Provino Animagus - Evelynn Rowenn

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    ~ Lo Snaso NanoNon tutti i maghi possedevano le caratteristiche adatte per diventare Animagus. A riuscire nell'impresa erano solo i più determinati, coloro che avevano acquisito le conoscenze trasfigurative e pozionistiche adatte o coloro con una forza di volontà così grande da sopperire ad un iter non propriamente corretto in ogni sua parte. Tale abilità era ambita da molti, tuttavia prima di cimentarsi nei primi tentativi c'era bisogno di una grande ricerca e le parole chiave per il successo non potevano che essere pazienza, rigore e diligenza.
    Il processo per diventare Animagus è lungo, arduo e non privo di rischi, infatti, la trasformazione può fallire o peggio ritorcersi contro lo sventurato neofita, con terribili conseguenze. Tuttavia, una volta che la formazione è completata, un Animagus può cambiare a piacimento in qualsiasi momento, con o senza bacchetta.
    Dopo aver effettuato le opportune ricerche, scoprirete che il primo passo riguarda la realizzazione della Pozione Animagus. Tuttavia gli ingredienti per la sua preparazione sono piuttosto bizzarri:

    - 50 cl di acqua
    - 7 gocce di acque del fiume Lete
    - 2 bacche di Vischio
    - 20 g di radice di Asfodelo
    -1 foglia di Mandragola tenuta per tre ore nella bocca del mago che berrà la pozione
    - 2 ali Fata (se si preparata la pozione in primavera), 2 squame di Sirena (estate), 1 corno di Bicorno (autunno), 2 milze di Drago (inverno)

    Da manuale la preparazione è la seguente:

    1) Attendere il bollore dell'acqua a fiamma media;
    2) Aggiungere le bacche di vischio precedentemente pestate col mortaio con le gocce di Acqua del fiume Lete;
    3) Impostare fiamma alta e far bollire per 6 minuti, dopodiché girare due volte in senso orario;
    4) Aggiungere la radice di Asfodelo tagliata a tocchi non più grandi di 5 cm;
    5) Tritare la foglia di Mandragola e inserirla nel calderone, dopodiché impostare fiamma bassa;
    6) Aggiungi l'ingrediente che cambia in base alla stagione*;
    7) Spegnere la fiamma, girare due volte in senso antiorario e lasciar raffreddare per 30 minuti.
    * il corno di Bicorno e le squame di Sirena vanno polverizzati col mortaio.

    Se la pozione avrà avuto successo il suo colorito sarà di un blu intenso, mentre in fondo alla pagina in piccolo è riportata la seguente frase: nel caso in cui la pozione avrà un colore giallastro non bere per nessuna ragione.
    mappa | ops


    Eccoci qui bellezza,
    ciò che bisogna fare è palese: preparare la pozione. Ti chiedo gentilmente di non descrivere il colore finale che avrà la pozione, poiché sarò io a decretarlo nel mio prossimo post.
    Hai piena libertà riguardo l'ambientazione e l'epoca in cui è ambientata la role, quindi cosa valuterò nel post? La semplice descrizione delle preparazioni. L'unica vera scadenza riguarda la durata della role, la quale verrà chiusa il 15 Ottobre.
    Per qualsiasi dubbio puoi contattarmi in privato ù.ù
    Evelynn Rowen

     
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    PARLATO - PENSATO - NARRATO - ASCOLTATO

    Hogwarts, 7 anno

    -Lynn? Lynn stai bene?
    Evelynn alzò gli occhia dal tappeto blu e nero, trovandosi davanti la faccia di una Delia molto preoccupata. Si tirò su a fatica, annuendo piano per non far tornare il mal di testa, e si scusò con lo sguardo. L’amica, senza dire una parola, la accompagnò in una delle tante poltrone della sala grande dove - essendo le tre di notte - non c’era proprio nessuno.
    -Non devi scusarti, lo sai. Pensavo ormai avessi sempre con te una pozione per il dolore, cos’è successo?
    La bionda alzò gli occhi al cielo, ricordando la scena di qualche ora prima. Due ragazzini di Grifondoro le avevano preso la pozione perché a detta loro serviva urgentemente ad un compagno di casata, e avevano promesso di portargliene una nuova non appena avessero dato quella al bisognoso. Naturalmente nessuna pozione era tornata da lei, e perciò quando la crisi era arrivata, si era ritrovata senza.
    Delia annuì con un cipiglio arrabbiato, e la informò che sarebbe scesa nelle cucine per prenderle qualcosa di caldo da bere. Lei annuì, senza forze per cercare di protestare, e la lasciò andare.
    Era di nuovo sola da circa dieci minuti quando un grosso tomo attirò la sua attenzione. Non riusciva mai a capire se i libri nella torre di Corvonero fossero sempre gli stessi, perché erano talmente tanti che era facile perderseli. Il titolo recitava “Come diventare Animagus e benefici dell’esserne uno”, e la ragazza si ritrovò incuriosita. Prese il libro e si riaccomodò in poltrona, saltando a piè pari la spiegazione del come fare e andando a leggere i benefici. Lesse con avidità, fino a che non si ritrovò a spalancare gli occhi. Il tomo diceva che diventare Animagus riduceva sensibilmente il dolore da ferite magiche e non, ed Evelynn non cercava davvero altro. Sorrise. Sarebbe diventata un Animagus.

