Benvenuto Alex!

Blake&Jessica

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    Se devo avere poco scelgo di avere niente
    Blake
    Barnes
    Il campus era stato un delirio. Lui lo sapeva che tutto quello sarebbe andato in maniera strana. Lui lo sapeva che Lilith avrebbe dato di matto e lui dietro a lei. Lui lo sapeva che Lilith lo avrebbe cambiato per sempre e sopratutto, sapeva ed aveva appena preso consapevolezza, che a lui Lilith piaceva. Lo aveva definito il suo ragazzo senza neanche rendersene conto? Lo aveva forse etichettato come suo? Insomma quello voleva dire tante cose e lui non aveva detto niente se non... neanche se lo ricordava. Comunque alla fine tutto quel casino era successo e lui non poteva far finta di niente. Insomma era qualcosa di allucinante, lui fidanzato con qualcuna? Ma andiamo! E poi tutta l'estate non si sarebbero visti perchè lui aveva il suo Hotel dove andare e lei... beh, ancora non lo sapeva ma comunque, magari era una frase che aveva detto sul momento. In quel momento comunque aveva deciso di dover far visita ad una sua amica. La stessa che aveva scatenato l'ira di Lilith. Sorrise ricordandosi quella scena. Ne aveva viste di scenate di gelosia per lui, ma quella... quella andava oltre ogni immaginanzione. Le aveva veramente buttato dell'acqua addosso solo perchè stava parlando con lui? Adorava Lilith e le sue scenate, ma allo stesso tempo gli era dispiaciuto non stare vicino a Jessica per il parto. Insomma, glielo aveva promesso solo qualche mese fa che sarebbe stato presente e che non avrebbe fatto mancare niente a quel bimbo. Sicuramente non gli avrebbe mai fatto da padre, non ne era assolutamente in grado! Ma era gusto stare vicino ad una sua amica specialmente dopo come sapeva che le cose erano andate con quello stronzo. Rintracciò il suo indirizzo di casa e decise di farle una sorpresa con un bel regalo. Suonò alla porta, sperava davvero che stesse da sola e che il piccoletto non rompesse troppo. Voleva dirle che non era il caso di prenderesela per quello che era successo con Lilith e che comunque era contento che il suo parto era andato tutto bene. Alle sue spalle c'era il regalo per mamma e figlio, un trio Fendi Inglesina, solo per lei, infondo serviva sicuramente un passeggino, un ovetto per portarselo in giro ed ua carrozzina e Blake aveva così tanti soldi che spendere quei duemila euro per il bambino di una sua amica era anche troppo poco. Insomma era una notte nel suo Hotel quella somma! All'interno della carrozzina ci avrebbe trovato anche una tutina per il bimbo.Sperava davvero le sarebbero piaciute quelle cose. Infondo aveva preso tutto a gusto suo! Attese fuori la porta.
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    Jessica Veronica Whitemore
    Black Opal | 17 anni | II anno
    E alla fine, tra le complicazioni più assurde e disparate, il bambino era nato. Era venuto al mondo in una tenda da campo del San Mungo, con ad assisterla la dottoressa Anne ed il professor Olwen, ovviamente c'era stato anche l'aiuto di Erik e Jesse. Qualcosa che non era stato affatto d'aiuto era stato quello stupido coniglio che non aveva fatto altro che saltellare tra le gambe di Lancelot ed Anne. Sospirò, seduta sul suo letto con lo sguardo rivolto alla finestra e alla bella vista che poteva averne, per quanto potesse essere bella Londra. Non le era mai piaciuta troppo quella città, eppure si accontentava di ciò che aveva. In quel momento era affianco alla culla del figlio, che aveva chiamato Alexander- e la stava dondolando avanti e indietro lentamente, ripensando all'anno appena trascorso. Era stato travagliato quasi quanto il parto, ma tra alti e bassi era riuscita a superarli facendosi anche degli amici, trovando qualcuno che non le ricordava giorno dopo giorno quanto avesse fatto una scelta sbagliata. Lei, mesi e mesi prima, aveva ponderato seriamente l'idea dell'aborto. Però... pensare di troncare la vita di un bambino ancora prima che fosse effettivamente una vita... Sebbene tante persone potessero credere il contrario, decidere di tenere un bambino era una scelta molto più difficile di abortire o darlo in adozione. Perché decidendo di crescerlo, rinunciavi a tante cose nella vita che un'adolescente deve ancora sperimentare, decidevi di prenderti delle enormi responsabilità... Insomma, per Jessica era la scelta più giusta, per quanto non credesse di essere una brava madre.
