Gazzetta del Profeta

Sin dalla sua nascita nel 1665, la Gazzetta del Profeta è la principale fonte di informazione per i maghi britannici. Il suo fondatore è Henry Muddiman, lo stesso uomo che pubblicò la sua versione babbana dal nome Oxford Gazette, rappresentando il primo vero giornale su territorio inglese.
Inizialmente i soggetti dei suoi articoli son stati esclusivamente di carattere politico e sociale, ma ben presto i redattori hanno cominciato a venir incontro ai gusti del pubblico, ampliando così il numero delle sue rubriche in maniera tale da poter informare a trecentosessanta gradi la popolazione sulle novità all'interno del mondo magico, sugli usi e costumi di maggior tendenza e di sport, in particolar modo il Quidditch.
È possibile affermare come la Gazzetta del Profeta non si rivolga ad un unico target e per tale ragione nessuno è sorpreso di vedere numerose copie di questo quotidiano sui tavoli di alcune locande o uffici, tuttavia un recente sondaggio ha rivelato come le nuove generazioni con l'intervento dei magifonini abbiano perso interesse nell'acquisto del giornale cartaceo. Per risolvere tale problema nel 2017 Louis Gorth ha ideato il sito ufficiale della Gazzetta del Profeta, in maniera tale da aver sempre a portata di mano i titoli del numero del giorno nell'ammirevole tentativo di spingere all'acquisto del formato cartaceo.

Diffusione e Autorevolezza

Sin dalla sua nascita il Ministero della Magia ha avuto un certo ascendente e controllo sugli articoli della Gazzetta del Profeta. Trattando principalmente discussioni di natura politica non può essere altrimenti, in fin dei conti non tutti i maghi, giornalisti compresi, nel 1665 posseggono le competenze adatte per comprendere cosa e in quali termini sia stata discussa una proposta di legge o la modifica di una già esistente.
Col trascorrere degli anni il Ministero ha fatto il possibile per non perdere il controllo di un giornale che ha riscontrato così tanto successo, tuttavia al termine della Seconda Grande Guerra dei Maghi con Audrey Kent la Gazzetta del Profeta riesce ad ottenere una sua indipendenza e ad avvicinarsi all'oggettività che Henry Muddiman ha auspicato ad ogni articolo.