Votes taken by George Clarke

  1. .
    Richiedente: Daniele Salvatore
    Provino per: Divinatore I
    Requisiti: 32 intuito, 30 Carisma
  2. .
    Era una situazione veramente complicata. Aveva cambiato città, aveva cambiato paese, addirittura continente e tutto pur di stare lontano da lei, pur di evitare di incrociare il suo sguardo ancora una volta. Daniele aveva lottato contro tutto e tutti per la loro relazione, ma il cambio di razza fu letale. Forse non si sarebbe mai ripreso veramente, forse ancora in quel momento non riusciva a credere a cosa gli stesse succedendo. Era Daniele, senza la sua umanità, ma pur sempre Daniele. Aveva ucciso, suo malgrado, alla fine era successo, le sue mani erano sporche di sangue ed in quel momento avrebbe voluto assaggiare il suo sangue più di ogni altra cosa al mondo. Voleva Jessica, l'avrebbe sempre voluta, sapeva che sarebbero stati sempre legati, in qualsiasi modo, in qualsiasi forma. Era qualcosa che non riusciva neanche a controllare. Quella domanda gli venne spontanea e sapeva che la sua risposta era sincera. Puoi farlo adesso, adesso che sai quello che ti ho fatto. La cosa divertente era che si stavano testando a vicenda, entrambi stavano cercando di capire se l'altro era ancora infatuato, se avevano ancora il controllo lui di lei e lei di lui. Le cose, comunque erano cambiate, perchè erano cambiati entrambi, sia per natura che per emozioni. Jessica era cresciuta, si vedeva, Daniele lo percepiva, sentiva le sue emozioni, sentiva il suo controllo e sentiva il suo cambiamento. Lei era più forte e non solo fisicamente. Sapeva che aveva ricominciato a parlare con Blake e questo la rendeva emotivamente più forte, più detemrinata. Quando gli intimò di non toccarla Daniele sogghignò appena, la sua voce si era ingrinata, seppure era stata perentoria. Levò le mani da sopra di lei e quando lei si alzò, continuando a guardare, per poi tornare esattamente come prima, Daniele non riuscì a fermarsi. Le posò le mani sulle scoscie, facendole salire sui fianchi. Non ti sto resistendo Jess. Sussurrò poi tra le sue labbra. Ti sto solamente dando il tempo per capire cosa sta succedendo! Aggiunse prima di baciarla. Si, era diverso, il suo sentimento era diverso ed era sicuro che la stessa cosa era per Jessica, ma allo stesso tempo, Daniele aveva avuto la conferma che c'era un filo rosso invisibile che li aveva uniti e che li avrebbe uniti per sempre, la strinse a se, quasi con forza, era convinto che adesso non era più la ragazzina fragile di prima, avrebbe resistito a qualciasi pressione.
    Daniele Salvatore

    "
    citcitcit
    "

    Daniele Salvatore
    Vampir
    2 0 2 0

    code by ©#fishbone

  3. .
    Perchè, esattamente lo stava facendo se alla fine aveva deciso di partire, di andare via da quell'isola maledetta che lo aveva reso quello che era, senza però dargli niente, neanche un maestro, niente di niente. Gli avevano amplificato i sensi, gli avevano dato una velocità ed una forza pazzesca e mostruosa ed alla fine non era successo niente. Eve ci aveva provato con tutta se stessa ma lui aveva deciso di abbandonarsi al suo triste destino di eternità infelice, e farsene anche una ragione. Invece aveva deciso di invitare una sua collega, o meglio ex collega, ad uscire con lui. Non sapeva neanche lui cosa diavolo lo aveva spinto a fare tutto quello, forse perchè il fatto che Samuel se ne fosse andato senza dirle niente gli ricordava la situazione con Jessica, forse il fatto che anche lei era da sola lo faceva sentire vicino a lei. Non ne aveva veramente idea. Comunque adesso era li, vestito di tutto punto, con una camicia blu notte, un jeans lavaggio chiaro ed un fiore in mano da porgerle nel momento stesso in cui l'avrebbe vista. Bellissima come sempre. Eva era di una bellezza disarmanete, era bassa, ma era compatta, era proporizionata ed aveva un viso che avrebbe fatto perdere la testa a chiunque. Sorrise ancora e si strinse nelle spalle. Direi che ne è valsa la pena! Ammise poi sorridendole e porgendole il fiore e poi il braccio. Era un girasole, bellissimo, aperto, di un giallo vivo. Mi ha fatto pensare a te! E comunque è una sorpresa! Ammise poi pensando ad una radura li vicino. Aveva organizzato qualcosa di carino, simpatico e soprattutto, forse, troppo romantico, ma in fondo quella sua parte umana era li, ancora viva nel suo cuore, spirito e mente. Allora ti fanno ancora dannare questi ragazzi? Chiese un pò malinconico. Si, aveva lasciato il suo lavoro ideale e tutto quello per colpa di un barnes!
    Daniele Salvatore

