Votes taken by C. Andrea Doorn

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    Andrea Doorn | Waterbender

    Spaventarsi fu che ciò che di più automatico il suo corpo potette manifestare, insieme al braccio sinistra che raggiungeva quello dell'altra che le serrava le labbra mentre veniva trascinata altrove. Chiunque fosse era esile, lo poteva sentire, ma l'altezza non troppo diversa, e quel profumo selvaggio ed a tratti familiare le riempì i polmoni insieme al timore di non poterne uscire intera.
    Poi la voce.
    Il soprannome.
    Smise di tremare, le si annebbiò la vista per un istante, quello che servì a Vylandra per farla accomodare dietro ad un tronco, la schiena coperta della camicia poggiata alla corteccia, gli occhi grigi ora lucidi spalancati sul trucco profondo e sui lineamenti duri dell'altra.
    Vylandra. La sua Vylandra. La più oscura fra le gemelle Rosier.
    Cosa diavolo faceva lì?
    Sollevò lentamente una mano e la portò a spostarle delicatamente una ciocca di capelli, come se toccarla in quel modo potesse confermarle che era davvero lei, in tutto il suo tormento, con tutta la sua irrequietezza e la sua rabbia.
    Ho sempre odiato quel soprannome.
    Impiegò qualche istante a parlare, sia per l'adrenalina che ancora stava correndo impetuosa nelle vene, sia per il fiato corto per lo spavento, sia per il battito accelerato per la consapevolezza di averla lì davanti.
    Ignorò qualche altro istante prima di aprire bocca daccapo, la sorpresa ancora sul volto, le spalle non troppo rilassate, e per quanto avesse voluto stringerla, soffocarla fra le braccia, le sembrava di starsi interfacciando con una pantera, qualcuno a cui non potevi decidere di avvicinarti come se nulla fosse.
    Era Vylandra, eppure non sembrava lei per davvero.
    Due anni.
    Due anni senza tue notizie, Vylandra Rosier.

    Bisbigliò fra i denti, la voce dura, lo sguardo improvvisamente più duro. Avevano vagamente mantenuto i contatti dopo la scuola, ma la mulatta aveva completamente smesso di risponderle, del tutto, da troppi mesi, e non c'era stato verso di rintracciarla in nessun modo. Per quel che poteva averne saputo, poteva essere morta.
    Ma non lo era.
    Sparisci di nuovo e io giuro che ti ammazzo.
    Ancora.

    s c h e d a || s t a t i s t i c h e
    RevelioGDR
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    [Ad un certo punto nel mese di Giugno, Foresta del Congo]

    Smarrita, come al solito. Aveva completamente perso di vista il docente che doveva essersi allontanato dopo averla avvisata, come lui si ostinava a dichiarare, ma senza verificare che lei avesse realmente capito.
    Come al solito.
    Ma è mai possibile! ...?
    Avrebbe giurato di aver sentito un rumore, cosa non improbabile trattandosi della Foresta del Congo, non esattamente il parco giochi sotto casa. Chiuse la bocca lentamente, come se anche solo quel gesto potesse rischiare di attirare l'attenzione su di lei. Era già abbastanza spaventoso sapere di essere seguiti da scimmie di ogni tipo, per non parlare dei serpenti. Tanti serpenti. Conosceva una o due persone che sarebbero state entusiaste, ma lei decisamente non era fra quelle.
    Portò una mano alla cinghia della borsa di cuoia che indossava a tracolla, l'altra poggiata direttamente sulla sua apertura, come temesse che qualcuno potesse infilarci il naso. Là dentro conservavano mesi di ricerche, oltre che appunti e stream of consciousness, non se li sarebbe fatti soffiare da sotto al naso troppo facilmente.
    Com'è che era? Evitare di favorire le imboscate? E come lo capisco se sto favorendo un'imboscata?
    Non era mai stata davvero brava in quel genere di cose. Le avevano insegnato ad arrampicarsi sugli alberi durante gli anni di scuola, ma quello non significava fosse capace di prevenire un agguato, al contrario, il suo mestiere consisteva esattamente nel far scattare le trappole e disattivarle.
    Sbuffò, poi strinse le labbra. Si passò una mano fra i capelli sentendo la mancanza della lunga treccia che avrebbe avuto in quel momento. Li aveva tagliati dopo un mese in quella foresta, quando l'umidità perenne aveva reso impossibile gestirli e sopravvivervi, ma erano da sempre stati il suo antistress, quindi a volte li cercava inconsapevolmente. Una sorta di arto fantasma. Adesso erano corti fin sopra le spalle, parzialmente coperti da una bandana che aveva l'unica utilità di aiutarla contro il sudore.
    Sollevò il capo provando a cercare eventuali animali molesti, poi si guardò intorno per provare ad indovinare da che parte fosse andato il professore, ma non ottenne un bel niente, a quel punto non le restava che ricorrere alla magia, mezzo che avevano volutamente cercato di evitare per via degli indigeni. Non potevi mai sapere dove e quando sarebbero saltati fuori e l'ultima cosa che potevano permettersi di fare era infrangere le Leggi del Ministero oltreoceano. Fu per quello che si trattenne e ci ripensò.
    Ripiegò la mappa che aveva tirato fuori per verificare se non potessero esserci luoghi interessanti per il suo professore preferito, poi imboccò il percorso a sinistra costeggiando gli alberi. Di solito si andava da quella parte se si voleva uscire dai labirinti, o così aveva sentito in un film una volta.