    Un piccolo vagito la distrasse dai suoi pensieri e portò gli occhi scuri sul figlio, allungando una mano verso di lui. Gli accarezzò la testolina con delicatezza, guardandolo con tutto l'amore che poteva provare. Da quando era nato il figlio, Jessica si sentiva cambiata. Non avrebbe mai immaginato di amare così tanto un esserino frutto di un imprevisto. E invece era lì, accanto al figlio per il quale aveva fatto di tutto. Certo, gliene erano state dette di tutti i colori mentre lo aspettava. Una ragazza, Lilith, aveva addirittura creduto che il figlio appartenesse a Blake. Sbuffò con un sorriso a quel ricordo che ormai non la tangeva più, con la nascita di Alex i brutti ricordi erano scomparsi. Inoltre a Blake voleva molto bene, era un bravo amico, ma non aveva intenzione di andarci a letto. Certo, era un bel ragazzo ma Jess non aveva gusto ad andare con ragazzi già impegnati, oltre a sentirsi sporca dentro.
    I suoi pensieri vennero interrotti per l'ennesima volta da qualcuno che suonava il campanello alla porta d'ingresso. Suo zio era uscito da forse una decina di minuti. Probabilmente si era dimenticato le chiavi come al solito... o peggio, la bacchetta. Alzò gli occhi al cielo e, senza perdere tempo a conciarsi decentemente -aveva addosso il pigiama- prese Alex in braccio ed andò ad aprire. La sua sorpresa fu enorme quando, una volta spalancata la grossa porta in legno, non si trovò davanti lo zio sbadato, bensì Blake Barnes. Beh, ti presento zio Blake, Alex. fu la prima cosa che disse, prima di alzare lo sguardo sull'amico e chiedere: cosa posso fare per te, Barnes? Il sorriso comparve più ampio sul suo volto. Non si aspettava per nulla la visita dell'amico, ma ne era molto contenta. Gli avrebbe chiesto in un secondo momento dove avesse reperito il suo indirizzo, perché non le importava granché in quel momento. Si spostò di lato per permettere al ragazzo di accomodarsi, in caso lo avesse voluto
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    Edited by Giadì - 3/12/2019, 22:09
     
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    Blake
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    Era in pigiama e sopratutto aveva un marmocchio non dentro la pancia ma addosso. Sorrise appena prima di guardare meglio il neoato. Era proprio vero che quando i bambini nascevano erano tutti quanti burtti. Teneri ma brutti. non glielo disse anche perchè non aveva nessuna intenzione di litigare con Jessica ne prendere di mira un bambino così piccolo, era solamente una sua semplice costatazione. Beh, potresti farmi entrare e farmi un grande caffè, ad esempio!Rispose alla domanda della ragazza che decise di tenerlo sul ciglio della porta. Ok che non si aspettava di vederlo, ma era li in pace, davvero! Non aveva intenzione di fare cose stupide, ma solamente di dare il bevenuto ad Alex, anche perchè aveva i minuti contati. Blake d'estate era sempre un pò vagabondo, era sempre in giro ed aveva sempre un'abbronzatura da paura, i capelli più chiari, e sui zigomi un pò di rossore che faceva risaltare in maniera particolare i suoi occhi così azzurri e cristallini. Insomma diventava quasi più bello nonostante lui fosse figlio dell'inverno. Sorrise ancora a Jessica prima di farle notare i suoi regali. Ed inoltre sono venuto a dire ad Alexander che suo zio Blake è il più figo di tutti! Aggiunse poi guardando quella testolina così piccola e quella banina chiusa a pugnetto che cercava di muoversi. Lo stai soffocando con le tue tette! Aggiunse ancora ridacchiando prima di entrare comunque in casa e far entrare anche il pacco di Fendi. Ti ho portato un regalo... penso che piacerà più a te che a lui... ma ci ho provato! Non è molto... ma insomma, visto anche quello che è successo al campus... Non si stava giustificando per Lilith, assolutamente no, loro erano due entità diverse, ancora non erano diventati una sola cosa, semplicemente voleva che la cosa fosse chiara: lui non aveva intenzione di non onorare la promessa che le aveva fatto al lago. Non era da lui non mantenere quello che diceva e sopratutto non era da lui non comportarsi in quel modo. Aveva capito che Jessica aveva semplicemente preso la decisione che lei riteneva più giusta. Giusta sia per lei che per quel bambino, e non era giusto doverla per forza etichettare come una poco di buono. Non che lui l'avesse mai pensato e non che a lui fregasse molto della reputazione degli altri, ma era una sua concasata e sopratutto era una sua amica. Solo per questo, aveva deciso di farle un regalo. Era sempre stato generoso, infondo, quindi però mai non doveva continuare ad esserlo?
