Cora Delaine

Capo Excalibur

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    Cora Delaine

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    Anagrafe

    Nome: Cora

    Cognome: Delaine

    Nascita Londra, 4/10/68

    Orientamento sessuale: demisessuale

    Stato di sangue: Nata babbana

    Stato sociale: Benestante

    Caratteristiche: NA

    Tratti particolari: possiede delle lentiggini sul volto

    Allineamento: legale buono
    Caratteristiche

    Bacchetta: legno di Quercia, sibilante e lunga 11 pollici con come nucleo il crine di Unicorno

    Patronus: rondine

    Molliccio: sua sorella zombie

    Ex-casata: Grifondoro

    Passioni:
    • film d'autore
    • leggere
    • i bambini

    Impiego: Attivista e terrorista

    Residenza: Ignota

    Status: single
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    Aspetto
    Cora si presenta come una strega cinquantenne piuttosto in forma.
    Cora è alta un metro e sessantacinque e in genere per rendersi un po' più autoritaria indossa tacchi, anche se non eccessivi, del resto la sua non è una vita tranquilla e deve essere sempre pronta alla corsa. Possiede dei capelli biondo ramati, tenuti lunghi e generalmente raggruppati in una treccia.
    Possiede occhi dolci e azzurri, che impreziosiscono un sorriso sempre gentile. Per apparire meno minacciosa, adopera un trucco delicato finemente coprente che le dia un aspetto fresco e poco sofisticato.
    La sua carnagione è di fototipo 1, estremamente chiara e scottabile, puntellata sul volto, ma anche sul petto da lentiggini, soprattutto in estate.
    Magra e aggraziata, la donna possiede dei fianchi stretti, un ventre piatto e un seno piccolo ma ben definito. Le braccia, come le gambe, sono sinuose e toniche, mentre le mani sono sempre prive di smalto, ma estremamente curate.
    Difficilmente Cora indossa abiti tradizionali da mago, prediligendo abiti babbani formali, come tailleur. Non ama ornamenti e gioielli, ma il suo punto debole sono le borse e le scarpe, che ama in colori sgargianti e, se possibile, abbinati.
    Carattere
    Cora possiede un animo gentile e nobile.
    Gentile e disponibile, reputa importanti tutte le vite e si avvicina sempre con curiosità e rispetto alle persone, volendo spesso conoscerne molti dettagli. E' un'ottima ascoltatrice e ama passare anche intere ore a sentire le vite altrui, cosa che si è acuita da quanto la sua vita è diventata clandestina.
    Fortemente idealista, Cora non usa mai mezzi termini e non scende a compromessi se reputa che un suo ideale fondante sia messo in gioco, anche a costo di perdere il posto di lavoro o la sua libertà personale. In genere il suo sguardo in queste occasioni, si fa freddo e lei inizia a servirsi di tutte le sue capacità per raggiungere il suo scopo. Finemente aderente al principio di Macchiavelli del Principe, la donna nel momento in cui sposa una causa che reputa nobile la persegue senza porsi limiti morali ed etici, ragion per cui, di fronte alla sordità delle istituzioni, ha deciso di adottare strategie più aggressive e terroristiche, causando anche vittime e arrivando al punto di tollerare, senza mai veramente perdonarsi però, morti innocenti accidentali.
    Cora è una vera leader e funge sempre da esempio per i suoi sottoposti. Non chiede mai loro di andare contro i loro ideali e accetta le loro personali visioni, cercando di valorizzarli, inoltre quando vi è un rischio da correre, lei si dispone sempre in prima fila.
    Intelligente, ha un sottile senso dell'ironia, ma difficilmente vira nel sarcasmo o nella derisione.
    Cora non ha tempo libero, reputa la propria vita devoluta alla causa, tuttavia quando ha bisogno di staccare o di rilassarsi si concede un film. E' una grande cinefila e non esita a servirsi della pozione polisucco pur di andare a vedere un film sul grande schermo. Adora le commedie romantiche, ma la sua vera passione sono i film impegnati, tanto che ogni anno si prefigge l'obiettivo di vedere tutti i film candidati premio oscar.
    Troppo devoluta alla causa per pensare all'amore, o anche solo al sesso, Cora approccia tutti con gentilezza, ma quando non ha confidenza tiene anche opportune distanze, in quanto capo di una organizzazione che lei reputa importante e che deve rappresentare degnamente.In genere dà del lei a chi non conosce e mantiene maniere molto gentile, risultando spesso algida. Ama in queste occasioni far sfoggio delle sue grosse doti magiche e della sua vasta cultura, citando libri, film e autori babbani: avendo una memoria quasi fotografica, sa citare pezzi di testo con una semplicità disarmante, dote di cui fa ampio sfoggio per alimentare la riverenza che spera di destare negli altri.
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    Cora è la primogenita dei Delaine, una coppia di funzionari ministeriali inglesi che, nonostante avessero avuto diversi contatti persino con i vari Primi Ministri Inglesi non sapevano assolutamente nulla della magia.
