[Provino] prof. Alizée Vuasseaux

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    Audrey Evans
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    Era la metà di Novembre e l'anno scolastico non era neanche a metà del suo corso.
    Sopprimetemi, davvero, non ce la posso fare. Sbuffò la giovane Audrey Evans mentre sistemava davanti allo specchio della sua camera il cravattino dai colori giallo viola. L'ametrina era una ragazza del secondo anno, ma si sentiva così smart da tener in pugno il suo ragazzo del quarto anno e da poter marinare qualunque lezione senza essere scoperta.
    Nonostante fosse divenuta ormai una prassi, c'erano delle lezioni che non saltava mai: quelle di Magitecnica. Lei era cresciuta nel mondo babbano e per questa ragione era convinta di possedere quel quid in più rispetto agli altri, anche se ciò significava rimaner in disparte. Meglio bella e intelligente piuttosto che esibizionista e secchiona. Era la classica ragazza che non alzava mai la mano per rispondere ad una domanda, ma se veniva interrogata riusciva ad ottenere splendidi voti. Dioptase, who? Persino voi mi fate un baffo.
    Ad ogni modo l'ora della lezione si faceva sempre più vicino. Questa era fissava alle 8:30 e per due ore sarebbe stata seduta in quell'aula.
    Buongiorno professoressa Vuasseaux. Affermò con lo stesso sorriso che avrebbe manifestato nel veder una vecchia amica e senza perdersi in inutili chiacchiere si sedette al primo banco.


    by Lance


    Benvenuta thess al tuo provino come docente di Magitecnica!
    In questo provino io muoverò i tuoi studenti, lasciando a te il compito di svolgere la lezione come meglio credi (dando ovviamente per scontato che tu li conosca già, la lezione è ambientata ad anno scolastico già avviato).
    Il tuo PG sta giungendo in aula per una normale lezione delle tante e a te la scelta su come arrivare e, soprattutto, introdurre l'argomento del giorno.

    Obiettivi di questo provino sono:
    1) vedere come imposti una lezione e come ti destreggi tra spiegazioni e descrizioni;
    2) vedere come muovi il tuo PG in questo particolare contesto e come interagisce con la classe;
    3) vedere come ti muovi nel ruolo di master.

    Ti do qualche regola per questa prova ù.ù
    1) Ogni lezione prevede minimo quattro post: entrata ove il prof descrive l'aula e introduce l'ambientazione; spiegazione, ove si introduce l'argomento della giornata, si danno la gran parte delle informazioni e si formulano domande per gli utenti; prova pratica, la parte più dinamica della lezione, ove i discenti si mettono alla prova; uscita.
    I professori hanno massima libertà di gestire come credono il tempo a loro disposizione, chiedendo più o meno post, ma per questa lezione di prova ti inviterei ad attenerti a questo canovaccio.

    2) Descrivi liberamente l'aula come vuoi e mettici dentro qualsiasi strumento ti occorra per la lezione.

    3) Dopo il post in on del tuo PG inserisci sempre delle note sotto spoiler dove riassumi cosa vuoi che gli studenti facciano, dai delle eventuali indicazioni off, fornisci disegni ed altri materiali e, non ultimo, fornisci la scadenza.

    4) Ogni tuo post deve dettare i tempi di risposta, ovvero fornire agli studenti delle scadenze. Anche in questo caso postale in fondo ad ogni tuo post per darmi un'idea di come avresti suddiviso il tempo. Considera che in genere una lezione sul forum dura un mese.
    Ovviamente non preoccuparti di mettere scadenze lunghe: io posterò, salvo imprevisti, sempre entro 24h ù.ù

    5) Mantieniti sempre nell'ambientazione che stai giocando e dai libero sfogo alle tue capacità, qui come altrove. E' una lezione, certo, ma tu sei e resti una player che muove un PG, e creare interazione è sempre importante, così come agire in coerenza!

    Per qualsiasi altra domanda puoi contattarmi tramite MP qui oppure su qualunque piattaforma preferisci <3

    In bocca al lupo per il provino, e, mi raccomando, divertiti ;)
     