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    Jessica Veronica Whitemore
    Black Opal | 17 anni | II anno
    Si appoggiò dolcemente allo stipite con la spalla, mentre teneva Alex in modo da reggere la testa, siccome era ancora troppo piccolo per farlo. Guardò da capo a piedi Blake Barnes, probabilmente l'ultima persona che si aspettava di vedere dopo la scenata che aveva fatto la sua fidanzata. Il pensiero quasi la fece ridere, anche se in quel momento -quand'era successo il fatto- avrebbe voluto strangolarla. Ma non era così rancorosa, quindi per lei era già tutto passato... le aveva tirato un bicchiere d'acqua, non di certo di acido. Abbassa la cresta, oppure il caffè te lo faccio ingoiare con tutto il pacco rispose, ma con un sorriso. Non voleva certo essere l'inizio di una lite, anzi le piaceva scherzare con lui ed era ancora più bello visto il fatto che, nonostante la sua natura da primadonna perennemente mestruata, non se la prendesse. Era passato pressappoco un mese, forse meno, dal Campo, e lei non aveva avuto un secondo di pausa, tra una cosa e l'altra. Dormiva poco, visto che i bambini piccoli hanno bisogno di essere allattati ogni tot ore e si svegliano spesso di notte. Ciò si poteva notare anche dalle leggere occhiaie che aveva, anche se quando usciva, le copriva con un velo di trucco. Lui invece sembrava abbronzato. Piantò le proprie iridi scure in quelle chiare di lui ed aspettò qualche secondo, immobile, prima di scostarsi completamente. Stava per dirgli qualcosa tipo "prego, entra pure", quando lui le fece vedere qualcosa che non si sarebbe mai aspettata proprio da Blake Barnes; non perché lo considerasse tirchio, ma perché non aveva ancora idea di quanto esattamente tenesse a lei e di quanto cazzo fosse ricca la sua famiglia. I suoi occhi si staccarono da quelli dell'amico ed iniziarono ad osservare l'enormità di regali che aveva con se'. Rimase letteralmente a bocca aperta, però riprese subito contegno. Per fortuna non può sentire tutte le cazzate che dici ridacchiò la ragazza, prima di farlo definitivamente entrare in casa, con i regali appresso. Scusa il disordine, ma penso che presto ci trasferiremo in una casa più grande, sai, il bambino... vorrei avesse una stanza tutta sua, seppur piccola, non certo farlo dormire nella mia fino ai vent'anni! commentò, conducendolo in cucina, dove aprì la dispensa e ne tirò fuori il pacco di caffè. Accese la caffettiera. Avrebbe forse potuto usare la magia, ma non aveva idea se ci fossero incantesimi a lei conosciuti che lo permettessero. Prese una tazza per Blake e si girò, fingendo uno sguardo offeso. Non credo ci sia un maschio -etero- a cui non piaccia e lui può stare sulle mie tette senza essere considerato un maniaco, vedi che bella vita! ovviamente non era davvero arrabbiata, ma appunto si divertiva a scherzare. Finalmente, però, mentre il caffè si preparava, poteva concentrarsi sui regali. Non è molto? Cazzo Blake, avrai speso una fortuna. Non che non apprezzasse i regali, anzi. Adorava ricevere regali. Beh, adesso potrò portarlo in giro e sembrerà un bambino ricco! scherzò la giovane, avvicinandosi ad osservare meglio il passeggino, l'ovetto ed una carrozzina, l'ideale finché non fosse un po' cresciuto. Ma le sorprese non erano finite là: all'interno di quest'ultima trovò una tutina Moschino veramente carina. Anzi, era proprio bella. Wow, Blake... non so come ringraziarti... era quasi commossa e sobbalzò quando sentì il caffè venire su, quindi prima di aggiungere altro, lo spense e lo portò al tavolo dentro la tazza. Siediti pure! esclamò, prima di avvicinarsi a lui. Se lo avesse permesso, lo avrebbe abbracciato -ora che non aveva più il pancione- e gli avrebbe dato un bacio sulla guancia.