    "
    citcitcit
    "

    Daniele Salvatore
    Vampir
    2 0 2 0

    code by ©#fishbone

  4. .
    Tutto quello era veramente, ma veramente difficile. Tutto quello era complicato perchè lui non sapeva esattamente cosa stesse provando in quel momento, non sapeva se davvero non l'amasse più, se davvero era il suo passato e soprattutto, non sapeva veramente, se voleva che restasse solamente passato. Era complicato, la loro storia era complicata, il loro legame era complicato. Era tutto dannatamente complicato e non sapeva più come uscirne davvero. Era tornato a Londra dopo un percorso tra lo spirituale ed il "tecnico", proprio per lasciare andare il suo istinto umano e le sue emozioni umane via, da un'altra parte, ed invece appena l'aveva rivista era andato nel panico e la prima cosa che aveva fatto, anche se sapeva che le avrebbe restituito i ricordi e tutto quello che ne sarebbe conseguito, era stata baciarla. Perchè lo aveva fatto? Forse le mancava, forse era qualcosa che non riusciva davvero a starle lontano a non essere attratto da lei. Era una sensazione che lo logorava, lei lo portava sempre a terra, era legato a lei più di quanto immaginasse, più di quanto sperasse. Era qualcosa di incredibile, qualcosa che, forse, non riusciva neanche veramente a capire. Daniele era diventato forte, era diventato un vampiro veramente potente, in grado di controllarsi, di non farsi sentire neanche per scherzo se non voleva. Era un cacciatore ed aveva anche ucciso. Era cambiato veramente, eppure, in quel momento, in quell'istante gli sembrava di essere tornato il Daniele di sempre. La videpiangere, la sentì rispondere con parole fredde e nette. Aveva ragione e non poteva in nessun modo controbbattere, ma in quel momento non sapeva che cosa doveva fare. Si mise seduto affianco a lei e quando lei si avvicinò, quando la sentì smettere di piangere, alzò appena gli occhi e quando vide quell'anellino gli venne un colpo al cuore. Perchè lo tieni ancora? Non fu una domanda sveglia, ma era qualcosa che lui non avrebbe voluto sentire. Lo stava facendo sentire male, una merda, gli stava facendo risentire il cuore battere anche se era materialmente impossibile. Mesi e mesi di esercizio per seppellire ogni tipo di emozione ed adesso? Bastava qualche lacrima e un anello per farlo crollare completamente. Ed ancora le sue mani all'interno dei suoi ricci. Le prese il polso come per farle capire che no, non era giusto, non era aria quella. Jessica. Perchè non torni a casa? I suoi tocchi, la sua presenza, gli stava facendo perdere completamente il controllo. Era quella la verità.
    Daniele Salvatore

    "
    citcitcit
    "