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    Alizeée Vuasseaux

    Alizée si era svegliata relativamente presto quella mattina. Certo normalmente la sua sveglia era puntata alle 7 del mattino, così che per le otto era, anche considerando piccoli imprevisti normalmente legati a make-up o alla scelta delel scarpe, un vezzo e un problema decisamente femminile, era pronta e presente in Sala Grande per la colazione e poi per poter svolgere le sue ricerche o i compiti di una professoressa, quali preparare al meglio le lezioni che avrebbe dovuto poi fare, correggere i compiti e ogni tanto avere dei colloqui con questo o quello studente o studentessa. La vita rispetto ad Hogwart, lì a Hidenstone era molto simile, con dei tempi dettati dalla comunità e dei momenti liberi che erano comunque molto meno di quelli che avrebbe sperato. Ma avendo lezione la mattina aveva deciso di svegliarsi una mezz'ora prima per poter fare una veloce colazione in camera, ringraziando, anche se sapeva che non era tenuta a farlo nè lui se ne sarebbe accorto, l'elfo domenstico che tanto si era premurato di portargliela per poi sparire veloce come la luce. Croissant, thè earl gray, un vezzo e una consuetudine tipicamente inglese, e un succo di arancia con ghiaccio. si controllò allo specchio per un'ultima volta prima di uscire e si diresse al suo studio, che era accessibile dopo essere entrati nell'aula vera e propria di Magitecnica. Varcò la soglia dell'aula alle 7.55 e la osservò, co me faceva ogni volta, per controllare che tutto fosse in ordine. Lo era. Ill suo sguardò vago per la stanza: alta circa quattro metri nel punto più alto, con pareti e soffitto a volta a croce in pietra imbiancata e candelabri in bronzo scurito ad ogni punto più alto delle varie croci, tre in totale, ognuna con lato di tre metri, con lunghe e bianche candele che non si consumavano mai e che si erano accesere appena era entrata, poste a circa tre metri di altezza dal pavimento e quindi a uno dal punto più alto della volta, essendo le pareti perimetrali alte tre metri. L'’aula, che non presentava finestre se non tre nel lato ovest, era rettangolare, circa nove metri per sei metri, con le tre finestre a arco gotico sul lato corto e la porta di ingresso sull’altro lato, nell’angolo a destra rispetto la lunghezza della stanza. Le finestre erano a circa un metro da terra, altre circa 2.5 metri nel punto più alto dell’arco, fatte da riquadri in vetro sostenuti da una struttura in piombo come fossero vetrate, apparentemente costruendo un disegno diverso su ognuna di loro senza motivo apparente. Non potevano essere aperte, vista la posizione al quinto piano, e davano sul labirinto incantato. I suoi alti tacchi a spillo da 5" risuonarono sul pavimento in solide mattonelle quadrate di gres porcellanato color mattone, leggermente ruvide e irregolari sulla superficie, con lato 30 cm, poste a 45° rispetto alle pareti della stanza stessa, mentre si avvicinava alla cattedra e alla lavagna. Erano poste a metà del lato lungo a sinistra dell’entrata, mentre i banchi (dodici, posti su due file da sei) erano grandi, simili più a tecnigrafi orizzontali che a banchi da scuola, tanto che ognuno poteva ospitare due persone una accanto all’altra grazie agli sgabelli di cui è dotato. La cattedra era classica e lineare, una sorta di rettangolo in legno di quercia con un ripiano nello stesso materiale, lucidato e segnato in modo positivo dal tempo e dall’uso, anche se sembrava provenire da un’altra aula, probabilmente pozioni, considerando le macchie sulla sua superficie. Aveva anche una poltrona che però usava molto poco, una in pelle scura, dallo schienale alto e sostenuta da cinque gambe dotate di rotelle, quindi come quelle da ufficio. Controllò la superficie immacolata della lavagna, ringraziando mentalmente gli elfi domestici, mentre un sorriso le increspava le labbra. Era bianca, di quelle adatte per essere scritte con i pennarelli, alta circa 1.5 metri e lunga 3 metri, con pennarelli di vario colore pronti all’uso assieme ad una spugnetta/cancellino. Sulla parete opposta, alle spalle degli studenti, quasi tutta la parete era occupata da scaffali in legno scuro, ancorati alle pareti e chiusi con delle porte a vetro smerigliato con intelaiatura in legno, dove erano stoccati strumenti, pezzi meccanici, elettrici ed elettronici, materiale didattico e altro, se necessario ridotti tramite magia per occupare poco.
    Certa che ogni cosa fosse al suo posto, si mosse verso una porta all’estrema sinistra della cattedra, entrando nel suo studio, da cui uscì alcuni minuti dopo, poco oltre le 8, con una scatola di legno rettangolare al momento chiusa, che posò sulla cattedra.
    C'era tutto, tranne gli studenti, ma era normale, essendo lei in anticipo. Si sedette sulla poltrona, comoda e confortevole, stando attenta a non sgualcire troppo il vestito che aveva scelto per l'occasione, corredato dai suoi immacnabili guanti neri che arrivavano sotto il gomito,s parendo sotto le maniche del vestito, e iniziò a leggere una pergamena relativa alle modifiche della lega ALCH3-12 sotto diverse condizioni ambientali estreme. La porta era già sbloccata, gli studenti o chi altri potevano tranquillamente entrare, e infatti a qualche minuto dall'inizio una studentessa del secondo anno, Evans Alley... no, Audrey, Evan Audrey, si presentò nella sua divisa che la indicava coem Ametrina e la slauto probabilmente troppo cordialmente, sedendosi sul terzo banco da sinistra nella prima fila, quello che si poteva davvero definire "il primo banco".
    Lei sollevò lo sguardo dalla pergamena, che si stava rivelando di nullo interesse e le sorrise cordiale.
    "Buongiorno Signorina Evans." le disse senza muoversi. "Vedo che come al solito si presenta per prima e si siede nel posto migliore. Spero però che al contrario delle altre volte lei sia più partecipe alla lezione. Se c'è una cosa che mi infastidisce sono i V8 con il freno a mano tirato." la guardò profondamente, come quasi fosse un rimprovero, per poi tornare a osservare la pergamena.
    Altri studenti entrarono, finchè l'aula non fu relativamente piena e l'ora di inizio lezione scoccata. Alizée si alzò, mettendo via la pergamena in uno dei cassetti della cattedra e con un gesto veloce della bacchetta fece muovere il pennarello nero da dove era, dirigendolo alla lavagna dove scrisse "PRINCIPALI COMPONENTI DEI CIRCUITI MAGITECNICI"
    "Bene, ci sono domande sulla scorsa lezione, dove abbiamo parlato relativamente nel dettaglio dei componenti principali dei circuiti, ovvero la scheda, il percorso alchemico e i sigilli funzionali. Se ci sono domande, domande serie, ditemelo subito, perchè stiamo per iniziare un altro impotante argomento, ovvero i sistemi di percorso alchemico."
    Mentre parlava, spostandosi da dietro a davanti la cattedra dove si appoggiò appena con il fondoschiena per sostenersi, il pennarello rosso scrisse sulla lavagna alle sue spalle "RUNIX, MANDALION, ARTWRITT"
    Si guardò attorno aspettando una risposta dalla classe.

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    Benvenuti, o in questo caso benvenuto, alla lezione di Magitecnica.

    Ho dato una descrizione spero adatta della stanza e di come si presenta, dovrebbe essere una sorta di aula di tecnica versione magica. Spero non ci siano problemi per la risposta e la prosecuzione, nel caso il mio PM è sempre libero. Se approvata come prof, poi posterò una descrizione anche di altre cose e dello studio e probabilmente una piantina così che ci siano dei riferimenti senza dover ogni volta riscrivere il poema. Fai pure se credi le domande che vuoi, sono pronta ad essere una (spero) brava prof.

