Votes taken by Leah Branwen

  1. .
    tenor
    Leah Branwen
    Ametrin | 16 anni


    Leah sorrise a Edith Arbell Brightstone , esclamando

    Certo, accomodati! Piacere, mi chiamo Leah! Ah, se Harry ti importuna dimmelo, che lo picchio

    Disse ridendo (e non era una vuota minaccia, ogni volta che Harry Wood Harry si fosse allungato in qualche modo sull'altra ragazza si sarebbe ricevuto una gomitata nelle costole). Leah non commentò ne parve in qualche modo turbata o incuriosita dal vestiario dell'altra ragazza, e quando questa espose i suoi perchè, Leah non commentò, si limitò a sorriderle e a stringerle una spalla, come ad incoraggiarla.

    Ognuno col proprio corpo fa ciò che vuole, e nessuno deve provare ad opporsi alle nostre scelte!

    Ehy! Lasciala in pace, ognuno ha i propri pensieri, e tu non sei nessuno per giudicarli!!

    Intimò ad Amelia; lei poteva non avere peli sulla lingua, ma quella di Leah era pronta a diventare una spada, se doveva proteggere qualcuno.
    Leah ascoltò ogni singola parole pronunciata dal docente e il player lesse tutto, sti gran ca, quindi sorrise al commento dell'insegnante sul suo intervento.

    Anche lei si unì al coro dei

    Ciaò Amalthea!

    e sorrise al battibecco tra cugini.

    Ascoltò la domanda di Harry, quindi, con aria pensierosa, si limitò a chiedere:

    Prof? Quale è l'area che deve essere coperta dalle difese?

    Cosa aveva in mente la ragazza? Mah...

    Uh, beh...

    riflettè un attimo sulla domanda dell'insegnate

    sicuramente dobbiamo far sì che le creature non si spaventino e non rimangano coinvolte nell'azione difensiva, penso proprio...

    La ragazza non aveva un'idea chiarissima sul cosa fare... tuttavia vedendo una grossa conchiglia nell'acqua, a circa un metro dalla riva (una di quelle con le quali si "sente il mare", per intenderci), si tuffò e la raccolse, prima di uscire, gocciolante e lucente, dall'acqua e tornare da Harry ed Edith

    Voi avete qualche idea?

    Chiese incuriosita dai materiali da loro raccolti.
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    Leah cerca di incoraggiare silenziosamente Edith, cerca di zittire Amelia, quindi segue la lezione. Pone una domanda vaga sull'area da proteggere, quini ipotizza che bisogna trovare un modo per non danneggiare bolla e creature e non spaventare queste ultime; raccoglie una grossa conchiglia (dimensioni mano).
  2. .
    tenor
    Leah Branwen
    Ametrin | 16 anni


    Ok, si ricomincia!

    Purtroppo tutte le cose belle avevano un termine prima o poi, e l'Estate non faceva eccezione, infatti eccola lì, Leah, pronta ad affrontare la prima lezione del nuovo anno scolastico.

    Leah fu felicissima di constatare che era Magitech, forse non la sua materia preferita, ma di certo quella con il suo insegnante preferito!

    La lettera parlava chiaro, quindi Leah decise di indossare un due pezzi rosa, nuovo di zecca, regalatole per il compleanno da una zia. Con se aveva portato una borsa da sub, color verde acqua, contenente la bacchetta, un accappatoio celeste e una bottiglietta d'acqua; ai piedi aveva un paio di infradito ovviamente rosa.

    Seguendo la mappa, raggiunse l'entrata del sentiero, dove ad aspettarla stava Harry, che non perse tempo a farle un complimento e a darle un bacetto sulla guancia.

    Ciao Harry! Ti trovo in forma! Anche il tuo costume non è niente male, è simpaticissimo! Andiamo?

    Camminarono lungo il sentiero chiacchierando del più e del meno, e dopo poco giunsero in vista della spiaggia, dove il familiare quanto piacevole odore di salsedine le riempì le narici.

    Qui dici? Certo, è perfetto!

    Rispose Leah sorridendo.

    In verità non mi cambia molto, ma visto che a lui piace, perchè no?

    Inutile dire che la mente della ragazza cercava di immaginare quale potesse essere la lezione del giorno, ma con scarsi risultati.

    Oh

    Ringraziò ridendo Harry per l'asciugamano, quando si accorse di essersi dimenticata il suo.

    Il professore apparve poco dopo, facendo rabbrividire leggermente la ragazza, nonostante il tepore del Sole sulla sua pelle; non perse tempo e rispose alle consegne del prof, o almeno cercò di farlo al suo meglio:

    Ciao prof!

    Nonostante il leggero imbarazzo si alzò in piedi, cercando con lo sguardo i primini, e disse:

    Ciao! Mi chiamo Leah e sono della casta Ametrin, buona fortuna ragazzi!

    Poi si rivolse verso l'insegnante:

    La Magitecnica può avere innumerevoli scopi, uno dei quali è sicuramente migliorare la qualità di vita delle persone, creando strumenti capaci di farle faticare meno, curarle meglio e garantire una maggiore sicurezza per tutti

    Indicò i droni, che potevano tranquillamente rispondere ai punti uno e tre

    Quanto all'artefatto, pensandoci direi che attualmente non esiste e che probabilmente non è ancora esistito... dovrebbe essere qualcosa capace di aiutare se stessi e gli altri in qualunque momento, qualcosa facile da portarsi appresso e non necessariamente vistoso, capace di agire anche senza che la persona sappia di averne bisogno, trasformando se stesso nell'oggetto di cui si ha più bisogno al momento, sia esso un'armatura, un ombrello o uno scudo.

    Tornò a sedersi, con le gote arrossate e sperando di aver soddisfatto, seppur forse poco, l'insegnante
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    Interagisce con Harry Wood e risponde alle domande del professore
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