    Daniele Salvatore
    Vampir
    2 0 2 0

    code by ©#fishbone

  5. .
    A dire il vero come si sentiva non lo sapeva. Quel momento lo aveva immaginato in maniera completamente differente. Aveva immaginato che si sarebbero baciati e che avrebbero fatto l'amore che finalmente entrambi avrebbero capito che uno era il posto sicuro dell'altro. Ed invece era successo tutto l'opposto. Non sapeva se era per le loro nature completamente differenti, non sapeva neanche se il problema principale della questione era lui oppure lei che era completamente cambiata. Jessica era cresciuta e quello era inevitabile. Sapeva di non averle fatto qualcosa di bello, sapeva che non poteva pretendere che lei stesse bene, ma quello che stava dicendo lo stava logorando dentro. I canini cominciarono ad uscire, di nuovo. Voleva rompere qualcosa, qualcuno, voleva del sangue fresco e forse era veramente ora che andasse a caccia, ma no. Non l'avrebbe mai lasciata di nuovo sola. Per quanto Jessica facesse parte del passato, lui non riusciva a chiudere definitivamente la porta, non riusciva, in nessun modo a buttarsela davvero dietro le spalle. Jessica era stata importante per lui, gli aveva insegnato ad amare ed ad apprezzare la sua vita, il suo essere e la sua essenza. Si morse il labbro e ricacciò la sua natura dentro di se. Non ti toccherei mai in quel modo. Lo sai bene. Disse seriamente sentendosi offeso per quell'allusione. E tu cosa sei diventata Jess?Chiese poi seriamente guardandola ancora una volta. Il sua sangue avrebbe avuto un sapore diverso. Ne era certo. Abbiamo passato gli ultimi istanti insieme. Io avrei preferito che cancellassero anche la mia di memoria. Sai quanto è stato difficile per me? Era notorio, i vampiri riuscivano ad essere molto più egoisti ed egocentrici, alla fine il loro potere accentrava tutto quanto sulla loro natura, era naturale quello che stava succedendo. Pensi che io sia stato felice quando l'ho deciso? Pensi che il mio primo anno da vampiro sia stato facile? Sai cosa mi ci è voluto per riuscire a controllarmi, a non sentirmi costantemente in colpa o fuori posto? fatica e sangue. Forse si stava giustificando, forse sapeva davvero che aveva toppato in ogni suo movimento o decisione, ma oramai era fatta, non poteva farci assolutamente niente. La vide andare sul divano, una trave di legno cadde rovinosamente a terra. Il bombarda aveva fatto i suoi effetti, non disse niente, la guardò piangere, forse doveva avvicinarsi. Forse doveva chiederle scusa, eppure il nuovo Daniele non riusciva a farlo. Non più. Non avrebbe chiesto scusa per la sua natura, per quello che era. Mai più.
    Daniele Salvatore

    "
    citcitcit
    "

    Daniele Salvatore
    Vampir
    2 0 2 0

    code by ©#fishbone

  6. .
    Non aveva mai pensato al fatto che prima o poi la ragazza sarebbe andata a reclamare i suoi ricordi, la sua vita, il controllo di tutto quello che era stato. Daniele aveva pensato anche di non tornare mai più a Londra e di conseguenza se ne era lavato le mani. Jessica non era stato più un suo problema fino a quando non aveva deciso di bussargli alla porta e reclamare qualsiasi cosa avesse per la testa. Perchè doveva continuare a nascondere chi era ed era stato per lei? Adesso non era più ad Hidenstone, erano adulti entrambi e la loro relazione era oramai qualcosa di estremamente passato. La sua sicurezza e sicuramente la sua nuova natura, sia quella di lei che di lui, non avrebbero più potuto essere compatibili, nonostante Daniele sapeva che provava ancora qualcosa per lei e forse lo avrebbe sempre provato. La questione di Blake era qualcosa che gli era sempre stato sullo stomaco. Non aveva mai sopportato quel ragazzino e non aveva mai neanche sopportato il loro legame, il loro modo di guardarsi, di fare conversazione. Avevano sempre avuto una complicità fuori dal normale e tutto quello lo aveva sempre fatto rimanere estremamente e palesemente scottato. Nonostante tutto e nonostante il tempo che fosse passato, l'unica cosa che era davvero riuscito a rinfacciarle, era che era andata a letto con Blake e molto probabilmente se ne era anche presa una cotta, esattamente come lui per lei. Rise per quello che disse. Geloso? Potrei averti in qualsiasi momento! Sussurrò poi cercando quasi di esercitare la sua malia, quella nuova, quella che oramai padroneggiava come se niente fosse. Si morse appena il labbro e poi tornò a starle di fronte, per guardarla meglio per far si che mentre e se si fossero dovuti scontrare, l'avrebbe guardata negli occhi. Non avrebbe mai sfiorato neanche con un dito la corvina, ma era giusto e considerevole il fatto che non l'avrebbe neanche trattata con i guanti bianchi. Non in quel momento. Voleva fare la forte, bene, allora l'avrebbe trattata come tale. Le parole di Jessica, comunque, arrivarono come un pugno in faccia sul volto del vampiro. Hai sempre potuto fare c'ho che volevi. Hai scelto insieme a me che era la cosa più giusta, ti sei fatta cancellare la memoria e basta! Disse quasi risentito di quella frase. Non sapeva se facesse più male il fatto che non lo amava più oppure che adesso, effettivamente, poteva fare quello che voleva. Ecco perchè non voleva tornare a Londra, non voleva affrontare quella merda, non voleva e basta!
    Daniele Salvatore

    "
    citcitcit
    "