    Scadenza della risposta (considerando il weekend) 18/11/2019 23.59
     
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    Audrey Evans
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    Le finestre all'interno dell'aula non erano molte, tuttavia erano più che sufficienti per illuminare la stanza in cui il secondo anno avrebbe avuto lezione. Dopo lo scambio di battute con la docente furono molti i ragazzi che entrarono: Mark, il ragazzo che le andava dietro praticamente dall'anno scorso, prese posto dietro di lei. E anche oggi ambisce ad una bella prospettiva. Pensò, vedendo poi arrivare il suo collega di casata, tale Scott McGregor, che prese posto vicino a lei. Tutti gli altri studenti non erano degni di nota, ma nessuno di loro mancò nel salutare la docente che indossava uno dei suoi abiti peculiari. La Vuasseaux, infatti, possedeva uno stile estremamente particolare e riusciva ad essere molto femminile anche senza una gonna o chissà quale prorompente scollatura. Poi quei guanti li voglio anche io! Pensò la ragazza, evitando di far ulteriori commenti poiché la lezione da lì a breve ebbe inizio.
    Prima di proseguire col programma che si era prefissato, l'insegnante chiese ai suoi alunni se ci fossero o meno domande. Si è fregata. Pensò l'ametrina, prevedendo l'immancabile alzata di mano di Mark, presunto Black Opal. Prefessoressa, io avrei una domanda. Durante la scorsa lezione, come ci ricorda lei, parlammo di sigilli. Cosa accadrebbe ad un circuito se al posto di un sigillo runico ne inserissimo uno astronomico o aritmantico?
    La ragazza alzò appena il sopracciglio, sorprendendosi poi di vedere anche il ragazzo seduto affianco alzare la mano. Prof, se dovessero esserci problemi con uno dei componenti del circuito, è necessario sostituire il pezzo in questione - qualora si tratti per esempio della scheda - oppure un semplice Reparo andrà bene? Ad Audrey venne quasi da ridere e bisbigliò al proprio compagno. Si vede che nella scorsa lezione non stavi attento. Dai, Scott, non puoi cadere su queste cose.


    by Lance


    La lezione va avanti ù.ù
    Hai descritto l'aula in maniera estremamente accurata e ti sei presentata a lezione, ora è giunto il momento di spiegare l'argomento del giorno ù.ù In bocca al lupo!
     