    Londra, Agosto 2018

    Eve sbuffò per la tredicesima volta, tornando a casa dopo aver acquistato la radice di Asfodelo. Pochi giorni prima aveva ritrovato per puro caso un tomo sugli Animagus, e aveva come la sensazione che il destino le stesse dicendo di portare a termine quel progetto che aveva rimandato per così tanto tempo. Prima i M.A.G.O, poi l’accademia…insomma troppe cose si erano messe in mezzo al suo voler diventare un Animale senziente. Così, dopo aver deciso che quella sarebbe stata la volta buona, aveva acquistato tutto quello che le serviva ed era pronta per completare l’opera.
    Spedita, dopo aver aperto la porta di casa, si fiondò in cucina, dove aveva già preparato tutto il materiale per poter completare la pozione. Fece un respiro profondo, si legò i capelli e annuì. Poteva farcela. Con un semplice incanto di levitazione fece svolazzare il libro davanti ai suoi occhi, a portata di sguardo ma lontano dal piano di lavoro, per poter controllare la ricetta.
    Con un misurino prelevò 50 cl d’acqua e li mise nel calderone, per poi prendere il mortaio e posizionarci dentro le due bacche di vischio, cominciandole a pestare e aggiungendo al composto anche le 7 gocce di acqua del fiume Lete, guardandole cadere dal misurino e contandole sottovoce una ad una. Per essere preparata, mise nel secondo mortaio due squame di sirena, e si adoperò per cercare un righello. Insomma, che ne sapeva lei di quanto fossero grandi 5 cm, no?
    Dopo averlo recuperato tagliò anche la radice di Asfodelo appena comprata, per poi farsi scrocchiare il collo. Ora cominciava il bello.
    Accese la fiamma sotto il calderone impostandola su “media” con la bacchetta, e mentre aspettava si scostò i capelli sfuggiti dalla coda dalla fronte, e triturò per buona misura anche le due squame di sirena, facendole diventare una polvere finissima.
    Notò l’acqua cominciare a bollire, aspettò un altro minuto per vederla arrivare a bollore pieno e rovesciò nel calderone la mistura di bacche e acqua di fiume. Mise poi la fiamma alta, e con un colpo di bacchetta impostò sul magifonino un timer di 6 minuti. Mentre passavano il tempo necessario, triturò anche la foglia di mandragola, con un conato represso al ricordo dello schifo che aveva dovuto sopportare per tre ore. Al bis del cellulare girò il composto due volte in senso orario, e prendendo la radice tagliata con le mani la ficcò nel calderone, insieme alla foglia di mandragola che ci buttò senza neanche sfiorarla con un unghia. Impostò a “bassa” la vivacità della fiamma per poi allungarsi a recuperare il secondo mortaio, rovesciandone il contenuto ne calderone. Spense la fiamma, diede u occhiata al libro e girò in senso antiorario per due volte, per poi posare il mestolo e sorridere. Bene, era andata. Impostò nuovamente il timer, questa volta su 30 min, e si adoperò a lavare tutto quello che aveva sporcato. Al bis del telefono si portò le mani sugli occhi e si sporse sul calderone, spegnendo l’aggeggio con un colpo di bacchetta. Aprì lentamente gli occhi.