    Daniele Salvatore
    Vampir
    2 0 2 0

    code by ©#fishbone

  7. .
    Quel bacio fu dato con un certo affetto ed una certa stanchezza a doverla vedere e sapere che lei non sapeva chi fosse. Ok, andava bene tutto, aveva preso delle decisioni sbagliate, aveva preso delle decisioni che non sapeva neanche lui come diavolo era arrivato a prendere, ma adesso era cambiato anche lui. Adesso il Daniele di quei giorni, forse, non c'era più e la cosa assurda era che quando l'aveva baciata e le aveva restituito i suoi ricordi, come succede proprio nei film delle favole, quando il principe spezza un incantensimo, fiutò il suo sangue più amaro del solito. Anche lei era cambiata, anche lei non era più la stessa Jessica. La sorresse, lasciò che lei dicesse qualsiasi cosa che le passasse per la testa, lasciò che i suoi pensieri ed i suoi ricordi ritornassero esattamente dove erano. Poi, però la forza che ci mise in quello schiaffo gli rese palese quello che aveva solamente immaginato. Fece un passo indietro. Nonostante la sua natura quello schiaffo lo aveva sentito ed anche bello forte, in fondo non era stato dato da una ragazzina di 19 anni, ma da qualcosa di molto di più. Sogghignò appena tornando a guardarla e massaggiandosi la guancia. Quando gli fece vedere il suo tatuaggi, Daniele si levò la maglietta, facendole vedere come si era sacrificato pur di starle vicino. Era marchiato da una runa perenne che lo avrebbe ucciso se solo, in quel momento si fosse difeso. Ma la ragazzina aveva ben altre intenzioni e soprattutto aveva tutta l'intenzione di distruggere l'unico appiglio che in quel momento aveva li a Londra. Casa sua. Percepì il suo battito cardiaco aumentare, percepiù la sua mano che si accostava sulla sua bacchetta e mentre lei faceva un bombarda lui si spostò e si parò gli occhi. Aveva distrutto tutto. Ma Daniele era cambiato per davvero e per quanto una parte di lui potesse sempre riconoscere Jessica ed amarla per sempre, adesso era un vero e proprio vampiro, era un predatore e soprattutto aveva avuto modo di uccidere. Si, non era più il dolce insegnante di astronomia. In india lo avevano trasformato per la seconda volta. Adesso era dietro di lui, i canini erano evidenti, il fiato sul suo collo,non appena si avvicinò a lei in quel modo, cominciò a sentire il suo corpo bruciare e di conseguenza dovette per forza allontanarsi. Bombarda in un quartiere babbano? Chiese come prima cosa. Poi fece due sigilli astronomici che fecero si che da fuori non si vedessero le macerie. Nessuno li aveva visti. Ho deciso quello che era giusto per entrambi e lo rifarei. La Burke non è la prima stronza non avrebbe mai sbagliato e, se vogliamo dirla tutta, non credo che tu ti sia annoiata poi molto con Barnes...! Era geloso del loro rapporto lo era sempre stato. Lasciò che i suoi canini fossero ben evidenti. Si sapeva controllare, ma lei doveva vedere il perchè della sua dannata decisione. Lui era dannato, adesso esattamente come lei.
    Daniele Salvatore

    "
    citcitcit
    "

    Daniele Salvatore
    Vampir
    2 0 2 0

    code by ©#fishbone

  8. .
    Aveva cambiatoaddirittura continente per stare lontano da Jessica e soprattutto per dimenticarla. Doveva fare anche lui un bel lavaggio del cervello? Si, forse doveva farlo, ma il suo fu completamente diverso. Era un vampiro e lo doveva accettare e lo aveva fatto. Era stato quasi un anno fuori, aveva vissuto fuori, aveva capito che Londra non era più la sua casa e ne aveva trovata un'altra. Era andato a studiare di nuovo le stelle, aveva fatto gruppo in una comunità di vampiri e finalmente aveva ampiato tutto quello che aveva sempre avuto in se e che non sapeva usare. Si era specializzato nel silenzio nell'essere invisibile al mondo, nel sentire per bene il battito del cuore e sapere esattamente le persone cosa provassero e cosa volessero da lui. Daniele era diventata un'altra persona e quando aveva deciso di tornare a Londra dopo un piccolo incidente, decise che avrebbe continuato a fare il vampiro, sempre, costantemente. Aveva messo da parte Emanuel, suo figlio, aveva messo da parte Jessica, Hidenstone e tutto il resto. Ma conosceva anche a memoria il suo odore anche se qualcosa in lei era completamente cambiato. Ne era sicuro. Il suo sangue non era come quello delle altre volte, il suo sangue sembrava essere più amaro, meno appetibile. Storse quasi il naso sentendola arrivare di corsa. Correva più veloce, aveva i riflessi più pronti. Comunque si sistemò la tuta, si infilò una maglietta ed andò ad aprire. Prima che lei potesse dire qualcosa Daniele le fece segno di entrare, poi la sua domanda fu chiara. non aveva più intenzione ne di proteggerla ne tanto meno di nascondere tutto. La memoria tornava in due modi: o te la restituiva chi te l'aveva levata, oppure te la ridava la persona che non ricordava. Non la fece parlare ulteriormente, la prese dietro la nuca, l'avvicinò a se e la baciò. Un bacio intenso che le avrebbe fatto ricordare qualsiasi cosa. Voleva sapere chi era? Bene, allora era ora che lo sapesse. Avrebbe ricordato anche la loro ultima gita insieme, il fatto che lei gli aveva promesso che sarebbe tornato da lui, avrebbe trovato il modo. Una volta passato a lei qualsiasi cosa avesse nella sua testa, si allontanò, si levò la maglietta e le fece vedere il tatuaggio, quello che avevano in comune, quello che lui si era fatto per lei. Quello che avrebbe avuto per sempre impresso sulla pelle.
    Daniele Salvatore