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    Alizeée Vuasseaux

    Alizée guardò i vari alunni, tutti appartenenti al secondo anno, prendere posto e notare come in linea di massima appartenenti alle stesse case tentavano di essere vicini, come il caso della signorina Evans e del suo compagno di casata, il signor McGregor. Notò vari Black Opal, tra cui uno in particolare attirò subito la sua attenzione. Non si ricordava in quel momento il cognome, am era sicura che sarebbe intervenuto durante la lezione. Era una persona intelligente, almeno apparentemente, sebbene a volte le sue domande fossero poste quasi più con l’intento di voler far vedere di essere attento e solerte che per vera necessità. E infatti, pochi secondi dopo la sua frase, il ragazzo alzò la mano e le fece una domanda relativamente semplice, che ogni testo di magitecnologia presentava come risposta. Anche il signor McGregor chiese qualcosa. Lei li guardò intensamente un paio di secondi, mentre notà che la Evans bisbigliò come divertita qualcosa al ragazzo, quindi si spostò dalla cattedra dove era e muovendosi verso i banchi, passando accanto ai due ametrini, le mani conserte dietro la schiena mentre impugnava la sua bacchetta, il secco rumore dei tacchi e lo strano attutito schioccante rumore del tessuto che indossava a riempire l’aria e il silenzio della stanza. Non volava una mosca. Amava quando l’aula era così.
    Si fermò davanti al ragazzo, fissandolo intensamente alcuni secondi, come se avesse posto una domanda totalmente priva di senso e lei stesse per sbottare in qualche rimprovero. Sapeva che quel ragazzo si faceva prendere facilmente dall’ansia, lo aveva notato precedentemente. Lo vide deglutire ansioso.
    “La sua domanda è pertinente, ma le suggerirei di controllare il libro di testo, capitolo quattro, credo le sezioni da tre a otto, ma non ne sono sicura.” disse tranquilla, senza mostrare alcun tipo di emozione. “Comunque, per risponderle, potrebbe cambiare tutto o nulla. Come avevamo detto, i sigilli funzionali derivanti dall’alfabeto runico sono i più stabili e sono stati i primi ad essere creati, ma hanno dei limiti che quelli aritmantici non hanno, pur essendo molto più delicati e propensi a rompersi per eccesso di energia magica immessa. di contro, sostituire un sigillo runico con un sigillo di tipo astronomico, o divinatorio, le ricordo che ci sono anche quelli, potrebbe incrementare le potenzialità dell’intero circuito come farle crollare, a seconda dello scopo del circuito stesso. Non mi azzarderei a usare dei sigilli astronomici su schede magtech il cui scopo è il calcolo o la precisione, in quanto l’astronomia è intrinsecamente imprecisa. Certo, potrebbe provare sul suo magifonino, ma non le assicuro che chiamando sua madre il numero che il magifonino comporrà sarà esattamente quello, cosa che invece un circuito con sigilli runici o aritmantici farebbe sicuramente.”
    Attese qualche secondo se il ragazzo avesse avuto altre domande o volesse controbattere, quindi si voltò e si pose davanti ai due ametrini.
    “Signor Evans, la sua domanda è formulata male, e apparentemente la risposta è scontata.” la donna guardò un secondo la ragazza accanto all’ametrino, come se volesse capire se il suo bisbigliare era di scherno a lui o meno. Non era un’occhiataccia, quanto un tentativo di vedere la reazione della studentessa e dedurre il senso della frase sottovoce. “Un circuito magitecnico può essere aggiustato con un semplice Reparo, se si tratta della scheda come abbiamo detto la volta scorsa, e in base all bravura del mago o della strega si possono riparare anche gli altri componenti, ma non è detto che il sistema torni a funzionare come prima. I circuiti magitecnici non sono solo un insieme di pezzi più o meno incantati, ma sono un delicato equilibrio di componenti fisici e di istruzioni in TecMec. Quindi la rottura e il successivo aggiustaggio devono essere viste anche alla luce di un danno alle istruzioni, che si possono essere perse nell’etere magico, possono essersi corrotte o semplicemente dimenticate dalla lega alchemica. In definitiva, il modo migliore per aggiustare una scheda è un Reparo quanto possibile, la sostituzione di ciò che non si può aggiustare e una verifica del codice.” disse senza muoversi, fissando lo studente, la sua compagna e in giro la classe, studente per studente. “Quindi come vede la sua domanda, all’orecchio inesperto o superficiale, apparentemente sciocca, meriterebbe una risposta che non potrebbe stare su un rotolo di dieci metri di lunghezza, o come usate voi inglesi, trentatre piedi. Però noto comunque che almeno questa parte della lezione scorsa non le è stata molto chiara, o probabilmente altro l’ha distratta.” Sorrise, in modo quasi cattivo. “Sono certa, visto il suo interesse sull’argomento, che una ricerca in biblioteca sui lavori pionieristici di Gurmand, Leon-Vallas e Mirkosky la aiuterà non solo a ricordare quanto ci siamo detti ma ad approfondire l'argomento. Mi aspetto almeno un metro di pergamena via gufo nel mio ufficio entro questo fine settimana.”
    Si voltò, tornando a posizionarsi vicino alla lavagna.
    “Bien, ora che apparentemente ho fugato ogni vostro dubbio, direi di iniziare la lezione vera e propria, ovvero come vi avevo accennato poco prima, i sistemi di percorso alchemici, detti anche in breve circuiti magitecnici, sebbene ne siano solo una parte.” disse con un sorriso Alizée, iniziando a camminare avanti ed indietro lungo la prima fila di banchi, le mani conserte davanti, ad impugnare la bacchetta “Come avevamo già studiato l’anno scorso, per chi si ricorderà, rispetto ai circuiti stampati babbani, quelli magitecnici, o magtech come stanno iniziando ad essere chiamati, sono strettamente connessi al tipo di applicazione del programma che girerà in essi. Per spiegarci meglio, se in un apparecchio babbano la potenza dell’apparecchio è data dai circuiti e dalle altre parti fisiche, o hardware come le chiamano, me quindi ogni tipo di programma andrà molto bene su una macchina potente e meno bene su una macchina poco performante, poco potente, con la magitecnologia le cose si complicano, in quanto il circuito, con i suoi componenti che abbiamo appena ripassato, e le istruzioni, il software con un termine babbano, sono strettamente correlati. Da qui la presenza, o se vogliamo dire meglio, al necessità, di creare sistemi di circuiti diversi, anche se grossomodo uniformabili in tre grandi famiglie che ora andrò brevemente a spiegarvi.” si fermò un attimo, il suono acuto e ritmico dei suoi tacchi smise di fare da sottofondo alle sue parole. I pennarelli e il cancellino erano pronti a scrivere, fluttuanti estensionioni della sua bacchetta, in attesa vicino alla candida e lucida lavagna. La parola RUNIX venne sottolineata con il pennarello verde. La donna riprese a camminare, stavolta tra i banchi, apparentemente senza badare a ciò che gli studenti facessero, in realtà curiosa di vedere chi e come prendeva appunti. “I primi circuiti che vennero creati, decisamente simili a quelli babbani, furono quelli detti Runix. Erano basati sull’uso di simboli e magia riconducibile alle rune, ed erano, e sono, estremamente stabili e performanti su istruzioni precise, ripetitive, come quelle che possono essere i programmi di una lavatrice, o una calcolatrice o ogni tipo di programma che non ha troppe variabili dipendenti dall’esterno. Tutto funzionava bene, ma poi si iniziò a prendere in considerazioni sistemi più versatili, più adatti a considerare che le condizioni in cui lavorano mutano, come per esempio programmi di riconoscimento vocale, o di riconoscimento delle impronte digitali, OCR e simili. Il Runiz era certamente un sistema ad architettura stabile, ma poco assolutamente poco adattabile. Si creò così un sistema opposto, altrettanto stabile dal punto di vista delle performance, ma estremamente malleabile, in grado di accettare molto più facilmente e far funzionare in modo molto più preciso programmi ad alto numero di condizioni al contorno iniziali incognite, come appunto un sistema di riconoscimento vocale, che deve poter ascoltare voci di timbro diverso, genere diverso, intonazione diversa, filtrare il rumore di fondo, insomma fare molte cose che non sono sempre quelle. Ed ecco il Mandalion, estremamente bello da vedersi, vera opera d’arte alchemica, in grado di modificarsi a seconda delle esigenze pur mantenendo la sua sostanza. Ma…” La donna si fermò. Era alle spalle dell’intera classe, e sulla lavagna il termine MANDALION fu sottolineato in blu. “Malheureusement il suo limite maggiore era esattamente la sua forza. Essendo così malleabile e pronto a modificarsi, era in qualche modo come indipendente, e su operazioni ripetitive, quasi noiose forse come calcoli iterati o simili, o operazioni identiche a loro stesse come lunghe sequenze di dati da processare sempre identici, il sistema a volte “sbagliava”, a volte improvvisava con risultati disastrosi sul piano della funzionalità dell’oggetto magtech. Immaginate calcolatrici che dopo una decina di somme diano il risultato sbagliato, o televisori che si rifiutino di cambiare canale prima che finisca un determinato programma.” sorrise, riprendendo a camminare, quasi velocemente, fino alla cattedra. Osservò la classe per quasi mezzo minuto, in silenzio, girando la testa come a cercare l’attenzione di tutti, quindi sospirò. “E qui arrivò l’idea che apparentemente sembrava poter mettere i due sistemi in antitesi in pensione, unendo i pregi di entrambi, ovvero il sistema di modellizzazione dei circuiti detto Artwritt, dal nome di chi lo creò la prima volta, circa tre anni fa. E’ un sistema che si basa sull’uso di rune e di magia di tipo orientale, quindi le basi dei due sistemi che vi ho appena descritto, ma unisce parti di circuito fatte con uno o con l’altro sistema con segmenti, con unioni e diodi esoterici che prendono ispirazione dalla tecnica pittografica medioerientale, dove i disegni erano a volte creati tramite sapiente uso delle lettere, di cui si ha forse il miglior esempio nelle moschee.” Alizée si avvicinò alla lavagna, sottolineando lei stessa il termine ARTWRITT con il pennarello rosso, per poi picchiettarlo un paio di volte sulla lavagna stessa come ad attirare l’attenzione sulla parola. “Tutto bene? No, perchè la sua perfezione è anche il suo maggior difetto poiché il sistema artwritt è adatto a ricevere input e programmi anche molto complessi, adattandosi ad essi, ma è perfetto solo su piccola scala. Non potrebbe certo essere usato su una calcolatrice, sarebbe uno spreco di soldi e di risorse, e se fosse usato per il riconoscimento vocale sui magifonini, dovrebbe essere creato un circuito quasi per ogni per telefonino, in quanto il circuito deve essere creato ad hoc per l’usufruitore, quasi scritto a mano per ogni utente.” La professoressa si mosse, iniziando a far apparire una semplice pergamena vuota sui banchi, una per alunno. “Ora, il sistema è ancora in studio per tentare di allargare il suo utilizzo senza minare le sue potenzialità, ma attualmente il circuito Artwritt è usato solo su apparecchiature di fascia alta, specialistiche, come apparecchi diagnostici o sperimentali, dove serve il massimo delle performances senza badare ai costi e soprattutto in un ambito molto ristretto di variabili.”
    Tornò alla cattedra, sedendosi sulla poltrona e osservando la clessidra posta sulla cattedra stessa. “Aprite la pergamena, ci sono una serie di funzioni o attività che possono essere svolte o coadiuvate tramite la magitecnologia. Vorrei che ne sceglieste una, scrivendo accanto ad ognuna di esse il circuito secondo voi più adatto, motivandolo. Se avete domande sarò lieta di rispondervi durante la correzione dell’esercizio, ma, sa va sans dire, credo che non avrete problemi.” sorrise, e le pergamene, fino ad allora chiuse, si srotolarono davanti agli studenti. “Avete trenta minuti da ora.” disse girando la clessidra, la sabbia color mattone a scendere silenziosa. La professoressa si rilassò sulla poltrona, osservando gli studenti.

