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Joshua B. Evans.
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Isotterranei erano il luogo che meno aveva conosciuto durante i suoi anni a Hogwarts, poiché da bravo Grifondoro preferiva guardare verso il basso e non camminarvici. Dopo aver trascorso i primi due mesi nella nuova accademia, l'ormai ex rosso-oro stava tentando di abituarsi ai nuovi colori di una divisa che non era sicuro di poter portare con fierezza e convinzione: si diceva che gli Ametrin fossero gentili e disponibili con chiunque, e per quanto questi lati corrispondessero ad alcune sfaccettature del carattere di Josh, si può affermare con una certa sicurezza che, tra le tre Case, quella delle Puffole gli era parsa la più insignificante.
Non aveva idea che a distanza di pochi mesi si sarebbe sentito perfettamente a proprio agio lì, dunque per il momento tentava di costruire un buon legame con i suoi compagni di stanza: un tale Erik che aveva sempre una faccia quasi apatica e perennemente pallida, e Lucas, un tizio... strano. Insomma, non che i due fossero particolarmente interessati a fare baldoria, seppur gli paressero simpatici, ma Josh aveva bisogno di viversi quell'esperienza e, di questo avviso, non mancava di farsi una capatina in giro per il castello dopo l'orario di cena, andando a scovare luoghi interessanti e conoscendo persino persone che valevano la pena di una punizione.
La cucina era di certo uno dei luoghi che più preferiva: gli elfi ormai avevano rinunciato alla possibilità che l'Ametrin dimenticasse come accedere al loro regno e gli preparavano sempre un piattino con qualche leccornia, lascito della cena o del pranzo della giornata.
Quando gli andava proprio bene, il giovane mago riusciva ad accaparrarsi anche una fetta di torta del mattino dopo, potendo andare a dormire felice e soddisfatto. Quella sera, tanto per cambiare, era proprio nelle cucine che si era recato, con l'intento di portare un po' di zuccheri a Erik, le cui condizioni non parevano essere particolarmente buone.
Ehy, Blinky, come andiamo?
L'elfo anziano che scorse per primo Josh lo ringraziò per essersi interessato al suo stato di salute, inseguendolo fino al tavolo da cui il ragazzo afferrò una mela. Le staccò un morso, mentre riportava lo sguardo di ghiaccio sulla creatura, allungando la mano sinistra per stringergli le mani adoranti.
Dai, amico, non c'è bisogno di essere così formali. Piuttosto, hai qualcosa per me stasera?
La fetta di torta spuntò come per magia -in realtà era stata appena afferrata da un altro elfo dalla credenza alle spalle di Blinky- e Josh la afferrò con la mano sinistra. L'avrebbe portata a Erik, magari si sarebbe ripreso un po' da quella strana serataccia.
Ringraziò gli elfi e uscì dalla cucina, ma quando iniziò a percorrere il corridoio a ritroso, fu costretto a poggiarsi con tutto il peso contro la fredda e umida parete di pietra.
Tachicardia.
Iniziò a sudare freddo e la respirazione corta e veloce gli diede il colpo di grazia. Non si spaventò, sapeva come comportarsi in casi del genere ma, diamine, era una bella scocciatura! Si guardò in giro e scorse una seduta scavata nella pietra abbastanza lunga da permettergli di sdraiarsi. Rimase in quella posizione per minuti interi, fino a che non si sentì meglio. Poi guardò la fetta di torta e decise di averne più bisogno lui, così ne strappò un pezzo.
Fu allora che una ragazza prese posto in una seduta poco distante da lui, evidentemente ignara della presenza del mago.
Anche a te!. -
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Edited by Giadì - 26/10/2019, 22:17. -
Joshua B. Evans.
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La ragazza che, come lui, aveva avuto la brillante idea di fare uno spuntino serale, si rese finalmente conto della sua presenza e Josh la sentì avvicinarsi, tanto da volgere verso di lei lo sguardo di ghiaccio. Con un sorriso gentile la accolse a farsi avanti, facendole poi un occhiolino.
So benissimo dove sono i dormitori, ma grazie dell'interessamento.
Non aveva alcuna voglia di andare a dormire, men che meno di tornare in infermeria dove aveva trascorso il giorno precedente e, per quanto adorasse l'infermiere Mave, non era dell'idea di vederlo ancora. Così, quando la mora gli propose di aiutarlo in qualche modo, lui si portò il braccio sugli occhi e scosse il capo delicatamente, evitando di procurarsi un'altra volta un attacco di nausea.
Sto bene, non preoccuparti. Solo un capogiro... mi capita, di tanto in tanto.
Già, ben più di tanto in tanto a dire il vero, ma evitò di sottolinearlo.
Piuttosto, si rese conto in fretta di come non fosse l'unico ad avere un certo languorino quella sera, motivo per cui quando la ragazza gli chiese della torta, il giovane Ametrin si portò a sedere e le offrì con gentilezza e un sorriso il piatto che fino a quel momento aveva tenuto sospeso sullo stomaco.
Tieni, assaggia.
A lui, d'altro canto, non andava più. Osservò finalmente con attenzione i lineamenti della mora e si rese conto di quanto gli risultassero familiari: di certo l'aveva incrociata nei corridoi durante la sua permanenza, seppur piuttosto breve, a Hidenstone, ma doveva averla incontrata a Hogwarts mesi addietro. Che fossero dello stesso anno? Di certo la ragazza doveva essere cambiata molto in quel frangente di tempo.
Dal modo in cui le si era avvicinata, Josh capì di trovarsi davanti una tipa decisamente intraprendente e la qual cosa non lo dispiacque affatto.
Così... primo anno anche tu?
Iniziare a capire chi fosse poteva essere un buon modo per iniziare quella che pareva essere una normale conoscenza.. -
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Joshua B. Evans.
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by SPOILER (clicca per visualizzare)AVVISO PER LO SNASO/MOD CHE VALUTERA' PER GLI EXP U.U
La cosa su Skyler l'ho scritta chiedendo prima il permesso a Mirko e chiedendogli cosa avrebbe fatto Skyler uwu. -
Joshua B. Evans.
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