Wyatt Wolf | Auror / Istruttore Accademia Auror

Non conosceva il giapponese e le bacchette giapponesi, ma erano sicuramente di classe e nella loro casa avrebbero fatto un deciso figurone alla vista degli ospiti, la cosa era decisamente piacevole.

Grazie mille allora, devi averle pagate una fortuna. Faranno sempre un deciso figurone a prima vista. Mi metti curiosità per sapere quale sarà il vero regalo principale.

Fece una risata a quel punto, sapeva già dove metterle nella casa e soprattutto nella cucina. Il marmo bianco avrebbe fatto da contorno a quelle bacchette giapponesi di alta classe e grande fattura. Non era della stessa idea sulla colazione e di fatto abbandonò quell'idea, un bar gli sarebbe piaciuto ma si sarebbe fatto un bel caffè a casa.

Va benissimo, senza problemi.

Una piccola pausa poi riprese.

Mi sa che accetterò il consiglio, il sonno chiama a grandi passi effettivamente.

Era davvero stanco, nemmeno avesse avuto quindici anni e avesse fatto la notte fuori in compagnia in un locale a bere e ballare con una grande varietà di musica elettronica e house. Quel tempo era decisamente passato per lui, seppur fosse una parte della vita davvero divertente e piacevole.

Mi godrò certamente queste ferie, ma ora ci vuole assolutamente una bella dormita.

Una nuova pausa.

Direi in chiesa dai, sai che non sono una persona che ama i ripensamenti. Poi nel caso sai dove trovarmi, e so anche che saresti in grado di convincermi in un battibaleno.

Fece una bella risata.

A presto Vath, passa questi giorni da me se puoi, mi farebbe piacere poter bere un bel bicchiere di vino.

Lo salutò mentre si smaterializzava, poi prima di fare la stessa cosa prese quelle bacchette giapponesi con se, quel librone con i nomi suoi e di Isond per il matrimonio e dei piccoli ricordi che gli avrebbero ricordato quell'esperienza. Poi uscì di nuovo dalla porta principale e si smaterializzò verso la sua abitazione, voleva toccare il letto.

[Role conclusa]

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Wyatt Wolf | Auror / Istruttore Accademia Auror

Una faida che arrivava dal passato, un ricordo scolastico che spesso era stato vero, i Serpeverde erano stati avanti a loro di Grifondoro. Fece un sorriso pensando a quel passato che era stato parte della sua vita e soprattutto a come era uscito finalmente, per suo grande piacere, da quella casa.

Hai proprio ragione, ci siete stati spesso avanti, erano diventati un incubo i colori verdi in sala comune. Però nel quidditch era il contrario, ho portato spesso la vittoria a Grifondoro con il boccino tra le mie mani.

Fece una bella risata a quel punto.

Verissimo, credo che lo studio effettivamente sia stato il più ostico da superare, forse quello più intuitivo di tutto quelllo che ho fatto in quella casa.

Una piccola pausa, doveva ammettere effettivamente che era la verità, che era stato difficile uscire da quella stanza per poi proseguire oltre con quei misteri e non solo.

Ci stavo pensando a qualcosa di particolare da parte tua, una serata in night o a bere sarebbe stata fin troppo scontata. E… sinceramente ci stavo pensando a qualche pozione, seppur non riuscissi a collegarla al Distillato della Morte Vivente. La mia esperienza mi diceva che era qualche pozione del genere, ma azzeccarla dall’odore era impossibile. Ma in generale ti posso assicurare che questa esperienza mi è piaciuta eccome, molto interessante e particolare in ogni sua parte.

Era pur sempre un pozionista esperto e certe cose le poteva riconoscere a prima vista senza problemi, altre erano più complicate in quel campo.

Giusto, facciamo un qualcosa di rischioso, tanto rischioso. So bene cosa vuoi dire, bisogna sempre stare attenti al massimo.

Vedere la sua bacchetta nelle mani di Vath era un vero sollievo. La riprese subito, sentì come la magia tornò nelle sue mani e non era una cosa da poco, nella casa gli sarebbe servita eccome.