    Privata.
    Vylandra Rosier
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    Onestamente non credo di poter rendere la cosa più chiara di quanto già non fosse, ma ci ho provato.
    Nel secondo non sentivo la necessità di scendere nei dettagli, aveva dieci anni, aveva dei segreti come tutti i bambini e nel carattere anticipavo che non è chissà che cuor di leone. Anche là ho apportato delle modifiche, spero vada bene. Non saprei che altro mettere. Se hai consigli, dimmi.
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    Perché dai per scontato non sia stato fatto di proposito, Giadina.
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    Ho scoperto tardi (due minuti fa) che dovevo presentarmi daccapo.
    E niente, buongiorno a questa uggiosa mattina, preludio di ore infernali.
    Avevo creato il PG di Val mossa dai più rosei propositi, ma non c'è stato niente da fare. Poi ieri molto educatamente mi dicono "se porti la tua porto la mia" e dopo tre ore di videochiamata, supposizioni, idee ed adattamenti ho accettato l'invito, dopo tutto perché no. Al massimo risulta che ho bisogno di una pausa e basta.

    Buon mercoledì **
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    La scheda è conclusa!
    L'altra che avevo creato invece non intendo continuarla, non porterò avanti il PG.
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    Cordelia Andrea Doorn
    ▪️ Data di nascita: 28/03/2001
    ▪️ Luogo di nascita: Los Angeles, CA
    ▪️ Sesso: F
    ▪️ Razza: Umana
    ▪️ Stato di sangue: Nata Babbana
    ▪️ Stato economico: Povera
    ▪️Allineamento: NP: l'Indeciso. Si comporta sempre secondo il suo istinto e le sue conoscenze, senza costrizioni o pregiudizi. Considera il bene migliore del male, ma non si sente obbligato a perseguire il bene in modo universale. Talvolta i personaggi che manifestano tale allineamento considerano gli estremi (legge/caos, bene/male) come dannosi e cercano di mantenere quello che percepiscono come un sano equilibrio. I druidi sono spesso Neutrali Puri e nella loro particolare ottica la neutralità viene interpretata come manifestazione dell'equilibrio presente in natura e/o del comportamento istintivo (il leone per sopravvivere deve uccidere la gazzella; non lo fa per sadismo, è la sua natura).
    ▪️ Lavoro: Spezzaincantesimi presso la Gringott
    ▪️ Bacchetta Magica: legno di Cipresso con nucleo di Scaglia di Serpente Marino, 11 pollici, rigida
    ▪️ Prestavolto: Lucy Boynton

    Aspetto fisico
    Stretta in un corpo incapace di contenere la sua ambizione ed il suo orgoglio, non supera il metro e sessanta. Ha gli occhi grigi, come il mare d'inverno, ed il viso esile che la fa sembrare sempre un po' bambina. I capelli sono biondi, della tonalità fredda del sole pallido, e sono un po' mossi per natura, ma ha l'abitudine di tenerli sempre legati perché la innervosisce che le finiscano nel campo visivo.
    Non veste mai attillato o aderente perché metterebbe in risalto i piccoli rotolini di grasso che ha sulla pancia e di cui si vergogna, ma non per questo non sa essere elegante se trova i giusti capi d'abbigliamento con cui sentirsi a proprio agio, se solo lo volesse.
    Le piacciono i capi morbidi, anche vestiti corti, ma è molto affezionata alle Converse e fatica ad indossare qualcosa di diverso. Il suo stile in realtà è migliorato intorno al sesto anno ad Hogwarts, quando il suo migliore amico ha preso possesso del suo baule e glielo ha stravolto.
    Le sue forme sono in generale ben definite anche se tende a non valorizzarle.
    Quando esce, da sola o in compagnia, indossa un marsupio al fianco invece della classica borsetta, oppure uno zaino sulle spalle nel caso in cui sappia di aver bisogno di altri strumenti.
    Ha deciso di tagliarsi i capelli dopo il diploma e dopo aver accettato di seguire il suo mentore in giro per il mondo. Ha preso maggiore consapevolezza del proprio corpo e sviluppato più sicurezza, al punto da non vergognarsi poi così tanto di un po' di pelle scoperta in più.