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    Blake
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    Si ricordava benissimo come si erano conosciuti e come lei si era subito confidata con lui per il fatto che fosse incinta. Non avrebbe mai pensato, ma quell'accademia, gli aveva fatto capire che effettivamente ispirava fiducia visto e considerato che gli raccontavano i fatti propri come se niente fosse. Sorrise a Jessica e scosse il capo. Ehi, non parlare con questo tono minaccioso in presenza di un minore! La prese a sua volta in giro, poi entrò in casa e nenche fece caso al disordine, infondo Blake era pieno di soldi, ma non se la tirava per quello. Almeno non per la ricchezza, considerava la ricchezza una cosa nromalissima per lui quindi si vantava del suo spettacolare carattere instabile e bellezza disarmante. Sapeva di avere delle qualità, ma sapeva che la sua bellezza era tale solo se accompagnata al suo essere così estremamente presuntuoso e convinto di se. Comunque tornando a Jessica, le sorrise ed alzò le spalle. Infondo per lui non era assolutamente niente in realtà. Oddio circa 2000 sterline per un regalo di benvenuto era tanto, ma loro erano amici e sapeva benissimo che nessuno dei suoi compagni era ricco quanto lui, quindi, alla fine cosa costava a lui? Quei soldi erano due notti nel suo hotel di Dubai, praticamente niente per lui. Considerando che era sempre stracolpo, considerando gli eventi, i matrimoni e via dicendo, praticamente quei soldi per lui erano spiccioli. Fammi sapere dove prenderai casa, magari posso aiutarti a prendere una bella a poco prezzo, qui i costruttori sono amici di mio fratello, o comunque della mia famiglia... se ti serve una mano, non devi che chiedere... Disse poi tornando a uardarsi intorno.Si,per lui quella era una casa decisamente piccola, praticamente si poteva dire che era grande come la sua sala di registrazione privata, ma non gliene importava, era li per il marmocchio e per la sua amica. Aveva sicuramente strani modi di dimostare affetto, ma quella era la sua particolarità. Non poteva farci niente, e chi lo amava lo amava esattamente per com'era. Se no... beh... non sarebbero stati amici ne in quel momento ne mai. Ma infatti è un bel bambino, solo che trovo i neonati... un pò bruttini. Insomma non tuo figlio, proprio in generale, ma comunque, Alexander diventerà un gran figo. Cercò di raddrizzare il tiro e sopratutto capì in quel momento che forse dire sempre quello che pensava non era poi una grande idea. Sospirò. Ognuno ha il proprio concetto di fortuna, ma non ti preoccupare, l'ho fatto per il piccolo, mica per te!E si, ho pensato alla Fendi perchè le altre firme mi sembravano troppo femminili, insomma...non mi sembrava il caso e si la tutina è spettacolare! Ce n'era un'altra che mi piaceva ma poi ho pensato che comprarne due simili fosse uno spreco, anche perchè crescono come non mai. Quindi la commessa mi ha detto di prenderla un pò più grande, nel caso, puoi sempre cambiarla, c'è lo scontrino di cortesia. Su quello almeno era sempre stata una persona al quanto onesta e con gusto! Sospirò ridacchaindo vedendola mettere a fare il caffè. Eppure saresti proprio una brava mogliettina! La prese in giro sedendosi su una sedia vicino al tavolo ed osservandola. Jes, troverai un ragazzo che si stenderà sulle tue tette come il tuo piccolo. Ne sono sicuro! Perchè quella frase? Boh, a volte gli prnedevano quei lampi di genio!