Grazie mille, sono certo che l’hai trattata bene.

Fece una nuova risata Mentre la rimise in nelle sue tasche.

Ah, un gran bel regalo quelle bacchette in cucina, ti ringrazio. Per caso conosci qualche buon bar di classe in zona? Ho voglia proprio di fare una bella colazione a quest’ora.

Forse l’amico sapeva dove andare in quella zona.

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Quella stanza che a prima vista sembrava chiusa gli dette l'ultima soddisfazione, almeno sperava, in quella casa. Cercando all'interno di quella piccola libreria trovò dopo qualche minuto l'ultima regina seppur non fosse facile da trovare e soprattutto raggiungere. Ma con la calma e la pazienza riuscì ad arrivare allo stesso, ripercorse quel percorso che aveva fatto in quella casa, un po' come le fatiche che sarebbero state da quel momento in poi della sua vita, mentre stava sistemando le regine sulla scacchiera ognuna nella sua posizione. La cosa più interessante fu decisamente quando le regine si animarono come se stesse giocando agli scacchi magici, una scena piacevole da vedere. Uno dei primi sorrisi della serata, o meglio della mattinata ormai. La porta davanti a se fece un rumore come di una serratura che si apriva e la cosa era davvero un sollievo, era giunta l'ora di uscire da quella casa, tornare alla vita reale. Arrivato alla stessa porta con grande fiducia sentì come al muoverla si aprì, e ciò era importante da come tutto era iniziato. Aprì la porta e come per sorpresa si ritrovò davanti Vath.

Che dire, me l'hai fatta decisamente questa.

Fece un bel sorriso all'amico e collega.

Mi fa veramente piacere vederti credimi. Mi hai fatto sudare sette camicie per uscire da qui dentro. Quanto ci hai messo a organizzare questa cosa?

Un nuovo sorriso.

Sinceramente ti devo dire che ho una bella fame adesso, direi che una bella colazione non ce la leva nessuno. Ci vorrebbe un carnet di paste infinito ora.

Una piccola pausa condita da una bella risata. Effettivamente gli faceva veramente piacere vedere Vath e essere fuori da quella casa, stava bene di nuovo alla vita normale e non alla risoluzione continua di enigmi in quella stessa location dove si era svegliato diverse ore prima ormai. Ma era tutto passato a quel punto.

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Tra gli attrezzi del capanno poteva esserci eccome una regina, lì c’era di tutto che serviva per sistemare il giardino e il verde e di fatto tra quelle cesoie, palette, vari casi, attrezzi e tutto il resto trovò una delle ultime due regine. A quel punto, nonostante non gli dispiacesse poter sistemare ancora meglio il giardino che aveva al di fuori del capanno nel quale era, doveva tornare in casa e cercare l’ultima rimasta in essa. La stanza con la porta chiusa era quella indiziata maggiormente nella sua testa. Di fatto si fiondò verso la medesima e provò a entrare nella stessa. Avrebbe cominciato a cercare in ogni angolo, anfratto, mobile o qualsiasi cosa due poteva trovare nella stessa l'ultima regina. Quindi nel caso che fosse riuscito a trovare l'ultima parte della sua ricerca sarebbe poi andato verso la scacchiera per posizionare tutte le otto regine tra le sue mani. La scacchiera aveva il lato di fondo con le lettere da "a" a "h" da sinistra a destra e i numeri sul lato esterno andavano da 1 a 8 in maniera crescente dal basso. Ogni cosa avrebbe avuto senso nella sua testa. Quindi avrebbe iniziato a mettere le regine sul pavimento a scacchiera. La prima la mise nella casella incrociata “f1”, poi andò avanti e mise la seconda sull'a2, quella successiva su e3. Un occhio alla scacchiera prima di proseguire. Le successive andarono su b4 e h5. Quindi posizionò le successive su c6 e g7. L'ultima invece ricadde sulle uniche linee libere di movimento, quindi su d8. Le aveva messe tutte ormai, nessuna aveva una colonna, traversa o diagonale in comune con le altre, quindi non potevano attaccarsi. Poteva essere lo schema vincente per uscire da lì dentro con tutte le regine al suo posto nella scacchiera.