    "
    citcitcit
    "

    Daniele Salvatore
    Vampir
    2 0 2 0

    code by ©#fishbone

  9. .
    C'erano due strade in quel momento che si potevano percorrere: la prima era lasciarla andare, la seconda era lasciarla andare dopo aver bevuto quel sangue così dolce ed invitante. Cominciava a perdere il controllo, sia perchè Daniele provava dell'attrazione per le persone indifese e che potevano stregarlo con quel loro modo di fare, sia perchè era nella sua nuova natura essere in quel modo. Si morse il labbro, più e più volte, ma la vicinanza con la ragazza non riusciva a farlo ragionare davvero. Sospirò, ed alla fine prevalse la sua bontà d'animo ed i suoi principi sempre sani e ligi al dovere. Sorrise appena alla ragazza e si allontanò drasticamente da lei. Non voleva spaventarla, non voleva in alcun modo essere la bestia che tanto descrivevano. Lui era sempre stato legato alla sua umanità, e forse, ancora oggi, era solamente quella che lo rendeva davvero una persona sana di mente. Aveva visto davvero cosa si poteva provare ad essere un vampiro, ad esercitare i propri poteri su un qualsiasi essere ancora con il cuore pulsante. Aveva capito cosa poteva realmente fare, aveva capito che se voleva davvero, l'avrebbe potuta ammazzare senza che neanche se ne rendesse conto. Aveva anche capito che non voleva essere uno di quelli. Non ci riusciva, non era nella sua natura, almeno non ancora. Se perdeva ancora un pò di quella sua umanità e genuinità che aveva ancora conservato, allora sarebbe stato veramente un mostro e sarebbe stato drammatico per la sua anima. Distolse lo sguardo da lei. Si, credo che tu debba andare. Non aggiunse altro, non rispose a niente di quello che disse precedentemente. Era inutile portare avanti una conversazione del genere. Era inutile se non diventava la sua merenda! Lasciò che la ragazza trovasse la via della porta per andare via da sola, quando ella stessa fosse stata pronta. Lui rimase alla finestra. In silenzio.
    Daniele Salvatore

    "
    citcitcit
    "