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    Jessica Veronica Whitemore
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    Non c'era che dire; Blake Barnes sarebbe stato da prendere a schiaffi ogni momento della giornata. Eppure non lo aveva ancora fatto. Perché? Bella domanda! Forse perché gli voleva bene e non era solita prendere a schiaffi gli amici, sebbene se li meritassero. Sospirò guardando il biondo mentre entrava in casa, una casa parecchio disordinata, a dire il vero. Rinunciò a continuare il dibattito scherzoso mentre preparava il caffè per Blake. Ormai i suoi occhi erano calamitati su quei regali che non si aspettava e che le avevano tolto un enorme peso. Quel set sarebbe costato molto, anche se lo avesse preso anonimo, senza una marca particolare e, sebbene se la cavassero bene con i soldi, in quel momento dovevano risparmiare per l'imminente trasloco che, si sa, non è un'attività tra le più economiche. Quel giorno, comunque, il ragazzo non la smetteva di sorprenderla. Oh... esclamò Sei davvero gentile, mi farebbe piacere! Se a tuo fratello non dispiace, ovviamente. Fece una pausa. Ne parlerò con mio zio quando tornerà a casa fra un paio di giorni spiegò, ancora incredula per la proposta di lui. Era veramente pieno di risorse. Mentre versava il caffè in una tazza, sperò che nessuno avesse mai finto di tenere a lui solo per il portafogli perché, ahimé, queste cose capitano sia tra i babbani che tra i maghi. Lei certo, era felicissima della fortuna che stava avendo, ma ciò veniva comunque secondariamente nella loro amicizia. Quasi si scottò con il caffè per pensare a questo, però alla fine tutto il liquido marrone entrò nella tazza senza fare danni.
    Si girò con la tazza in mano e lo guardò per un paio di secondi immobile, quando disse che trovava i neonati bruttini. Sì, avrebbe potuto prendersela, ma a che pro? E poi sapeva che Blake era un ragazzo sincero, che ciò che diceva -almeno a lei- non lo diceva per cattiveria ma solo perché gli passava per la mente, quindi si lasciò andare ad una risatina. Beh, in ogni caso se prenderà dallo zio e non intendeva suo zio, ma Blake puoi scommetterci che diventerà un gran figo! concluse, sorridendogli e avvicinandosi con la tazza di caffè in mano. La posò davanti al ragazzo e prese posto in una sedia accanto a lui. Oh ma hai fatto benissimo! Mi piace molto sia la tutina, sia il passeggino ed il resto! Sono sicura che saranno comodissimi per portare in giro Alex! Il vero problema è come portarli fino al porto! Poi imbarcarli non sarebbe stato un problema, ma doveva prima portarli là in macchina. È una proposta di matrimonio, Barnes? chiese, alzandosi per prendere varie cose tra le quali zucchero, panna, latte e biscotti. Non sapeva come preferisse il caffè. Quindi tornò da lui e gli posò tutto davanti. Serviti pure disse, sedendosi nuovamente. Blake! esclamò, ridacchiando. Non sono cose da dire ad una signorina! disse, fingendosi indignata. Il suo amico era proprio uno scemo, ma come poter non ridere di questo?
    A proposito... le era venuto un flash, pensando ad una cosa. Visto che sei così disponibile con la casa e tutto, beh... come sai il 24 dicembre è il mio compleanno e mi piacerebbe organizzare una festa, solo che mi scoccia farla a scuola, ci sarebbero in mezzo pure i professori, mica ci lasciano la scuola libera, e qui come puoi ben vedere è decisamente troppo piccolo per tutti! Fece una pausa Pensavo di farla il 27, perché il 23 c'è il ballo. Insomma, pensavo che.. beh che potessi aiutarmi, magari con il posto dove farla concluse, guardandolo speranzosa.