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Era vero che da una parte era lui a scegliere la sua strada in quella casa nella ricerca delle regine, ma effettivamente dall'altra parte della corda c'era una persona come Vath che aveva ideato il tutto, poteva gestire il tutto come se fosse il burattinaio della situazione. Ma era un qualcosa di interessante e piacevole allo stesso tempo, ben diversa eccome da come poteva aspettarsi quella giornata, o meglio quella mattinata con l'alba che era uscita dalle nuvole del cielo britannico. I raggi del sole scaldavano eccome con il loro calore quando toccavano il terreno e non solo. Certo che d'estate il clima era più caldo rispetto a un mese di fine inverno e inizio primavera come quello, ma non stava male in quel piccolo giardino tutto sommato. C'erano un sacco di cose in quello spazio limitato, dai fiori, agli gnomi da giardino e anche altro, ma di fatto la sua ricerca si fermò agli gnomi che sembravano essere in terracotta, lì trovo un'altra regina che portò il computo totale a sei. La portò immediatamente sulla scacchiera per metterla nella posizione successiva che aveva individuato nella stessa per poter proseguire.

E siamo a sei, altre due e ci siamo. Meglio se torno al capanno degli attrezzi, forse può nascondere un'altra delle regine.

Quindi fatto quello che doveva tornò rapidamente nel giardinetto, non era assolutamente lontano dalla scacchiera, e nel medesimo si diresse verso quel capanno degli attrezzi che aveva davanti a se, era un luogo ancora inesplorato e forse poteva nascondere una delle regine. Lo sperava vivamente almeno nella sua testa. Appena entrato nello stesso si mise a cercare di fatto quella regina tra i vari mobiletti, scaffali e tutto quello che poteva trovare sulla sua strada all'interno di quel luogo. Non mancavano i nascondigli e possibili location in un luogo del genere.

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Il salotto era un qualcosa che poteva nascondere eccome qualche regina che stava cercando, i luoghi dove nasconderle erano tanti ma aveva un piano ben delineato in mente e forse quella lista di luoghi poteva essere quasi stampata nella sua testa. L'ambiente era decisamente piacevole, aveva molte cose che gli sarebbero piaciute avere anche in casa effettivamente, soprattutto quel divano con penisola, era davvero ben fatto e bello da vedere. Così anche come quella porta finestra che dava su un giardino. Guardò in quei cassetti e la cosa lo portò verso il televisore e il mobile al di sotto di esso. Provò di fatto ad accendere anche la televisione stessa, era bella e grande, e soprattutto funzionava alla perfezione con ogni canale, poteva essere una bella scoperta. In quel mobile sotto al televisore ultra moderno vide dei dischi che erano pronti per essere guardati in un classico lettore per DVD, ma non solo dato che con essi c'era anche una delle regine in un vaso. Era la sua quinta regina. Mise la regina sulla scacchiera facendo qualche passo verso di essa, poi tornò nuovamente nel salotto, si mise a sedere a osservare i primi raggi di sole che arrivavano dal cielo, voleva dire che era arrivata l'alba. Nel frattempo accese la tv mettendo un canale musicale per dargli una piccola voglia in più di continuare la ricerca.

I fiori, mi servono i fiori per il matrimonio. Ecco, forse il giardino potrebbe avere i fiori giusti, quindi anche una regina.

Il suo pensiero lo portò verso la porta finestra che aveva davanti e l'aprì sentendo come un'aria che assolutamente gli mancava da diverse ore. Fece un bel respiro della stessa, poi si mise a cercare i fiori che erano collegati al matrimonio come le rose, le peonie, le orchidee, le ortensie e altre ancora. Forse tra di esse, o negli stessi vasi ci poteva essere una delle tre regine rimanenti.