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    Ok, siamo sopravvissuti alla presentazione e ora vi siete addormentati, anche se spero di no, sulla lezione vera e propria, che comprende anche un piccolo esercizietto che potrà farvi ragionare su quanto ho detto e come sfruttarlo in termini pratici, preparandovipoi alla prossima sezione, ovvero la temutissima prova pratica.

    Le possibilità da utilizzare sono le seguenti:
    - Catalogazione di pozioni
    - Sistema di guida di scopa magica
    - Gestione attività Auror al Ministero
    - Conteggio punti, case e personale della scuola

    Attenzione, non è detto che esista solo una vera risposta. Sta a come la motiverete, tentando di essere convincenti.

    Scadenza della risposta 22/11/2019 23.59
     
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    Il primo ragazzo a porre la domanda fu effettivamente in ansia.
    Il suo sguardo cercava di non incontrare mai quello della docente e il tallone del piede sinistro tamburellava rapidamente e silenziosamente contro il pavimento. A differenza dei tacco della docente non produceva rumore e quando finalmente lei diede la risposta al dubbio, il ragazzo poté tirar un sospiro di sollievo nel denotare come la sua domanda non fosse prettamente fuori luogo.
    Il secondo intervento, invece, riuscì male alla docente. La seconda domanda fu fatta da McGregor, non dalla Evans. Quello infatti era il cognome di Audrey, ma una piccola distrazione poteva starci, in fin dei conti la docente era nuova e forse ancora non aveva familiarizzato con tutti i cognomi. L'ametrina ad ogni modo si sentì lusingata nel denotare come la professoressa avesse imparato il proprio cognome. Scott si limitò ad annuire più volte al chiarimento del dubbio e colse l'occasione per prendere qualche appunto.
    A dubbi chiariti la lezione poté andare avanti.
    Come sempre le nozioni offerte dalla Vuasseaux erano estremamente tecniche e dettagliate, quasi complesse, ma il secondo anno era perfettamente in grado di starle dietro. Si parlò di Runix, Mandalion e Artwritt, poi arrivò il colpo basso: un esercizio scritto. C'era chi si guardava intorno e chi senza attendere si diede da fare.
    L'opale che poco fa pose la prima domanda rispose a tutte le possibili attività con la parola "Mandalion", insomma era uno di coloro che seguivano la fantomatica regola de la risposta giusta è sempre la B. Anche la motivazione era sempre la stessa: perché è il circuito più adatto. Scott e Audrey presero invece il compito con maggiore serietà. Il primo diede le seguenti risposte:

    - Catalogazione di pozioni -> Mandalion, poiché e pronto a modificarsi
    - Sistema di guida di scopa magica -> Runix
    - Gestione attività Auror al Ministero -> Mandalion
    - Conteggio punti, case e personale della scuola -> Runix, poiché sono i più stabili.


    Poteva fare decisamente meglio, non ci sono dubbi. Audrey, invece, parve rispondere con estrema naturalezza.

    - Catalogazione di pozioni -> Mandalion, perché adatto ad operazioni ripetitive in grado di filtrare dettagli come colore o densità
    - Sistema di guida di scopa magica -> Artwritt, poiché a mio avviso si tratta di un'operazione estremamente complessa.
    - Gestione attività Auror al Ministero -> Artwritt, ma anche Mandalion. Credo che possa dipendere dal tipo di attività.
    - Conteggio punti, case e personale della scuola -> Runix, non ha bisogno di interagire con molte variabili provenienti dall'esterno.