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    Se devo avere poco scelgo di avere niente
    Blake
    Barnes
    Per essere un ragazzo ricco sfondato Blake non lo dava per niente a vedere. Era una di quelle persone che non sapeva cosa volesse dire ostentare la propria ricchezza ed era proprio quello il motivo per il quale non fece assolutamente nessuna piega quando vide la casa di jessica, il bambino, il disordine , il poco spazio e tutto il resto, a lui non interessava minimamente e quando Jessica gli disse che era tutto bellissimo e quasi si stava bruciando con il caffè, non ci fece neanche caso, alla fine era uno che si faceva i fatti suoi e non notava niente a meno che non gli interessasse particolarmente. Sorrise quando disse che lo avrebbe detto a suo zio e che poteva accettare la sua offerta. Jessica, in maniera del tutto inaspettata, era diventata un'amica di Blake. Blake che non aveva mai creduto nell'amicizia tra maschi e femmine adesso si ritrovava dcon due migliori amica ed una che lo stava per diventare, ed un'altra a cui voleva particolarmente bene visto che la vedeva fin troppo fragile. Quell'accademia lo aveva devastato sul serio. Non si capiva cosa fosse successo, ma Lilith sicuramente lo aveva cambiato, o meglio aveva rispolverato quella parte del ragazzo che era completamente stata oscuarata da momenti particolarmente difficili della sua vita. Aveva fatto in modo che Blake si fidasse leggermente di più delle donne e che il tutto potesse sfociare anch in un'amicizia non solo in del becero sesso senza alcun sentimento. Ci puoi scommettere, anche perchè il padrenon è proprio un fiore... quindi! Si, la presunzione che aveva non lo abbandonava mai e quello era poco ma sicuro, ma comunque Blake amava il suo aspetto e si era impegnato veramente tanto per diventare così figo come era. Non solo madre natura lo aveva aiutato, ma lui aveva aiutato il suo aspetto ad essere sempre impeccabile. Tornando a Jessica prese il caffè e ridacchiò per la proposta di matrimonio. Ehi! Ancora non mi fidanzo ufficialmente, già mi vuoi far sposare? Non esageriamo! Infondo ancora non stavano insieme lui e Lilith, no? Infondo ancora nessuno dei due si era fatto sentire per niente quella giornata e comunque in tutta l'estate oltre a commenti su instagram e messaggini varie, c'era stato veramente, ma veramente poco. Si, la sfuriata al campus, ma quella era semplice gelosia... o almeno Blake così la pensava. Ascoltò le ultime parole di Jessica e senza neanche pensarci due volte prese il suo telefono e scrisse un messaggio ad Aaron. Fai conto che una delle mie proprietà è già abbondantemente prenotata, e non preoccuparti per l'organizzazione, è il mio regalo di compleanno! aggiunse poi tornando al caffè e bevendone un pò. Guardò anche il piccolo Alex e sorrise. Tu come stai? la ferita? i punti? Giusto, era quello che si diceva ad una donna che aveva partorito da poco?
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    Essere amici di Blake Barnes comportava molte cose che non tutti erano disposti a tollerare. Come il suo ego grande tanto quanto il suo patrimonio, se non di più. Ma ormai a lei non importava quanto lui si vantasse di essere magnifico, meraviglioso eccetera eccetera... stava iniziando a capire quel ragazzo ed era esattamente -circa- come si descriveva, anche se in fondo in fondo. Era un bravo ragazzo ed un ottimo amico e lo aveva dimostrato più volte nel corso di quell'anno un po'... speciale per lei. C'era sempre stato, a partire da quel lontano inverno quando lei gli aveva svelato di essere incinta, per poi proseguire per tutti quei mesi fino a passare per la loro gitarella al lago di Giugno fino ad arrivare a quel momento in cui lui si era presentato a casa sua con alcuni regali per Alex.
    Sospirò e sorrise alla sua frase, scuotendo la testa. Nella sua mente si formò, per un breve lasso di tempo, l'immagine del suo ex, pochi secondi ma in modo così nitido e distinto da procurarle quasi una fitta di dolore. Ma ormai era acqua passata, aveva ben altro a cui pensare che non fosse proprio lui.
    Sei troppo sicuro di te, ragazzino commentò, fingendosi seria ma stava palesemente scherzando. Prima di iniziare Hidenstone, non aveva molti amici e soprattutto non maschi. Perché? Forse per via del suo carattere schietto ed esuberante! Anche se da quando aveva scoperto di essere incinta, tutto stava un po' cambiando, anche se la sua vera personalità, una ragazza senza peli sulla lingua e che se vuole una cosa se la prende, non scompariva mai, rimanendo semplicemente sotto la superficie di ragazza calma e gentile.
    No, effettivamente non ti ci vedo nei panni di maritino perfetto lo prese ancora in giro Non ti ci vedo nei panni di marito e basta aggiunse poi, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Blake Barnes accalappiato da qualcuna? Non esiste ridacchiò alla fine, tornando a guardarlo negli occhi. Vista da fuori, era un'immagine veramente carina. Due adolescenti che chiacchieravano e scherzavano al tavolo della cucina. Cosa ci poteva essere di meglio che avere degli amici veri? Nulla, almeno secondo Jess. Per lei era importante avere qualcuno con cui parlare e confidarsi senza preoccuparsi che poi lo sappia mezzo paese.