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Forse il collegamento era giusto, forse la sua idea poteva essere corretta, cosa poteva trovare di collegato al matrimonio in quelle stanze oltre a quello che già aveva tra le mani? Ci potevano essere un sacco di cose che aveva anche saltato senza pensarci due volte per andare avanti e uscire da lì dentro. In quella stanza cercò di fatto un qualcosa che fosse legato a un video del matrimonio o qualcosa del genere, ma non dette un grande risultato quella ricerca in ogni anfratto. Rimase quasi deluso dalla cosa, ma sapeva che era una caccia al tesoro per le regine. Quindi non si dette per vinto e tornò subito alla caccia, risalì rapidamente quelle scale e si diresse verso la stanza successiva, quella che era il salotto con quei comodi divanetti e il frigo bar. Lì i mobili e lo spazio per nascondere una regina non mancavano assolutamente. Di fatto prese un energy drink da bere dal mini frigo prima di riprendere la caccia, lo avrebbe aiutato sia con le energie che con l'acutezza nella ricerca. Lo sorseggiò con piacere stando seduto su uno di quei comodi divanetti, la comodità faceva sempre piacere se era possibile e in quelle stanza era massima per certi versi. Poi tornò, ancora più concentrato di prima, alla sua caccia alle regine che servivano per completare la scacchiera. Dove poteva trovare lì un qualcosa che fosse legato a un video o un qualcosa del genere legato al matrimonio? Si mise quindi a cercare nelle librerie e in ogni luogo della stanza, doveva trovare qualcosa con il loro nome o che fosse collegato direttamente al matrimonio. Ogni oggetto o luogo poteva nascondere qualcosa lì dentro. Poi sapeva anche che con l'acutezza di Vath e l'attenzione in quello che faceva si poteva aspettare di tutto. Sperava però di aumentare il numero di regine in mano sua grazie a quella stanza, quel salotto.

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Quel luogo in quei si era addentrato grazie a quelle scalette era effettivamente una soffitta, il buio era tanto al suo interno e la luce esterna non aiutava, voleva dire che era notte piena. Trovò un interruttore che era legato all'impianto della luce e accese per sua fortuna una luce che tanto bastava per vedere ed evitare assolutamente di fare un capitombolo a terra in quella stanza. Non mancava nulla di una classica soffitta, tutto era come si aspettava. Gli scatoloni che erano insieme al mobilio potevano essere un ottimo punto di ricerca. Tolto il telo si mise a cercare nei luoghi più pensabili e anche quelli meno pensabili. La cosa più interessante la trovò però in quello che era una sorta di quaderno, la copertina riportava una frase molto commemorativa, "Our Memories", e dentro c'erano il suo nome e quello di Isond. Era un altro piccolo regalo di Vath da portare via poi da lì. Cercando meglio in un cassetto sotto quello trovò anche però un'altra regina, ed era già alla quarta. Ottimale come cosa, solo che ne mancavano ancora quattro. Provava a ragionare su quello schema effettivamente, cosa volevano dire quei posti dove aveva trovato per ora le regine, ma non gli diceva molto. Erano si cose legato al matrimonio, si immaginò i vestiti, i trucchi per Isond, un pranzo di nozze, le foto del matrimonio in un album, ma cosa poteva esserci anche oltre a quello? Si immaginò un video di un matrimonio da tenere per sempre come ricordo, e dove poteva trovare ciò? Nella stanza in cui era stato poco prima e dove c'era il primo mini bar e tutte quelle librerie e mobili. Quindi per prima cosa posò la quarta regine sulla scacchiera scendendo, dopo averla messa nella giusta posizione si diresse verso il precedente luogo dove era stato, lì avrebbe cercato qualsiasi cosa che poteva assomigliare a un video di un matrimonio, o una cosa con i loro nomi.