    Ha un tatuaggio sul fianco all'altezza della terzultima costola.
    Un secondo se lo è fatto mentre era nel mezzo del Pacifico con il suo mentore - storico della Magia e ricercatore - a caccia di reperti storici legati ai Maridi.
    Ha una piccola cicatrice sul polpaccio, appena sotto la piega del ginocchio, che ha chiamato Roy. Le altre che si è procurata in seguito hanno i nomi dei luoghi in cui si è ferita.

    Carattere
    Andrea non ha assolutamente filtri, di nessun tipo: dice esattamente quello che pensa, e la maggior parte delle volte questo la mette nei guai, unitamente al problema che lei vuole avere ragione la stragrande maggioranza delle volte e fatica ad ammettere di avere torto.
    Non è particolarmente coraggiosa, invero, e preferisce di gran lunga convincere altri a fare le cose per lei piuttosto che buttarsi nella mischia per prima, ma è capace di fare buon viso a cattivo gioco pur di tenere l’onore ben lustrato. Di fatto, quello è probabilmente ciò a cui tiene di più in assoluto: non è disposta a lasciare a chissà chi il potere di decidere di lei e del suo nome. L'ambizione, poi, è probabilmente il migliore dei suoi pregi, poiché nel momento in cui ha ben chiaro un obiettivo, uno scopo, cosa certa è che punterà a quello e perfino a superarlo. È sempre, o quasi, fiera dei propri risultati.
    La curiosità è sua croce e delizia, se intende scoprire qualcosa circa un fatto, una situazione o una persona, farà il possibile per scoprirlo.
    È una ragazzina tendenzialmente tranquilla, per quanto forse un po’ bizzarra con le sue abitudini e passioni, ed il fatto che di tanto in tanto si perda nella sua testa non la aiuta a dare un'eccellente prima impressione di sé.
    Le piace la natura, le lunghe passeggiate, ha imparato ad arrampicarsi, è relativamente sportiva ed ha fatto scherma per diversi anni (dai 7 fino ai 14) e vanta un ottimo equilibrio; le piace molto anche danzare, specialmente non vista, e sfrutta queste attività per distrarsi e sfogarsi.
    Le piace leggere, scrivere, giocare ai videogame, scattare fotografie e stendersi sul prato sotto al sole ad osservare le nuvole che passano sopra la sua testa. In estate o quando non ha impegni guarda serie tv, film, anime e drama di ogni genere andando a dormire anche tardissimo.
    Le piace molto la poesia, ma per qualche motivo se ne vergogna.
    È pigra, disperatamente pigra, ma porta sempre a termine i compiti che le vengono assegnati, anche se forse non nel migliore dei modi o con i massimi risultati, ed è anche molto ordinata nei suoi doveri ed incarichi (ma sfortunatamente solo in quelli).
    Ama avere i suoi spazi e la sua solitudine, ma anche circondarsi di persone con cui chiacchierare e divertirsi senza rinunciare ai suoi personali segreti.
    Non era particolarmente brava nelle faccende manuali (per quanto se la cavasse), anche se l'Erbologia sembra appassionarla abbastanza, mentre invece prediligeva materie come Rune Antiche, Storia ed Incantesimi, relativamente semplici da analizzare e che non le richiedevano poi così tanti sforzi come invece avrebbe fatto la preparazione di una pozione. Dopo il diploma si è abituata ad arrangiarsi, quindi anche la sua manualità è migliorata.
    Non è molto studiosa, ma tende ad eccellere in ciò che le piace.
    Ama mangiare, specialmente le cose salate.
    Ama la sensazione di libertà che le lascia l'acqua sulla pelle e che le fa desiderare di essere acqua lei stessa.
    Si irrita ed offende facilmente, e per ripicca si chiude in un mutismo isolato e tetro, e difficilmente rifiuterà una sfida. Per questo, a volte risulta essere machiavellica ed ama circondarsi di alleati.
    Ad un certo punto della sua vita si è chiesta se non dovesse diventare una druida.