    Scheda

    @yuiccia

     
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    ~ Lo Snaso NanoTra tutte le branche della magia, la sottile arte delle Pozioni era sicuramente una delle più complesse e imprevedibili. Nessuno poteva saper per certo quale fosse il margine d'errore consentito, così come chiunque aveva la consapevolezza di non poter mai preparare due pozioni allo stesso modo. Come si poteva esser sicuri del proprio operato? Semplice, sperimentando anche qualora ciò volesse dire mettere a repentaglio la propria salute.
    I trenta minuti necessari alla pozione per raffreddarsi trascorsero e Eveynn di fronte a sé poté ammirare il frutto del suo lavoro: una sostanza dalla consistenza lievemente slegata una pozione, tuttavia il suo colorito era di un blu brillante, quasi elettrico, perfetto in linea con quanto scritto sul manuale. Nonostante la consistenza la pozione avrebbe funzionato? No? Ai posteri l'ardua sentenza. Se Evelynn avesse prestato molta attenzione avrebbe potuto sentir un odore decisamente sgradevole, c'era per caso finito un topo morto mentre era distratto? No, eppure sembrava aver fatto tutto giusto, per scoprire l'esito non doveva far altro che mandar giù tutto d'un sorso. Ma a chissà cosa fosse dovuto tale aroma, una svista da parte di colui che ti aveva scritto la ricetta? Un errore durante la preparazione? Come per tutte le più grandi scoperte senza il rischio non si giungeva da nessuna parte.
    Tuttavia Evelynn si ricordò di aver letto anche altro, rispetto a quella pozione e se fosse andata a ricercare il libro da cui aveva letto la ricetta della pozione, avrebbe potuto continuare la sua lettura.

    Raggiunto un risultato soddisfacente, riempire due ampolle con 25 cl di pozione. La prima bevila subito, la seconda sigillala e conservala lontano dai raggi del sole.

    L'autore dello scritto avrebbe potuto continuar a scrivere un intero libro sulle avvertenze e i possibili effetti collaterali, tuttavia sembrava che le pagine fossero state strappate. Alla fin fine a Evelynn bastava sapere che avrebbe dovuto bere il contenuto della seconda ampolla non prima di trenta giorni, durante un temporale notturno. Lo scopo della Pozione appena ingerita era quello di preparare le proprie cellule allo stress che avrebbero dovuto sopportare, nonché a un loro naturale dilatamento e compressione. Sicuramente quello non fu un mese facile da sopportare tra nausee, irrigidimento di alcuni tessuti muscolari e vertigini, ma se tutto fosse andato liscio sarebbe stato un prezzo più che equo da pagare.
    Se in questo lasso di tempo Evelynn si fosse informata su come avveniva la trasformazione, avrebbe scoperto di varie esperienze che sconsigliavano fortemente di assumere il resto del liquido dentro casa, a favore di luoghi incontaminati, specialmente nei pressi di una fonte d'acqua, dopotutto nessuno poteva saper per certo in quale animale si sarebbe tramutato.

    Nelle settimane successive l'aspirante animagus dovette badare agli effetti collaterali della Pozione che aveva ingerito. Sì, insomma, non era il periodo ideale per darsi all'avventura o partecipare a memorabili imprese. Una donna come lei, che aveva sopportato mille dolori, forse non si sentiva a suo agio - però - in quella condizione, ciò nonostante non dovette attendere molto di più del tempo prestabilito.
    La prima tempesta notturna giunse ben 53 giorni dopo aver assunto la pozione. Quella sera la pioggia dirompente batteva forte contro i tetti delle abitazioni, si scagliava contro alti alberi, ingrossava fiumi e spaventava qualunque essere umano avesse paura degli imponenti e rumorosi rombi di tuono.

    Molte testimonianze di animagi sembrano non combaciare completamente, ma tutte hanno un punto in comune: la prima trasformazione non è mai piacevole. Coloro che hanno avuto successo dichiarano di aver percepito una particolare accelerazione del battito cardiaco, seguita da un bruciore lancinante all'altezza dello stomaco.
    Tutti furono colti da un forte senso di disorientamento e ogni effetto personale - vestiti, occhiali, accessori - si trasfigurò con essi fino ad assumere la forma di un animale. Nessuno affermò di aver compiuto una trasfigurazione pressoché totale: Ludmilla Latrec mantenne lo stesso colore degli occhi, la medesima tonalità dei capelli biondi di Matthew O'Connor divenne quella del suo pelo da gatto e la presunta miopia di Marcus Paine fu mantenuta anche dopo la sua trasformazione in cigno.
    La vera difficoltà durante la prima trasformazione stava nel riuscir a mantenere la lucidità, il rigore, l'autocontrollo. Se Evelynn non dovesse riuscir in ciò, l'istinto dell'animale avrebbe potuto prendere il sopravvento, finendo per far qualcosa di altamente stupido o pericoloso.
    Per tornare umani era necessario concentrarsi sul proprio aspetto, immaginarlo nella propria mente con quanti più dettagli possibile. La prima volta non era facile per nessuno, ma con la giusta esperienza riuscirci diventerà naturale.
    mappa | ops