    Lo osservò mandare un messaggio a qualcuno e alla sua frase, si illuminò Oh, davvero? Sei fantastico! esclamò con un sorriso sincero. In fondo che male c'era ad alimentare il suo ego per qualche secondo, vista la sua disponibilità? Si sporse per baciarlo sulla guancia, cosa ormai non nuova per loro che comunque si erano sempre limitati solo a quello. Erano buoni amici!
    Io sto bene! Mi sto riprendendo in fretta! E tranquillo, è stato un parto naturale. È andato tutto liscio grazie al grandissimo aiuto di Annie e di Olwen! concluse, sorridendo e rivolgendo alla coppietta un pensiero grato.
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    Blake
    Barnes
    Jessic e Blake erano simili su alcune cose e completamente diversi su altre. Anche Blake non aveva peli sulla lingua e questo non aveva sempre provocato non troppe situazioni belle. Aveva sempre fatto quello che voleva, come lo voleva e perchè aveva deciso in quel modo. Era sempre stato uno di quelle persone non curanti di quello che poteva capitare agli altri. Blake era una persona egocentrica che delle volte sfociava in egoismo puro. Se lui trovava una maniera di stare bene che poteva procurare qualche dispiacere a qualcun'altro, beh non ci pensava due volte e faceva quello che doveva fare. Non ci pensava o comunque seppur pensandoci non gli interessava. Era per il detto "se sta bene rocco sta bene tutta la rocca"! Era cresciuto in quel modo ed era una sua particolare caratteristica, non lo faceva neanche con cattiveria, delle volte, ma spesso si ritrovava veramente a fare del male. Blake era in quel modo da sempre e non aveva nessuna, nessuna intenzione di cambiare. Non sapeva che comunque la vita lo avrebbe portato a maturare molto su quel fronte, ma in quel momento, in quell'estate dove era ancora il Blake di sempre che si sentiva con Lilith, ma che rispondeva ad altre ragazze seppur aveva deciso di vincere la sfida con la riccia ed aspettare lei, era li, spensierato ed egoista come non mai, a bere quel caffè con una sua amica che aveva appena partorito. Certo, non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere, ma ok, oramai la frittata era fatta e questa si chiamava Alexander. Sorrise al bambino per un attimo e poi tonrò a Jessica. Sospirò. Comincio a pensare che la Clarke sia una strega con qualche propensione particolare per la magia nera, perchè ultimamente non faccio altro che pensare a lei, ma spero che mi passi il prima possibile! Effettivamente la frase di jessica sull'essere accalappiato lo fece storcere un pò il naso. Oddio, e se Lilith lo stava incantenando definitivamente a lei? Poteva essere seriamenteun problema... e lui si fidava? Neanche troppo in realtà! Scosse il capo e buttò giù l'ultimo sorso del suo caffè. Poi si morse il labbro sentendo il nome di Annie. Doveva dirglielo al professore di Rune che lui e la sua ragazza si erano bellamente baciati e fatto anche un pò di sano Petting? Oddio, voleva morire al solo pensiero! Guardò Jessica, poi guardò il suo orologio. Senti, lo so che potevo rimanere di più e che ti dispiace che io vada via, ma tra poco devo andare con mio fratello a non so quale evento, e il solo pensiero mi devasta, ma devo farlo, glielò promesso. Si alzò semplicemente dalla sedia e sorrise a Jess ed al suo bacio sulla guancia precedente. Questa volta gliene diede uno anche lui. Ti raccomando... non fare altre cazzate, e dopo il parto si è nuovamente fertili, quindi evitiamo notti folli e disperate con qualche ragazzo! Era il suo modo di proccuparsi per un'amica, non c'era niente da fare, Blake se non diceva qualcosa di estremamente imbarazzante non era veramente lui! Sorrise ancora guardò Alex, gli sfior il nasino, stava ancora dormendo. Ciao Jess! La salutò e senza dire altrò uscì di casa accendendosi una sigaretta. Era stato contento di averla vista, si, si vedeva che stava bene e quello era l'unica cosa che importava davvero!
    ✕ schema role by psiche
     
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