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Non sapeva più che sorprese poteva aspettarsi da una stanza del genere, da un luogo del genere, ma tutto sommato a quel punto rispetto a come era partito era decisamsnte un vero lusso poter stare in stanze del genere. La fame si placò eccome con quel buon hamburger, ma era solo una cosa momentanea senza ombra di dubbio. Voleva trovare quelle regine, voleva uscire da lì dentro e la stanza da pranzo era un buon palco di ricerca, i luoghi dove nasconderle non mancavano assolutamente. Sperava vivamente che il suo sesto senso non facesse cilecca e trovarsi lì a cercare desse eccome i suoi frutti, se avesse trovato tutte le mancante sarebbe stato il top ma sapeva che sarebbe stato forse impossibile. Gli scacchi magici però vennero in suo aiuto, come una manna dal cielo. I pezzi sembravano classici ma alcuni erano diversi dagli altri, anche nel materiale, erano freddi e il tatto gli dette l'esito. Era fatto in pietra. Erano complete di armature, elmi e una lancia tra le mani. Erano un bel colpo di fortuna effettivamente. Mise anche il terzo pezzo sulla scacchiera, doveva trovare anche le restanti mancanti da mettere sulla stessa. Ma dove potevano essere? Tornò al piano superiore, dove in fondo a quel corridoio che era stato benevolo con lui trovò anche un'altra stanza, la porta era chiusa a prima vista. Però vide una specie di botola sopra di essa e una cordicella. Tirò la stessa cordicella, poi salì le scale che caddero all'ingiù per salire verso quella stanza sopra elevata, la soffitta. Iniziò a cercare nella stessa, sperava di trovare un'altra regina in quella nuova stanza e sorpresa della casa. Ogni angolo poteva essere utile per trovare la regina.

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Una caccia al tesoro forse sarebbe stata anche più semplice da risolvere, ma forse aveva trovato quel filo logico che potevano collegare quelle regine nella ricerca delle medesime. Ogni stanza sembrava avere qualche segreto e di fatto la sua ricerca venne condotta in quel frangente nella cucina, aveva cercato in ogni angolo, mobile, cassetto o tutto quello che poteva trovarsi davanti per arrivare alla terza regina, ma non si sarebbe mai aspettato di trovarla nel forno. Ma almeno aveva la terza regina tra le sue mani, che andò a posizionare su quella scacchiera nella terza posizione che aveva trovato sulla stessa. Ma ancora sapeva che la ricerca era lunga. Però il frigo gli fece venire anche un certo languorino che non si superava nuovamente con una barretta energetica, era un po’ che non mangiava qualcosa di buono e le cose non mancavano assolutamente in quella stanza. Lo stile di Vath era evidente anche in quei dettagli, poco ma sicuro. Doveva aver studiato tutto per mesi. Tornato in cucina prese un bicchiere nel quale versò un po’ di vino rosso, poi prese qualche fetta di formaggio francese saporito e netto, un po’ di prosciutto crudo e un paio di fette di pane per farsi un panino per togliersi la fame. Lo posò sul tavolo della sala da pranzo appena preparato, e si mise a mangiarlo, il tutto era decisamente di prima qualità. Poi assaporò il vino sorseggiandolo, un rosso forte ma anche fruttato, una scelta appropriata. Quella piccola pausa cibo era stata un vero toccasana per la sua mente, e forse sperava anche per la fortuna dato che doveva tornare alla sua ricerca. Ma almeno poteva farlo a stomaco pieno e non era poco. Optò proprio per la sala da pranzo, doveva cercare in ogni angolo e anfratto della stanza. Ogni cassetto, ogni nascondiglio potevano dargli quella regina in più e avvicinarlo al suo obiettivo. Una ricerca meticolosa e attenta.