    Daniele Salvatore
    Vampir
    2 0 2 0

    code by ©#fishbone

  10. .
    0vGP3pO

    Daniele Salvatore ~ Vampiro Se solo avesse saputo che la ragazza con la quale si era nutrito qualche sera prima era proprio sua sorella allora tutto sarebbe stato molto più facile. Daniele non era uno che si divertiva con le persone e non era neanche uno che le prendeva in giro. Quando diceva di voler fare qualcosa allora la faceva veramente e se aveva detto a Spike di volerlo aiutare con qualcosa per fargli tornare la memoria allora lo avrebbe fatto. Ovviamente, il vampiro doveva volerlo. Era chiaro che non fosse proprio una persona raccomandabile e che sicuramente non avrebbe esitato neanche un istante a spezzargli il collo, ma Daniele doveva cominciare a conoscere davvero la sua razza e farla propria. Oramai era la sua natura ed era inutile continuare a rinnegare qualcosa che non poteva più aspettare. Ogni suo muscolo gli stava chiedendo di mettersi alla prova, di provare a vivere quella vita così piena di emozioni, di sensazioni e di sangue. Non voleva diventare un assassino e non voleva nutrirsi di persone a caso e solamente per la voglia di affermare una sua evidente forza. Voleva essere onesto, giusto e mantenere sempre un briciolo di quel Daniele che sembrava essere sempre più lontano. Sospirò quasi rassegnato alle sue parole. Beh, se partiamo dal fatto che non ci sono distinzioni tra babbani e maghi, non vedo perchè dovremmo nutrirci solamente di babbani. I maghi sono solamente al corrente della nostra natura e non ci credono un film di Francis Ford Coppola, e comunque neanche tutti! Ad esempio lui, era vero che era un nato babbano, ma era altrettanto vero che prima di divenire un vampiro non aveva idea della loro esistenza! Ma comunque non era quello il caso di ammettere certe cose. Sapeva che quel tizio era già tanto che gli stava rivolgendo la parola. Era chiaro ed ovvio che fosse così. Ogni suo atteggiamento, ogni sua movenza glielo suggerivano. Poi ascoltò infine quello che aveva da dire su se stesso. Ecco, tutta quella situazione era veramente interessante. Sorrise semplicemente a quello che disse. Cavolo, era veramente un vampiro anziano a dire il vero. Direi che ne hai vissute di vite! Disse quasi rendendosi conto che quello poteva essere e doveva essere solamente un pensiero, ed invece... ci bevve su e poi annuì alle sue parole. Potremmo partire da tua sorella! Insomma con le sorelle si ha sempre un qualche legame di sangue, è come se si provasse da subito un senso di appartenenza. Mai provato quel tipo di sensazione? Chiese poi interessanto davvero alla questione. Ecco, adesso si che si era "fissato" era una situazione che non gli dispiaceva per niente.

  11. .
    0vGP3pO

    Daniele Salvatore ~ VampiroPer quanto Daniele volesse fare la persona fredda e sofisticata, quella a cui non importava assolutamente niente di tutta quella situazione, non era così. Daniele si era pentito ogni giorno della sua vita, da quando era uscito da quella scuola di averli lasciati, di aver lasciato quell'ambiente e di non poter neanche avere la possibilità di farvi ritorno. Daniele aveva passato un anno a guardarli da lontano a non poter fare assolutamente niente se non cercarli di seguire in silenzio e in maniera distante. Era stato male, era stato veramente molto male e nessuno, neanche i suoi colleghi si erano davvero interessati a lui. Si era sentito terribilmente solo, si era sentito abbandonato ed aveva capito che la colpa era solamente sua perchè anche all'interno della scuola, le uniche persone con cui aveva avuto veramente un rapporto e con le quali aveva veramente legato erano solamente i suoi alunni ed adesso non aveva neanche più quelli. Lasciò cadere il discorso dell'immortalità e tutto quello che ne comportava, non era qualcosa da discutere con un adolescente incazzato nero con lui e con il mondo e forse non era neanche lui davvero pronto a parlarne; invece si concentrò su quello che disse dopo. Il suo tono di voce era freddo, distaccato, formale, era dolorante e sapeva benissimo che pensava e sentiva tutto quello che stava trasmettendo in quel momento con le sue parole. Era mortificato, non sapeva esattamente cosa rispondergli. Cameron aveva ragione. Se ne era andato e non aveva neanche avuto il coraggio di farlo in maniera onesta, in maniera giusta. Fece un sospiro e si andò a bere ancora un pò di sangue fino a tornare di nuovo da lui e spezzare quel silenzio innaturale che si era creato dopo quella domanda. Mi dispiace. Non volevo lasciarti in quel modo, ma l'ho fatto. Per una volta ho pensato a me stesso anche se la scus siete stati voi e la vostra sicurezza. Il suo tono era reale e soprattutto davvero si stava scusando. Non aveva neanche idea di quanto gli dispiacesse una situazione del genere, di quanto avrebbe voluto tornare indietro e cambiare un bel pò di cose. Dovresti fidarti comunque dei professori attuali dell'accademia. Sono formati e non ti farebbero mai del male. Per il resto, adesso siamo vicini di casa, puoi tornare quando vuoi! Non sapeva che altro dire. Si era legato veramente, ma veramente tanto a quel ragazzino e non aveva mai avuto davvero intenzione di lasciarlo in quel modo. Non aveva neanche voluto farlo davvero. Voleva solamente il suo bene, eppure, anche lui l'aveva deluso.