    Quando i ragazzi terminarono, posarono la penna sul bancone, attendendo la fine dei trenta minuti.

    by Lance


    Esercizio molto simpatico, complimenti ù.ù
    Ora possiamo dar il via alla prova pratica. Ti vedo molto spigliata, quindi sono molto curioso di leggere il tuo prossimo post. Mi raccomando di essere chiara su come realizzarla, poiché probabilmente molti utenti hanno una conoscenza piuttosto limitata in ambiti tecnici <3
     
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    Alizeée Vuasseaux

    La sabbia aveva una grana fine, ma non finissima. Era come cristalli che rilucevano debolmente grazie alla poca luce naturale e a quella calda delle candele che illuminavano l’aula. Alizée si perse alcune volte nell’ipnotico movimento, tentando di seguire con gli occhi il movimento di un granello, scegliendone uno e seguendolo, senza mai però riuscirvi, perso subito nella miriade di cristalli uguali a lui, eppure come lei sapeva, diversi se visti molto da vicino. Erano come i fiocchi di neve, ognuno uguale nella sua identicità. Come gli studenti, in qualche modo, si ritrovò a pensare mentre la mezz’ora scorreva lenta per lei, probabilmente troppo veloce per i suoi alunni. Aveva dato un compito troppo difficile? No, non credeva. Le indicazioni che aveva fornito, la spiegazione, erano stati chiari, i concetti pochi ma precisi. Certo c’era il mondo sotto quelle poche, laconiche frasi che dovevano riassumere gli ultimi anni di esperimenti, prove, fallimenti e piccole vittorie che il mondo magitecnico aveva avuto e aveva ogni giorno. Era un campo inesplorato, una giungla piena di pericoli e di tesori. e loro, le persone davanti a lei, ragazze e ragazzi di diciassette anni non erano altro che le reclute per una nuova battaglia, ora poco oltre che fanti con scudi e spade di legno, ma, come lei sperava, presto sarebbero diventati cavalieri e dame in scintillanti armature pronti a conquistare il più grande tesoro della magitecnica custodito dal feroce drago. sorrise appena, tracciando con il dito guantato di lucido latex nero il profilo della clessidra. Era passato ormai quasi tutto il tempo a disposizione, quando la toccò per l’ultima volta, e sollevò lo sguardo. Solo alcuni avevano ancora la penna in mano. Notò che la Evans e il suo compagno McGregor avevano finito, così come pure il ragazzo dietro di loro e molti altri. Lasciò agli ultimi di finire.
    La sabbia si fermò, ma le penne erano già state tutte posate e lei applaudì alcune volte lentamente, in modo solenne.
    “Complimenti. Chapeau, ragazzi. Avete finito in tempo, e sono sicura che mi stupirete con le vostre risposte.” sorrise, chiamando uno per uno gli alunni alla cattedra, così da leggere le risposte e commentarle dove necessario, ma in modo così pacato e sottovoce che nessuno tranne l’interessato o interessata poteva sentire, con l’idea di tenere sulle spine e aumentare l’ansia degli altri alunni.
    “Evans.” scandì, come con gli altri, il cognome e attese che la ametrina si avvicinasse. Lesse le risposte velocemente, come se se lo aspettasse. “Dalle risposte è stata attenta in classe, e questo le fa onore,ma credo che ci sia un errore di comprensione di fondo. Le operazioni ripetitive sono perfette per il Runix, quindi un catalogo di pozioni con il Mandalion rischia che il sistema sul lungo periodo scambi ogni tanto pozioni relativamente simili, proprio perchè meno rigido e selettivo dell’altro tipo di percorso alchemico. Non dico che sia totalmente sbagliato, ma sicuramente la sua motivazione non è la più pertinente. Sul sistema di guida, la complessità non è una prerogativa dell’Artwritt, anche gli altri percorsi possono gestire situazioni estremamente complicate. La sua risposta è corretta, anche se ci sarebbe stato da aggiungere che l’Artwirtt è il più adatto per scope ad uso agonistico, dove anche le piccole differenze tra i giocatori possono influire e che quindi ogni scopa deve essere unica, mentre il Mandalion è adatto alle spoed da commercio, anche di alto livello, in quanto necessita di un minimo periodo di… addestramento per meglio riconoscere le singolarità dell’individuo. Le altre due non ho nulla da aggiungere, ha centrato perfettamente sia il percorso che la motivazione alla base dello stesso. Nel complesso, un buon risultato, sono soddisfatta.” le sorrise calda, annuendo leggermente e riconsegnandole la pergamena.
    Al suo compagno di casata andò leggermente peggio, mentre lo sguardo della docente al Black Opal fu chiaro indizio a tutta la classe di come la francese non fosse soddisfatta delle risposte, che arrotolò quasi stizzita la pergamena dandola al ragazzo corrucciata. “Sapristi, è sicuro di aver passato i G.U.F.O.? o li ha vinti in una confezine di cioccorane?”
    Quando gli altri alunni tornarono al loro posto, Alizée con una mossa veloce della bacchetta fece cancellare la lavagna e vi fece scrivere a caratteri cubitali “PROVA PRATICA”.
    “Bene, ora un esercizio che so essere probabilmente complicato, ma non preoccupatevi, non vi chiederò certo di mettervi a creare un circuito magitecnologico… non ancora almeno. L’esercizio è uguale per tutti, e consiste in questo. Un sistema di tracciatura delle impronte magiche all’interno della scuola. Praticament,e in termini babbani, un GPS per avere la posizione di ogni mago nella scuola. Avrete a disposizione schede e circuiti alchemici prefatti, in ognuno dei percorsi che abbiamo studiato oggi, oltre a sigilli funzionali runici, aritmantici e astronomici. quello che vi chiedo è di creare un puzzle, montare come se fosse un gioco babbano fatto di mattoncini il vostro circuito tecnomagico così che secondo voi funzioni al meglio per lo scopo che vi siete prefissati.” mosse la bacchetta, e pezzi di ogni genere uscirono dagli scaffali posti alle spalle degli studenti per finire ammonticchiati ordinatamente sulla cattedra e attorno ad essa. “Avrete materiale in quantità, nessuna limitazione.” disse, per poi iniziare a far scrivere alla lavagna quanto era necessario per capire l’esercizio. “Dovete immaginare che questo sistema sappia in ogni momento la posizione di ognuno degli alunni e dei professori della scuola, e che possa indicarlo a comando verbale su una mappa della stessa. La base il riconoscimento del mago o della maga possono essere disparate, a voi pensare quali tratti rendono ognuno di noi unico come mago e maga, escludendo categoricamente il nome. quello sarà associato al mago o maga in base ai parametri che deciderete. Per esempio se decideste di riconoscere tutti solo in base al sesso, ovviamente avreste che il sistema darebbe come risultato un errore, perchè ci sarebbero almeno più di due maschi o femmine in punti diversi e lui non saprebbe chi è Ninin e chi è Ninon. Se aggiungeste anche l’età, già avreste meno errori, e così via aggiungendo “condizioni”. Possono essere il colore dei capelli, il numero di scarpe, non mi interessa, ma stupitemi. Quindi dovrete pensare e capire che sigilli funzionali usare, e quale circuito alchemico è per voi il più adatto. Non avrete l’Artwritt, ovviamente. Vi consiglio di essere il più precisi possibile, di aggiungere quante condizioni possibile, per arrivare a trovare l’unicità di un individuo, ma per questo esercizio direi che non potrete andare oltre a cinque parametri. Quindi potete decidere di usare colore dei capelli, numero di scarpe, piatto preferito, squadra preferita e materia odiate, o altre cinque cose qualsiasi. Avete un’ora da… adesso.” disse perentoria, mentre la clessidra si voltava da sola e la sabbia scendeva, a indicare i primi trenta minuti.