    I primi sospetti li ebbero quando un paio di volte sorpresero Cora mentre ascoltava il suo libro di favole preferito raccontarle la storia, ma la vera conferma venne ovviamente con la lettera per Hogwarts. Fu un brutto colpo per la famiglia, soprattutto perché destò il dubbio che anche la sorella, Claire, potesse avere le doti magiche, ma in lei il gene della magia mai si destò.
    Le due sorelle erano cresciute insieme e molto unite, avendo tra loro solo tredici mesi di differenza, e per Cora fu uno shock essere trapiantata lontano da lei in un castello ove i bambini avevano conoscenze ed esperienze completamente diverse dalle sue. Fu per lei davvero alienante: in un primo momento desiderò lasciare la scuola di Magia, ma il Preside Silente e la sua responsabile di Casata, Minerva McGranitt, la aiutarono a riflettere su cosa volesse davvero fare e se davvero si volesse privare di un dono così speciale.
    La ragazzina decise di rimanere a scuola, ma decise di tenere sempre aggiornata sua sorella: fiumi di lettere furono scritti per sette anni tra le due, tanto che non trascorreva giorno senza che una informasse l'altra di quello che succedeva; Claire aveva quindi vastissime conoscenze teoriche della magia, ma in cambio aveva passato conoscenze babbane a Cora, che mai si sentì un pesce fuor d'acqua durante le estati, nonostante non frequentasse i babbani e quindi avesse un piano di studi carente.
    Si diploma negli Anni Ottanta con ben sette MAGO e trascorre l'estate rimanente con la sorella in Africa a fare volontariato e, una volta tornata a casa, trova la proposta di andare a lavorare per il Dipartimento di Incantesimi di Hogwarts, invito che accetta.
    La giovane Cora inizia a specializzarsi in Incantesimi Curativi e Barriere e pian piano inizia ad interessarsi soprattutto di Traccia e mantenimento dello Statuto di Segretezza delle Magia, interrogandosi da un lato per quanto esso possa resistere all'avanzamento tecnologico babbano e, dall'altro, dal suo profilo etico.
    La ragazza si trova a discutere spesso del tema coi suoi colleghi, ma anche con la sorella, che nel frattempo sta avviando a sua volta una carriera ministeriale, anche sospinta dalle sue conoscenze del mondo magico, del resto delle figure di raccordo sono tanto necessarie quanto rare. Le due discutono spesso del tema e iniziano anche a confrontarsi col docente di Babbanologia, ma tutto rimane molto calmo, almeno fino al 2005.
    Cora ai tempi era una strega di 30 anni quando il 7 luglio 2005 sua sorella rimaneva coinvolta nell'attentato alla metropolitana di Londra. Appena appreso dell'evento, la ragazza lasciò il proprio posto di lavoro presso il Dipartimento di Incantesimi e corse a Londra a cercare la sorella, che, essendo babbana, non era stata portata al San Mungo. Cora peregrinò per tutti gli ospedali della città, ma quando la trovò era per lei ormai troppo tardi.
    Straziata dal dolore, la ragazza sigillò la porta e poi iniziò a praticare tutte le magie curative e trasfigurative che conosceva, gridando incantesimi tra le lacrime senza alcun successo, finendo solo per accasciarsi sul corpo, sempre più freddo, della sua amata Claire. Fu a quel punto che vide Angela, un'altra vittima come Claire, che ancora stava lottando tra la vita e la morte. La osservò per un po' col fiato rotto chiedendosi chi fosse, cosa facesse nella vita, se qualcuno, magari proprio fuori quella porta che aveva sigillato, si stesse struggendo per lei, per poi poter solo piangere tutte le lacrime che aveva in corpo.
    Cora non sapeva nulla di Ava, tuttavia decise che non avrebbe permesso che il suo destino fosse lo stesso di sua sorella: usò gli incantesimi che conosceva per stabilizzarla, quindi aprì la porta e con il catalizzatore nella mano tremante fece lo stesso per le vittime, per poi proseguire via via con tutti gli altri pazienti ricoverati, quasi fosse in trance. Furono gli Obliviatori a fermarla; lei li osservò con occhi un po' spiritati, nonché spaventati, lasciandoli liberi di svolgere il proprio dovere e lasciandosi docilmente scortare fuori.
    La donna fu processata dopo pochissimi giorni: il gesto di Cora aveva fatto impazzire l'opinione pubblica, al punto che lo stesso Ministro della Magia aveva deciso di presiedere la seduta al Wizengamot per ascoltare e giudicare i gesti della strega. Cora si era dimostrata molto docile durante la reclusione preventiva, ma durante il processo divenne una belva: il suo lutto stava volgendo il suo naturale prosieguo e lei era ora nella fase della rabbia e non riusciva a non essere furiosa con tutti i maghi del mondo per non aver alzato un dito, tanto per Claire quanto per tutti gli altri babbani. Cora si difese accusando il Ministero per non aver salvato sua sorella e con lei gli altri feriti e tanti altri babbani affetti da patologie perfettamente gestite dai medimaghi con pozioni e magie. La donna definì il suo agire giusto, a differenza del Ministero che, per paura, lasciava morire i babbani in un climax di toni che infiammò sia l'opinione pubblica sia il Ministro, che, alla fine, la assolse, non avendo lei opposto alcuna resistenza, ma ci tenne, con gran forza, a ribadire come lo Statuto di Segretezza della Magia non fosse minimamente in discussione e che altri gesti del genere, definiti da lui come scellerati, non sarebbero stati ulteriormente tollerati.