  12. .
    0vGP3pO

    Daniele Salvatore ~ VampiroEra strano, era tutta strana la sua vita, ma doveva ammettere che cominciava a piacergli particolarmente. Era come se da qualche tempo a quella parte le sue doti, le sue nuove conoscenze e consapevolezze lo stavano seriamente aiutando a vedere la vita da un altro punto di vista e da un'altra prospettiva. Gli piaceva, era più sicuro di se, era molto più intrepido di quello che già non fosse e soprattutto pensava di meno. Il che non era del tutto un bene, a dire il vero, ma doveva anche ammettere che non era per niente un male visto per come si stavano mettendo le cose: aveva una bella casa, ragazze quante ne voleva, aveva ripreso a vivere di notte, a guardare le stelle ad imparare nuove costellazioni. Il fatto di non sentire più la stanchezza era un grandissimo vantaggio, anche se la birra continuava ad essere sempre buona. Sentiva le persone e si divertiva con i loro pensieri, le sue sensazioni erano sempre più controllabili e la sua fame non era più un problema. Quando entrò in casa si guardò intorno, non era cambiato niente, solo che si vedeva ci fosse un tocco femminile! Sorrise e poi attese il suo bicchiere di coca cola in cui ci versò una fialetta di sangue. Hai un cane adorabile, ma non avrei mai detto che tra i due mettessi su famiglia prima tu! Lui aveva sempre avuto i suoi giri di conoscenza e tra i due, molto probabilmente era sempre stato quello più attraente, quello che faceva più conquiste, ma comunque lui non era da meno, fece finta di brindare con quella cocacola corretta e poi sorrise ancora prima di sorseggiarla appena e sentire il suo racconto sull'essre padre. Wao! Deve essere proprio una donna speciale per averti fatto diventare così romantico! Allora brindiamo ad Eilidh? Chiese poi sorridendogli bonariamente e poi facendo un generoso sorso di cocacola prima di posarla sul tavolino di fronte a loro. Sinceramente ti ci vedo in mezzo alle pastine e alle costruzioni, ti danno un non so che cosa di sexy! Con il fatto che fosse un lupo non sapeva se la sua malia potesse essere effettivamente efficace, ma non era li per sedurre Charles! Si strinse nelle spalle e si scrocchiò il collo prima di guardarlo di nuovo. Jessica non ricorda niente di noi. Io la seguo, vedo con chi esce, mi faccio del male da solo a farlo, ma voglio che lei sia felice ed anche se ultimamente cerco di darle i suoi spazi è difficile. Per quanto io mi stia seriamente divertendo, so che la amo ancora. Era difficile da ammetterlo ed anche solamente da dire ad alta voce, ma quella era la triste verità. Daniele e Jessica si appartenevano e quello non avrebbe potuto cambiarlo seppur lo voleva davvero.

  13. .
    0vGP3pO

    Daniele Salvatore ~ VampiroCosa voleva volere di più? Cosa mai voleva pretendere di più dalla sua vita? Aveva tutto quello di cui aveva bisogno, aveva sempre le cose sotto controllo, sentiva se qualcuno fosse arrivato alle loro spalle, reggeva l'alcool in maniera incredibilmente bene, non sentiva nessuna necessità ficia che lo facessero allontanare da dove voleva stare, in quel momento aveva tra le mani una donna non solo bellissima, ma anche con un odore del sangue che gli piaceva particolarmente, e seppur la fama stava arrivano in maniera prepotente ed inesorabile, Daniele cominciava a sapersi davvero controllare. Forse era quella la prova del nove di cui aveva bisogno. Forse davvero aveva bisogno di uscire, stare tra le persone e riuscire a resistere alle loro vene, alle loro pulsazioni, a quel cuore che batteva più veloce per colpa dell'adrenalina, del bacio, dei loro corpi che si sfioravano, ed ancora ed ancora. La mise contro il muro, la baciò ancora con passione e quando disse che gli piacevano gli uomini italiani, Daniele non fece altro che sogghignare, che rendersi conto che con il cambio di natura aveva acquisito anche un nuovo potere spettacolare, qualcosa che davvero gli aveva cambiato la vita. Sorrise tra le sue labbra prima di scendere sulla scollatura molto pronunciata della ragazza. Ridacchiò, le diede un leggero mozzichetto, e poi tornò su quelle labbra. Oh... la situazione si fa sempre più interessante. Siamo sicuri che tu sia una donna vera e non solo un'illusione? Sussurrò sentendo la sua mano andare dritta dritta al punto. Ecco, gli piaceva tutto quello, gli ricordava un pò Jessica e il suo voler sempre strafare a letto per paura che lui andasse con una più grande. La differenza era che Rebecca non lo faceva per paura, ma per natura. Rebecca era una donna forte, decisa, pronta davvero ad ammazzarlo se il gioco non era condotto come diceva lei. Neanche a me piace giocare... quindi... Alzò appena il suo vestito per sentire quel sedere sodo sotto le sue dita gelide. Oh, il calore delle umane lo facevano seriamente rivivere.