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    Tremate, la prova pratica è arrivata, e sarà quella che più varrà per il clacolo del punteggio di role.
    Allora, credo di essere stata chiara, ma mi ripeto e se avete dubbi il mio MP è sepre aperto. quello che voglio è che pensiate cosa rende unico un mago così che si possa capire da un punto di vista magitecnico come potremmo fare una Mappa dei Malandrini della scuola, e guai a voi se vi viene in mente di lavorarci nelle ore buche per farla davvero, vi becco se mancano dei pezzi dalla mia classe.
    Quindi quello che vorrei è che il vostro post descirvesse più che latro quanto il personaggio pensa e quale sia il suo percorso mentale che lo porta a scegliere questa o quella caratteristica, un po' come se fosse un "indovina chi?" versione magica. Poi la parte di descrizione del montaggio delal scheda la lascio a voi comep referite, non ci sono regole, potete anche saltarla se non vi interessa e dire solo che l'avete montata, ma nel posto deve esserci:
    - Tipo di circuito alchemico e perchè quello
    - Le condizioni scelte a rendere univoca l'identificazione del mago per il sistema "Mappa del Malandrino 2.0" e come mai ha scelto quelle e non altre
    Opzionale:
    - come il PG monta la scheda (può dire che magicamente i pezzi si connettono, può usare incantesimi, evitando per favere i Crucio alla professoressa, può dire che si incastrano come Lego...)

    Scadenza della risposta 22/11/2019 23.59
     
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    Due parole poteva riassumere brevemente l'andamento dell'esercizio precedentemente affrontato: disastro totale. L'Opale seduto dietro la Evans si beccò una stoccata più che meritata, Scott annuì alle osservazioni della docente e Audrey rimase a bocca aperta. C-cosa? Ho sbagliato? Io? Deve esserci un errore. Certo, era facile incolpare gli altri quando la colpa era la propria. Probabilmente la giovane Evans ancora doveva metabolizzare le nozioni appena spiegate e probabilmente poi si sarebbe accorta lei stessa dei suoi errori.
    Poi fu spiegata la prova odierna per tutti i partecipanti in quella lezione e in un primo momento ci fu un silenzio generale. L'Opale dietro di Audrey era di nuovo nel panico, mentre nelle file più avanti tutti sembravano incuriositi ed incerti nello stesso tempo. Se non altro abbiamo circuiti prefatti. Pensò la ragazza, cominciando a pensare a quali variabili inserire all'interno del suo circuito. Sospirò. Purtroppo non riusciva a far due cose contemporaneamente, così partì dalle basi. Quale circuito utilizzare? Tra i due disponibili preferì puntare sul Runix per aver una maggiore precisione, evitando che col tempo ciò che stava realizzando potesse risultare difettoso. Fu un lavoro lungo e meticoloso, poi bisognava pensare alle fantomatiche variabili. Tra le cinque inserì l'eta, in maniera tale da dividere un grande gruppo omogeneo in almeno sei parti, contando i vari corsi e i docenti. Il secondo fu la casata di appartenenza per aver una suddivisione più netta dei vari gruppi ottenuti dalla precedente variabile. Inizialmente come terza parametro avrebbe voluto inserire il professore preferito o il più odiato, tuttavia scartò subito quell'idea. Era chiaro come la maggior parte degli studenti avrebbe risposto in primo luogo Olwen e nel secondo Ensor, così proseguì per un approccio più differenziato: la città di provenienza. In questo modo sarebbe riuscita ad individuare almeno coloro che vivevano nelle città meno popolate, poiché era estremamente improbabile che la scuola ospitasse più studenti provenienti da Sunderland, entrambi smistati tra gli ametrini e magari entrambi del quinto anno. La quarta e la quinta variabile erano elementi prettamente fisici; fascia di altezza e di peso. Il colore dei capelli o degli occhi erano due scelte comunque assai probabili, comunque preferiva porre condizioni non già espressamente consigliate dalla docente.
    Le condizione dell'Opale dietro di lei erano le seguenti: materia preferita, ruolo di quidditch preferito, ex-casata di Hogwarts, cibo preferito e se posseggono un animale domestico o meno.
    Quelle di Scott furono: anno frequentato, casata, seconda materia preferita, colore degli occhi e colore di capelli.

    by Lance


    Siamo giunti alla fine, esita ciò che hanno fatto, aggiungi la valutazione in fondo al tuo post e concludi la lezione ù.ù
    Ormai ci siamo quasi *^*
     