    Cora era dunque libera e aveva vinto la sua battaglia, ma aveva perso la guerra e questo ormai non lo poteva più tollerare. Cercò di tornare alla sua vita normale, ma non vi riuscì, dopo qualche mese si licenziò e si diede alla macchia.
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    Tornò in Africa, dove era stata più di dieci anni prima con Claire, e tornò a fare la missionaria. Fu qui che incontro l'ex-bambino guerriero Godstime: il bambino aveva combattuto fino agli undici anni, quando il suo destino era stato separato da quello dei suoi commilitoni per via dei suoi poteri magici. Come lei anche lui era in cerca di redenzione, ma la sua rabbia era ben più formata di quella di lei, e crudele.
    Dopo un periodo in Africa i due partirono insieme alla volta del Sud America, quindi dell'Indocina, dove incontraono Seun, un idol coreano che riconobbe Cora e ci tenne non poco a legar con lei, dicendosi sostenitore della sua causa, una causa che Cora non sapeva di avere davvero, ma che, grazie alle sue parole prese davvero forma.
    La donna tornò finalmente nel suo stato natale con Godtime e Seun, affinché raccontassero altri aspetti dell'iniquità dello Statuto di Segretezza e quindi si candidò come Ministro della Magia, parlando di integrazione e delle responsabilità morali dei maghi rispetto ai babbani. Ovviamente non vinse, anche se lei forse un po' ci aveva sperato. Sicuramente ne rimase delusa, e la rabbia che dentro di sé covava crebbe: il mondo non stava capendo e lei stava smettendo di avere la forza di perdonarli fino in fondo.
    Sparì ancora, ma non lasciò lo stato, organizzandosi e discutendo coi suoi sottoposti su come procedere: decisero di cercar proseliti, di diventare un gruppo, una organizzazione. Il 7 novembre 2013 un gruppo di maghi con un velo rosso davanti al viso penetrarono nel più grande ospedale di Londra, curando tutti i pazienti: era Cora a guidarli, come lei stessa spiegò agli Auror prima di dileguarsi: si sollevò il velo e affermò che avrebbe sollevato anche quello che celava tutti i maghi.
    Aveva rubato molte pozioni, con le quali salvò molti malati degli ospedali babbani londinesi, facendo nuovamente impazzire l'opinione pubblica, ancora più lacerata su come approcciarla, tanto che fu indetta una vera e propria caccia al'uomo, del resto il Ministro era stato chiaro: non sarebbero stati tollerati altri gesti del genere.
    Cora fu individuata nel Galles, ma se Seun aveva curato nei minimi dettagli la parte scenografica dell'assalto al San Mungo, Godstime aveva curato con la stessa competenza l'assedio. Durante l'assalto morirono 4 sostenitori di Cora e 10 Auror. Fu la prima volta che un'azione di Cora portava alla morte di qualcuno: lì per lì vi stette male, al punto di vomitare e piangere, ma poi, lentamente, si rese conto di come ciò fosse inevitabile. Lei era la mano, ma erano loro che non volevano capire e, peggio, la volevano zittire.
    Cora e gli altri fuggirono e nuovamente di loro si persero le tracce, anche se ora tutti sapevano come si facevano chiamare: Excalibur, decisi in nome della giustizia a squarciare il velo di silenzio che divide i maghi dai babbani. La leader degli Excalibur non apparve più in pubblico, comunicando con il Regno Unito solo tramite lettere e manifesti inviati alla Gazzetta del Profeta, dove rivendicava le sue idee, o altri attentati rivendica attentati.
    I flashmob organizzati da Seun si alternarono a veri e propri attentati orditi da Godstime, che miravano specificamente ad uccidere soggetti politici con tendenze anti-babbane. Nel natale del 2015 eseguirono magie in pubblico, cercando anche di apparire nel concerto natalizio, rivelando anche delle conoscenze tecnologiche non tipiche dei maghi, suggerendo che al gruppo si fosse aggiunta una hacker.
    Nel 2016 tentarono di rendere visibile il San Mungo, ritentando l'anno dopo.
    Gli attentati si succedettero culminando il 19 maggio 2018, quando Cora, servendosi della Maledizione Imperio e di Pozioni Polisucco, si infiltró al matrimonio del principe Henry per dichiarare in diretta mondiale l'esistenza dei maghi. La donna venne fermata e finalmente consegnata alla giustizia, anche se non per molto: il 5 febbraio 2019, a neanche un anno del suo arresto, le barriere difensive di Azkaban crollarono e Cora venne liberata, insieme a molti altri carcerati.
    Nuovamente la donna era ricongiunta ai suoi sottoposti e pronta a riprendere la sua guerra. Il soggiorno ad Azkaban, comunque, non poteva non averla cambiata, in una maniera che piaceva pericolosamente a Godstime.
     
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