  14. .
    0vGP3pO

    Daniele Salvatore ~ VampiroDa quando era diventato un vampiro doveva ammettere che non si era mai divertito così tanto. Era qualcosa di incredibile. Si sentiva libero, si sentiva bene e quel suo nuovo modo di vivere e di fare lo stava mandando seriamente in estasi, quasi come se fosse davvero una nuova persona. Per carità, anche da umano si era preso le cue belle rivincite ed era sempre stato un festaiolo, ma non in quel modo spensierato e sfrenato. Si, sentiva quasi come se non avesse più un limitatore attivato, come se il mondo fosse suo, come se fosse arrivato il suo momento. L'incontro con Rebecca ne era la prova. Si sentiva quasi il suo padrone, come se avesse potuto fare qualsiasi cosa con lei e per lei. Era una serata dove la musica era alta, l'alcool scorreva senza sosta e non c'era niente, e dico niente che poteva realmente trattenero da fare del buon e sano sesso con quella donna. L'avvicinò ancora un pò al suo corpo scolpito, il suo bacino si muoveva con maestria contro il suo sfiorando del vestito così corto ma che lasciava ampio spazio ad immaginazione, esattamente come piaceva a Daniele. Diciamo che ho delle origini italiane e che i miei genitori sono innamorati di quella terra! Dovevo chiamarmi daniel in realtà, ma poi è scappata una e di troppo! Lo sussurrò quasi sulle sue labbra. Beh si, lui era ipnotico per la sua natura e razza, lei lo era perchè era di una bellezza davvero disarmante. Era qualcosa che non riusciva neanche a credere o pensare. Sorrise ancora prima di ridacchiare per la sua proposta. La prese per mano ed andò in un angolo del locale un pò in penombra, un pò buio. Rebecca... mi piace molto come nome, mi piace ancora di più il modo di fare di una persona che riesce a voler esattamente quello che vuole e non si vergogna a farlo capire in maniera esplicita, senza giochetti! La stava studiando, la stava annusando, i suoi occhi erano contro quelli chiari di lei, il suo odore gli riempiva le narici. Sogghignò prima di giocare con le sue labbra, prima di baciarla con passione.

  15. .
    0vGP3pO

    Daniele Salvatore ~ VampiroInutile continuare a mentire a se stesso. Era passato un anno da quando era successo quello che era successo, e la sua vita era terribilmente cambiata. Era cambiata non solo per la sua natura, ma per tutto quello che cominciava a non fare più. Certo non era diventato un super cattivone, non era diventato un vampiro menefreghista ne tanto meno era uno di quei vampiri che andavano a succhiare sangue di qua e di la, ma non poteva, in nessun modo dire di essere lo stesso Daniele di prima. Adesso guardava più ai suoi interessi. Era più concentrato su se stesso ed era sicuramente una persona migliore di prima, più risoluta, più determinata e che sapeva esattamente quello che voleva. L’odore di Jessica era cambiato, lo sentiva e la cosa non gli piaceva. Prima ne aveva uno dolce, ma allo stesso tempo frizzante. Avete presente le caramelle Friz? Quelle piene di zucchero, che quando le metti in bocca, sembrano quasi aspre, quasi come se ci fosse qualcosa che non ti piace ma non ne puoi fare a meno? Quando metti in bocca quelle caramelle, la prima reazione è quella di chiudere gli occhi e tirare indietro la testa, perché pizzicano, senti quasi del disgusto, ma poi? Poi la mastichi e dici: cavolo, come ho fatto a vivere senza? Jessica per Daniele era esattamente quello. Le sorrise, forse anche troppo, le portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e con il dorso della mano gelida toccò la sua guancia fin troppo calda. La scuola non è mai stato un problema per te. Credo, invece, che ci sia più un problema di diversa <i>natura<i>. Non era uno stupido e seppur era molto giovane come vampiro i suoi sensi, e forse anche solo per il fatto che fosse così giovane, erano ben sviluppati. Ancora non so cosa voglio fare in realtà. Penso che viaggerò, e mi metterò ad insegnare in qualche scuola babbana. Oppure scriverò qualche altro articolo per il giornale, è più facile recepire notizie quando si ha un udito super fino. Ti va di andare a bere qualcosa? Comunque non devi darmi del lei, non sono più un tuo professore. Non serve! Anzi, mi fai sentire al quanto vecchio! Avrebbe voluto vedere il tatuaggio di lei, identico al suo, anche solo per vedere se le sarebbe tornato.

278 replies since 13/7/2019
.
UP