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Dopo un primo pezzo, era arrivato a un secondo pezzo di regina, la sua ricerca nell'armadio aveva effettivamente dato i suoi frutti, ne mancano solamente sei per arrivare al termine di quella ricerca. Per prima cosa tornò alla scacchiera a posizionare quel secondo pezzo, questa volta sulla casella della stessa "a2" come aveva ipotizzato poco prima nella sua testa. Se i luoghi di ricerca erano quelli quale poteva essere il collegamento effettivo di dove trovare le regine? Non era un facile ragionamento. Prima il bagno, poi un armadio con un vano nascosto, e c'era anche da capire che nonostante tutto nelle stanze precedenti non c'era niente di tutto ciò, poteva essere un segno effettivo. Ragionandoci su doveva trovare le stanze dove il mobilio e tutto l'intero era più completo, lì si che poteva trovare qualcosa di più, quindi le sue regine. La cucina e sala da pranzo open space poteva essere un ottimo luogo dove nascondere il tutto, dove nascondere delle regine, i cassetti non mancavano assolutamente. La sua ricerca di fatto proseguì lì. Iniziò assolutamente da lì mettendosi alla ricerca di un qualsiasi pezzo di regina fosse nascosto in quella stanza. Se ci fosse stato qualcosa in quei mobili e cassetti, o anche frigorifero, mai dire mai, sarebbe finito nelle sue mani. Se la ricerca doveva avvenire in luoghi pieni di mobili e di nascondigli fattibili quello era un luogo ideale dove andare a cercare qualcosa, forse non aveva visto al meglio dove aveva trovato le bacchette poco prima insieme a quella bacchetta "fake" che era un bello scherzo tutto trovato. Magari fosse stata la sua, sarebbe stato già fuori da quel luogo. Ma la ricerca delle regine doveva continuare e si concentrò sulla parte della stanza riservata alla cucina, due ambienti potevano essere un problema da affrontare fin troppo grosso.

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Il problema non era di fatto risolvere quel problema che gli si stava ponendo davanti, ma trovare quelle regine da mettere sulla scacchiera, poteva averle ben otto con se lì e far la cosa veloce ma sarebbe stato troppo facile per come era organizzata quella escape room. Aveva almeno nella sua testa una buona idea di come piazzarle appena le avesse avute tra le sue mani. Doveva cominciare una nuova ricerca, quella delle “regine” da mettere sulle posizioni individuate. Fu proprio la ricerca di un bagno, per chiari bisogni fisiologi, in quella casa a portarlo verso un primo inatteso successo. Quel bagno adiacente alla camera da letto aveva tutto quello che serviva, una stanza da bagno in piena regola. Poi non mancava niente al suo interno, cose per lavarsi i denti, farsi una doccia, insomma poteva essere un angolo relax senza problemi. Di fatto ne approfittò proprio per lavarsi i denti un paio di minuti prima di cercare in quella stanza. L’igene personale era molto importante, senza ombra di dubbio. Cercando in quei cassetti della stanza trovò una sorta di beauty con delle cose al suo interno, poi anche la prima regina. Era una delle tante, ma era pur sempre un primo successo. Scese nuovamente le scale e andò a posizionare la regina sulla prima posizione individuata, cioè quella collocata in “f1”. La ricerca era solo all’inizio e sarebbe stata forse anche lunga. Dove potevano essere le altre sette regine rimanenti da piazzare sulla scacchiera? La ricerca proseguì proprio nella stanza accanto, nella camera da letto dove c’erano un sacco di cassetti dove poteva nascondersi un pezzo del genere, anche il comodino poteva essere un buon nascondiglio. Doveva in ogni caso ispezionare ogni anfratto di quella stanza, se ci fosse stato un pezzo di scacchi di una regina lo avrebbe fatto certamente suo.

