fuori, almeno per ora, non fosse in discussione. Avrebbe trovato una soluzione, avrebbe magari chiesto a qualcuno uno spazietto sul suo tavolo, giusto per consumare la merenda comodamente prima di riprendere a passeggiare con il piccolo Alex. Mentre aspettava la sua ordinazione, erano tanti i pensieri che passavano per la testa alla corvina. Il ballo, Jesse, il prof... ecco, appunto. Doveva scacciare a forza quei pensieri per concentrarsi solo sull'immediato, ovvero trovare un tavolo. Prese quasi in automatico il vassoio che l'uomo dietro al bancone le porgeva e si mise ad osservare un po' tutto il locale, fino ad individuare un effettivo tavolo mezzo libero, occupato solo da un ragazzo che sembrava avere pressappoco la sua età. E fu proprio quello che la spinse ad avvicinarsi e chiedergli se si potesse sedere. Magari se fosse stato un uomo di mezz'età dall'aspetto burbero, avrebbe preferito mangiare in piedi... ma era un semplice ragazzo ricciolino. Il ragazzo, comunque, fu molto gentile e le concesse di sedersi. Gli regalò un caldo sorriso e prese posto, portando il passeggino il più possibile accanto a sé in modo da non intralciare il passaggio. C'era così tanta gente che qualcuno sarebbe potuto inciampare sul passeggino. Posò il vassoio sul tavolo e tornò a guardare il ragazzo. Puoi ben dirlo! Soprattutto verso le feste. Ovviamente fa freddo e la gente, così come noi, ben pensa di fermarsi qui a riscaldarsi un po' commentò, lanciando un'occhiata fuori dalla finestra, dove aveva iniziato a cadere qualche fiocco.
    Ridacchiò quando Mordred salutò Alex usando quella vocina che tutti inspiegabilmente, compresa lei, usavano con i bambini. Alex, dal canto suo, non sembrava infastidirsi di ciò -anche perché Jess dubitava riuscisse ancora a capire- e si limitò a sorridere all'altro Opale. Oh no rispose alla domanda del ragazzo Sono venuta a portare Alex a fare un giretto a Denrise, sai, è il suo primo Natale, la prima neve... volevo fargliela vedere! Esclamò. In effetti forse, visto da un non genitore, era piuttosto irrazionale far godere al figlio qualcosa di cui non poteva effettivamente godere vista l'età. E tradusse il pensiero in parole. Lo so che sembra assurdo e magari non capirà nemmeno cosa sta succedendo, visto che ha solo cinque mesi, ma mi è sembrata una cosa carina. Il ragazzo glielo aveva chiesto? Certo che no, ma lei era una ragazza che se voleva dire qualcosa, lo diceva. E poi non le sembrava un ragazzo antipatico che le avrebbe potuto dire cose tipo "non mi interessa" o la stessa cosa con toni decisamente più coloriti. Oh, serviti pure aggiunse poi, ricordandosi di avere ancora gli zuccotti davanti. Zuccotti che sperava non fossero avvelenati come quelli del Campo scolastico di luglio. Ma questo, essendo un primino, il ragazzo non poteva certo saperlo, quindi si limitò ad offrirgli un po' del suo cibo, in fondo era bello condividere con qualcuno no? Specialmente in una giornata come quella, in un periodo come quello. Tu invece? aggiunse poi Sei andato alla ricerca di qualche regalo?
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    Analizzando velocemente la situazione si poteva dire di quanto Mordred fosse contento, perché? Bhe, questo è presto detto: era uscito da solo, senza avvertire nessuno o tanto meno invitare qualcuno e per questo si era reso conto di essere solo forse troppo tardi ma la compagnia improvvisa di Jessica e del piccolo Alex aveva risollevato e non poco l'umore del giovane Opale che risultava contento e non poco di essere entrato in quel locale abbastanza affollato perché si doveva ringraziare proprio tutte le persone che cercavano rifugio dal freddo.
    Entrambi si ritrovarono ben d'accordo per quanto riguardava il fatto che in una giornata fredda non vi era cosa migliore se non entrare in un locale caldo e che questo era appunto la causa della folla. Jessica spiegò il perché anche loro si trovavano li e nonostante la seconda spiegazione al ragazzo non sembrava qualcosa di così assurdo, anzi! Sembrava un gesto gentile e amorevole, degno di una madre che tiene al figlio. Non è poi così sbagliato, certo, forse non capirà ma di sicuro sono esperienze! ... Almeno credo il tono con il quale era partito era ovviamente sicuro mentre per le ultime due parole risultò leggermente incerto ma sempre con un lieve sorriso sulle labbra. Mordred passò lo sguardo dalla ragazza al piccolo bambino che alle precedenti parole che gli aveva dedicato questo aveva sorriso di rimando e in un qualche modo questo fece più leggero il cuore del ragazzo. Scosse il capo quando gli venne proposto di favorire agli zuccotti, portò una mano avanti come per ripetere il segno di no. Non preoccuparti, ho mangiato prima di uscire e non ho poi così tanta fame, ma grazie davvero, apprezzo il gesto! accennò un sorriso, mentre riportava entrambe le mani sul boccale che venne alzato e portato alle labbra e finalmente con qualche sorso finì il tutto, poggiando poi il contenitore ormai vuoto sul tavolo, riportando l'attenzione sulla ragazza che gli aveva posto una domanda. Si e per mia sfortuna non ho trovato quello che cercavo. Per queste cose davvero non ho testa, lo ammetto! sbuffò appena poggiando un gomito sul tavolo e di conseguenza il mento sul palmo della mano con l'indice con picchiettava sulla guancia periodicamente e che scagliava un ritmo che solo Mordred era capace di udire.