    Eccoci alla fine del nostro provino! *se la stritola tutta*
    Il tuo post mi è piaciuto molto e, oltre ad essere molto discorsivo, è stato davvero immersivo!
    Ciò che bisogna fare è facilmente intuitivo, hai piena libertà sull'animale in cui ti trasformerai e, esattamente come prima, valuterò principalmente le descrizioni durante la trasformazione ♥♥♥

     
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    costare le dita da davanti agli occhi fu una cosa difficilissima. E se fosse andata male? E se avesse combinato un macello e si fosse ritrovata davanti una pozione giallo paglia? Facendosi coraggio la ragazza riuscì finalmente a guardare nel calderone, e venne ricompensata da una pozione blu elettrico. Cacciò un urlato di felicità e si esibì in una danza sfrenata. Ce l’aveva fatta! Calmendosi, ricercò il libro per leggere il successivo punto della procedura, visto che non era mai arrivata fin li, e con il misurino riempì due ampolle da 25 cl precisi. Una la lasciò aperta in previsione di quello che sarebbe successo di li a poco, la seconda chiuse con un tappo di sughero e la posizionò dentro l’armadietto della cucina, sotto il lavandino. Scrisse un post-it da attaccare al calendario, con su scritto il posizionamento dell’ampolla, e poi si girò sulla gemella sul tavolo della cucina. Tappandosi il naso, un po’ per non sentire l’odore nauseante un po’ per non sentirne il saporaccio, si portò la boccetta alla gola e mandò giù d’un fiato. La lasciò andare di scatto, portandosi una mano alla bocca cercando di non vomitare.
    “Altro che saporaccio…c’è un animale morto qui dentro!”

    Evelyn non ricordava di aver mai avuto un periodo brutto come quello. Aveva avuto dolori ovunque, nausee, giramenti di testa…insomma, non era stata proprio al massimo della sua forma fisica. La madre era preoccupatissima, un po’ perché credeva che la figlia fosse incinta e glielo stesse nascondendo (-Si mamma, dello spirito di Merlino! È sceso qui e mi ha messo incinta! Per favore, esci da qui e fammi dormire), un po’ perché pensava si fosse presa qualche malattia grave (-Mamma, si chiama magia! È un processo magico, non una malattia!).
    Quando arrivò il momento di bere la seconda pozione, Evelynn non ne poteva davvero più.nIl temporale imperversava, e sinceramente non aveva molta voglia di ritrovarsi bagnata dalla testa ai piedi. Prese la pozione, la bacchetta e una sua foto, e si smaterializzò così nel grande capannone al limitare della proprietà dei nonni, certa di essere sola, e ingurgitò la seconda pozione. Si mise una mano sulla bocca, questa volta per non vomitare, e si piegò su se stessa dal dolore allo stomaco. Appoggiandosi al muro respirando a fatica cominciò a contorcersi dal bruciore lancinante che sentiva ovunque. Le ossa, i muscoli, la testa…tutto bruciava e scoppiava e si ricomponeva allo stesso istante, e alla fine, passò. Non del tutto, non davvero, ma alla fine nello stesso esatto punto in cui prima c’era Eve adesso c’era una volpe con gli occhi spalancati e una cicatrice che correva al lato destro del collo. La volpe si guardò intorno, cercando di capire cosa fosse successo. Annusava tutti gli odori del temporale, li di fuori, e stava per uscire dalla capanna quando qualcosa attirò la sua attenzione. Accanto all’asticella di legno c’era qualcosa…era una…foto! Era una foto! E quella era lei! Era una ragazza! Ma ora era una volpe...tempesta….nonono ragazza. Ragazza capelli castani…occhi marroni….terra bagnata…nonono la cicatrice…c’era un coniglio poco distante…occhimarronicapellicastanilacicarticeilvisosquadratoilnasolaboccachesorride!
    Evelynn si ritrovò per terra, con un mal di testa terribile. Ma ce l’aveva fatta.
    Evelynn Mia Rowen


    PARLATO - PENSATO - NARRATO - ASCOLTATO
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    Il provino è andato a buon fine! Evelynn è ufficialmente un Animagus

    Evelynn: +4exp
    Snaso: +6exp (Alyce)
     
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