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Un regalo era sempre un regalo e Vath non andava mai a fare dei regali banali o senza senso. Ogni cosa che poteva far era di alto livello, quella era una caratteristica nota di lui. Non amava assolutamente fare cose banali e quel luogo dove stava era proprio la prova, si sarebbe aspettato di fare una bella serata alcolica, ubriacarsi come se non ci fosse stato un domani ma di fatto era ancora bloccata in una casa in una specie di escape room organizzata con tanto tempo e dedizione alla cosa. Quelle bacchette erano certamente un qualcosa di classe, ma non era assolutamente un esperto delle stesse. Poteva però scoprire molto di più sulle stesse. Uscire da quella porta poteva sembrava veramente uno scherzo a quel punto, ma la bacchetta non si rivelò essere quello che doveva, era un fottuto scherzo, una bacchetta che sembrava veramente uscita dal più famoso negozio di scherzi che aveva mai visto nella sua vita, il Tiri Vispi Weasley. Una trovata tanto geniale quanto inaspettata. Da una bacchetta magica così perfetta che sembrava essere la sua in mano si ritrovò un osso di gomma. Ma ciò gli fece notare una cosa in più in quel momento, quelle piastrelle colorate e neutre che erano nell'ingresso. Erano trentadue per ogni colore, una vera e propria scacchiera come pavimento. Alzò lo sguardo verso l'alto, otto donne con una corona, quindi ipotizzò otto regine erano pronte a combattere, e il cartello sotto di esse diceva una cosa chiara. Volevano combattere ma non erano in grado di combattere dato che non potevano raggiungersi l'un l'altra. Come poteva fare a farle combattere? Doveva agire con quella scacchiera sul pavimento e non doveva farle combattere tra di loro. Come però? Si ricordò di un rompicapo che aveva incrociato qualche anno prima. Quindi prese le otto regine, era un gioco matematico, che aveva tante soluzioni ma soprattutto nessuna regina doveva avere una colonna, traversa o diagonale in comune con un'altra regina. Dove poteva metterle quindi? Nella sua mente il lato di fondo aveva le lettere da "a" a "h" da sinistra a destra e i numeri sul lato esterno andavano da 1 a 8 in maniera crescente dal basso. Quindi iniziò a ragionare sul come mettere le regine sul pavimento a scacchiera. La prima la mise nella casella f1, poi andò avanti e mise la seconda sull'a2, quella successiva su e3. Un occhio alla scacchiera prima di proseguire. Le successive andarono su b4 e h5. Quindi posizionò le successive su c6 e g7. L'ultima invece ricadde sulle uniche linee libere di movimento, quindi su d8. Le aveva messe tutte ormai, nessuna aveva una colonna, traversa o diagonale in comune con le altre, quindi non potevano attaccarsi.

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Non c'era assolutamente motivo di voler restare molto di più in quel posto che dal suo risveglio erano diventate come una sorta di vera e propria "prigione", anche se non aveva ben capito come ci era finito e perchè era finito fin dal primo momento legato a quel palo nel seminterrato. Poteva assolutamente sempre pensare per il peggio dato quello che faceva ma visto come era la casa aveva capito che non era opera di nessun criminale o cose simili, la cosa lo fece tranquillizzare eccome. Ormai aveva in mente solo quella porta che aveva trovata chiusa magicamente, di fatto aveva cominciato la sua ricerca immersiva della bacchetta magica in quella cucina, e sperava vivamente di trovarla in quella zona della "casa" doveva si trovava prigioniero.

Ogni tanto un po' di fortuna non farebbe male.

Il suo modo di essere era quello, non ammetteva pause se si sentiva in pericolo, doveva trovare come uscire da un posto seppur stando attento e rimanendo concentrato a quello che faceva. Era la deformazione professionale, il suo addestramento che lo aveva da sempre reso se stesso. La cassettiera però divenne una vera sorpresa, non si aspettava certo un'ammissione di "colpa" come quella che lesse nel messaggio. La cosa lo fece sorridere.

Devo ammettere che me l'ha fatta. Altro che criminali, tutto è stato ben creato da Vath. Una gran bella prova la sua.

Però c'era anche un piccolo omaggio, delle bacchette da cucina laccate, erano un bel regalo effettivamente e potevano stare bene nella cucina di casa sua. Da una parte avrebbe voluto quasi dirgliene quattro per come si era risvegliato lì, ma dall'altra però era anche sorpreso piacevolmente da come aveva creato e ideato il tutto, una cosa perfetta per la quale ci era voluto assolutamente un sacco di tempo, era poco ma sicuro. Vinse la linea del piacere e della sorpresa nella sua testa. Sapendo che non c'era più motivo di pensare a qualcosa di pericolo si rilassò ancora di più e prese la bacchetta magica che aveva vicino a quel bigliettino, non poteva non vederla ne non riconoscerla. Era decisamente la sua. Fu veramente lieto della cosa. Quindi si diresse subito a quella porta bloccata magicamente e puntandola avrebbe disegnato una “C” per poi dire la formula magica.

Colloportus.

La porta doveva aprirsi con quell’incantesimo.

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