    Storia
    Andrea è nata nella calda e assolata Los Angeles, esattamente a metà strada fra il deserto e l’oceano. I genitori sono assolutamente normali, i nonni sono assolutamente normali, ma la bisnonna materna, la madre della madre di sua madre, ecco, lei non era assolutamente normale: lei aveva studiato la magia.
    La bisnonna era olandese, l'unica ad esserlo, e poiché al tempo si assegnavano due cognomi ai figli, anche il suo è arrivato alla bambina, che tuttavia possiede solo quello avendo i genitori deciso di cambiare le tradizioni.
    In qualche modo, generazione dopo generazione, quella stilla di singolare capacità aveva raggiunto l’infante che ebbe la giusta idea, o così credeva, di spiegare al gatto che “non si sale sul divano”, e quale miglior modo per farlo se non versandogli addosso un intero vaso di fiori pieno d’acqua? Peccato la bambina avesse appena tre anni e che il vaso fosse decisamente troppo distante perché le sue braccine tozze potessero assisterla nel tentativo di recuperarlo, quindi aveva ben pensato di fare ricorso ad un metodo alternativo quanto singolare.
    Dopo un primo periodo di totale confusione e di panico, i genitori riuscirono a tornare in loro e a realizzare che la bambolina non era un mutante, né tantomeno un’aliena, solo un pochino diversa dai pargoli dei vicini, e probabilmente da quelli dell’intero quartiere.
    Per questioni lavorative la famiglia si trasferì in Inghilterra, più precisamente a Nottingham, nella contea del Nottinghamshire, in un appartamento all’interno di un antipatico condominio. Nel frattempo, Andrea aveva compreso che non poteva dire a nessuno dei suoi poteri magici perché nessuno avrebbe potuto capirla essendo, apparentemente, l'unica con quelle caratteristiche. I genitori non sapevano come aiutarla e la bisnonna era passata a miglior vita da tempo. Un giorno una buffa donna dal cappello a punta si presentò sull’uscio di casa annunciando che lei, nientepopòdimeno che lei, era iscritta ad una Scuola di Magia (ed il solo scoprire l’esistenza di un simile Istituto lasciò tutti frastornati) dove avrebbe imparato a sviluppare e dominare le sue capacità.
    Smistata orgogliosamente in Serpeverde, per potersi togliere qualche capriccio ha deciso di diventare aiutante nei negozi e locali di Hogsmeade.
    A scuola, al quinto anno, Andrea crea legami improbabili con un ragazzo di Tassorosso ed uno di Corvonero, che si sono rivelati amici preziosi e fondamentali. Questo ha rivelato quanto poco le interessasse l'appartenenza alle Case della scuola.
    Il quinto anno si è colorato di esplosioni di emozioni contrastanti ed altalenanti, come ad esempio quello con Vylandra Rosier. Sa per certo che andrebbe all'Inferno per esaudire un suo desiderio, ma sa anche che potrebbero farsi eternamente la guerra godendone a vicenda. Hanno avuto una mezza storia durante gli anni a scuola, poi Andrea l'ha rifiutata e la relazione si è spaccata, almeno fino a che il bisogno reciproco non le ha spinte a ritrovarsi. La ama incondizionatamente, la definirebbe "la sua persona", l'anima opposta alla propria e per questo l'incastro perfetto. La sua migliore amica, quella che sa prima ancora che le debba essere mormorato. La distanza fra di loro non è un paletto e difatti si sono perse di vista dopo il diploma, salvo ritrovarsi nella Foresta del Congo quattro anni dopo. Andrea ha realizzato in quel momento quanto le fosse mancata e ha deciso di tornare alla civiltà.

    Una volta preso il diploma infatti ha iniziato a girare il mondo imparando nuove lingue e tradizioni, si è convertita al buddismo ed è diventata Spezzaincantesimi facendosi assumere dalla Gringott.

    Curiosità
    - Sa fare i nodi da marinaio.
    - È sinestetica.
    - È particolarmente abile nel nuoto.
    - Ha fatto scherma per diversi anni prima di lasciare all'età di 14 anni.
    - Porta al collo un filo nero con un triangolo capovolto come ciondolo, semplice ed essenziale, e non lo toglie mai.
    - Ha le dita piene di anelli.
    - Indossa sempre un orologio da polso, sempre lo stesso da quando ha dieci anni.
    - Conosce e sa giocare molti giochi da tavolo, sia babbani che non.
    - Ha girato il mondo per quattro anni.
    - Ha imparato il francese ed il portoghese.
    - Ha il titolo riconosciuto di Storico della Magia e l'abilitazione alla Magiarcheologia.


    Edited by C. Andrea Doorn - 14/12/2022, 12:36
7 replies since 8/10/2020
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