    Che farai per le feste? chiese improvvisamente alla concasata, rivolgendole un sguardo ovviamente curioso, perché si, se vi era qualcosa in Mordred che forse poteva dare fastidio di sicuro era la troppa curiosità nei confronti degli altri, adorava ascoltare quanto avevano da dire, gli piaceva intrattenere conversazioni varie con l'interlocutore e quindi perché non tentare con una domanda forse troppo personale? Certo, poteva finire in due modi, il primo in un classico " non sono affari che ti riguardano " mentre il secondo apriva un nuovo argomento di conversazione.

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    Jessica Veronica Whitemore
    Black Opal | 17 anni
    Quella giornata fastidiosamente fredda, si era trasformata in un qualcosa di più piacevole. Jess era stata fortunata ad incontrare Mordred per diversi motivi. Per esempio per il fatto che così aveva trovato un posto in quel locale decisamente troppo affollato, sia per i suoi gusti che per quelli di Alex che si stava guardando nervosamente in giro. O almeno, con quell'espressione che Jess interpretò come nervosa, visto che non aveva più quel sorriso dolce ed innocente. Come biasimarlo? Ma la gente non aveva niente di meglio da fare, durante il weekend, che uscire di casa per poi rifugiarsi in un locale nemmeno eccessivamente grande?
    Comunque, un altro motivo era il fatto che magari avrebbero potuto chiacchierare e si sarebbe fatta un nuovo amico. Era così felice che ad Hidenstone ci fossero tante persone gentili e simpatiche e riusciva facilmente a fare amicizia, al contrario di Hogwarts dove non aveva proprio trovato amici veri, solo di facciata.
    Alla frase del ragazzo, Jessica gli rivolse un sorriso contento. Grazie, Mordred!. Era felice ogni volta che conosceva qualcuno senza pregiudizi o senza critiche ed insulti gratuiti sulla lingua. Sì, perché di persone così ne aveva conosciute fin troppe, ad Hogwarts come ad Hidenstone. In quest'ultima, proprio per il fatto che fosse incinta. Ma cosa fregava a loro? Era quello che spesso si chiedeva la corvina; insomma, se le sue compagne di stanza non si lamentavano di avere un bambino piccolo in camera, perché dovevano farlo gli altri?
    Il fatto è che ho ricevuto fin troppe critiche cominciò, lasciando una delicata carezza sul viso del piccolo che ora li stava guardando. Perlopiù mormorati nei corridoi, sai, poche persone hanno il coraggio di dire le cose in faccia, belle o brutte che siano. Fece un sospiro e, mentalmente, ringraziò ancora una volta tutti i suoi amici. Scusa, forse non ti interessa aggiunse, mortificata
    Oh va bene replicò, al suo gentilissimo rifiuto, e si portò uno zuccotto alle labbra. Erano davvero, davvero buoni e la ragazza probabilmente non ne mangiava uno dal Campo di luglio, non troppo desiderosa di replicare l'esperienza con il coniglio.
    Mh fece lei, pensosa. Posso darti una mano, se vuoi! Io ho già fatto praticamente tutti i regali -ed è stato un tedio-; me ne mancano pochi! sospirò, sollevata di aver risolto anche quell'incombenza sì piacevole, ma non eccessivamente. Si ravviò i capelli con la mano mentre prendeva un sorso dal suo boccale e si prese un attimo prima di rispondere. Non lo so con certezza ammise Teoricamente passerò le vacanze a casa con mio zio, in pratica... non lo so. Sto però organizzando una cosa che scoprirete al ballo, quindi tienti libero per il 27 dicembre spiegò enigmatica, ammiccando leggermente. Sperava che tutti si sarebbero tenuti liberi quel giorno, ma non poteva averne la certezza assoluta né andare a tediare le persone chiedendoglielo. Tu invece, che cosa farai? chiese poi, di rimando, accarezzando la testolina di Alex. Devo dire che non mi entusiasma troppo l'idea di andarmene da Hidenstone. concluse alla fine
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