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    La professoressa osservò in silenzio, senza muoversi, i ragazzi correre in giro per la stanza cercando circuiti e pezzi, scarabocchiando o mormorando, ognuno come gli era più consono, e sorrise pensando come una cosa così apparentemente sciocca per un essere umano come riconoscere una persona e ricordarsi il nome non fosse assolutamente facile per una macchina, per quanto magica come poteva essere una macchina magitecnologica. Lei aveva già una sua idea di come realizzare, anche se in forma ridotta e con una percentuale di errore relativamente bassa, il progetto, ma era aperta a piacevoli sorprese. Dopo circa un quarto d’ora si mosse, camminando lentamente, le mani guantate dietro la schiena a tenere la bacchetta come se fosse un frustino da cavallerizzo, quindi ai due estremi, osservando il lavoro di ognuno, a volte per alcuni secondi, a volte per un minuto intero, senza mai parlare, senza cambiare espressione del volto, tentando di capire cosa stessero facendo, che variabili avevano messo in gioco. Sembrava che la quasi totalità degli studenti avesse utilizzato il percorso alchemico Runix. Una scelta saggia, anche se in base alle variabili anche il Mandalion poteva essere una scelta forse azzardata, ma con un margine di errore minore. Continuò a girare in silenzio per quasi tutta l’ora, sedendosi solo quando mancavano pochi minuti alla fine, dopo aver voltato la clessidra alla mezz’ora.
    “Manca un minuto alla fine della prova.” disse calma, e quando anche gli ultimi granelli scesero, dalla bacchetta fece emettere un sonoro “pop”. “Via le mani dai progetti. quando chiamerò il vostro nome, portatemeli, e ditemi le variabili che avete usato. Io vi darò dei consigli e il voto. Poi lasciate tutto quello che non è vostro sui rispettivi tavoli e potete andare. ricordandovi di studiare le pagine corrispondenti ai percorsi alchemici che abbiamo visto.” disse perentoria, e iniziò a chiamare gli alunni. Dopo alcuni di loro, toccò al Black Opal. Lei lo ascoltò senza fiatare, quindi prese il circuito e lo osservò. “Il lavoro di montaggio è fatto bene, non posso dire nulla, ma le variabili da lei scelte mi lasciano perplessa. Non tutti hanno un ruolo di quiddich, alcuni tra noi nemmeno lo seguono. Non tutti, veda me ad esempio, vengono da Hogwarts, e le altre tre variabili sono un po’ vaghe, dando adito probabilmente a una non così precisa localizzazione. non dico che non vada bene, ma probabilmente il suo margine di errore è oltre il 20%, che considerando il numero di persone presenti nella scuola, è un numero molto elevato.” gli spiegò senza cattiveria. “Le consiglio di ripassare bene la logica di base e di considerare meglio le variabili nei prossimi esercizi. Non credo lei possa avere più che una D considerando anche la sua prova teorica.”
    Dopo di lui vennero altri studenti, quindi chiamò la Evans.
    “Come altri ha scelto il runix e mi ha anche dato una valida motivazione, cosa che apprezzo. Inoltre le variabili da lei scelte sono abbastanza varie da permettere di isolare sottogruppi distinti, anche se fascia di altezza e peso sono forse le meno azzeccate. Una delle due forse, ma perchè non il sesso, o il tipo di bacchetta, soprattutto quest’ultima molto difficilmente riscontrabile in comune in una delle altre variabili che ha scelto. Ma ho notato che ha fatto delle scelte ragionate, seguendo una sua logica e una sua idea per giungere allo scopo. Credo che il margine di errore sia sotto il 5%, quindi notevole. Considerando anche la prova teorica, che per quanto non sia stata perfetta è sempre stata lodevole, le assegno un O, Signorina Evans.” le sorrise.
    Dopo di lei venne il suo compagno di casata, McGregor. “Anche lei ha scelto con un certo scopo, con scelte ragionate i parametri. Anno frequentato è molto simile a età, quindi direi che è una ottima partenza, anche la casata, poichè l’assenza indica che si è adulti, il colore degli occhi unito a quello dei capelli porta in basso il margine di errore, mentre l’ultima mi lascia perplessa, non ha molto senso secondo la mia logica, ma rimane comunque una sufficiente discriminante, portando il margine di errore molto vicino a quello che credo essere il massimo per questo esercizio, il 5%. Considerando la sua prova teorica, le assegno una O. Vada pure.”
    Quando anche l’ultimo degli alunni ricevette il suo voto, che mano a ano veniva scritto alla lavagna dai pennarelli, la professoressa guardò l’aula e quando anche l’ultimo degli alunni varcò la soglia, la bloccò per avere alcuni minuti da sola. Era stata una bella lezione, ne era contenta, e anche se con alti e bassi, stavano imparando. Lasciò tutto come era, gli elfi domestici avrebbero pensato a riordinare la stanza, e si diresse nel suo studio per il lavoro arretrato e per le sue ricerche.

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    Ok, siamo arrivati alla fine della tremenda e orribile, disgustosa lezione di Magitecnica. Raccogliete i morti, fasciatevi le ferite e trascinatevi fuori dalla mia aula prima di sporcare troppo col vostro sangue. Ho già avvertito l’infermeria che tengano pronti i letti e le pozioni rimpolpasangue.

    Voglio ringraziarvi tutti per l’attenzione e la dedizione nei post, anche quelli dove si vedeva che il vostro PG non aveva capito nulla, ma alla fine la coerenza col vostro carattere e BG vale più dell’essere primi, anzi, viene anche premiata a volte se fosse stata una lezione più...importante.
    Comunque, visto che lo fate solo per l’avidità di EXP, qui sotto riassumo i punteggi. Sono stati assegnati 8 punti al fine della valutazione, così distribuiti:
    0-3: prova teorica
    0-5: prova pratica

    I punti corrispondono all’esperienza e al voto come riportato nella seguente lista.

    Punti (Voto)
    8 (Eccezionale)
    6-7 (Oltre ogni previsione)
    4-5 (Accettabile)
    3 (Scadente)
    2 (Desolante)
    0-1 (Troll)

    Essendo un provino, nessun PP sarà assegnato

    Quindi ci ritroviamo ad avere:
    Evans: 2+4 = 6 (O)
    McGregor: 2+4 = 6 (O)
    Black Opal: 0+2 = 2 (D)
     
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    Il provino è ufficialmente concluso.
    A seguito di una lunga discussione siamo tutti d'accordo sulla tua idoneità, quindi provino superato ù.ù
    Ti aggiungo immediatamente al gruppo insegnanti e a breve ti invierò qualche link utile. Congratulazione!

    Alizée: 2+2+2+2= 8 exp
    Snaso: 2+2+2+2= 8 exp
     
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